Papino 4
di
TATO
genere
incesti
Una bella mattina ci raggiunse Gianni, il mio fratellone, era da tempo che non lo vedevo, molto tempo, e come al solito gli saltai addosso e lo abbracciai, di diverso dal solito c'era solo che ero en femme, e la cosa lo meravigliò un poco, mi baciò e poi mi ammirò, la mamma, disse me lo aveva detto, ma non ti pensavo così bella e sexi, sei una vera donna, indossavo un tubino aderente cortissimo, un paio di tacchi 10 e ero leggermente truccata, lo ringraziai e poi lo baciai, con la lingua, e poi tutti a pranzo.
Verso le quattro, ero in camera mia, in reggiseno e slip, intenta a leggere un libro, quando mio fratello, bussò e entrò in camera, rimasi stupita e affascinata, era stupenda, indossava un babydol di pizzo trasparente nero, reggiseno a balconcino, che mettevano in risalto le sue meravigliose tettine, e slip mini, reggicalze calze e tacchi dodici, i suoi lunghi capelli a coda di cavallo, e un paio d'occhiali da professoressa, era bellissima, si sedette al mio fianco e mi baciò, ora disse finalmente possiamo essere donne, e non nasconderci, le dissi che era stupenda, e mi rispose, che era così che viveva a casa sua, e così accoglieva i suoi clienti, e così si sentiva di vivere, poi ricambiai il bacio, ci abbracciammo, e dopo carezze e baci, mi presi cura del suo cazzo, lo feci scivolare fuori e iniziai a succhiarlo, e a farlo indurire, per poi gustarmi il suo seme, che bevvi con piacere, poi ricambiò il pompino, e bevve il mi di seme, e così, dopo altri baci e altre carezze, mi girai e lo pregai di farmi sua, mio fratello appoggiò il cazzo, e lo spinse con dolcezza dentro il mio ano, e iniziò una lenta e lunga cavalcate, che mi portò ad avere trè potenti orgasmi, e poi si scaricò.
Dopo cena, tutti e quattro andammo in camera dei miei, e passammo parte della serata a scopare tra di noi, concentrandoci molto sulla mamma, in ringraziamento di quanto e di come ci aveva fatti, era grazie a lei che eravamo donne, e sempre grazie a lei papi ci aveva potuto avere, e così, passammo una notte fantastica.
Il giorno dopo, lo passammo a fare acquisti, mio fratello mi comprò il mondo, di tutto intimo calze scarpe vestiti trucchi, spese un capitale, no ti preoccupare disse, prostituirsi rende bene, mi pagano molto, e mi fa piacere spenderli per tè, la mamma sorrideva e il papi gongolava.
Poi verso sera, mamma ricevette una telefonata, e dopo poco, ci raggiunse, e ci disse, ok il nonno ci aspetta tutte domani a casa sua.
Il giorno dopo, ci preparammo tutte, eravamo tutte belle, quattro donne stupende, salimmo in auto e ci recammo a casa sua, ad accoglierci alla villa venne la nonna, che abbracciò mamma, poi tutti noi, e raggiungemmo il nonno, uomo sulla sessantina, bello, brizzolato, bel fisico, e appena mi vi vide, mi abbracciò, poi baciò in bocca Gianni, e gli diede una pacca sul culo, sei sempre stupenda, e sempre troia immagino vero? certo papà, lo dovresti sapere, dopo essere stata la tua amante non potevo fare altro, me lo hai insegnato tu, mi hai fatto scopare col mondo intero, e ti ringrazio, poi salutò papi, alloro frocio cornuto, sempre intento a scopare il mio bimbo, e mi strinse a sé, lo inculi tutti i giorni come ti ho detto' CERTO DISSE LUI, E PERò ORA LASCI STARE LA MIA TROIA VERO? DEVO INGRAVIDARLA LO SAI, CERTO DISSE, INTANTO, PORTA TUTTE DI Là, DISSE ALLA MOGLIE, E POI MI PRESE PER MANO, VIENI pAOLO, E IO LO SEGUII, MI PORTò IN CAMERA SUA, UNA CAMERA ENORME CON UN LETTO ROTONDO nel centro, si tolse la camicia e fece scivolare i pantaloni, e una volta nudo si sedette e mi disse, spogliati lentamente, e io lo feci, piano piano indumento per indumento, vedevo il suo cazzo crescere, sempre di pù, e una volta rimasta in autoreggenti e tacchi mi disse di fermarmi, e mi avvicinai, mi prese tra le braccia, mi baciò con ardore, sentivo la sua lingua, mi fece sciogliere, e poi mi strinse a sé, mio figlio, finalmente sei qui, e mi baciò, poi si stese, e vidi svettare il suo possente cazzo, era un palo, mi apprestai a succhiarlo, e lentamente centimetro per centimetro lo infilavo in bocca, e per un tempo interminabile lo succhia, fino a farlo esplodere, emise una quantità di sperma esagerato, che mi soffocò, e che in parte bevvi.
