Mattina umida ( continuo di “notte umida”)

di
genere
etero

Apro gli occhi e mi alzo appena suona la sveglia, dopo la tortura deliziosa di stanotte, la giornata può solo partire con la giusta carica.
Del resto ho anche in mente un piano, una piccola macchinazione per vendicarmi di te.
Mi faccio una doccia.
Stanotte in realtà abbiamo solo fatto una piccola liaison sessuale, oggi invece ci sarà la vera scopata.
Sto ancora pensando, quando ti sento entrare in bagno, mi vedi vicino al lavandino e mi abbracci da dietro.
Inizi a palparmi il seno prosperoso, nel frattempo sento la tua magnifica erezione che mi spinge sul culo.
“ Amore ho voglia di sfondarti il culo “, mi dici con la voce ancora piena di sonno.
Quando mi dai il buongiorno così, mi delizi sempre.
Cerco di fare la sostenuta: “ no amore, dobbiamo andare al lavoro”.
Ti guardo riflesso allo specchio, mentre stacchi le mani dal mio seno e rapido raggiungi il mio sesso.
Infili un dito dentro, mentre mi lecchi il collo e poi mi sussurri: “la tua fica però non è così d’accordo!”
Porca troia, mi riesci sempre a mettere al muro.
All’improvviso ho voglia di metterti la lingua in bocca, ma evito. Voglio solo scappare dalle tue grinfie, se ti bacio poi scopiamo per davvero e ora non possiamo.
Mi lasci andare con un bacio dietro alla nuca, ti sei accorto che siamo in ritardo per il lavoro.
Mentre bevi il caffè io scendo per prima da casa. Trovo la tua macchina, e appena salgo apro la tua valigetta 24 h e ti lascio un piccolo regalino per il lavoro.
Poi mi affretto per andare a lavoro.

Sto accendendo il pc in ufficio, quando mi arriva un sms.
Sorrido soddisfatta quando leggo il tuo numero sul display.
“ perché ci sono un paio di tuo slip di pizzo dentro alla mia valigetta ?” Mi chiedi.
“ amore ma non sono sicuro miei! Di a quella puttana della tua amante che la pianti di lasciarti i suoi ricordini! “ ti rispondo.
“ si certo la mia amante inesistente! Sulla puttana hai ragione, perché lo sei, e anche tanto! l’odore delle tue voglie da maiala su questo intimo lo riconosco ! “.
Decido di non risponderti.
Dopo dieci minuti mi riscrivi:” ti giuro più annuso i tuoi slip più mi viene il cazzo in tiro ! “.
Ti stuzzico:” ma se le mie mutande le hai tu, io cos’ho addosso per te ?”.
“ No basta, se salta fuori che non hai l’intimo io muoio “.
Decido di mandarti una foto.
Mi guardo intorno, i colleghi sono indaffarati e nessuno presta attenzione a me.
Così metto il cellulare sotto alla scrivania, apro le gambe e alzo il vestito. Scatto e invio.
Di nuovo un tuo sms:” pagherei oro per essere lì a leccartela, ti farei squirtare e poi ti inculerei prima di subito, perché sei davvero una lurida maiala vogliosa della mia lingua e del mio cazzo. Stasera vedi cosa succede”.
Controbatto: “ si amore ma intanto sei tu che ti stai sborrando nei boxer! Amore così impari a farti implorare per un orgasmo !”.
Non mi rispondi più, così la giornata di lavoro continua e finalmente poi arriva il momento di tornare a casa.

Entro in casa, ma non faccio in tempo a posare la borsa, che ti trovo appoggiato al tavolo della cucina con in mano le mie mutande.
Le stai annusando e mi dici: “oggi non sai quanto ho annusato il tuo odore.
Non so dirti se mi faceva più sborrare quello o l’idea di te mezza nuda a lavoro, con la tua bella vagina bella gonfia e vogliosa del mio cazzo”.
Mentre lo dici mi alzo il vestito aggiungendo:” e lo è ancora “.
Riesco a vedere il cambiamento del tuo sguardo, è quasi animalesco, só che ormai ho i secondi contati.
È come se tu fossi il predatore che sta per sferrare il suo attacco, io però non mi ci rivedo molto nell’animale predato. Non vedo l’ora di essere attaccata da te.
Mi metti a 90 sul divano e con i miei stessi umori mi lubrifichi lo sfintere anale, io sto già mugolando sotto le tue dita esperte. Entri piano piano con un dito per far abituare la muscolatura, poi quando senti meno resistenza inizi a sbottonarti i pantaloni.
Ti sputi sul cazzo e poi inizio a sentire la pressione della tua cappella nel mio culo, delicatamente ti fai spazio e finalmente sei dentro.
Io inizio a urlare di piacere, lo sai benissimo quanto amo essere scopata nel culo.
Di tutta risposta mi metti i miei slip in bocca, per zittirmi.
Ma non riesco a starci zitta perché inizio a sentire il tuo ansimare, quasi a ritmo con le tue palle che mi sbattono sul culo. Mi eccita ancora di più, sapere che ti sto facendo godere così tanto soprattutto dopo averti fatto soffrire come un cane tutto il giorno.
Intanto mi sto sgrilletando e tu mi lasci fare, mentre mi tieni i fianchi e con una mano mi sculacci, non troppo delicato.
I tuoi colpi si fanno sempre più profondi e capisco che stai arrivando al traguardo.
Così accelero i miei movimenti di mano, perché voglio concludere con te.
Lo facciamo, insieme mentre tu mi vieni copioso nel culo.
Piano piano esci da me, mi accarezzi il culo e poi ti chini.
Sento che mi ripulisci il culo dal tuo seme misto ai miei umori che ancora colano abbondanti.
Poi mi giri, mi sfili le mutande dalla bocca e mi baci.
Mi slinguazzi con quella lingua sporca di noi, dei nostri orgasmi che ci siamo appena dedicati l’uno all’altro. È tutto così meraviglioso.
“Dio quanto ti amo”, penso.
Forse lo capisci, perché mi guardi e dici:” sei così puttana che mi fai anche leccare la mia stessa sborra senza fiatare. Sei tanto troia, tanto quanto ti amo!”.
Ti sorrido innocente:” amore se continui a scoparmi così ti amerò per sempre”.
Poi ti lecco le labbra, per toglierti gli ultimi residui di noi.
scritto il
2018-05-27
3 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Notte umida

racconto sucessivo

Pittore
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.