Una storia importante

di
genere
incesti

A volte la vita da single è noiosa, hai quasi 50 anni e vivi da solo in un miniappartamento, lavoro, casa, palestra , casa, giro in bar con amici, casa, se hai una moto ti fai un giro in montagna o al mare, conosci una tipa, ci esci speri che te la dia, a volte si spesso no, e poi la domenica dai tuoi, pranzo tutti insieme, tua sorella con i figli, sempre i soliti discorsi, papà che ti chiede del lavoro, mamma che ti chiede quando ti trovi una donna fissa, i nipoti che ti fanno vedere i loro giochi nuovi tua sorella che vorrebbe fuggire in una isola deserta, alla fine ti ritrovi di nuovo a casa, solo, con i tuoi pensieri con la voglia di fica che tanti credono che noi single ne abbiamo a camionate ma spesso e volentieri usiamo la mano.
Da quattro anni la mia vita non è più noiosa, da quattro anni è cambiata totalmente, quattro anni, a volte sto li da solo disteso sul letto a fissare il soffitto mentre aspetto lei, sono quattro anni che ci amiamo ci prendiamo totalmente, io che ti chiedo di fuggire insieme e farci una nuova vita fanculo a tutti, tu che mi dici che non puoi perché ci sono i figli, quattro anni, tutto è nato quando eravamo ragazzini, io un 14enne un po’ imbranato ma sempre con il cazzo duro grazie alle riviste porno che papà nascondeva in cantina, tu 4 anni più grande di me, bellissima, alta perfetta con due tette da paura e un culo stupendo, avevi la fila di maschi che ti desiderava, ti piaceva essere desiderata, ogni volta che uscivi di casa con le amiche eri la più figa di tutte, minigonne, calze a rete, volevi imitare Madonna come vestiva in quei anni, papà si incazzava mamma diceva che era il periodo, io che che ti spiavo mentre ti preparavi, lo sapevi, lo sapevi che tuo fratello ti spiava e lo lasciavi fare, anzi, a volte se mamma e papà non c’era gli facevi vedere bene la sorellona come era sotto i vestiti, uscivi dalla doccia con l’asciugamano che ti fasciava e andavi dentro la tua stanza tenendo la porta aperta, mi chiamavi, io arrivavo e tu parlandomi di cose inutili ti spogliavi davanti a me rimanendo nuda, sapevi che io non ti sarei mai saltato addosso, sapevi che ti avrei mangiato con gli occhi, ti piaceva provocarmi ,quante seghe per te, quanta sborra sulle tue mutandine sporche in bagno.
Poi gli anni passano, io ho le prime esperienze con le mie amiche, tu inizi ad avere storie serie con un tipo, ogni tanto capita che ti vedo, tu ti accorgi e torni a provocarmi, ci riesci sempre, sai benissimo che ho un debole per te, la voglia di prenderti e fare il porco è sempre tanta ma non sono più quel ragazzino imbranato, so controllarmi e lascio che tu giochi con me maliziosamente.
Poi arriva il tempo che tu ti sposi, io ho la fidanzata da tre anni, mamma papà sono felicissimi, la figlia convola a nozze e fra un po’ toccherà al figlio, cosa voler di più da due genitori che hanno fatto sacrifici per arrivare a questo, sei bellissima con quel vestito bianco, per certi versi invidio quello che sarà mio cognato, si, effettivamente mi sento geloso di te ma forse è normale, ci guardiamo sorridendo negli occhi, tu che vivi quella giornata da protagonista principale e vuoi condividere la tua gioia con me.
Passa il tempo e non ha attecchito il mio fidanzamento, è bastato un anno di convivenza, convivenza vista malamente da entrambi i genitori specie dai miei, “ guarda tua sorella, erano fidanzati e poi si sono sposati prima di andare vivere assieme”, si, è vero, ma noi due abbiamo deciso cosi, sicuramente è stato un bene, perché abbiamo capito che non eravamo fatti per vivere assieme, si, belle scopate, si, c’era feeling , ma sia io che lei volevamo le nostre libertà e quando decidi di fare il grande passo le libertà le puoi appendere al chiodo perché poi arrivano le priorità.
