Uno stralcio della mia vita
di
Amarcord 71
genere
incesti
. Uno stralcio della mia vita…
La festa di compleanno di mio nipote, era giunta al termine, erano le dieci e domani era lunedì, mia sorella e mio cognato come sempre avevano fatto una bella festa al loro secondo figliolo ora 13enne, mia sorella che parla con mamma per mettersi d’accordo per l’indomani andare al mercato assieme, io che ascolto mio cognato che mi fa assaggiare l’ultimo bicchiere della staffa di grappa fatta da lui, mamma viene incontro a me e mi dice – massimo, basta bere, cazzo che devi guidare fino a casa, lo sai che io non sopporto guidare con lo scuro – gli sorrido – dai mamma è l’ultimo e poi mica sono ubriaco - ultimi saluti, baci ai nipoti e poi io e Lina ci avviamo verso la mia auto per ritornarcene a casa. Fuori è freschetto , ultimi giorni d’inverno, saliamo in auto e metto subito il riscaldamento perché mamma ha freddo, in effetti sento la sua mano un ghiacciolo, indossava il giaccone pesante ma per passare la serata da mia sorella si era vestita un po’ leggera, gonna a quadri nera e bianca dal ginocchio con giacca coordinata , calze color pelle, camicetta bianca un po’ attillata e scarpe nere con tacco , questa 65enne ancora bella vispa è mia mamma, la Lina, cappelli sale e pepe corti viso dolcissimo con le rughe del tempo ma che le mettono il tipico fascino di donna matura, occhi azzurri dietro un paio di occhiali, Lina adora curare l’aspetto, vedova da venti anni è corteggiata da una miriade di uomini che al tempo erano amici di papà, ogni tanto esce con qualcuno ma niente di impegnativo, lei mi guarda sorride affettuosamente – Domani Massimo vai presto al lavoro? – No mamma, sono in ufficio non ho interventi esterni perciò faccio dalle 8 alle 18 – bene, sono contenta, non mi piace quando devi andare via e magari stai fuori più di un giorno – sorrisi, intanto ci avviammo verso casa. Sono uno scapolo, vivo con mia madre Lina, da quando è morto papà io ho deciso di non lasciarla sola, certo, non ha bisogno di attenzioni, sa badare benissimo da se, ma ho preso la decisione di vivere con lei e basta, ho 42 anni frequento lo stesso gli amici e qualche volta scopo con qualche amica ma pure io niente di impegnativo, con Lina ho ottimo rapporto, per mia sorella e mio cognato sono il classico mammone, a me non importa, sto bene da solo con mamma, effettivamente non mi fa mancare nulla.
Rientriamo in casa, finalmente al caldo, mamma si toglie il giaccone io il giubbotto, mi chiede se mi serve il bagno io le rispondo di no, mentre lei si avvia verso questo io vado in cucina a bere un bicchiere d’acqua, controllo i messaggi sul cellulare, noto due messaggi da parte del mio principale che mi informa che l’indomani lui andava a Milano per un cliente e altre istruzioni, mamma venne pure lei in cucina a bere un bicchiere d’acqua, mi guarda sempre sorridendo, io contra cambio, mi accarezza il braccio e poi la nuca – cosa dici, andiamo a letto o guardiamo la tv? – io la fisso, la sua mano mi da brividi – no andiamo a letto, anche se domani non parto presto - lei stringe le labbra in un sorriso guardandomi. Vado in bagno, mi faccio un bidè come sempre prima di andare a letto, mi lavo i denti e poi in mutande e canottiera entro dentro la stanza da letto e mi corico nel matrimoniale, accendo la lampada sul comodino e spengo la luce grande, mamma è andata di nuovo in bagno come fa sempre anche lei prima di coricarsi, intanto io leggo una rivista per motociclisti, mi appassiono a guardare i dati tecnici di una moto gran turismo che vorrei tanto prendere, so che a Lina non piacciono, non sarà facile portarla a casa con lei, passano dieci minuti e mamma esce dal