Non era previsto Cap. 7 L'appuntamento - Il video di Venerdì
di
Vicx
genere
tradimenti
Attendo questa mattina da giorni, sei da lui, è il suo giorno stamattina, sono nervosissimo. Ci siamo sentiti al telefono prestissimo ma sono stato freddo, acido. Non so niente…. Non mi hai ancora telefonato…. Sono in ansia.
Amore mio…. Sono stata da lui, dovrei telefonarti, ma non riesco a comporre il numero, cercarti in rubrica, mi manca la forza, non trovo il coraggio. Mi sono ripromessa di resistergli e sono stata bravissima, a non cadere nelle spire del suo sguardo del suo sorriso.
Un sorriso smagliante appena sono entrata, due baci sulla guancia “non posare nemmeno la borsa, andiamo a fare colazione dai…” mi ha detto.
Ha lasciato li tutti i suoi collaboratori: “impegno urgente!!”. E mi ha portato alla sua macchina, guida tu mi ha detto, sai che ha la Q5 bianca come piace a me? Ero un po’ emozionata ma tutto andava liscio… ci siamo sfiorati… parlando, niente di più, gentile, arguto, spiritoso… abbiamo fatto colazione seduti in una pasticceria ed il tempo è volato… Dai torniamo mi ha detto. Poi in macchina una carezza, un buffetto… e le mie certezze hanno cominciato a vacillare… Sali su ci salutiamo e vai via. Il tono deciso non ammetteva repliche, sono scesa. Entrati nel portone, siamo rimasti un attimo immobili sulle scale, la porta dell’ufficio socchiusa… il portone serrato, mi ha attirato a se… mi ha baciata… Sei matto gli ho detto, qui, ci potrebbero vedere…. Non avevo più forze, il suo sguardo magnetico aveva smantellato tutte le mie difese.
Raccontami di Stefano, cosa sa, Tutto… rispondo. Tutto tutto? No, quasi tutto…. E come l’ha presa?
E’ difficile spiegarlo, ma noi ci amiamo cosa credi, un legame forte, difficile da spezzare…
Davvero? E gli hai raccontato cosa? Lo chiede mentre sale due gradini e inizia a sbottonare i pantaloni…
Cosa fai… dai fermati… non farlo…
Un bacio… un bacio solo… glielo dai?
Tu sei matto! Comunque ha visto anche dei filmati.. Dio sei già pronto.. mio dio… non mi abituerò mai a questa visione… solo un bacio veloce…. Lo giuri?
Mi avvicino non devo neanche inchinarmi troppo… la possibilità che qualcuno ci veda aumenta il mio desiderio…
Sento l’odore del suo cazzo… e perdo ogni ritegno. Con la lingua umetto la punta…. Lo sfioro… lo passo sulle mie labbra…
"Devo dirti una cosa" gli dico… guardandolo negli occhi, tra un bacio veloce, e una leccatina sull’asta… ieri sera abbiamo fatto l’amore… e mentre io ero sopra di lui… sentivo te… vedevo te… tanto… ti volevo… tanto, cosi tanto che sono esplosa e gli ho chiesto cosa avrebbe fatto su tu fossi giunto dietro di me e mi avessi inculato…. Sono venuta ancora prima di sentire la sua risposta, al pensiero di averlo ancora nel culo…. Sentirmi sfondare da te… mi apri come nessuno potrebbe farlo…. In un attimo prende la mia testa tra le mani mi costringe a spalancare la bocca e spinge quel bastone di carne in fondo alla mia gola…. Mi sono sentita soffocare…. Ho tossito… sputato saliva… ma non accennava a smettere di spingere…. Avevo voglia di toccarmi ma la situazione non lo permetteva. Sto per venire… mi ha avvisato…. Lo sento gonfiarsi ancora, pulsare…. e subito dopo… mi ha riempito la bocca, costretta ad ingoiare tutto…. Costretta…. Felice Stefano…. Felice…. Rabbrividivo dal piacere…. Lo ha sfilato gocciolante, l’ho ripulito… si è subito rivestito. Un bacio profondo e nel salutarmi mi ha detto: sei una vera donna, non ho mai avuto una donna che mi ha fatto godere di più.
Io… io non volevo dirlo ma le parole mi sono uscite spontanee: “Per me è la stessa cosa, non ho mai avuto un uomo con un cazzo meraviglioso come il tuo…”.
