Ricattata in ufficio 3

di
genere
dominazione

... tornata in ufficio il mio collega era gia a pranzo e avvilita mi siedo, sobbalzando dal movimento dei penarelli nel mio culo. Sconsolata rifletto sulla mia situazione e mi rendo conto che non posso osare disobbidire a quel perverso di Mauro, sono nelle sue mani.

Il pranzo al Mc. in piedi come ordinato è stato uno strazio: camminare con il culo riempito dai 4 indelebili è un continuo strofinare e spingere sulle pareti e il buco del culo, ricordandomi continuamente il mio stato di sottomissione, lo sfregamento delle mutande tirate tra le labbra della mia figa mi mantengono in uno stato di semieccitazione con i miei umori che colano inzuppando le mie mutandine.

Provo un senso di umiliazione ma anche eccitazione a pensare di essere in un fast-food con i pennarelli nel culo come una troia ninfomane, e come penso questo sento il mio buco del culo che si apre e uno dei pennarelli comincia a scivolare fuori, imbarazzata faccio finta di grattarmi una chiappa e lo rispingo dentro.Sento il buco che si richiude e arrossisco pensando a che porca pervera sono a infilarmi un pennarello nel culo in pubblico (senza contare gli altri 3 gia infilati), ma mi dico che sono obbligata.

Riesco a tornare in ufficio senza troppi danni, mi chiedo solo se gli altri non vedano che cammino in modo un po` strano o se non sentono l`odore di sesso che emana da me.
Al mio arrivo trovo un post-i con scritto solo "dopo lavoro passa da me" Mauro.
Il pomeriggio passa penosamente con i pennaralli che si muovono in me a ogni movimento, e le mutandine che mi sfregano la figa e tra le chiappe stimolandomi maleficamente.
Un paio di volte devo usare le dita per riinfilare un indelebile che usciva attenta a non farmi vedere dal mio collega, e in tutto questo supplizio l`angoscioso pensiero "cosa si inventerà sto perverso?? cosa mi farà fare??" sono timorosa ma anche un po` eccitata.

... a fine giornata in apprensione scendo al seminterrato e Mauro mi sta aspettando "ecco la troietta" mi saluta "andiamo a fare un giro con la tua macchina" mi dice, ci dirigiamo verso il parcheggio "li ha trovati gli indelebili il tuo collega?? sai quelli che hai in culo li ho presi da lui e domani glieli rimetterai nel suo cassetto!!" mi sbeffeggia e arrivati alla mia Polo mi dice che guida lui. Prendiamo l`autostrada e a un certo punto Mauro si ferma a un parcheggio dove vi è solo bagno e tavoli da picnic, una fila di parcheggi ai margini di un boschetto.

Non ci sono molte macchine e Mauro si parcheggia un po` discosto spegne il motore e mi guarda con un sorriso perverso "eccoci arrivati, sai non ho visto ancora le tue tettine!! apriti la camicetta" mi aspettavo una richiesta simile quindi senza indugiare comincio a sbottonare la camicetta, quando di colpo un uomo esce dal bosco vicino a noi, mi riaccosto i lembi della camicia "cosa stai facendo" mi rimbrotta Mauro "c´è un uomo che viene verso di noi" gli rispondo "continua Troietta" mi ordina "questo è un parcheggio di guardoni che spiano le coppiette che si fermano a pomiciare, e penso che tu darai un bello spettacolino" mi spiega "apri sta camicetta".

Allibita e umiliata riprendo a sbottonare la camicetta con il tipo che passando non nasconde che sta guardando, non avendo reggiseno le mie tettine si scoprono al suo sguardo e lui senza vergogna si ferma a lato del mio finestrino e si mette a guardare "guarda che belle tettine, e mi sembra che i tuoi capezzoli sono emozionati" mi deride mauro.

In effetti nonostante l`umiliazione di esibirmi i miei capezzoli sono gonfi di eccitazione "strizzali" mi ordina e io li comincio a stringere tra indice e pollice "tirali" li tiro "Piú forte" e le mie tettine si allungano e cominciano a fare male "Torgili" e per un buon momento Mauro mi fa martoriare le mie tette facendomi giocare con esse violentemente "brava stai dando un bello spettacolo" dice Mauro

Persa nel mio supplizio avevo dimenticato il guardone e voltandomi mi accorgo che adesso sono due e si stanno evidentemente masturbando con le mani nelle tasche. " Penso che le tettine te le hanno viste bene, adesso togliti le mutande e alza la gonna, anzi toglila troietta" alzo il sedere e mi sfilo le mutande e la gonna insieme, con umiliazione vedo che i due guardoni avendo capito che sono sottomessa hanno estratto e loro cazzi e si stanno segando con aspettativa, "apri le gambe mostragli la tua bella fighetta focosa" apro le gambe esebendo la mia intimità a sti porci "infilaci 2 dita e sditalinati" mi intima mauro "voglio che mostri a sti guardoni quanto sei bagnata" mi infilo le dita che scivolano dentro senza sforzo (sono davvero un lago dopo tutte ste stimolazioni) comincio a muoverle "più veloce" mi stantuffo più in fretta, la macchina si riempie di rumori di risucchio creato dalle mie dita e quanto sono bagnata, sento che l`orgasmo non è lontano vado piú veloce e finalmente l`orgasmo mi travolge, " adesso mostra le tue dita " mi ordina, spossata tolgo le dita e le mostro alla finestra imbarazzata di vedere quanto sono impiastricciate.

di
scritto il
2023-01-19
9 . 6 K
visite
3
voti
valutazione
6.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Ricattata in ufficio 2

racconto sucessivo

Ricattata in ufficio
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.