La badante del nonno 2
di
Campano
genere
etero
Ringrazio per i commenti sotto il mio penultimo racconto. Per quanto riguarda il rapporto a tre con mio nonno, penso non sia possibile se non in un racconto frutto di sola fantasia. Ma magri qualcuno è abituato a leggere solo quelli. Comunque, dalla nostra prima volta, Clara era diventata in effetti anche la mia badante. Cominciò a prendersi cura del mio benessere sessuale praticamente. Il problema che si è venuto a creare con lei è stato quello di superare la paura della penetrazione. Lei mi raccontò che anni prima, durante la sua prima volta era stata scopata un pò troppo forte e inconsciamente era rimasta in sè la paura di tornare a farsi male. Infatti come potete dedurre dal mio primo racconto, per la prima settimana, lei si limitò a farmi seghe e pompini. Al massimo si spogliava e si faceva accarezzare mentre me li faceva, ma mai penetrazione. Io avevo tanta voglia di farmela e sinceramente nessuna voglia di essere gentile. Anzi, lei è la ragazza che ti ispira del sesso violento, che sembra provocarti costantemente. Decisi di fare buon viso a cattivo gioco e per una settimana intera stetti dolcissimo, come non lo ero mai stato con nessuna ragazza. Nacque in poco tempo una intimità pazzesca tanto che un giorno, mentre mi segava a casa del nonno, intrapresi l'argomento dicendo: tesoro non volgio sembrare insensibile ma ho troppa voglia di farlo.
Mi guardò incerta ma disse: proviamo piano, ma pianissimo ti prego. La rassicurai e glielo misi in bocca con delicatezza per bagnarlo bene. La distesi sul letto a gambe aperte per assaggiare prima con la bocca la sua figa. Era bagnata e davvero in carnosa. Presi a darle dei piccoli morsi, poi a succhiarla. Lei ansimava come una ragazzina alle prime armi e mi eccitava non poco. Ci entrava di largo, tutta la lingua dentro e la sentivo bollente lì dentro. Lei distesa con gli occhi chiusi, rilassata. Era il momento di farla godere. Presi il cazzo e lo appoggiai sulle labbra della figa facendo un leggero sù e giù. Presi a infilarlo piano per farla abituare ma non ci mise molto a entrare tutto, anche se lei già a metà cazzo gridava. "Meno male che il nonno è giù che dorme" pensai, o con quelle grida si sarebbe preoccupato. Non potevo fare altrimenti, non volevo rischiare e le misi una mano sulla bocca, cominciando a spingerglielo dentro. Era rossa in viso, col trucco che un pò le colava, ma la stavo penetrando piano. Mi abbassai per sussurrarle qualche parola dolce all'orecchio e farla calmare. Mi tenne giù abbracciandomi e cominciai a pomparla più deciso. Le succhiavo le tette e mi piaceva vederla così, incapace di sottrarsi alle mie voglie. Ma lei nemmeno voleva smettere, cominciava a piacerle. Dopo un pò persi il ritmo leggero e continuo, scordai quasi che stavo scopando una tenera ragazzina e cominciai ad andarci giù duro. La tenevo per i seni, eravamo sudati fradici e stavo per venire. Così le tolsi finalmente la mano dalla bocca per eccitarmi con le sue urla da matta che quasi sembrava la stessi sventrando. Non capivo più nulla e feci abbastanza in tempo ad uscire dalla figa prima di venire. Sborrai come una fontana. Durante le seghe non ero mai venuto così. scesi per controllare il nonno che per fortuna il guardava la tv ad alto volume. Quando tornai sù rimanemmo un pò abbracciati ma poi corse in doccia a lavarsi. Come sempre ringrazio tutti per la lettura. Alla prossima.
Mi guardò incerta ma disse: proviamo piano, ma pianissimo ti prego. La rassicurai e glielo misi in bocca con delicatezza per bagnarlo bene. La distesi sul letto a gambe aperte per assaggiare prima con la bocca la sua figa. Era bagnata e davvero in carnosa. Presi a darle dei piccoli morsi, poi a succhiarla. Lei ansimava come una ragazzina alle prime armi e mi eccitava non poco. Ci entrava di largo, tutta la lingua dentro e la sentivo bollente lì dentro. Lei distesa con gli occhi chiusi, rilassata. Era il momento di farla godere. Presi il cazzo e lo appoggiai sulle labbra della figa facendo un leggero sù e giù. Presi a infilarlo piano per farla abituare ma non ci mise molto a entrare tutto, anche se lei già a metà cazzo gridava. "Meno male che il nonno è giù che dorme" pensai, o con quelle grida si sarebbe preoccupato. Non potevo fare altrimenti, non volevo rischiare e le misi una mano sulla bocca, cominciando a spingerglielo dentro. Era rossa in viso, col trucco che un pò le colava, ma la stavo penetrando piano. Mi abbassai per sussurrarle qualche parola dolce all'orecchio e farla calmare. Mi tenne giù abbracciandomi e cominciai a pomparla più deciso. Le succhiavo le tette e mi piaceva vederla così, incapace di sottrarsi alle mie voglie. Ma lei nemmeno voleva smettere, cominciava a piacerle. Dopo un pò persi il ritmo leggero e continuo, scordai quasi che stavo scopando una tenera ragazzina e cominciai ad andarci giù duro. La tenevo per i seni, eravamo sudati fradici e stavo per venire. Così le tolsi finalmente la mano dalla bocca per eccitarmi con le sue urla da matta che quasi sembrava la stessi sventrando. Non capivo più nulla e feci abbastanza in tempo ad uscire dalla figa prima di venire. Sborrai come una fontana. Durante le seghe non ero mai venuto così. scesi per controllare il nonno che per fortuna il guardava la tv ad alto volume. Quando tornai sù rimanemmo un pò abbracciati ma poi corse in doccia a lavarsi. Come sempre ringrazio tutti per la lettura. Alla prossima.
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