La valigia

di
genere
gay

Eccomi pronta, attendo solo il taxi che mi porti all'aereoporto, passerò una settimana con il mio uomo alle canarie, lui è lì da un paio di mesi, si è trasferito per eseguire dei lavori, è inverno, e visto che le attività commerciali sono chiuse, possono apportare i lavori di miglioria, o di riparazione senza aver nessuno tra i piedi.
Sono eccitata, mi manca da due mesi, mi manca la sua bocca, mi manca il suo cazzo, mi manca essere riempita dal suo possente cazzo, non resisto più, le ultime due settimane poi, passate in ufficio, a pensare a lui, mi hanno fiaccata.
E poi alla sera, mettermi en femme per lui aveva un senso, farlo solo per mè, quasi era sprecato, ma poiché, i collegavamo sempre per parlarci, lui mi voleva sempre ben messa, con le mie mini vestagliette, il reggicalze, e il mio insulso cazzetto nella gabbietta, e così, poi mi eccitava e mi costringeva a venire senza toccarmi.
Ma ora lo raggiungerò, preso il taxi, e arrivata al terminal, imbarco la valigia, e attendo con pazienza il mio volo, per sicurezza, vado in bagno, mi sistemo il reggicalze, il reggiseno, e poi mi imbarco, viaggio piacevole e veloce, quattro chiacchiere con il vicino e poi l'atterraggio, tutto regolare, e poi ai nastri, a ritirare il proprio bagaglio, e lì cominciano i guai.
Attendo con pazienza la mia valigia, ma non ariva, e una volta sola, mi rivolgo all'addetto bagagli, il quale, gentilmente mi accompagna dalla gendarmeria.
Accidenti mi dico, ho dentro tutto, scarpe intimo vestiti, e tutto da Paola, come paolo ho solo quello che indosso, e se me l'anno persa è un guaio, e invece no, non era persa era lì,bella appoggiata sul tavolone e cinque addetti dell'erostazione li ad attendermi.
Non capisco come mai e chiedo il perhè, il responsabile dice che ai raggi x si notano alcune difformità, e mi chiedono se gentilmente apro la valigia, mi sento svenire, mi manca la saliva, mi si impasta la bocca, e loro si accorgono, e lì scatta il controllo totale, sig Paolo, mentre i miei colleghi provvedono ad aprire la sua valigia, si spogli e rispanda alle mie domande, noo quasi svengo, mi chiede cosa trasporto, se droga o altro, io nego col capo, e mi sento le ginocchia cedere, e poi l'uomo, alzando la voce mi intima di spogliarmi.
Mi metto coraggio, e una volta tolta la giacca, mi slaccio la camicia, e comincia ad intravedersi il reggiseno bianco, e poi tolgo le scarpe, e sfilo i pantaloni, cala il silenzio, tutti e cinque mi guardano, io rimando in reggiseno spi reggicalze e calze, si guardano, e ridono, e sento uno che dice, forse è meglio che lo facciamo perquisire dalla ragazza, e ridono, poi ad un tratto mi intimano di togliere gli slip, e così, notano la mia gabbietta, mi fa girare, infila i guanti, mi allarga le gambe, mi fa appoggiare il busto al tavolo, e mi ispeziona con il dito all'interno del mio culetto, chiaramente il dito scivola, lui ride e poi ne usa due, io sono abituata a mio marito, ha 30 centimetri di cazzo, e quindi figuratevi, non contento insiste, e poco dopo sono trè le dita, e tutti divertiti osservano, e io poco dopo vengo, inizio a sborrare e mi cola il liquido fino a terra, è stato piacevole sentirmi penetrare e poi in presenza di altri, lo adoro.
Poi, mi fa girare, e nuda, assisto all'apertura della valigia, e lì apriti cielo, tolgono capo per capo, e quindi babydoll, vestiti pantaloni gonne con spacco camicette, slip reggiseni ecc, scarpe tacco 10 tacco 12, l'eccitazione è alle stelle, e io sono rossa come un peperone, poi il loro capo, fa pprtare tutto nel suo ufficio, e io sempre nuda lo seguo, passando davanti ad altri uffici, e una volta dentro, lui si avvicina, dunque sei una checca vedo, un frocio, e cosa fai qui, devi battere? io dico di nò, che raggiungo il mi compagno, e lui mi afferra il cazzetto, dimmi la verità frocio o ti sbatto dentro a fare la puttana di qualche marocchino, e lì crollo, piango e gli dico che sono sposata e che lui lavora l', e che lo raggiungo per stare con lui una settimana, e mentre parlo, lui si cala i pantaloni, e mi porge il suo cazzo, è pazzesco, è una proboscide, e mi dice di succhiarlo, eseguo, spaventata ma eccitata, e poco dopo sono intenta a succhiare il cazzo al doganiere, poi una decina di minuti dopo, lo sfila, e mi dice di girarmi, lo prego di non farlo, sono aperta è vero, ma lui è enorme, mi gira e mi dice, poi potrai andartene troia, mi metto comoda, il meglio che si può fare in un ufficio, allargo le gambe, afferro la mia crema da notte, e velocissima ne infilo più che posso nel mio buchino, e poi lo sento appoggiare la cappella, ora troia, ti sfondo, e sento aprire la porta, i suoi colleghi entrano e si accomodano, e uno inizia a filmare, con la coda dell'occhio intravedo due gonne, ci sono anche le colleghe immagino, chiudo gli occhi, e prego.
Un attimo dopo lo sento forzarmi, mi rilasso, mi sento sempre più allargare, scoppio, mi rompo, e poi lo sento scivolare, è entrato, mi brucia, ma resisto, lo sento per tutto il tragitto, per tutta la sua lunghezza, e poi finalmente è dentro,inizia un lento ritorno, e sadicamente esce, mi stringe i testicoli, e io ritraggo i muscoli dell'ano, richiudendolo, e tutti ridono, e lo incitano a infilarlo ancora, ma non più lentamente, e così mi sbatte dentro letteralmente il suo cazzo sfondandomi e dandomi dolore, poi mi pompa e continua il suo giochetto dentro e fuori, ma ormai mi ha rotto il culo, non si richiude più, e così si concentra sullo scoparmi, e così, dopo una mezz'ora mi viene dentro, e mi lascia lì, distrutta, vedrò poi il filmato e le condizioni del mio culetto, ma così ho potuto lasciare l'aereoporto e andare da mio marito.
Per fortuna che lui è rincasato tardi, e io ho avuto il tempo di farmi degli impacchi e riacquistare la quasi normalità del mio ano, visto che ho poi passato una settimana a scopare con lui, e passarla en femme anche di giorno.
Poi alla fine della vacanza il rientro, e una volta in aereoporto, all'imbarco, vengo ancora accompagnata in saletta, dove incontro ancora il capo, che mi sorride, e che riaperta la valigia, mi sceglie dei capi e delle scarpe, e me le fa indossare, e poi ripetiamo la nostra scopata, questa volta, non ho la gabbietta e il mio cazzo è duro, mi mette di schiena e mi monta e mi sbatte segandomi, e mi viene in tempo per imbarcarmi, lo stronzo mi sborra dentro, mi infila gli slip, e mi dice buon viaggio ti attendono all'embargo, si ma cazzo sono en femme gli dico, bne meglio tanto lo sanno che sei frocio e ride, io esco, e fino a casa rimango en femme suscitando la curiosità di tutti.

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scritto il
2018-11-11
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