bagno, entra in camera, indossa un bel babydoll rosa e scalza gira dall’altra parte del letto , si toglie gli occhiali si mette le gocce negli occhi io la guardo, le sue gambe bianche nude, ancora belle sode, lei si gira verso me, si è tolta il trucco leggero ora è al naturale, entra nel letto, noto con piacere che sotto il baby doll è nuda, mi guarda fiera e mi toglie la rivista – questa via, lo sai che non voglio moto in casa – io sorrido divertito – Si lo so come la pensi ma ti giuro che ne prendo una tranquilla – lei si mette di fianco contro me e mi guarda con occhi socchiusi – Te l’ho detto un miliardo di volte, la moto no, sono pericolose e non voglio che ti accada niente – io la guardo beffardo – Seee, e tu pensi che io non me la compro perché hai deciso tu? – lei mi sfida – No che non la compri, ti ammazzo prima io – io sempre più divertito le chiedo – E come pensi di ammazzarmi mamma? – lei con sguardo deciso mi fa un mezzo sorriso, e sento la sua mano accarezzarmi il cazzo, entra dentro le mutande e se ne impossessa, lo mena dolcemente su e giù mentre mi si avvicina con il viso verso e me mi dice sussurrando - So io come ammazzarti – sposta le coperte e mi mette a nudo, lo guarda e poi come sempre me lo prende in bocca, sono vent’anni che io e lei siamo incestuosi, venti anni che viviamo in gran segreto come marito e moglie, mamma dopo la morte di papà ha portato il lutto per sei mesi, poi per scherzo è successo che una notte abbiamo fatto l’amore io e lei, a causa di una serata un po’ brilla per entrambi siamo finiti a letto insieme e ci siamo amati senza sosta per tutta la notte, il giorno dopo eravamo sconvolti e non sapevamo cosa dire, alla fine dopo tre giorni che ci evitavamo siamo finiti di nuovo a letto assieme e da li non c’è stata più fine, mamma aveva 45 anni io ventitre, mia sorella abitava già con mio cognato perciò io mamma eravamo liberi di trasgredire senza esser scoperti, alla fine capimmo di amarci veramente e che da li in poi nulla sarebbe stato come prima. Mamma sa essere una gran puttana a letto, nella vita normale è la classica vedova in pensione brava simpatica spigliata e nonna amorevole, a letto diventa una troia incredibile sempre vogliosa di sesso, ma solo con me, perché ha provato anche con altri uomini ma lei non si sente libera, anzi, si vergogna pure, ma con me, suo figlio, da tutto il meglio di se e io la amo con tutto me stesso, l’unica donna della mia vita che mi ha fatto impazzire dentro e fuori dal letto, e adesso è li in ginocchio fianco a me che si mette a succhiarmi il cazzo, divinamente brava me lo lecca lungo tutta l’asta lo succhia, ci sbava sopra e poi se lo infila in gola voracemente, mi fa impazzire, la prendo e la costringo salirmi sopra mettendosi a 69, mentre continua il suo stupendo lavoro di bocca io mi prendo cura della sua bellissima fica depilata come piace a me, due labbrone gonfie bianche, bella aperta e già piena di umori, quel profumo intenso che fin dal primo giorno che lo sentito mi ha inebriato i sensi per sempre, la lecco con voglia assurda, oramai sono anni che mangio la fica da dove sono nato, chi ha provato sa cosa sente, non è una fica qualsiasi è la regina delle fiche, il proibito più totale che uno riesce ad avere, lei gode sentirmi in mezzo le sue gambe, gemme ansima, mi incita sempre, ogni volta, è tutto cosi assurdo, non mi stanco mai di fare sesso con mia madre. Mamma mi vuole, vuole il cazzo di suo figlio dentro, ci siamo, il massimo della libidine, scopare la mamma, ho conosciuto un milanese di 30 anni tramite annunci in internet che ha la stessa mia passione, sua madre è divorziata, bella tettona, me l’ha presentata e abbiamo fatto un