Poi esaurita la sborra, il palo era sempre li duro come se non fosse successo nulla, con decisione, mi posizionò a pancia in su, spalmò la sua sborra per bene sul lucente scettro, e poi violò per la prima volta il mio culetto, lo sentii entrare, tutto, un gemito di dolore uscì dalla mia bocca, e lui disse, tranquilla Paola, papà finisce di sverginarti, e proseguì, senza dare peso ai miei lamenti, che a breve divennero di piacere.
Mi scopò per una lunga ora, portandomi a impensabili godimenti, svenni più volte dal piacere, e quando mi venne dentro, mi sentii piena, e distrutta, il mio ano era una caverna, che per un paio di giorni rimase aperta.
Il mio vero padre mi aveva scopata, ero sua finalmente, e lo fui per parecchi mesi, alternava scopate con mamma, che ingravidò dopo circa tre mesi di intensi rapporti, e per tutto il tempo fino al parto, lui la scopò regolarmente, tanto che il medico che la fece partorire, disse che una figa così larga non l'aveva mai vista, la mia sorellina scivolò fuori in un attimo.
Così, io mi trasferii a casa sua, a sua disposizione, e dopo la nascita della sorellina, divenni la sua donna ufficiale, uscivo con lui, mi presentava come una sua compagna, e nessuno pensava fossi un maschietto, solo quelli a qui, spesso mi prestava, mi stava iniziando al lavoro di mio fratello, e trascorso un anno circa, iniziai a prostituirmi, mi trasferii in città, e con la scusa dell'università, potei dedicarmi al mio nuovo lavoro, anche se spesso raggiungo il mio papi, e scopiamo ancora come una volta, e intanto la mia sorellona cresce, e ora che si avvicina ai quindici anni, mi immagino che una sera di queste, rimarrà a dormire dal nonno, e che diventerà donna finalmente come lo siamo diventate noi, in famiglia.
Verso le quattro, ero in camera mia, in reggiseno e slip, intenta a leggere un libro, quando mio fratello, bussò e entrò in camera, rimasi stupita e affascinata, era stupenda, indossava un babydol di pizzo trasparente nero, reggiseno a balconcino, che mettevano in risalto le sue meravigliose tettine, e slip mini, reggicalze calze e tacchi dodici, i suoi lunghi capelli a coda di cavallo, e un paio d'occhiali da professoressa, era bellissima, si sedette al mio fianco e mi baciò, ora disse finalmente possiamo essere donne, e non nasconderci, le dissi che era stupenda, e mi rispose, che era così che viveva a casa sua, e così accoglieva i suoi clienti, e così si sentiva di vivere, poi ricambiai il bacio, ci abbracciammo, e dopo carezze e baci, mi presi cura del suo cazzo, lo feci scivolare fuori e iniziai a succhiarlo, e a farlo indurire, per poi gustarmi il suo seme, che bevvi con piacere, poi ricambiò il pompino, e bevve il mi di seme, e così, dopo altri baci e altre carezze, mi girai e lo pregai di farmi sua, mio fratello appoggiò il cazzo, e lo spinse con dolcezza dentro il mio ano, e iniziò una lenta e lunga cavalcate, che mi portò ad avere trè potenti orgasmi, e poi si scaricò.
Dopo cena, tutti e quattro andammo in camera dei miei, e passammo parte della serata a scopare tra di noi, concentrandoci molto sulla mamma, in ringraziamento di quanto e di come ci aveva fatti, era grazie a lei che eravamo donne, e sempre grazie a lei papi ci aveva potuto avere, e così, passammo una notte fantastica.
Il giorno dopo, lo passammo a fare acquisti, mio fratello mi comprò il mondo, di tutto intimo calze scarpe vestiti trucchi, spese un capitale, no ti preoccupare disse, prostituirsi rende bene, mi pagano molto, e mi fa piacere spenderli per tè, la mamma sorrideva e il papi gongolava.