Fagli vedere il filmati di venerdì, mi suggerisce prima di andarsene… e io pallida in viso… smarrita mi sono risistemata in fretta, con ancora il suo sapore in bocca, sono uscita inebetita, pensando solo a quando sarei riuscita a raccontarti tutto questo.
“Sono delusa, arrabbiata, non capisco il suo atteggiamento, prima dolcissimo, poi sfrontato, sicuro di se al punto di costringermi….. costringermi… bè non è che non sia stato eccitante, le scale…. La porta socchiusa… la paura di essere scoperti… Ma mi sono sentita usata, usata da un uomo, sicuro che io avrei accettato. Poi quella sua richiesta perentoria… il video di venerdì… fallo vedere a Stefano…
Ma cosa gliene frega a lui… O forse…. È un modo per dimostrare la sua superiorità, il totale controllo della situazione.
Dio mio cosa farò… forse se Stefano fosse stato più categorico, avrei avuto la forza di rinunciare, ma invece… sembra che la cosa lo ecciti.. Già, lo eccita eccome… l’ho visto come mi guardava nel video, come chiedeva… voleva sapere ogni mia sensazione, per niente inorridito di vedere la sua donna presa da un altro.
Stasera avrei dovuto prenderlo e raccontargli di stamattina, sono sicura che ora è già in agitazione, attendendo le mie confessioni, il mio racconto. E poi fargli vedere cosa ero stata capace di fare, per un uomo, un uomo che non era lui e per il quale mi ero talmente sottomessa da accondiscendere a qualsiasi richiesta. Inoltre avrei potuto negare che non mi fosse piaciuto? Impossibile… sarebbe bastato vedermi, anche senza l’audio che toglieva ogni dubbio.
Si… mi era piaciuto sottostare alle sue pretese, se ripenso alla mia lingua, se ripenso al suo corpo…. Sento ancora fitte al basso ventre. Devo prenderne atto, Stefano è il mio amore, il mio padrone.”
Siamo in sala… sono sfinito…. Anna ha appena finito di raccontarmi di questa mattina, delle scale…. Di lui che le ha riempito la bocca di sperma… lasciandola li… con una pretesa…. Fagli vedere il video di venerdi.
Avrei dovuto ribellarmi…. Scacciarla… andare da lui, e prenderlo a pugni.
Invece siamo qui, abbracciati, in attesa di vedere il video che Anna considera la prova provata della sua sottomissione. Mi ha detto che ha cercato di evitarlo ha pensato a mille modi diversi di affrontare questa situazione ma è inevitabile, perchè lei non ne può fare a meno, perché io lo voglio in fondo. Il piacere che riceve nel dirmi queste cose è evidente lei si nutre della mia sofferenza, si nutre del mio piacere. Questa storia in fondo, che sembra la storia di due sottomessi ad un terzo è l’esatto contrario. Siamo noi che sfruttiamo il dottorino, per fonderci in un’unica anima.
Sono in una stanza, le luci sono soffuse… attendo un attimo per abituare la vista a quelle inquadrature, poi vedo te.
Come al solito sei bellissima. Il solito filo di perle, un bustino nero, mutandine ridottissime, reggicalze e calze autoreggenti.
Ma sei praticamente a quattro zampe… la telecamera gira intorno a te, partendo dal viso, che guarda trasognata l’obiettivo, per arrivare dietro… dove mi accorgo che infilato nel culo si muove un vibratore…. Ben piantato e tenuto fermo dall’elastico delle tue mutandine. Ritorna l’inquadratura sul tuo viso, sento la voce di lui che ti intima di andare verso di lui… senza alzarti, cosa anche difficile viste le tue condizioni. Poi vedo il cazzo di lui, semieretto… barzotto insomma… già umido… segno tangibile che avete già fatto l’amore… Non resisti a quel richiamo, ti avvicini carponi, inizi ad accarezzare le sue gambe, fino ad arrivare al cazzo. Il cazzo reagisce… si gonfia rapidamente. Non posso negarlo… è grosso… molto grosso… Eccitante oserei dire. Inizi a sfiorare con le labbra il suo sesso umido… mentre con la mano massaggi le sue palle. In sottofondo il ronzio del vibratore non accenna a fermarsi….
Cosa provi a rivedere queste cose Anna….
“Stefano vederle insieme a te è…. Magnifico…, sentivo l’odore del suo sperma… del mio liquido…. Del suo cazzo… ”
Intanto avevi cominciato a leccarlo…. Eri partita dal basso.. all’attaccatura dei testicoli e salivi verso la cappella, che minacciosa ti attendeva almeno 20 cm più in alto.
