Ilaria
di
Ellie
genere
incesti
Ilaria malediva la propria avventatezza, avrebbe dovuto pensare prima di accettare la proposta fattale dallo zio. Voleva molto bene allo zio Andrea, il fratello minore di sua madre, più che uno zio era quasi un fratello maggiore dato che c’erano solo 8 anni di differenza. Lo zio le aveva chiesto di fingersi la sua fidanzata per qualche tempo, per allontanare Michela, un’ex che proprio non voleva rassegnarsi a esserlo e non avendo candidate al ruolo, lo aveva chiesto alla sua nipote preferita, in cambio lei sarebbe stata introdotta nell’ambiente che le interessava per intraprendere la carriera di arredatrice d’interni con minore difficoltà.
Ilaria era una bella ragazza di circa 25 anni, una bellezza dagli occhi verdi, lievemente a mandorla, eredità di un padre mai conosciuto, alta, longilinea, dai lunghi capelli lisci, di una tonalità di castano difficile da descrivere, una bella bocca carnosa che attirava gli sguardi bramosi, un corpo esplosivo, magro, ma con un grosso seno sporgente e un bel sedere sodo, dovuto ai lunghi allenamenti di pattinaggio a cui si era sottoposta nella sua adolescenza. Fingersi la fidanzata di suo zio Andrea non sarebbe stato poi un grande impegno perché lui era proprio un bell’uomo, dai profondi occhi blu, alto e scattante, dai movimenti felini, soprattutto grazie alla kickboxe che praticava da lungo tempo. Aveva anche un aspetto da pirata, soprattutto per colpa dei lunghi capelli biondi, dell’orecchino e della barba incolta, una vera calamita per le ragazze.
I primi tempi era stato facile, dovevano solo farsi vedere insieme, qualche uscita, qualche party, cose che non le costava nulla fare in compagnia dello zio, poi, poiché ancora continuava a tormentarlo erano cominciati i baci, le carezze in pubblico e gli abbracci, proprio come se fossero una vera coppia.
Ora il gioco si era spinto veramente oltre, erano costretti a dividere la camera e il letto a causa di un seminario di lavoro, con seguente party, dove avrebbe partecipato anche la fastidiosa ex. Non poteva chiedere di assegnarle un’altra stanza o di chiederne una con due letti, sarebbe stato tutto inutile, tutto il lavoro svolto per tenere alla larga quella sanguisuga, sarebbe sparito come una bolla di sapone.
Il seminario era stato una noia mortale, ma il party non era stato tanto male, Ilaria e Andrea avevano bevuto un po’ troppo ma non si erano ubriacati. Erano solo un pochino più allegri e disinibiti, per tutto il party si erano baciati e accarezzati e ora bruciavano di desiderio. Una volta arrivati in camera, Andrea si chiese se non era il caso di farsi una doccia fredda per sedare il desiderio che lo pervadeva, vedere la sua Ilaria vestita con quell’abito da sera blu notte, stava diventando una tortura. L’abito in sé non era esagerato, era Ilaria a renderlo esplosivo, la fasciava come un guanto e la rendeva seducente come non mai. Si era perfino chiesto per tutta la sera se sotto indossasse almeno un tanga. Andrea era ancora assorto nelle sue meditazioni quando Ilaria, inciampando con i tacchi a spillo nel tappeto della camera, gli cadde addosso. Lui riuscì a reggerla evitandole così una rovinosa caduta sul pavimento, i loro visi si trovarono a pochi centimetri l’uno dall’altro. Ilaria presa dalla magia del momento avvicinò la bocca a quella di suo zio, dando così vita a un bacio famelico, appassionato. Andrea percorse i fianchi di Ilaria con fare famelico alla ricerca della cerniera, che prontamente le abbassò . Le fece scorrere il vestito lungo il corpo così da denudarla completamente, lasciandola solo con le autoreggenti e le scarpe. Come sospettava non aveva biancheria intima, il suo corpo piacevolmente nudo era di fronte a lui. La fissava con bramosia e lo sguardo era contraccambiato. Ilaria decise che uno dei due era fuori luogo, lui era troppo vestito, gli s’incollò ancora accarezzandogli il petto. Armeggiò brevemente con la cintura in modo da slacciare i pantaloni e poterglieli togliere. Quando rimase solo in boxer, l’erezione tendeva abbondantemente il tessuto, il desiderio che provava era fortissimo, Andrea non vedeva l’ora di assaggiare la sua nipotina. Ilaria non poteva credere di esser arrivata a quel punto, aveva voglia di farsi scopare da suo zio, il desiderio era talmente forte da farla tremare. Andrea non poteva credere che Ilaria sotto il vestito fosse nuda e per tutta la serata l’avesse tenuta stretta senza saperlo. Il suo cazzo stava scoppiando all’interno dei boxer, decise che era ora che entrambi fossero nudi per approfittare al meglio della situazione creatasi.