Le priorità di mia sorella arrivarono dopo un anno dal matrimonio, nacque il mio primo nipote, gioia tripudio, festa!! Immaginate i nonni gli zii, appena arrivavo a tiro tutti in coro “ e tu! Quando ci darai questa gioia” io rispondevo sempre che non potevo restare incinto perciò dovevano accontentarsi di Lei, comunque Lei era sempre più bella, la gravidanza l’aveva trasformata, Lei che si lamentava di aver messo su chili, mio cognato che le piaceva di più quando l’aveva sposata io invece la trovavo stupenda, le sue tettone erano più grandi e il suo culo ancora più marcato, quanti complimenti ti facevo e tu mi ringraziavi con un bacio sulle labbra, io e Te eravamo sempre più affiatati, un giorno si e uno no ero a casa tua con la scusa di vedere il mio nipotino ma alla fine era per starti vicino, tu lo avevi intuito e ti piaceva la cosa, tuo marito invece aveva la mente sul lavoro e il pargolo, tu eri troppo abbondante per entrare nei suoi pensieri, in effetti già da mesi prima che tu partorissi lui si vedeva con una sua collega di lavoro, una tipa molto più in linea ai suoi desideri .
Forse lo avevi capito allora che lui aveva incentrato l’attenzione in un’altra passera, ma lo amavi e perciò hai fatto di tutto per riportarlo da te, diete che nemmeno in un Gulag russo fanno e ginnastica a tutto spiano, è stata una faticaccia boia ma ci sei riuscita, 20 chili persi , gioia per lui e dispiacere per me, le tue tettone sono calate e il tuo culo non è più come prima, ma lui è ritornato tutto per te, la collega si è dovuta trovare un altro manico mentre il manico di mio cognato è ritornato a fare il suo dovere con la passera di mia sorella.
Intanto io mi sono fidanzato di nuovo, stupenda, bellissima, ai miei genitori non andava, specie a mamma che mi diceva sempre …” con lei farai una brutta fine, mollala e metti la testa a posto “ io gli rispondevo “ si mamma” mentre indossavo il casco e salivo sopra il mio nuovo amore, una Ducati 999 rossa fiammante, che amore, effettivamente dopo un anno mi tradì, ma solo quella volta, in una curva, io bacino rotto femore destro e braccio sinistro, lei al campo recupero, fu un amore travolgente ma di quelli che lasciano il segno . Intanto mia sorella mi seguì fino alla completa riabilitazione, mamma per via dei dolori di schiena non poteva da sola lavarmi e cambiarmi, lo fecce mia sorella per tutto il tempo che ne ebbi bisogno e li iniziò di nuovo il nostro gioco dello stuzzicare, però questa volta più esagerato, si, lei potè gustarsi la bella dotazione del fratellino e se all’inizio cercavi di non esagerare quando ti trovavi davanti il suo cazzo bello duro, dopo un po’, presi l’occasione per giocarci, io purtroppo non potevo fare gran che, la prima volta me lo menasti fino a farmi sborrare sorridendo da gran troia, poi un pomeriggio che eravamo soli in casa lo prendesti in bocca succhiandomelo fino a berti tutto il mio sperma, ti chiesi di spogliarti, lo facesti disinvolta mostrandomi tutta la tua mercanzia, mio dio, ero bloccato nel letto e tu mi facevi morire, i tuoi pompini mi aiutarono a guarire più in fretta ma quando potei alzarmi ed essere più libero tu non volli farmi più nulla, mi dicesti solamente “ era perché mi facevi pena cosi ma da adesso in poi non lo farò più” io ero morto dentro, credevo che sarebbe stato solo l’inizio e invece era la fine, arrivai perfino al punto di buttarmi dal terrazzo di casa per spaccarmi di nuovo le ossa .