Il pensiero che quel cazzo fosse potuto entrarti nella fica… nel culo…. Mi stordiva… mi donava un effetto afrodisiaco e perverso.
Le mie dita erano già piantate nella tua fica….. bagnatissima…. Due tre e poi quattro dita erano scivolate all’interno…
Ansimavi... gemevi… “aspetta Stefano…. Guarda…..”
Ti vedo aprire la bocca, e fai scivolare la cappella all’interno, la tua lingua è impegnata nel cercare di contenerne il più possibile… ingoi ingoi sempre più fino quasi ad arrivare con il naso al suo ventre.
Poi lo lasci….. lo prendi con una mano…. Lo masturbi….. mentre con la lingua scendi nei coglioni…. E anche più sotto nel tratto che li separa dal culo… cospargi quella zona di saliva… tanta… tanta che comincio a vederla scivolare a terra.
La sconcezza della situazione mi fa girare la testa.. mentre porto le mie dita alla bocca, per assaporarti…
Mentre cerchi di tornare su… al suo cazzo, sento la sua voce chiederti…. Vuoi leccarlo?
Cosa….. chiedi. Il mio culo risponde… e mentre lo dice si gira… offre il suo culo alla tua bocca…
Ti vedo esitare… ti vedo emozionare…. Ti vedo trasalire…. Mentre sembri sul punto di venire. Stai venendo senza toccarti… con un vibratore nel culo… e un uomo davanti a te girato di spalle…
A poco a poco ti avvicini…. La lingua fa capolino dalla tua bocca… la passi nel taglio delle sue natiche… poi diventi più intraprendente.. da rapide leccate passi a lunghe leccate… vedo la saliva creare un cordone che unisce il suo culo alla tua bocca…. Cadendo poi a terra e venendo subito sostituita da altra.
“Mi piace, mi piace….” Esclami…. “Ti adoro….. “
Ora giochi anche con un dito, lo passi nel suo buco bagnatissimo, per portarlo poi alla bocca… la cosa dura per molto tempo. Nel frattempo lui ti incita…. Ti chiede come ti senti con quel cazzo nel culo… mentre lo lecchi…. Se hai mai provato una sensazione simile…. No rispondi, non l’ho mai fatto, è la prima volta, ma è bellissimo….
Poi riprendi il suo cazzo in bocca, fai appoggiare la cappella sul tuo morbido palato, sul quale tante volte ho goduto.
Ti prende per i capelli e ti dice: aspetta ancora no.
Lo guardi in preda all’eccitazione totale del momento. La saliva che ti cola da un angolo della bocca e con il respiro affannato. Ora la tua mano scende nelle mutandine, zuppe. Dai continua fatti vedere come sei bella mentre godi.
Lo saprà Stefano di quello che mi fai?
Non mi importa adesso…. Adesso voglio lui… dammelo…. Voglio essere tua… ooohhhh ferma questo arnese mi sta facendo morire… vengo in continuazione…
Non ancora… e continua a tenerti le dita nella fica.
Intanto lui inizia a massaggiarsi il cazzo… Lo vuoi allora…. Guardami negli occhi. Non guardare il cazzo!
Ma era vero…. Il tuo sguardo non smetteva di puntare sulla sua cappella. Sembrava che ogni ordine che ti dava aumentasse il tuo desiderio. “Scusa…” gli hai detto guardandolo negli occhi.
Lo vuoi in bocca o no?
Guardandolo ancora all’altezza del cazzo hai risposto… “si…. Lo voglio in bocca…”
Avevo l’impressione che quella voce non fosse la tua voce, ma tu la ripeti ancora una, due volte.
Mettiti le mani dietro la schiena allora, e prendimi in bocca i testicoli.. dai lecca…. Leccami le gambe….
Sei qui vicino a me, ti tocco di nuovo, e il lago che si è formato sotto di te è evidente.
Hai la pelle d’oca, il respiro affannoso. Mentre nello schermo sei risalita e fai entrare di nuovo il cazzo nella tua bocca.
Le contrazioni che sento preludono ad un tuo imminente orgasmo, mentre sullo schermo, vedo lui arcuare le reni, emettere un urlo soffocato, e vedo fiotti di sperma fuoriuscire dalla tua bocca incapace di deglutire tanta sostanza, mentre lui continua a premere la tua testa con tutte e due le mani.