triangolo, una vera porca innamorata del proprio figlio, si, perché le mamme quando si concedono al proprio figlio non lo fanno solo per sesso ma anche per amore, loro due si amavano follemente come io amo mia madre, mamma si mette supina e allarga le gambe presentandomi il paradiso – dai Massimo, vieni amore mio che voglio sentirti dentro tutto – l’invito, lo stesso invito di quella sera che ci siamo rivelati io e lei, le entro dentro lentamente come piace a noi, assaporo un po’ alla volta la sua caverna calda e bagnata, lei già gode sentirmi entrare – aaaah si cosi, amore mio sei magnifico adesso scopami – inizio un lento dentro e fuori, lei lo gradisce in maniera pazzesca da come gode, mi dice – dai, di più dammelo di più – accelero il ritmo, lei mi stringe le braccia che sono puntellate sul letto mentre con il bacino spingo dentro la sua fregna che inizia a collare - si cosi amore mio sei stupendo – allarga ancora di più le gambe, io mi alzo e gliele prendo, lei mette le braccia distese sui fianchi e si fa pompare senza tregua iniziando a godere a voce alta – siii daiii si cosiii mamma mia sei fantastico amore mio aaaah si sbattimiii – la scopo come fosse la prima volta,poi per calmare un po’ la foga, la giro di fianco mi stendo pure io sul fianco e la prendo da dietro appoggiato alla sua schiena, lei tiene la gamba alzata per agevolarmi e io le do una mano per tenerla alta, mentre il mio cazzo la sfonda senza sosta, ricordo le prime volte, sborravo subito, era troppo eccitante scoparla, duravo si e no tre quattro colpi e la riempivo, si, già dal primo giorno lo abbiamo fatto a pelle sia io che lei non abbiamo mai usato il preservativo, dopo due giorni che abbiamo iniziato a fare sesso è andata dal ginecologo per farsi dare la pillola visto che era ancora in grado di fecondare, l’idea di mettere in cantiere un figlio c’era pure venuta, una scusa poi la si trovava, all’epoca lei aveva un tipo che usciva insieme e faceva sesso con questo, però avevamo paura delle malattie genetiche, perciò optammo a lasciar perdere e goderci il nostro amore segreto senza problemi.
Mamma mi vuole da dietro, si mette a pecora e io la infilzo con piacere, a pecorina si trasforma, diventa una vera vacca da monta, parole oscene – siii dai, sbattimi porco dai che sono la tua troiaaaaa – io che mi infoio e non sono da meno – sei la mia puttana da sempre mamma sei la più gran puttana che ho conosciuto - a queste parole lei da di matto, non connette più e inizia a spingermi contro il culo per sentire il mio cazzo duro sfondarle la fica, grida di godimento, per fortuna abitiamo in una casa singola se fossimo in appartamento ci sentirebbero tutti, ormai sono all’arrivo lei lo percepisce, la vedo sorridere mentre con il busto si alza puntelandossi con le mani e alzando la testa verso me, sorride e gode la troia, sente il mio cazzo pronto a esplodere, io accelero i colpi, si fanno sempre più violenti, singhiozza mi vuole – vengo vengo mammaaaa siiii troiaaaaa – dei colpi micidiali le tolgono il respiro tenta di gridare, si blocca spalanca la bocca e poi l’urlo liberatorio mentre suo figlio gli spruzza dentro la sua sborra calda, ci accasciamo sul letto sfiniti, il mio cazzo dentro ancora la sua fica, abbracciati e ci baciamo, lei respira affannosamente io pure, - Ti amo mamma sei fantastica – lei è sfinita come tutte le volte precedenti – oh amore mio sei stupendo – le nostre lingue le nostre labbra sempre incollate, mia madre la mia donna, ci copriamo con le coperte e rimaniamo nudi abbracciati, il letto è sporco dei nostri umori ma noi ormai non ci facciamo caso, piano piano ci addormentiamo abbracciati e sfiniti, come una coppia vera, madre e figlio, amanti per sempre
