Ho avuto paura
di
pollo_ollop
genere
etero
È tardi, è quasi l’una di notte, tu starai già dormendo.
Sta pioviginando, è freddissimo.
Non c’è anima viva in giro, mi addormento quasi a guadare quella luce rossa, sono davvero stanco, ma per fortuna casa è dietro l’angolo.
Scatta il verde, metto la prima e parto, senza fretta.
Con la coda dell’occhio vedo una forte luce sulla sinistra, i miei riflessi sono molto più veloci del mio cervello, inchiodo, mentre una macchina passa a tutta velocità a poco più di una spanna dal mio cofano.
…
Ma non era verde per me?
…
Ma è passato con il rosso?!
…
Cazzo
Cazzo
Cazzo!
Cazzo!
CAZZO
C A Z Z O !
…
Ho le mani che mi tremano, il cuore che batte velocissimo.
…
Non so come ho fatto, non mi ricordo, ma sono arrivato a casa.
…
Tu sei nel letto che dormi beata, sei bellissima.
Non lo so perché, ma mi viene da piangere, piango, guardandoti.
Mi spoglio lentamente e mi infilo sotto le coperte, sono nudo, voglio sentire la tua pelle.
Ho bisogno di sentire la tue pelle calda.
Mi avvicino a te, appoggio le mie gambe alle tue, ti stringo da dietro.
“che ore sono? Sei freddo!”
“spogliati”
“ma dormivo!”
“ti prego spogliati, ho bisogno di sentirti”
“cosa c’è? Sei strano, piangi? Che succede?!”
“ti prego!”
Ti togli la camicia da notte e le mutande e ti giri, mi guardi negli occhi e mi stringi forte.
“cosa è successo? spiegami, mi fai paura così”
“ho avuto paura…stringimi!”
“paura? di cosa?”
“un tipo è passato con il rosso…non so come ho fatto a frenare in tempo… sono stato fortunato… ho avuto paura”
Tremo, ho il cuore che mi batte forte nelle orecchie.
Mi Sali sopra, ti stendi sopra di me, mi stringi, mi scaldi con il tuo corpo.
“calmati, stai tranquillo, sei a casa, sei con me adesso”
Ti accarezzo la schiena, non so quanto ci vuole, ma piano piano sento il cuore che rallenta, sta prendendo il ritmo del tuo, più calmo e regolare.
Sento il calore che dal tuo corpo passa al mio.
Mi sto calmando, inizio a tornare in me e a sentirti.
Il tuo seno schiacciato sul mio petto, le nostre pance che si toccano, i nostri sessi che si sfiorano, le tue gambe sulle mie.
Ti accarezzo la schiena, la tua pelle morbida, liscia, calda, mi tranquillizza.
Le mie mani percorrono tutta la schiena, arrivano ai fianchi, alle natiche.
Sono vivo.
Le tue chiappe sono calde, morbide, le stringo forte, mi ci aggrappo.
Là sotto qualcosa si muove… si, sto decisamente tornando in me.
Inizi a muovere i fianchi contro la mia erezione lentamente, come se mi stessi accarezzando.
Quando senti che sono abbastanza duro mi fai entrare dentro di te.
Mi stringi forte, dentro e fuori.
“restiamo così per sempre?”
Ti stringo le chiappe e spingo, cerco di entrare ancora di più dentro di te.
Sospiri
Vorrei entrare tutto dentro di te, riposarmi al tuo interno.
Ma poi inizi a muovere i fianchi, piano piano.
Ok muoversi è molto più bello di restare fermi, allento la mia presa e ti lascio muovere liberamente.
Ti sollevi su di me.
Nella penombra vedo le tue forme, la vita stretta, il tuo bellissimo seno, le spalle perfette, il tuo viso.
Aspetti che io finisca la radiografia, mi sorridi e inizi di nuovo a muoverti.
Il ritmo aumenta, sono ipnotizzato dal tuo seno che salta mentre ti accarezzo i fianchi, ma mi prendi le mani e te le appoggi sulle tette, le fermo, stringo.
Aumenti ancora il ritmo, mentre mi guardi negli occhi.
Sto per esplodere, inizio a muovermi anche io, vado in contro tempo.
Perdi il ritmo, inizi a muoverti scoordinata, poi ti irrigidisci tutta, mentre io esplodo dentro di te.
In silenzio.
Restiamo fermi per qualche secondo, poi lentamente, molto lentamente torni a stenderti su di me, mi baci, poi appoggi la testa sulla mia spalla.
Ti accarezzo la schiena sudata “ho avuto paura di non poterti più abbracciare”
“sshhh sono qui!”
Ti stringo forte poi raggiungo la coperta e la uso per coprirci.
resto sveglio ancora un po' a pensare ascoltando il tuo respiro mentre dormi.