“Sei un bastardo…. Uno stronzo bastardo….. ma hai un cazzo meraviglioso…” queste le ultime parole che sento… mentre vieni vicino a me…. Mentre vengo vicino a te. Siamo complici di un sogno maledetto.
“Baciami amore… e stammi vicino tutta la notte..”
Amore mio…. Sono stata da lui, dovrei telefonarti, ma non riesco a comporre il numero, cercarti in rubrica, mi manca la forza, non trovo il coraggio. Mi sono ripromessa di resistergli e sono stata bravissima, a non cadere nelle spire del suo sguardo del suo sorriso.
Un sorriso smagliante appena sono entrata, due baci sulla guancia “non posare nemmeno la borsa, andiamo a fare colazione dai…” mi ha detto.
Ha lasciato li tutti i suoi collaboratori: “impegno urgente!!”. E mi ha portato alla sua macchina, guida tu mi ha detto, sai che ha la Q5 bianca come piace a me? Ero un po’ emozionata ma tutto andava liscio… ci siamo sfiorati… parlando, niente di più, gentile, arguto, spiritoso… abbiamo fatto colazione seduti in una pasticceria ed il tempo è volato… Dai torniamo mi ha detto. Poi in macchina una carezza, un buffetto… e le mie certezze hanno cominciato a vacillare… Sali su ci salutiamo e vai via. Il tono deciso non ammetteva repliche, sono scesa. Entrati nel portone, siamo rimasti un attimo immobili sulle scale, la porta dell’ufficio socchiusa… il portone serrato, mi ha attirato a se… mi ha baciata… Sei matto gli ho detto, qui, ci potrebbero vedere…. Non avevo più forze, il suo sguardo magnetico aveva smantellato tutte le mie difese.
Raccontami di Stefano, cosa sa, Tutto… rispondo. Tutto tutto? No, quasi tutto…. E come l’ha presa?
E’ difficile spiegarlo, ma noi ci amiamo cosa credi, un legame forte, difficile da spezzare…
Davvero? E gli hai raccontato cosa? Lo chiede mentre sale due gradini e inizia a sbottonare i pantaloni…
Cosa fai… dai fermati… non farlo…
Un bacio… un bacio solo… glielo dai?
Tu sei matto! Comunque ha visto anche dei filmati.. Dio sei già pronto.. mio dio… non mi abituerò mai a questa visione… solo un bacio veloce…. Lo giuri?
Mi avvicino non devo neanche inchinarmi troppo… la possibilità che qualcuno ci veda aumenta il mio desiderio…
Sento l’odore del suo cazzo… e perdo ogni ritegno. Con la lingua umetto la punta…. Lo sfioro… lo passo sulle mie labbra…
"Devo dirti una cosa" gli dico… guardandolo negli occhi, tra un bacio veloce, e una leccatina sull’asta… ieri sera abbiamo fatto l’amore… e mentre io ero sopra di lui… sentivo te… vedevo te… tanto… ti volevo… tanto, cosi tanto che sono esplosa e gli ho chiesto cosa avrebbe fatto su tu fossi giunto dietro di me e mi avessi inculato…. Sono venuta ancora prima di sentire la sua risposta, al pensiero di averlo ancora nel culo…. Sentirmi sfondare da te… mi apri come nessuno potrebbe farlo…. In un attimo prende la mia testa tra le mani mi costringe a spalancare la bocca e spinge quel bastone di carne in fondo alla mia gola…. Mi sono sentita soffocare…. Ho tossito… sputato saliva… ma non accennava a smettere di spingere…. Avevo voglia di toccarmi ma la situazione non lo permetteva. Sto per venire… mi ha avvisato…. Lo sento gonfiarsi ancora, pulsare…. e subito dopo… mi ha riempito la bocca, costretta ad ingoiare tutto…. Costretta…. Felice Stefano…. Felice…. Rabbrividivo dal piacere…. Lo ha sfilato gocciolante, l’ho ripulito… si è subito rivestito. Un bacio profondo e nel salutarmi mi ha detto: sei una vera donna, non ho mai avuto una donna che mi ha fatto godere di più.
Io… io non volevo dirlo ma le parole mi sono uscite spontanee: “Per me è la stessa cosa, non ho mai avuto un uomo con un cazzo meraviglioso come il tuo…”.
Fagli vedere il filmati di venerdì, mi suggerisce prima di andarsene… e io pallida in viso… smarrita mi sono risistemata in fretta, con ancora il suo sapore in bocca, sono uscita inebetita, pensando solo a quando sarei riuscita a raccontarti tutto questo.