La festa di compleanno di mio nipote, era giunta al termine, erano le dieci e domani era lunedì, mia sorella e mio cognato come sempre avevano fatto una bella festa al loro secondo figliolo ora 13enne, mia sorella che parla con mamma per mettersi d’accordo per l’indomani andare al mercato assieme, io che ascolto mio cognato che mi fa assaggiare l’ultimo bicchiere della staffa di grappa fatta da lui, mamma viene incontro a me e mi dice – massimo, basta bere, cazzo che devi guidare fino a casa, lo sai che io non sopporto guidare con lo scuro – gli sorrido – dai mamma è l’ultimo e poi mica sono ubriaco - ultimi saluti, baci ai nipoti e poi io e Lina ci avviamo verso la mia auto per ritornarcene a casa. Fuori è freschetto , ultimi giorni d’inverno, saliamo in auto e metto subito il riscaldamento perché mamma ha freddo, in effetti sento la sua mano un ghiacciolo, indossava il giaccone pesante ma per passare la serata da mia sorella si era vestita un po’ leggera, gonna a quadri nera e bianca dal ginocchio con giacca coordinata , calze color pelle, camicetta bianca un po’ attillata e scarpe nere con tacco , questa 65enne ancora bella vispa è mia mamma, la Lina, cappelli sale e pepe corti viso dolcissimo con le rughe del tempo ma che le mettono il tipico fascino di donna matura, occhi azzurri dietro un paio di occhiali, Lina adora curare l’aspetto, vedova da venti anni è corteggiata da una miriade di uomini che al tempo erano amici di papà, ogni tanto esce con qualcuno ma niente di impegnativo, lei mi guarda sorride affettuosamente – Domani Massimo vai presto al lavoro? – No mamma, sono in ufficio non ho interventi esterni perciò faccio dalle 8 alle 18 – bene, sono contenta, non mi piace quando devi andare via e magari stai fuori più di un giorno – sorrisi, intanto ci avviammo verso casa. Sono uno scapolo, vivo con mia madre Lina, da quando è morto papà io ho deciso di non lasciarla sola, certo, non ha bisogno di attenzioni, sa badare benissimo da se, ma ho preso la decisione di vivere con lei e basta, ho 42 anni frequento lo stesso gli amici e qualche volta scopo con qualche amica ma pure io niente di impegnativo, con Lina ho ottimo rapporto, per mia sorella e mio cognato sono il classico mammone, a me non importa, sto bene da solo con mamma, effettivamente non mi fa mancare nulla.
Rientriamo in casa, finalmente al caldo, mamma si toglie il giaccone io il giubbotto, mi chiede se mi serve il bagno io le rispondo di no, mentre lei si avvia verso questo io vado in cucina a bere un bicchiere d’acqua, controllo i messaggi sul cellulare, noto due messaggi da parte del mio principale che mi informa che l’indomani lui andava a Milano per un cliente e altre istruzioni, mamma venne pure lei in cucina a bere un bicchiere d’acqua, mi guarda sempre sorridendo, io contra cambio, mi accarezza il braccio e poi la nuca – cosa dici, andiamo a letto o guardiamo la tv? – io la fisso, la sua mano mi da brividi – no andiamo a letto, anche se domani non parto presto - lei stringe le labbra in un sorriso guardandomi. Vado in bagno, mi faccio un bidè come sempre prima di andare a letto, mi lavo i denti e poi in mutande e canottiera entro dentro la stanza da letto e mi corico nel matrimoniale, accendo la lampada sul comodino e spengo la luce grande, mamma è andata di nuovo in bagno come fa sempre anche lei prima di coricarsi, intanto io leggo una rivista per motociclisti, mi appassiono a guardare i dati tecnici di una moto gran turismo che vorrei tanto prendere, so che a Lina non piacciono, non sarà facile portarla a casa con lei, passano dieci minuti e mamma esce dal bagno, entra in camera, indossa un bel babydoll rosa e scalza gira