La fece stendere nel letto e la stimolò, le accarezzò prima i seni, le succhiò e mordicchiò i capezzoli rendendoli appuntiti come chiodi. Continuò a stimolarla con la bocca lasciandole una scia umida dal seno, fino all’ombelico per poi scendere fino al suo boschetto curato. La leccò sentendola molto umida, il sapore di Ilaria era eccitante per Andrea, dopo il primo assaggio decise che era arrivato il momento di penetrarla, la desiderava troppo. Si tolse i boxer e fece scorrere il suo cazzo sulla fessura umida con lo scopo di bagnarlo con gli umori. Ilaria era un lago, il trattamento dello zio la faceva gemere forte e inarcare lo voleva tutto dentro. Andrea non si fece pregare e la penetrò delicatamente, si mosse all’inizio lentamente, poi sempre più velocemente. L’orgasmo montava prepotente, non poteva aspettare ulteriormente Ilaria venne urlando forte, suo zio Andrea la seguì a ruota svuotandole sulla pancia tutto il suo piacere. Era stato uno degli orgasmi più travolgenti che i due avessero avuto nelle loro vite. Si dissero l’un l’altro che la notte era ancora giovane e che potevano farlo ancora, tanto il giorno dopo sarebbe stato festivo.
Ilaria era una bella ragazza di circa 25 anni, una bellezza dagli occhi verdi, lievemente a mandorla, eredità di un padre mai conosciuto, alta, longilinea, dai lunghi capelli lisci, di una tonalità di castano difficile da descrivere, una bella bocca carnosa che attirava gli sguardi bramosi, un corpo esplosivo, magro, ma con un grosso seno sporgente e un bel sedere sodo, dovuto ai lunghi allenamenti di pattinaggio a cui si era sottoposta nella sua adolescenza. Fingersi la fidanzata di suo zio Andrea non sarebbe stato poi un grande impegno perché lui era proprio un bell’uomo, dai profondi occhi blu, alto e scattante, dai movimenti felini, soprattutto grazie alla kickboxe che praticava da lungo tempo. Aveva anche un aspetto da pirata, soprattutto per colpa dei lunghi capelli biondi, dell’orecchino e della barba incolta, una vera calamita per le ragazze.
I primi tempi era stato facile, dovevano solo farsi vedere insieme, qualche uscita, qualche party, cose che non le costava nulla fare in compagnia dello zio, poi, poiché ancora continuava a tormentarlo erano cominciati i baci, le carezze in pubblico e gli abbracci, proprio come se fossero una vera coppia.
Ora il gioco si era spinto veramente oltre, erano costretti a dividere la camera e il letto a causa di un seminario di lavoro, con seguente party, dove avrebbe partecipato anche la fastidiosa ex. Non poteva chiedere di assegnarle un’altra stanza o di chiederne una con due letti, sarebbe stato tutto inutile, tutto il lavoro svolto per tenere alla larga quella sanguisuga, sarebbe sparito come una bolla di sapone.
