Guardone d´ufficio umiliato e punito 3

di
genere
dominazione

... piccolo feed-back della storia, vi consiglio di leggere tutte 4 le parti per apprezzarle megilo. è una storia vera... furbetto volevo spiare due mie colleghe con delle telecamere nei gabinetti ma sono stato Beccato e ricattato a fare tutto quello che volevano non avrei mai pensato che fossero cosi perverse, nei miei piaceri solitari non avevo mai pensato di potermi trovare a fare delle cose così umilianti, anche se devo ammettere mi hanno in un certo modo eccitato...

... Nadia prende l´autostrada e io seduto sta volta tra le due sconosciute sono stato costretto a tirarlo fuori e segarmi sotto l´ordine imperativo di non venire. vedo la freccia che illumina il buio della ormai notte, nadia esce per arrivare a una zona di sosta sull`autostrada.E` una striscia di asfalto di un centinaio di metri con i parcheggi sulla destra con da parte vari tavoli per fare il picnik e ad una estremità una costruzione in cemento che ospita i gabinetti e una fontana. Nadia si ferma al parcheggio più lontano dai gabinetti, ci sono solo 3 macchine ferme. "eccoci" dice nadia piu alle altre che a me" questo è un parcheggio per incontri dove girano tanti guardoni, e marco darà loro un bel spettacolo!!" e ride. "dai cosa vuoi fargli fare" chiedono le tre, "vedrete" e a me "adesso tu marco vai fino al gabinetto delle donne, ti spogi lasci i tuoi vestiti in un gabinetto e torni da noi nudo!!" scioccato nonostante le umiliazioni subite, qua è un luogo pubblico non sono nascosto come prima "no, ti prego nadia non farmi fare questo" protesto ma lei ribatte "Senti, mio caro rottoinculo perverso, ci hai umiliato spiandoci e adesso tocca a te!! se non vuoi che raccontiamo tutto al direttore. Anzi pensandoci bene ho dimenticato di dirti che nel gabinetto devi segarti fino a che sei duro e venire da noi in tiro". Sconsolato e intimidito capisco che mi devo sottomettere. esco dalla macchine e mi dirigo verso i gabinetti, è buio ma non mi consola tanto, ogni 20 metri c´è un lampione. noto che nelle tre macchine c`è solo una persona, guardoni mi chiedo, entro nel gabinetto delle donne, due porte e un lavandino, puzza di piscio ed è sporco. oramai non posso che non ubbidire e piu veloce passa meglio è. Mi spoglio e piego i miei vestiti che lascio sul davanzale dell´unica finestrella, mi comincio a segare e mi diventa duro abbastanza in fretta, per tornare devo passare davanti alle tre macchine e mi viene un po paura. prendo il coraggio a due mani ed esco e mi incammino. l`aria è fresca e mi sento proprio strano a camminare tutto nudo in pubblico così. ogni lampione mi illumina, non guardo chi sta nelle macchine, non oso sono solo un po rinquorato che sono tutti soli. Mi avvicino alla macchima e le quattro che sicuro non sono scese stanno ridendo!!! Nadia apre il finestrino "posso entrare??" chiedo e nadia mi risponde "Mi è venuta una bella idea pensando all`ombrello, lo vedi? e mi indica" io guardo e vedo che l´ombrello è piantato con la punta nell`erba a lato del lampione piu vicino proprio di fronte a una delle macchine. " adesso vai e ci porti indietro l´ombrello infilato nel tuo culetto di troietta, ma non puoi toccarlo con le mani!" mi ordina, "ma come, come faccio senza le mani!!" ribatto "arrangiati, e ah devi farlo dando la schiena alla macchina!!!" umiliato capisco che non ho scelta, mi dirigo verso il lampione e non oso guardare chi è in macchina, chissa cosa penserà, ho capito il gioco perverso di Nadia, mi avvicino all´ombrello , mi metto di schiena alla macchina e cerco di appoggiare la sfera tra le mie chiappe, è troppo alto, mi alzo sulle punte e cerco di posizionare il bulbo sul mio "ora non più buchetto", non ci riesco perchè le chiappe non si aprono abbastanza, me le allargo con le mani mi rialzo sulle punte e ci riprovo, sento la palla contro la mia rosetta, cerco di scendere dalle punte piano ma non ci riesco e la palla di colpo è penetrata, mi sento legato al terreno dal manico dell´ombrello nel culo avanzo un po ma l`ombrello è ben piantato nel terreno, cerco di avanzare, sento la sfera che tira sul mio buchetto allargandolo, provo un po piu forte e di colpo il manico esce. Adesso l ombrello è un po piegato in avanti e non devo mettermi in punta di piedi, mi chino un po mi apro le chiappe e mi risiedo sul manico che dopo un po di contorsioni mi ripenetra. Muovo il culo a destra e sinistra per smuoverlo, provo a tirare ma non viene, ci riprovo. per il tipo in macchina che sicuramente mi sta guardando deve sembrare che mi sto scopando l`ombrello!! provo a tirare e questa volta l´ombrello mi segue, mi incammino allora verso la macchina con l`ombrello che striscia sull`asfalto ancorato nel mio culo. le ragazze dalla macchina ridono si apre un finestrino e jennifer mi apostrofa"a sei riuscito infine, hai il culo cosi rotto che non riesci neanche a tenerlo dentro!! dai fai un giro della macchina che sei divertente" io umiliato mi eseguo, "sento la rossa che dice " ho un idea, perchè non glielo facciamo ripiantare??" e nadia le risponde" non ci avevo pensato" e cosi dicendo accende i fari "dai marco vai nel prato davanti alla macchina e ripiantalo, se non riesci a lasciarlo in piedi sarai punito!... e vogliamo vederti il culo" le quattro si mettono a schermirmi "dai troietta che ti piace!" "guarda il porco perverso anche con gli ombrelli si rompe il culo" umiliato mi dirigo verso il prato davanti alle luci, mi alzo sulle punte per piantarlo ma l´ombrello adesso è troppo alto, spingo indietro ma la punta scivola, ci riprovo e finalmente sento la punta che fa presa, spingo ma invece di entrare la punta è il manico che sprofonda in me, spingo di piú e mi sembra che il manico mi sia entrato fino in pancia, faccio forza e sento che la punta penetra nel terreno, spingo piu forte e sperando che basi mi raddrizzo. con un rumore di regurgito il manico esce e l´ombrello rimane impiantato per terra... e non É ancora finita per me
di
scritto il
2018-09-29
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