dall’altra parte del letto , si toglie gli occhiali si mette le gocce negli occhi io la guardo, le sue gambe bianche nude, ancora belle sode, lei si gira verso me, si è tolta il trucco leggero ora è al naturale, entra nel letto, noto con piacere che sotto il baby doll è nuda, mi guarda fiera e mi toglie la rivista – questa via, lo sai che non voglio moto in casa – io sorrido divertito – Si lo so come la pensi ma ti giuro che ne prendo una tranquilla – lei si mette di fianco contro me e mi guarda con occhi socchiusi – Te l’ho detto un miliardo di volte, la moto no, sono pericolose e non voglio che ti accada niente – io la guardo beffardo – Seee, e tu pensi che io non me la compro perché hai deciso tu? – lei mi sfida – No che non la compri, ti ammazzo prima io – io sempre più divertito le chiedo – E come pensi di ammazzarmi mamma? – lei con sguardo deciso mi fa un mezzo sorriso, e sento la sua mano accarezzarmi il cazzo, entra dentro le mutande e se ne impossessa, lo mena dolcemente su e giù mentre mi si avvicina con il viso verso e me mi dice sussurrando - So io come ammazzarti – sposta le coperte e mi mette a nudo, lo guarda e poi come sempre me lo prende in bocca, sono vent’anni che io e lei siamo incestuosi, venti anni che viviamo in gran segreto come marito e moglie, mamma dopo la morte di papà ha portato il lutto per sei mesi, poi per scherzo è successo che una notte abbiamo fatto l’amore io e lei, a causa di una serata un po’ brilla per entrambi siamo finiti a letto insieme e ci siamo amati senza sosta per tutta la notte, il giorno dopo eravamo sconvolti e non sapevamo cosa dire, alla fine dopo tre giorni che ci evitavamo siamo finiti di nuovo a letto assieme e da li non c’è stata più fine, mamma aveva 45 anni io ventitre, mia sorella abitava già con mio cognato perciò io mamma eravamo liberi di trasgredire senza esser scoperti, alla fine capimmo di amarci veramente e che da li in poi nulla sarebbe stato come prima. Mamma sa essere una gran puttana a letto, nella vita normale è la classica vedova in pensione brava simpatica spigliata e nonna amorevole, a letto diventa una troia incredibile sempre vogliosa di sesso, ma solo con me, perché ha provato anche con altri uomini ma lei non si sente libera, anzi, si vergogna pure, ma con me, suo figlio, da tutto il meglio di se e io la amo con tutto me stesso, l’unica donna della mia vita che mi ha fatto impazzire dentro e fuori dal letto, e adesso è li in ginocchio fianco a me che si mette a succhiarmi il cazzo, divinamente brava me lo lecca lungo tutta l’asta lo succhia, ci sbava sopra e poi se lo infila in gola voracemente, mi fa impazzire, la prendo e la costringo salirmi sopra mettendosi a 69, mentre continua il suo stupendo lavoro di bocca io mi prendo cura della sua bellissima fica depilata come piace a me, due labbrone gonfie bianche, bella aperta e già piena di umori, quel profumo intenso che fin dal primo giorno che lo sentito mi ha inebriato i sensi per sempre, la lecco con voglia assurda, oramai sono anni che mangio la fica da dove sono nato, chi ha provato sa cosa sente, non è una fica qualsiasi è la regina delle fiche, il proibito più totale che uno riesce ad avere, lei gode sentirmi in mezzo le sue gambe, gemme ansima, mi incita sempre, ogni volta, è tutto cosi assurdo, non mi stanco mai di fare sesso con mia madre. Mamma mi vuole, vuole il cazzo di suo figlio dentro, ci siamo, il massimo della libidine, scopare la mamma, ho conosciuto un milanese di 30 anni tramite annunci in internet che ha la stessa mia passione, sua madre è divorziata, bella tettona, me l’ha presentata e abbiamo fatto un triangolo, una vera porca innamorata del proprio figlio, si, perché le mamme