La cuginetta Clara

di
genere
saffico

Da piccola, quando andavo a trovare le zie, in un paese vicino Bologna, spesso trovavo la mia cuginetta, Clara, di pochi mesi più piccola. Giocavamo interi pomeriggi e crescendo, siamo rimaste molto amiche finché un giorno…
Avevo finito le scuole superiori e mi ero diplomata in ragioneria. Mia madre non potendo portarmi in villeggiatura mi mandò dalle zie e là trovai mia cugina che fu molto contenta di vedermi.
Mi abbracciò.
- Come sono contenta! Fatti guardare come sei diventata grande! Accidenti sei una donna ormai! -
In effetti, l’ultimo anno di scuola avevo avuto una crescita notevole.
Le mie tette, dapprima piccole, erano diventate rigogliose, i fianchi si erano allargati e nell’insieme ero molto sensuale.
Quando camminavo per la strada, spesso gli uomini si voltavano a guardarmi ed uno si era anche permesso di darmi un pizzicotto.
Anche mia cugina era graziosa: più piccola di statura aveva un seno discreto, un culetto tondo su due gambe niente male.
Le zie furono molto contente di vederci insieme e ci fecero un pranzetto delizioso.
Dopo pranzo, su nostra richiesta, ci fecero vedere la nostra cameretta dove dormivamo da piccole, dominata da un grande lettone.
- Abbiamo solo questa camera libera - disse la zia Luisa - come facciamo adesso che siete grandi? -
Mia cugina Clara mi guardò e disse ridendo
- Va benissimo così zia! Dormiremo insieme come una volta. Cosa ne dici Elle? -
L’idea non mi dispiaceva e acconsentii, anche se mi era sembrato che Clara fosse particolarmente eccitata all’idea.
- Benissimo! - disse sollevata la zia - Allora potete riposarvi un poco, con questo caldo. Vi lascio sole -
Uscita la zia, ci guardammo in faccia e ci mettemmo a ridere.
Avevamo bevuto un bicchiere di vino ed eravamo su di giri.
Feci per mettermi sul letto, quando Clara mi fermò.
- Non vorrai mica dormire? - mi chiese col viso leggermente rosso.
Io rimasi interdetta. Non capivo cosa volesse.
Lei intanto si era avvicinata allo specchio e si stava guardando.
Aveva gli occhi accesi e il viso rosso.
- Sai che sono contenta di essere qui con te - disse languida - era tanto che lo desideravo. Dimmi, ti sembro carina? -
- Certo - risposi - hai tutte le curve al punto giusto. Hai già il moroso? -
Clara si voltò
- I ragazzi? - storse la bocca - Si, mi girano attorno ma…ho scoperto una cosa eccitante! -
- E cosa? - chiesi curiosa.
Clara mi venne vicino e mi mise una mano sulle labbra.
- E’ un segreto! Come da piccole ricordi? -
- Adesso mi hai messo una grande curiosità addosso. Dai! Sentiamo -
- Chiudi gli occhi – mi disse.
Ero seduta sul letto e obbedii.
Una volta chiusi gli occhi sentii Clara avvicinarsi e baciarmi sulla bocca!
- Ma cosa fai ! - gridai pulendomi con la mano - ma che schifo !-
Aprii gli occhi e vidi Clara rossa in viso e con gli occhi lucidi.
La mia emozione era stata talmente grande che avevo reagito d’istinto.
Il viso di Clara piangente mi rattristò: volevo molto bene a mia cugina e cercai di rasserenarla.
- Scusami - le dissi accarezzandole i capelli - non l’ho fatto apposta, ma è che non mi aspettavo una cosa simile! Cosa ti succede? -
Clara si asciugò le lacrime e si scusò a testa bassa.
- Mi dispiace. Ma è tanto che te lo volevo dire… mi sei sempre piaciuta. Non so cosa farci! è più forte di me! -
Rimasi in silenzio, colpita dalle sue parole.
Avevo sentito parlare di ragazze che amano altre ragazze ma pensavo fosse roba da romanzi ed invece proprio fra i miei parenti…
A dire la verità il sesso non mi aveva mai interessato più di tanto.
Abituata in casa con un’educazione rigida, al massimo ascoltavo le confidenze delle mie amiche e avevo scambiato qualche bacio con ragazzi ma con le ragazze!
Intanto Clara si era accostata e mi teneva la testa sulla spalla.
Non so come successe ma sentii dentro di me nascere il desiderio di scoprire nuove esperienze.
Ero immersa in questi pensieri quando Clara sussurrò.
- Dimmi la verità, ti piaccio un poco? -
Ero frastornata.
- Non ci ho mai pensato, è una cosa che non si deve fare, non sta bene! -
- Ma ti piaccio? - riprese fissandomi negli occhi- almeno un pochino -
- Clara mi metti in imbarazzo. Certo che mi piaci, sei molto carina ma dovresti chiederlo ad un ragazzo non a me -
- Ti prego - implorò mia cugina con le lacrime agli occhi - solo per questa volta. Prova a darmi un bacio… -
Ero terribilmente in imbarazzo.
Sarà stata l’atmosfera creata dal vino, il pomeriggio afoso, sta di fatto che sentivo la mente ottenebrarsi.