Il seminario era stato una noia mortale, ma il party non era stato tanto male, Ilaria e Andrea avevano bevuto un po’ troppo ma non si erano ubriacati. Erano solo un pochino più allegri e disinibiti, per tutto il party si erano baciati e accarezzati e ora bruciavano di desiderio. Una volta arrivati in camera, Andrea si chiese se non era il caso di farsi una doccia fredda per sedare il desiderio che lo pervadeva, vedere la sua Ilaria vestita con quell’abito da sera blu notte, stava diventando una tortura. L’abito in sé non era esagerato, era Ilaria a renderlo esplosivo, la fasciava come un guanto e la rendeva seducente come non mai. Si era perfino chiesto per tutta la sera se sotto indossasse almeno un tanga. Andrea era ancora assorto nelle sue meditazioni quando Ilaria, inciampando con i tacchi a spillo nel tappeto della camera, gli cadde addosso. Lui riuscì a reggerla evitandole così una rovinosa caduta sul pavimento, i loro visi si trovarono a pochi centimetri l’uno dall’altro. Ilaria presa dalla magia del momento avvicinò la bocca a quella di suo zio, dando così vita a un bacio famelico, appassionato. Andrea percorse i fianchi di Ilaria con fare famelico alla ricerca della cerniera, che prontamente le abbassò . Le fece scorrere il vestito lungo il corpo così da denudarla completamente, lasciandola solo con le autoreggenti e le scarpe. Come sospettava non aveva biancheria intima, il suo corpo piacevolmente nudo era di fronte a lui. La fissava con bramosia e lo sguardo era contraccambiato. Ilaria decise che uno dei due era fuori luogo, lui era troppo vestito, gli s’incollò ancora accarezzandogli il petto. Armeggiò brevemente con la cintura in modo da slacciare i pantaloni e poterglieli togliere. Quando rimase solo in boxer, l’erezione tendeva abbondantemente il tessuto, il desiderio che provava era fortissimo, Andrea non vedeva l’ora di assaggiare la sua nipotina. Ilaria non poteva credere di esser arrivata a quel punto, aveva voglia di farsi scopare da suo zio, il desiderio era talmente forte da farla tremare. Andrea non poteva credere che Ilaria sotto il vestito fosse nuda e per tutta la serata l’avesse tenuta stretta senza saperlo. Il suo cazzo stava scoppiando all’interno dei boxer, decise che era ora che entrambi fossero nudi per approfittare al meglio della situazione creatasi.
La fece stendere nel letto e la stimolò, le accarezzò prima i seni, le succhiò e mordicchiò i capezzoli rendendoli appuntiti come chiodi. Continuò a stimolarla con la bocca lasciandole una scia umida dal seno, fino all’ombelico per poi scendere fino al suo boschetto curato. La leccò sentendola molto umida, il sapore di Ilaria era eccitante per Andrea, dopo il primo assaggio decise che era arrivato il momento di penetrarla, la desiderava troppo. Si tolse i boxer e fece scorrere il suo cazzo sulla fessura umida con lo scopo di bagnarlo con gli umori. Ilaria era un lago, il trattamento dello zio la faceva gemere forte e inarcare lo voleva tutto dentro. Andrea non si fece pregare e la penetrò delicatamente, si mosse all’inizio lentamente, poi sempre più velocemente. L’orgasmo montava prepotente, non poteva aspettare ulteriormente Ilaria venne urlando forte, suo zio Andrea la seguì a ruota svuotandole sulla pancia tutto il suo piacere. Era stato uno degli orgasmi più travolgenti che i due avessero avuto nelle loro vite. Si dissero l’un l’altro che la notte era ancora giovane e che potevano farlo ancora, tanto il giorno dopo sarebbe stato festivo.
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