“Sono delusa, arrabbiata, non capisco il suo atteggiamento, prima dolcissimo, poi sfrontato, sicuro di se al punto di costringermi….. costringermi… bè non è che non sia stato eccitante, le scale…. La porta socchiusa… la paura di essere scoperti… Ma mi sono sentita usata, usata da un uomo, sicuro che io avrei accettato. Poi quella sua richiesta perentoria… il video di venerdì… fallo vedere a Stefano…
Ma cosa gliene frega a lui… O forse…. È un modo per dimostrare la sua superiorità, il totale controllo della situazione.
Dio mio cosa farò… forse se Stefano fosse stato più categorico, avrei avuto la forza di rinunciare, ma invece… sembra che la cosa lo ecciti.. Già, lo eccita eccome… l’ho visto come mi guardava nel video, come chiedeva… voleva sapere ogni mia sensazione, per niente inorridito di vedere la sua donna presa da un altro.
Stasera avrei dovuto prenderlo e raccontargli di stamattina, sono sicura che ora è già in agitazione, attendendo le mie confessioni, il mio racconto. E poi fargli vedere cosa ero stata capace di fare, per un uomo, un uomo che non era lui e per il quale mi ero talmente sottomessa da accondiscendere a qualsiasi richiesta. Inoltre avrei potuto negare che non mi fosse piaciuto? Impossibile… sarebbe bastato vedermi, anche senza l’audio che toglieva ogni dubbio.
Si… mi era piaciuto sottostare alle sue pretese, se ripenso alla mia lingua, se ripenso al suo corpo…. Sento ancora fitte al basso ventre. Devo prenderne atto, Stefano è il mio amore, il mio padrone.”
Siamo in sala… sono sfinito…. Anna ha appena finito di raccontarmi di questa mattina, delle scale…. Di lui che le ha riempito la bocca di sperma… lasciandola li… con una pretesa…. Fagli vedere il video di venerdi.
Avrei dovuto ribellarmi…. Scacciarla… andare da lui, e prenderlo a pugni.
Invece siamo qui, abbracciati, in attesa di vedere il video che Anna considera la prova provata della sua sottomissione. Mi ha detto che ha cercato di evitarlo ha pensato a mille modi diversi di affrontare questa situazione ma è inevitabile, perchè lei non ne può fare a meno, perché io lo voglio in fondo. Il piacere che riceve nel dirmi queste cose è evidente lei si nutre della mia sofferenza, si nutre del mio piacere. Questa storia in fondo, che sembra la storia di due sottomessi ad un terzo è l’esatto contrario. Siamo noi che sfruttiamo il dottorino, per fonderci in un’unica anima.
Sono in una stanza, le luci sono soffuse… attendo un attimo per abituare la vista a quelle inquadrature, poi vedo te.
Come al solito sei bellissima. Il solito filo di perle, un bustino nero, mutandine ridottissime, reggicalze e calze autoreggenti.
Ma sei praticamente a quattro zampe… la telecamera gira intorno a te, partendo dal viso, che guarda trasognata l’obiettivo, per arrivare dietro… dove mi accorgo che infilato nel culo si muove un vibratore…. Ben piantato e tenuto fermo dall’elastico delle tue mutandine. Ritorna l’inquadratura sul tuo viso, sento la voce di lui che ti intima di andare verso di lui… senza alzarti, cosa anche difficile viste le tue condizioni. Poi vedo il cazzo di lui, semieretto… barzotto insomma… già umido… segno tangibile che avete già fatto l’amore… Non resisti a quel richiamo, ti avvicini carponi, inizi ad accarezzare le sue gambe, fino ad arrivare al cazzo. Il cazzo reagisce… si gonfia rapidamente. Non posso negarlo… è grosso… molto grosso… Eccitante oserei dire. Inizi a sfiorare con le labbra il suo sesso umido… mentre con la mano massaggi le sue palle. In sottofondo il ronzio del vibratore non accenna a fermarsi….
Cosa provi a rivedere queste cose Anna….
“Stefano vederle insieme a te è…. Magnifico…, sentivo l’odore del suo sperma… del mio liquido…. Del suo cazzo… ”
Intanto avevi cominciato a leccarlo…. Eri partita dal basso.. all’attaccatura dei testicoli e salivi verso la cappella, che minacciosa ti attendeva almeno 20 cm più in alto.
Il pensiero che quel cazzo fosse potuto entrarti nella fica… nel culo…. Mi stordiva… mi donava un effetto afrodisiaco e perverso.