Non fu necessario, ci pensò mio cognato a farmi ritornare felice, come ogni dieta che si rispetti, appena smetti ritorni come prima, mia sorella non fu da meno, eh, c’è il gelato la torta la carne grigliata la pasta la pizza…sei sempre stata golosa a tavola, non si può vivere per sempre in un Gulag, ritornano i chili, le tette diventano di nuovo tettone e il culo da manza, tu te ne freghi, indossi vestiti che risaltano il tuo corpo da BBW, i maschi ti guardano, tuo fratello ti guarda di ammira ti fa un miliardo di complimenti, tu ti senti desiderata, specie da tuo fratello, e mio cognato? Tuo marito?... ah, lui da mesi non mi cerca più…credo che abbia un’altra.. sono passati tre anni da quando e nato tuo figlio, in tre anni ne sono cambiate di cose, tu hai 32 anni io 28, vorresti fare un altro figlio ma lui non ti scopa oppure lo fa ma mezz’oretta e via, allora che serve farsi seducente se lui non ti vuole più perché sei tanta, se vuoi ne trovi di cazzi che ti consolino ma tu non sei stronza come lui, lui trova ogni pretesto per rientrare tardi dal lavoro …” eh scusa amore ma dovevamo finire un lavoro” si, bravo, ero li da lei quando telefonò in ditta tua perché non rispondevi al cellulare e le dicevano che quel giorno avevi preso il pomeriggio libero, ero li con lei a consolarla e tenerla stretta a me mentre piangeva disperata …” mollalo”… gli dicevo, ma lei ti amava, lei credeva , pensava che un ‘altro figlio avrebbe fatto la magia di farti ritornare ancora, non ti mollò, sopportò stoicamente il tuo adulterio senza dirti nulla, fin che un sabato pomeriggio non ce la fecce più e dalla disperazione rientrando a casa ebbe un incidente in macchina, fortunatamente il bimbo era dai miei e lei si fratturò solo le gambe e qualche botta niente più, chi la aiutò fino alla guarigione? Io, non fu suo marito ma io, suo fratello..” tu mi hai aiutato e io aiuto te” …” ma no daii, hai il lavoro non occorre, vedrai che lui farà il suo dovere, vedrai “ … Mamma cercò di aiutarla il più possibile ma alla fine fu costretta a chiedermi di aiutarla perché lei non ce la faceva … “ Sai, lui non può perché e troppo preso al lavoro, arriva sempre tardi la sera mentre tu con il tuo lavoro di ufficio sei più libero” io ovviamente “ ma certo, figurati, lei mi è venuta dietro per mesi vuoi che non contra cambio?”
Le prime volte avevamo sempre mamma in mezzo ai coglioni, poi la convinsi a restare a casa con mio nipote mentre a mia sorella ci pensavo io, presi perfino due settimane di ferie, arrivavo alla mattina e me ne andavo alla sera appena rientrava lui, che coglione, vedevo che tra loro c’era abbastanza gelo, lui faceva il maritino premuroso appena entrava in casa e poi i cazzi suoi, cosa successe in quelle due settimane? Nulla, aiutai mia sorella ad andare in bagno, l’aiutai a lavarsi cambiarsi, la vidi nuda quasi sempre però non ne approfittai mai, lei mi ringraziava mi lodava mi diceva che senza di me era nella merda, io cercavo sempre di farla felice, parlavamo di tutto di noi, di lui ovviamente, del figlio e di nuovo di noi, solo un paio di volte le confidai che lei era il mio desiderio più grande, ci guardammo negli occhi sorridendo lei non rispose, furono due settimane stupende per me e lei in quelle due settimane capì cosa doveva fare.
Guarì perfettamente, ovviamente aveva messo ancora qualche chiletto ma niente di stravolgente, mio cognato sempre meno interessato a lei, io suo fratello sempre più voglioso di lei, fu in quei giorni che io presi una decisione drastica sullo spappolamento di coglioni che mi facevano mamma e papà per via che ero un libertino poco a casa e sempre in giro a far baldoria e moto nuova sotto il culo.
Acquistai il miniappartamento dove abito attualmente e andai a vivere da solo, mamma ovviamente disperata …” come farai da solo, chi ti farà da mangiare chi ti laverà la roba “… solo, finalmente, nessuno che ti spacca il cazzo, posso stare in cesso quanto voglio, farmi una doccia di un’ora senza sentire papà che brontola, girare per casa nudo, portarmi una troia in casa e scoparla sopra la tavola in cucina, voglio farmi un trans? Vai! Voglio ciucciare un cazzo? Vai! Voglio menarmi il cazzo davanti il frigo aperto? SIIIII!! Bestemmie e rutto libero, scorregge a go-go, libero libero libero …
