Lo specchio

di
genere
etero

Sono steso sul letto a leggere quando con la coda dell’occhio ti vedo entrare in camera.
Faccio finta di continuare a leggere, mentre ti guardo riflessa nello specchio.
Hai una tutona vecchia e sformata che non ti dona per nulla, ma per stare in casa va più che bene, solo nei film porno le mogli girano per casa in babydoll per fare le faccende…
“vado a fare un po’ di spesa che non c’è nulla nel frigo!”
Neanche questo succede mai nei film.
“vengo con te!?”
“se vuoi, ma pensavo di andare nel super qua dietro a comprare qualcosa giusto per pranzo, niente di che”
Continuo guardarti riflessa nello specchio, non so perché, ma mi piace questo sguardo riflesso.
Fai cadere i calzoni e li pieghi sulla poltroncina, hai delle semplici mutande nere, che come al solito ti sono finite tra le chiappe, le sistemi infilando due dita tra la stoffa e la carne.
Un semplice gesto, ma cavolo io sono già eccitato.
Ti sfili la maglietta, che si impiglia nel tuo seno e lo fa ballare quando lo libera, non mi abituerò mai a questo spettacolo, ti chini in avanti per piegare la maglietta, guardo i tuoi seni dondolare in avanti e le tue chiappe sode…
Voglio prenderti così!
Ma tu ti alzi e vai in bagno per lavarti, non so se non hai visto che ti guadavo o se hai fatto finta di nulla.
Quando torni afferri il reggiseno, quello con i fiorellini, fai per mettertelo.
“non lo mettere!”
“ma sei scemo? Io al supermercato non vado senza reggiseno!”
“no, non ti vestire proprio!”
Mi alzo di scatto e ti sono dietro, ti stringo, una mano per ogni seno mentre ti bacio il collo.
“tu non immagini neppure cosa mi fai ogni volta che ti vedo spogliarti!”
“mi sa che lo sto sentendo invece!”
Ridi mentre cerchi di liberarti,
“dai che devo andare a fare al spesa, altrimenti tra un po’ ti lamenti che hai fame!”
“lo farò di sicuro”
Ti trascino sul letto, cerchi di rialzarti ridendo ma io ti sono sopra, ti immobilizzo con il mio peso.
“non hai capito, tu non vai da nessuna parte!”
Ti blocco le mani sopra la testa e inizio a baciarti il collo e più giù sul seno.
“ma non puoi aspettare? Mi fai anche male con la barba! Non avevi promesso di fartela!?”
“quella può aspettare! Questo no!”
Prendo in bocca un capezzolo e stringo.
“ahia! Fai piano almeno!”
“scusa”
Rincomincio a baciarti delicatamente, riparto dal collo, poi faccio tutto il contorno di un seno, poi dell’altro, sento che ti stai rilassando, piano piano mi avvicino ad un capezzolo e questa volta gli do solo delle leccatine, sospiri, passo all’altro, poi scendo sulla pancia.
Ci passo un sacco di tempo, la ricopro di baci e piccoli morsi, ti inarchi, vorresti che andassi altre, ma io ti faccio una pernacchia sulla pancia, scoppi a ridere, ti faccio il solletico mentre continuo farti le pernacchie.
Ti rigiri per sfuggirmi.
“ma quanto sei scemo!?”
Mi fermo a guardare la tua schiena.
Boh sarò io che sono strano ma credo che la tua schiena sia veramente sexy, anche se a dire la verità non so se c’è una più piccola parte di te che io non vedo come sexy, ti faccio una scannarizzazione dai piedi ai capelli, no, non c’è nessun punto, sei tutta sexy…
Ti accarezzo la schiena, poi scendo fino alle tue chiappe, le tue gambe.
Sei davvero bellissima, peccato per queste mutande che fermano il percorso della mia mano, te le sfilo, mi aiuti alzando i fianchi, questo movimento mi manda fuori di testa.
Mi alzo e lentamente mi spoglio mentre ti guardo, voglio mettere il mio corpo sul tuo.
Incrocio il tuo sguardo nello specchio, mi stai guardando come io guardavo te prima.
Torno sul letto e mi stendo su di te, il mio uccello tra le tue chiappe, il mio petto sulla tua schiena, la mia guancia contro la tua, ci guardiamo nello specchio.
Il mio uccello si muove, piano piano infili una mano sotto di noi, mi accarezzi le palle, lentamente, poi mi prendi l’uccello e lo guidi dentro di te.
Quando entra lo vedo dal tuo viso oltre che sentirlo, i tuo occhi si spalancanoo, la tua bocca si apre.
Devo baciare quella bocca! Lo faccio, mentre inizio a spingere dentro di te.
Alzi il culo e mi vieni incontro, mentre ansimi.
Così però non è comodo, mi alzo in ginocchio, mi aggrappo ai tuoi fianchi e spingo, cavolo quanto adoro questo culo, vederlo muovere ad ogni spinta…
Mi vieni incontro, poi ti alzi a quattro zampe, più spingo più mi vieni contro.
Alzo lo sguardo, vedo la scena nello specchio, cazzo!
Sei uno spettacolo, ad ogni colpo le tue tette ballano sotto di te, la tua testa tutta spettinata ciondola, l’onda d’urto dei miei colpi si ripercuote su tutto il tuo corpo.
“cazzo sei bellissima!”
“eh?!” alzi la testa e guardi anche tu nello specchio, vedi quello che vedo io, mi sorridi
“si ma … non ti incantare… proprio ora!”
Hai ragione mi ero incantato e avevo smesso di muovermi, stavi facendo tutto te.
Ti sorrido e rincomincio a spingere sempre più forte guardandoti negli occhi
“va bene… così?!”
Non mi rispondi ma ad ogni colpo fai un urletto, cavolo così è davvero troppo, vedere i nostro corpi riflessi, le tue tette che ballano, le tue chiappe che si agitano…
Chiudo gli occhi, mi concentro e spingo sempre più forte… si ma le orecchie non le posso chiudere, sentire i tuoi versi mi fa letteralmente impazzire, perdo il controllo, vado sempre più veloce e più forte fino a che non vengo come un fiume dentro di te urlando.
Gli ultimi spasimi e crollo sopra di te schiacciandoti, distrutto poi rotolo al tuo fianco.
Tu non ti sei più mossa, il viso coperto dai capelli
“sei viva?!”
“mmmm”
“sai che c’è?!”
“mmmm!?”
“ho fame!”
“lo sapevo…ma adesso col cavolo che vado a fare la spesa…”
“spaghetto aglio e olio!?”
“per forza, non c’è altro”
“vado io!”
Mi alzo, sono nudo, ma non mi importa ho fame, faccio per andare in cucina a mettere su l’acqua, mi fermo sulla porta, ti guardo, mi riempio gli occhi con le tue forme, rilassate sul letto.
“sei bello”
Cerco i tuoi occhi, mi stanno guardando dallo specchio, ti sorrido
“bello… bello forse è poco...sarebbe meglio dire stupendo, fantastico!”
“o meglio ancora cretino!”
“no, sono solo fortunato”
Ti sorrido e vado in cucina, ora però l’aggettivo giusto sarebbe affamato …
scritto il
2018-05-14
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