Cuore

di
genere
sentimentali

***** AVVISO AI NAVIGANTI: racconto totalmente privo di “ cazzi, fighe e sborra” e simili. Mi spiace ma ho voluto fare un esperimento di altro genere, ergo per cui vi avviso per non farvi perdere tempo inutilmente! ;) vi mando un allegro buffetto, magari la prossima volta andrà meglio per voi ;) ****

Il cuore che organo strano, così fortemente legato alle nostre emozioni ed eterno traditore.
Ci tradisce ogni volta che vorremmo mostrare calma, ma in realtà lo sentiamo prepotente nel nostro petto farsi strada, come ad uscirne.
Con te non ero abituata ad avere problemi di cuore fragile, mi amavi alla follia e io ricambiavo.
Eri oltre più di quello che eri, il mio migliore amico per esempio, quante volte mi sono confidata.
Per me avresti dato anche la vita, ne sono certa.
Avrei scalato il mondo secondo i tuoi prognostici: “ ma in fondo cocca, tu puoi fare quello che vuoi, basta solo che tu sia felice e lo sarò anche io” mi dicevi sempre.
Quante volte me lo hai detto, quasi da sentirmelo riecheggiare ancora, nonostante debba impegnarmi per ricordare la tua voce.

Il cuore, eterno traditore, non si è smentito nemmeno quel giorno, quando senza nemmeno accorgermene mi si è frantumato in mille piccoli pezzi.
Hai deciso di andartene, repentinamente dalla mia vita, senza darmi spiegazioni e senza chiedermi il permesso.
Come hai potuto ? A volte me lo chiedo ancora e il battito accelera nervoso.
E mi stupisco di averlo ancora in sede, che non si sia atrofizzato e polverizzato. Inaspettatamente batte ancora, sento ancora emozioni e sono ancora in grado di amare.
Ma è innegabile che una parte di lui sia volato via con te, in quella giornata che mai dimenticherò, nella quale una parte di me non tornerà più.

Mi ricordo che da bambina, quando piangevo e non riuscivo a dormire, mi prendevi sempre tra le tue braccia.
Il mio viso sul tuo petto, riuscivo a sentire distintamente il tuo battito, lento, calmo e tranquillo.
Ormai però è fermo da anni e anni, come un vecchio orologio senza pile e non mi resta che ricordare il suo rumore.



Dedicato a F,
A te che devo tutto ma proprio tutto: quella che ero, quella che sono e quella che saró.
A te, avró vivo il tuo ricordo ogni giorno della mia vita.
A te, che mi hai insegnato come questo cuore sia traditore, ma come valga la pena farsi abbindolare per avere il privilegio di vivere certe emozioni.
A te, che avresti letto anche i miei racconti più audaci, senza giudicarmi nemmeno un secondo e anzi facendomi notare gli errori di calligrafia.

A te, che eri semplicemente mio papà.

🖤



scritto il
2018-11-13
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