Io tra dì Loro 2

di
genere
trio

Marisa stava spingendo il carrello della spesa e si fermava numerose volte per deporci i prodotti segnati sulla lista, Lucio era rimasto fuori in macchina ad aspettare, con la scusa che non c’era parcheggio io stavo già pregustando nella mia mente la serata che mi attendeva.
Eravamo già d’accordo io e Lucio, avevamo detto a Marisa che saremmo andati allo stadio, poi al ultimo momento io avrei detto che non stavo molto bene, cosi lui sarebbe andato da solo e io sarei rimasto a casa con Marisa.
Lucio si era molto eccitato ad ascoltare il mio racconto di quello che era successo due giorni prima fra me e sua moglie.
-Adesso sei cornuto, sei contento? Alla fine le ho detto.
Lui mi ha risposto che era soddisfatto di me e che sapeva che prima o poi sarei riuscito a portarmi a letto sua moglie, in realtà non ancora a letto nel senso classico del termine, infatti per ora mi aveva fatto solo un pompino dopo circa sei mesi che la corteggiavo, ma ora le cose sarebbero andate velocemente.

Nel reparto tessile per la casa, Marisa si è fermata a guardare i grembiuli da cucina.
-Gianni, come sto? Mi ha chiesto, mentre ne provava uno.
L’ho osservata per diversi secondi era bellissima avvolta in quel grembiule che metteva in risalto le sue forme.
-Prova l’altro. Le ho detto, lei ha eseguito, gli e li ho fatti provare tutti poi ne ho scelto uno e le ho detto.
-Compra questo e stasera te lo voglio vedere indossato.
Lei non ha parlato e lo ha messo nel carrello.

Dopo un pasto frugale, come concordato, ho detto che non mi sentivo molto bene, con mia sorpresa anche Marisa ha contribuito alla messinscena. –Si sei pallido e meglio che stai a casa a riposarti, Lucio tu vai, non rinunciare.
Appena il marito è uscito dalla porta Marisa si è attaccata alle mie labbra, dandomi un lungo e profondo bacio, aveva un vestitino leggero ed era avvolta dal grembiule comprato il mattino.
Appena ci siamo staccati, mi ha preso una mano e l’ha portata sopra il suo seno, io ho cominciato a palpeggiarla, mentre la spogliavo abbiamo percorso il tragitto per arrivare alla camera da letto.
Marisa e stata dolce e calda, la vulva era già umida, passandole la lingua ho potuto assaporarne l’odore e il sapore, ho capito di aver trovato il punto giusto quando emise un gemito involontario, lei si rilassò ancora di più e i suoi gemiti aumentarono di intensità, era pronta, mi sono sollevato è le ho infinto il cazzo,
quasi subito lei perse il controllo e gemeva di continuo, ho continuato ad andare avanti e indietro cercando di andare sempre più in fondo, alla fine mi unii a lei nell’orgasmo lungo e violento, eravamo avvinghiati il ritmo diventò sempre più lento fino a rimanere immobili per un tempo indefinito.
Finalmente una vera scopata, proprio nel letto del cornuto, esattamente come Lucio voleva, quella sera eravamo contenti in tre.
di
scritto il
2011-05-15
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