Mia sorella mi aiutò a traslocare, mio cognato figurati, sempre al lavoro, appena sistemato tutto nella mia nuova abitazione decisi di invitare a cena mia sorella, solo io e lei, l’invito lo accettò volentieri sapendo benissimo che noi due da soli in quel posto poteva essere pericoloso, certo, bastava che tu ti vestissi sobria per quella sera e invece? Arrivasti da me preparata in maniera esplosiva, indossavi un vestitino bianco che ti arrivava venti centimetri scarsi sopra il ginocchio,aderente che risaltava sul tuo culone, si notava un po’ di pancia ma le tettone si notavano di più grazie alla scollatura che mostrava il solco ornato da una stupenda collana di perle, le calze bianche a rete e scarpe tacco alto, smalto sulle unghie rosso vivo e un trucco leggerissimo sul viso, il tuo profumo completò ad ammazzarmi, lo sapevi benissimo che cosi mi avresti acceso, lo sapevi benissimo che tuo fratello quella sera aveva tutto il diritto di non starsene con le mani in mano, sapevi benissimo cosa poteva accadere quando tu mi precisai con fare da gatta morta …” tuo nipote questa sera dorme da mamma e papà, lui ovviamente è via e io sono sola soletta stasera “ …. quando mi chiese cosa avevo preparato di buono la invitai in cucina lei camminando davanti a me mi fecce notare bene il suo culone vistoso, guardò la cucina e poi sentì il mio abbraccio da dietro la strinsi forte a me e la baciai sul collo, sentì benissimo il mio cazzo duro contro il suo culo, sospirò forte e disse sottovoce …” sono sola tutta la notte” ti palpai le tettone tu iniziai ansimare sentii la tua mano tastarmi il pacco, ti girasti verso me seria ma sfrontata, fu il primo bacio incestuoso che ci demmo, le nostre lingue erano già attorcigliate, ci divorammo entrambi , ricordo di averti alzato il vestito e a parte le autoreggenti che indossavi altro non c’era, solo la tua passerona pelosa nera già bagnata di umori, te la mangiai voracemente mentre tu gemevi, ricordo lo trascinarci in camera mia e finire tutti e due sul lettone, ci spogliammo entrambi tu mi succhiasti il cazzo subito e io leccai la tua figa, eravamo come due tigri , ti presi subito alla missionaria in maniera selvaggia e tu rispondevi colpo su colpo, era tutto un gridare di goduria io ti davo della troia e tu sorridendo compiaciuta mi dicevi che lo eri e solo per me, sebbene dalla foga dell’incesto non resistetti a lungo tu non mi lasciasti uscire e io ti sborrai l’anima dentro, fu solo il primo round, fu l’inizio perché solo alle tre di notte finimmo distrutti entrambi senza fiato, tu venisti non so quante volte io per la prima volta in vita mia ebbi tre orgasmi in una notte, da quella sera tu eri mia. Da quella sera venivi da me ogni giorno, appena rientravo dal lavoro alle sei tu eri già da me nuda e pronta, avevamo a disposizione un paio di orette e ogni sera ti pistonavo fica e culo con sborrate in bocca o in fica, questo la prima settimana, già dalla settimana dopo aravamo innamorati cotti entrambi, ricordo benissimo mentre tu venisti mentre ti sborravo dentro e stringendomi mi dissi….” Ti amo Cristiano” e io con te…” anche io Sara” …. fu quella sera, quella sera che suggellammo il nostro amore fraterno incestuoso, si, perché dopo una settimana tu mi diedi la notizia, ….”sono incinta” … all’inizio non ci credevo, poi capii e ti chiesi cosa volevi fare, tu baciandomi mi sussurrasti …..” lo terremmo anche se non so come fare per il papà” quella sera ci amammo in maniera passionale senza fine.
Tu riuscisti a far credere a lui che il bimbo era suo, una delle rare scopate tra di voi fu propizia, il bimbo nacque, bello forte in salute, io lo tenni da padrino, mio figlio, Cristina dopo un anno dalla nascita di “nostro figlio” decise di divorziare, ormai lui era palese che tradiva mia sorella e lei comunque gli rese pan per focaccia con me, i nostri genitori ci rimasero male per un po’ ma poi videro che fratello e sorella erano sempre molto attaccati e si aiutavano a vicenda, se vedessero anche come si amavano follemente, comunque il nostro progetto è di acquistare una villetta assieme dividerla giusto per non dare nell’occhio ma studiata bene in modo che le nostre stanza da letto sia comunicanti, spesso andiamo via da soli qualche fine settimana, in posti dove possiamo spacciarci per amanti senza problemi, lei non è dimagrita molto e a me piace da impazzire cosi, i nipotini crescono bene, specialmente mio figlio, comunque li adoro entrambi in egual misura come fossero entrambi miei.
Ecco, 4 anni che amo mia sorella e lei ama me, 4 anni che finalmente si è avverato il mio desiderio, sei mia, adesso entri dentro la stanza sei già nuda hai appena fatto la doccia e Sali sopra di me, mi baci, mi lecchi, mi succhi l’anima, ti entro dentro mi cavalchi, gridi al cielo la tua gioia e siamo tutt’uno per sempre ….
scritto il
2018-09-30
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