Avvertii la mano di mia cugina appoggiarsi delicatamente sul mio seno e le sue labbra accostarsi alle mie.
Sentii il suo profumo e il calore della sua mano.
Chiusi gli occhi e aspettai che le sue labbra toccassero le mie.
Un brivido mi percorse per tutto il corpo quando la sua lingua cercò di entrare nella mia bocca.
Non so come successe ma la mia mano si alzò e cercò il piccolo seno di Clara. Un languore misterioso s’impadronì della mia volontà. Mi lasciai andare sul letto mentre mia cugina continuava a baciarmi.
La sua mano s’insinuò sotto la camicia e si posò sul mio reggiseno. Il contatto con la sua pelle mi fece fremere.
Clara cominciò a sbottonare la mia camicetta senza che io opponessi la minima resistenza.
Cresceva in me un desiderio fino a quel momento sconosciuto: volevo toccare anch’io le sue tettine, averle sotto le mani e stringerle come stava facendo lei con le mie.
Aprii gli occhi e vidi con stupore che Clara si era tolta la camicia ed era rimasta col seno completamente nudo!
Potevo ammirare le sue due coppette, bianche e turgide con i piccoli capezzoli duri. Mi prese una mano e la portò su una delle sue tettine.
Ne saggiai la morbidezza mentre cresceva in me il desiderio.
Mi fece mettere a sedere e mi tolse la camicia e il reggiseno.
Ora ero completamente in balia dei sensi e l’aiutai a liberarmi degli indumenti. Avevo le mie due grandi mammelle libere sotto lo sguardo cupido di mia cugina
- Come sono belle! - mormorò estasiata - grandi e bianche! Mi sembra di sognare! Poterle toccare! Lasciati accarezzare… - così dicendo si chinò sui miei capezzoli e li prese in bocca.
Avvertii una scarica d’emozioni ribollire nel mio petto e mi offrii alla sua bocca, desiderosa di essere succhiata.
Clara si accorse del mio desiderio e preso in bocca un capezzolo cominciò a suggerlo con ingordigia.
I miei freni inibitori intanto si erano completamente sciolti e mormorai e gemetti dal piacere.
Poi, non resistendo alle pulsioni, l’allontanai e mi chinai sul suo petto e presi in bocca un suo capezzolo.
Il profumo della sua pelle mi stordì e cominciai e succhiare il bottoncino con voluttà, leccandolo e mordendolo delicatamente.
Mentre ero in preda al mio desiderio sentii la mano di Clara scendere fra le mie gambe e risalire verso il bacino, alla ricerca della mia intimità.
Ormai non volevo più smettere e allargai le gambe in segno di resa.
La sua mano raggiunse le mie mutandine e scostò il lembo che copriva la mia fessura incontrando il mio cespuglietto umido.
Con le dita inanellò i miei peli cercando il taglio del mio sesso.
Ora ero completamente partita e spinsi col bacino contro la sua mano.
Le sue dita accarezzarono le grandi labbra che racchiudevano il mio canalino, e cercarono il grilletto.
M’inarcai e gemetti al contatto. Clara allora mi sussurrò nell’orecchio
- Dai spogliamoci! -
Sollevai il bacino e lasciai che Clara mi togliesse la gonna e le mutande.
Aprii gli occhi e vidi che anche lei si spogliava. Guardai il suo grembo e vidi con meraviglia che non aveva peli.
Si era rasata completamente e le sue labbra della vagina erano completamente visibili fra le gambe!
La guardai in viso e lei sorrise
- Ti piaccio così? E’ più bello! Dopo se vuoi lo faccio anche a te… ma ora vedrai -
Si sdraiò sopra di me offrendomi la sua passerina liscia mentre con la sua bocca mi baciava fra le gambe e con la lingua stimolava il mio grilletto.
Avvertii un piacere incredibile e spinsi verso di lei la pancia gemendo. Cominciò a leccare con avidità il mio grilletto e spinse la sua passerina verso la mia bocca.
Sentii il profumo delicato del suo sesso e cominciai a baciarlo e a sentirne il sapore con la mia lingua.
Era dolcissimo e cominciai a succhiare avidamente il suo piccolo grilletto mentre dentro di me montava un piacere mai provato.
Gemevamo ora senza ritegno mentre ci davamo a turno piacere. Sentii che l’orgasmo stava arrivando e aumentai il ritmo delle leccate per fare godere anche la mia cara cugina.
Fu un crescendo spasmodico finché alla fine un flusso liberatorio d’umore tracimò dalla sua fessura bagnandomi il viso.
Contemporaneamente arrivai al culmine del godimento ed ebbi il mio primo orgasmo lesbico.
Ricaddi sul letto esausta mentre Claudia si voltava verso la porta. Mi girai a mia volta e vidi mia zia Lucia, che ci guardava attenta, mentre con una mano aveva sollevato la gonna e si toccava sotto le mutande….

di
scritto il
2011-05-04
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