Le mie dita erano già piantate nella tua fica….. bagnatissima…. Due tre e poi quattro dita erano scivolate all’interno…
Ansimavi... gemevi… “aspetta Stefano…. Guarda…..”
Ti vedo aprire la bocca, e fai scivolare la cappella all’interno, la tua lingua è impegnata nel cercare di contenerne il più possibile… ingoi ingoi sempre più fino quasi ad arrivare con il naso al suo ventre.
Poi lo lasci….. lo prendi con una mano…. Lo masturbi….. mentre con la lingua scendi nei coglioni…. E anche più sotto nel tratto che li separa dal culo… cospargi quella zona di saliva… tanta… tanta che comincio a vederla scivolare a terra.
La sconcezza della situazione mi fa girare la testa.. mentre porto le mie dita alla bocca, per assaporarti…
Mentre cerchi di tornare su… al suo cazzo, sento la sua voce chiederti…. Vuoi leccarlo?
Cosa….. chiedi. Il mio culo risponde… e mentre lo dice si gira… offre il suo culo alla tua bocca…
Ti vedo esitare… ti vedo emozionare…. Ti vedo trasalire…. Mentre sembri sul punto di venire. Stai venendo senza toccarti… con un vibratore nel culo… e un uomo davanti a te girato di spalle…
A poco a poco ti avvicini…. La lingua fa capolino dalla tua bocca… la passi nel taglio delle sue natiche… poi diventi più intraprendente.. da rapide leccate passi a lunghe leccate… vedo la saliva creare un cordone che unisce il suo culo alla tua bocca…. Cadendo poi a terra e venendo subito sostituita da altra.
“Mi piace, mi piace….” Esclami…. “Ti adoro….. “
Ora giochi anche con un dito, lo passi nel suo buco bagnatissimo, per portarlo poi alla bocca… la cosa dura per molto tempo. Nel frattempo lui ti incita…. Ti chiede come ti senti con quel cazzo nel culo… mentre lo lecchi…. Se hai mai provato una sensazione simile…. No rispondi, non l’ho mai fatto, è la prima volta, ma è bellissimo….
Poi riprendi il suo cazzo in bocca, fai appoggiare la cappella sul tuo morbido palato, sul quale tante volte ho goduto.
Ti prende per i capelli e ti dice: aspetta ancora no.
Lo guardi in preda all’eccitazione totale del momento. La saliva che ti cola da un angolo della bocca e con il respiro affannato. Ora la tua mano scende nelle mutandine, zuppe. Dai continua fatti vedere come sei bella mentre godi.
Lo saprà Stefano di quello che mi fai?
Non mi importa adesso…. Adesso voglio lui… dammelo…. Voglio essere tua… ooohhhh ferma questo arnese mi sta facendo morire… vengo in continuazione…
Non ancora… e continua a tenerti le dita nella fica.
Intanto lui inizia a massaggiarsi il cazzo… Lo vuoi allora…. Guardami negli occhi. Non guardare il cazzo!
Ma era vero…. Il tuo sguardo non smetteva di puntare sulla sua cappella. Sembrava che ogni ordine che ti dava aumentasse il tuo desiderio. “Scusa…” gli hai detto guardandolo negli occhi.
Lo vuoi in bocca o no?
Guardandolo ancora all’altezza del cazzo hai risposto… “si…. Lo voglio in bocca…”
Avevo l’impressione che quella voce non fosse la tua voce, ma tu la ripeti ancora una, due volte.
Mettiti le mani dietro la schiena allora, e prendimi in bocca i testicoli.. dai lecca…. Leccami le gambe….
Sei qui vicino a me, ti tocco di nuovo, e il lago che si è formato sotto di te è evidente.
Hai la pelle d’oca, il respiro affannoso. Mentre nello schermo sei risalita e fai entrare di nuovo il cazzo nella tua bocca.
Le contrazioni che sento preludono ad un tuo imminente orgasmo, mentre sullo schermo, vedo lui arcuare le reni, emettere un urlo soffocato, e vedo fiotti di sperma fuoriuscire dalla tua bocca incapace di deglutire tanta sostanza, mentre lui continua a premere la tua testa con tutte e due le mani.
“Sei un bastardo…. Uno stronzo bastardo….. ma hai un cazzo meraviglioso…” queste le ultime parole che sento… mentre vieni vicino a me…. Mentre vengo vicino a te. Siamo complici di un sogno maledetto.
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