Poi verso sera, mamma ricevette una telefonata, e dopo poco, ci raggiunse, e ci disse, ok il nonno ci aspetta tutte domani a casa sua.
Il giorno dopo, ci preparammo tutte, eravamo tutte belle, quattro donne stupende, salimmo in auto e ci recammo a casa sua, ad accoglierci alla villa venne la nonna, che abbracciò mamma, poi tutti noi, e raggiungemmo il nonno, uomo sulla sessantina, bello, brizzolato, bel fisico, e appena mi vi vide, mi abbracciò, poi baciò in bocca Gianni, e gli diede una pacca sul culo, sei sempre stupenda, e sempre troia immagino vero? certo papà, lo dovresti sapere, dopo essere stata la tua amante non potevo fare altro, me lo hai insegnato tu, mi hai fatto scopare col mondo intero, e ti ringrazio, poi salutò papi, alloro frocio cornuto, sempre intento a scopare il mio bimbo, e mi strinse a sé, lo inculi tutti i giorni come ti ho detto' CERTO DISSE LUI, E PERò ORA LASCI STARE LA MIA TROIA VERO? DEVO INGRAVIDARLA LO SAI, CERTO DISSE, INTANTO, PORTA TUTTE DI Là, DISSE ALLA MOGLIE, E POI MI PRESE PER MANO, VIENI pAOLO, E IO LO SEGUII, MI PORTò IN CAMERA SUA, UNA CAMERA ENORME CON UN LETTO ROTONDO nel centro, si tolse la camicia e fece scivolare i pantaloni, e una volta nudo si sedette e mi disse, spogliati lentamente, e io lo feci, piano piano indumento per indumento, vedevo il suo cazzo crescere, sempre di pù, e una volta rimasta in autoreggenti e tacchi mi disse di fermarmi, e mi avvicinai, mi prese tra le braccia, mi baciò con ardore, sentivo la sua lingua, mi fece sciogliere, e poi mi strinse a sé, mio figlio, finalmente sei qui, e mi baciò, poi si stese, e vidi svettare il suo possente cazzo, era un palo, mi apprestai a succhiarlo, e lentamente centimetro per centimetro lo infilavo in bocca, e per un tempo interminabile lo succhia, fino a farlo esplodere, emise una quantità di sperma esagerato, che mi soffocò, e che in parte bevvi.
Poi esaurita la sborra, il palo era sempre li duro come se non fosse successo nulla, con decisione, mi posizionò a pancia in su, spalmò la sua sborra per bene sul lucente scettro, e poi violò per la prima volta il mio culetto, lo sentii entrare, tutto, un gemito di dolore uscì dalla mia bocca, e lui disse, tranquilla Paola, papà finisce di sverginarti, e proseguì, senza dare peso ai miei lamenti, che a breve divennero di piacere.
Mi scopò per una lunga ora, portandomi a impensabili godimenti, svenni più volte dal piacere, e quando mi venne dentro, mi sentii piena, e distrutta, il mio ano era una caverna, che per un paio di giorni rimase aperta.
Il mio vero padre mi aveva scopata, ero sua finalmente, e lo fui per parecchi mesi, alternava scopate con mamma, che ingravidò dopo circa tre mesi di intensi rapporti, e per tutto il tempo fino al parto, lui la scopò regolarmente, tanto che il medico che la fece partorire, disse che una figa così larga non l'aveva mai vista, la mia sorellina scivolò fuori in un attimo.
Così, io mi trasferii a casa sua, a sua disposizione, e dopo la nascita della sorellina, divenni la sua donna ufficiale, uscivo con lui, mi presentava come una sua compagna, e nessuno pensava fossi un maschietto, solo quelli a qui, spesso mi prestava, mi stava iniziando al lavoro di mio fratello, e trascorso un anno circa, iniziai a prostituirmi, mi trasferii in città, e con la scusa dell'università, potei dedicarmi al mio nuovo lavoro, anche se spesso raggiungo il mio papi, e scopiamo ancora come una volta, e intanto la mia sorellona cresce, e ora che si avvicina ai quindici anni, mi immagino che una sera di queste, rimarrà a dormire dal nonno, e che diventerà donna finalmente come lo siamo diventate noi, in famiglia.
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