quando si concedono al proprio figlio non lo fanno solo per sesso ma anche per amore, loro due si amavano follemente come io amo mia madre, mamma si mette supina e allarga le gambe presentandomi il paradiso – dai Massimo, vieni amore mio che voglio sentirti dentro tutto – l’invito, lo stesso invito di quella sera che ci siamo rivelati io e lei, le entro dentro lentamente come piace a noi, assaporo un po’ alla volta la sua caverna calda e bagnata, lei già gode sentirmi entrare – aaaah si cosi, amore mio sei magnifico adesso scopami – inizio un lento dentro e fuori, lei lo gradisce in maniera pazzesca da come gode, mi dice – dai, di più dammelo di più – accelero il ritmo, lei mi stringe le braccia che sono puntellate sul letto mentre con il bacino spingo dentro la sua fregna che inizia a collare - si cosi amore mio sei stupendo – allarga ancora di più le gambe, io mi alzo e gliele prendo, lei mette le braccia distese sui fianchi e si fa pompare senza tregua iniziando a godere a voce alta – siii daiii si cosiii mamma mia sei fantastico amore mio aaaah si sbattimiii – la scopo come fosse la prima volta,poi per calmare un po’ la foga, la giro di fianco mi stendo pure io sul fianco e la prendo da dietro appoggiato alla sua schiena, lei tiene la gamba alzata per agevolarmi e io le do una mano per tenerla alta, mentre il mio cazzo la sfonda senza sosta, ricordo le prime volte, sborravo subito, era troppo eccitante scoparla, duravo si e no tre quattro colpi e la riempivo, si, già dal primo giorno lo abbiamo fatto a pelle sia io che lei non abbiamo mai usato il preservativo, dopo due giorni che abbiamo iniziato a fare sesso è andata dal ginecologo per farsi dare la pillola visto che era ancora in grado di fecondare, l’idea di mettere in cantiere un figlio c’era pure venuta, una scusa poi la si trovava, all’epoca lei aveva un tipo che usciva insieme e faceva sesso con questo, però avevamo paura delle malattie genetiche, perciò optammo a lasciar perdere e goderci il nostro amore segreto senza problemi.
Mamma mi vuole da dietro, si mette a pecora e io la infilzo con piacere, a pecorina si trasforma, diventa una vera vacca da monta, parole oscene – siii dai, sbattimi porco dai che sono la tua troiaaaaa – io che mi infoio e non sono da meno – sei la mia puttana da sempre mamma sei la più gran puttana che ho conosciuto - a queste parole lei da di matto, non connette più e inizia a spingermi contro il culo per sentire il mio cazzo duro sfondarle la fica, grida di godimento, per fortuna abitiamo in una casa singola se fossimo in appartamento ci sentirebbero tutti, ormai sono all’arrivo lei lo percepisce, la vedo sorridere mentre con il busto si alza puntelandossi con le mani e alzando la testa verso me, sorride e gode la troia, sente il mio cazzo pronto a esplodere, io accelero i colpi, si fanno sempre più violenti, singhiozza mi vuole – vengo vengo mammaaaa siiii troiaaaaa – dei colpi micidiali le tolgono il respiro tenta di gridare, si blocca spalanca la bocca e poi l’urlo liberatorio mentre suo figlio gli spruzza dentro la sua sborra calda, ci accasciamo sul letto sfiniti, il mio cazzo dentro ancora la sua fica, abbracciati e ci baciamo, lei respira affannosamente io pure, - Ti amo mamma sei fantastica – lei è sfinita come tutte le volte precedenti – oh amore mio sei stupendo – le nostre lingue le nostre labbra sempre incollate, mia madre la mia donna, ci copriamo con le coperte e rimaniamo nudi abbracciati, il letto è sporco dei nostri umori ma noi ormai non ci facciamo caso, piano piano ci addormentiamo abbracciati e sfiniti, come una coppia vera, madre e figlio, amanti per sempre
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