Ho avuto paura di perdere questo.
Sta pioviginando, è freddissimo.
Non c’è anima viva in giro, mi addormento quasi a guadare quella luce rossa, sono davvero stanco, ma per fortuna casa è dietro l’angolo.
Scatta il verde, metto la prima e parto, senza fretta.
Con la coda dell’occhio vedo una forte luce sulla sinistra, i miei riflessi sono molto più veloci del mio cervello, inchiodo, mentre una macchina passa a tutta velocità a poco più di una spanna dal mio cofano.
…
Ma non era verde per me?
…
Ma è passato con il rosso?!
…
Cazzo
Cazzo
Cazzo!
Cazzo!
CAZZO
C A Z Z O !
…
Ho le mani che mi tremano, il cuore che batte velocissimo.
…
Non so come ho fatto, non mi ricordo, ma sono arrivato a casa.
…
Tu sei nel letto che dormi beata, sei bellissima.
Non lo so perché, ma mi viene da piangere, piango, guardandoti.
Mi spoglio lentamente e mi infilo sotto le coperte, sono nudo, voglio sentire la tua pelle.
Ho bisogno di sentire la tue pelle calda.
Mi avvicino a te, appoggio le mie gambe alle tue, ti stringo da dietro.
“che ore sono? Sei freddo!”
“spogliati”
“ma dormivo!”
“ti prego spogliati, ho bisogno di sentirti”
“cosa c’è? Sei strano, piangi? Che succede?!”
“ti prego!”
Ti togli la camicia da notte e le mutande e ti giri, mi guardi negli occhi e mi stringi forte.
“cosa è successo? spiegami, mi fai paura così”
“ho avuto paura…stringimi!”
“paura? di cosa?”
“un tipo è passato con il rosso…non so come ho fatto a frenare in tempo… sono stato fortunato… ho avuto paura”
Tremo, ho il cuore che mi batte forte nelle orecchie.
Mi Sali sopra, ti stendi sopra di me, mi stringi, mi scaldi con il tuo corpo.
“calmati, stai tranquillo, sei a casa, sei con me adesso”
Ti accarezzo la schiena, non so quanto ci vuole, ma piano piano sento il cuore che rallenta, sta prendendo il ritmo del tuo, più calmo e regolare.
Sento il calore che dal tuo corpo passa al mio.
Mi sto calmando, inizio a tornare in me e a sentirti.
Il tuo seno schiacciato sul mio petto, le nostre pance che si toccano, i nostri sessi che si sfiorano, le tue gambe sulle mie.
Ti accarezzo la schiena, la tua pelle morbida, liscia, calda, mi tranquillizza.
Le mie mani percorrono tutta la schiena, arrivano ai fianchi, alle natiche.
Sono vivo.
Le tue chiappe sono calde, morbide, le stringo forte, mi ci aggrappo.
Là sotto qualcosa si muove… si, sto decisamente tornando in me.
Inizi a muovere i fianchi contro la mia erezione lentamente, come se mi stessi accarezzando.
Quando senti che sono abbastanza duro mi fai entrare dentro di te.
Mi stringi forte, dentro e fuori.
“restiamo così per sempre?”
Ti stringo le chiappe e spingo, cerco di entrare ancora di più dentro di te.
Sospiri
Vorrei entrare tutto dentro di te, riposarmi al tuo interno.
Ma poi inizi a muovere i fianchi, piano piano.
Ok muoversi è molto più bello di restare fermi, allento la mia presa e ti lascio muovere liberamente.
Ti sollevi su di me.
Nella penombra vedo le tue forme, la vita stretta, il tuo bellissimo seno, le spalle perfette, il tuo viso.
Aspetti che io finisca la radiografia, mi sorridi e inizi di nuovo a muoverti.
Il ritmo aumenta, sono ipnotizzato dal tuo seno che salta mentre ti accarezzo i fianchi, ma mi prendi le mani e te le appoggi sulle tette, le fermo, stringo.
Aumenti ancora il ritmo, mentre mi guardi negli occhi.
Sto per esplodere, inizio a muovermi anche io, vado in contro tempo.
Perdi il ritmo, inizi a muoverti scoordinata, poi ti irrigidisci tutta, mentre io esplodo dentro di te.
In silenzio.
Restiamo fermi per qualche secondo, poi lentamente, molto lentamente torni a stenderti su di me, mi baci, poi appoggi la testa sulla mia spalla.
Ti accarezzo la schiena sudata “ho avuto paura di non poterti più abbracciare”
“sshhh sono qui!”
Ti stringo forte poi raggiungo la coperta e la uso per coprirci.
resto sveglio ancora un po' a pensare ascoltando il tuo respiro mentre dormi.
Ho avuto paura di perdere questo.
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