La capobranco--1--
di
Chiodino
genere
dominazione
LA CAPOBRANCO – 1 --
UNA DONNA SCHIAVA DA ANNI DELLA SUA PASSIONE CHE LA RENDE SCHIAVA DI LUI. PENSIERI, SPERANZE, CERTEZZE
Note dell'autore:
PASSATO E PRENTE, DI LUI, DI LEI E DI LORO IN UN LABIRINTO DI SENSAZIONI, DI PIACERE E DOLORE, AMORE ED INDIFFERENZA.
Mi stendo su di lei. Una decisione improvvisa anche se...si dibatte, ma non me ne frega niente, non sono mai stato tanto eccitato. Il cazzo mi sembra una clava, mi fa quasi male, non perdo tempo con preliminari, la testa del cazzo punta sul buco del sedere che voglio sverginare e premo. Non cede. Nonostante sia ben legata quasi mi scavalca. Ci riprovo e questa volta...non senza difficoltà entro. La testa del cazzo e tutto il mio peso gravano prepotenti sullo sfintere, il buco del culo che un poco si apre, si allarga sempre di più, ed impotente mi accoglie con dolore. Non ho mai inculato una donna. Non ho mai inculato nessuno. Lentamente ma senza fermarmi la penetro sempre di più, ci gioco. Sono in paradiso e ci sto bene, a lungo, poi farò il bis anche se già ora urla e si contorce. Mi regala ancora più godimento muovendosi ed agitandosi in questo modo. Sto per godere, così presto? No, preferirei aspettare ed un poco riesco e con mia gran sorpresa a trattenermi. Eiaculazione precoce avevano detto gli specialisti, in una forma non grave, media soltanto. Certo non adesso, le sto chiavando il culo da parecchio ormai. Possibile? La medicina? Esco dallo stretto anello ma non resto fuori più di qualche momento. Una lunga cavalcata fino alla eiaculazione quasi parossistica, lenta, interminabile, da sballo. Sudo, ansimo su quel corpo a tratti immobile ma spesso disordinatamente scosso da brividi di dolore. Io sono eccitatissimo, quasi fuori di testa. Forse perché la ragazza è legata e questo mi fa un certo effetto forse..la medicina? Sto steso su di lei che geme piano. Dopo un qualche momento la voglio ancora. Questa volta si agita ancora di più ma al tempo stesso la penetro con facilità...ormai le ho rotto il sedere, è bella larga. Mi spiace per lei, non resisto ad aspettare e poco dopo ci riprovo, per la terza volta. Aver difeso anni fa quella gente e far del bene, è servito anche a me. Dopo però sono spompato e faccio zaino a terra. La osservo piangere, ma direi che averle dato da mangiare un poco di più le stia dando forza. La occhiata che intercetto però non è amorosa o sottomessa...”Bastardo” credo di capire. NON ME NE FREGA UN CAZZO. Prendo lo scudiscio che mi hanno fornito...
--------------------------
Ed adesso cosa faccio?
Ero sceso ancora incerto, eppure...sapevo già che è tutto finito. I tre balordi sono morti nella esplosione e nel incendio che ne è seguito, tutto quello che era custodito nella cassaforte, documenti con cui ricattavano un mucchio di gente, è andato distrutto. Ricattavano anche me per qualcosa di cui non ero responsabile assolutamente.
Andando per la visita di controllo medico avevo incontrato il funzionario di polizia con cui ormai sono in qualche confidenza.
-E' tutto come riportato sui giornali- aveva detto quello, del tutto indifferente.-piccoli ricattatori, piccoli spacciatori e potrebbe essere anche altro: armi ed anche donne ma sono solo ipotesi, non è rimasto niente su cui indagare. Erano furbi, di proposito avevano fatto in modo che ogni prova scomparisse. Abbiamo cominciato purtroppo a tenerli d' occhio solo il giorno prima e per noi ed il magistrato il caso è chiuso-. Piccoli furfanti ed abbiamo un mucchio di altre cose più urgenti...
Prendo la “medicina”. La prendo da sei mesi, non credendoci per niente. Figurarsi, un intruglio di una specie di stregone africano, ma quando sei disperato...e funziona con meraviglia mia e dei dottori che di questa “medicina” ovviamente non sanno nulla . Seguo le istruzioni che per fortuna ricordavo a distanza di anni. Non è molto buona di sapore, ma posso farne una certa quantità al mese solo mescolando al latte qualche goccia della mistura del mese precedente...ed ha anche l' altro effetto...un effetto del cazzo...del cazzo che...rido tra me e me. Lo stregone la ha fatta con qualche goccia della mia urina e con chissà cosa d' altro, funziona solo per me. Peccato, sarei diventato ricco...sia per le malattie che per l' effetto del...cazzo.
…..............................
La casa è silenziosa a parte una musica, il motivo conduttore di un film famoso, ma solo in sottofondo. Una bella casa, ben arredata, ma si nota la mancanza della donna delle pulizie. Le spettava una vacanza... In cucina l' uomo finisce di trafficare ai fornelli. Gli era stato detto di farla dimagrire ed ha ubbidito. Della porzione di riso versa la maggior parte in un piatto che posa sul tavolo accanto. La porzione per lei è pur sempre più abbondante del solito. Poco per volta pensa, passare di colpo a dosi normali potrebbe farla star male. Siede soddisfatto, ha fame. Dal pentolino versa la maggior parte del sugo di pomodoro e piselli nel suo piatto che cosparge di formaggio grattugiato. Assaggia e dentro di se, assente soddisfatto. Un secondo di carne, avanzata dalla sera prima con una patata lessata ed un frutto completano il pasto. Ripone i piatti ne l' acquaio sciacquandoli. Li laverà più tardi. D' accordo darle da mangiare pochissimo e freddo ma proprio gelato...scende portando il piatto senza posate, raggiunge la cantina, qui apre il passaggio occultato ed al solito si chiede perchè suo nonno avesse mai costruito quel ripostiglio, o meglio quel rifugio così ben occultato. C' erano tedeschi e fascisti, tempi brutti, ma non ha mai accennato ad una sua partecipazione a quei fatti. Prima di morire gli ha solo spiegato come accedervi. Niente meccanismi elettrici, contrappesi soltanto. Si apre e chiude senza rumore.
Pochi passi e c'è l' altra porta, attraverso lo spioncino osserva la donna. Bella e giovane ma non più ragazzina. Ed adesso cosa posso fare? Me lo ripeto in continuazione
Sui venticinque anni ha pensato quando glie la hanno portata. Nonostante camminasse un poco ingobbita e fosse bendata gli era subito piaciuta. I tre bastardi! Sembra esausta, giace nuda sulla stuoia, senza coperte o guanciale. E' sveglia e sembra sfatta. Sarebbe strano se non lo fosse. Ha ascoltato i pianti e le invocazioni farsi sempre più rochi e deboli. Poco cibo. Al buio quasi sempre e da oggi anche ginnastica, fino a stremarla del tutto. -Quando sarà “pronta” troviamo chi la compri.- avevano detto. La luce è bastante a mostrare il colore terreo del viso, ad un certo punto ansima un poco. L' uomo, nella sua vita, ha posseduto la sua parte di donne, belle alcune ma questa...questa ha qualcosa che non ha mai trovato in nessun' altra. Liberarla? Questa corre dai Carabinieri e qualcosa di questo posto magari ha visto o capito. Anche se sono sempre mascherato mi può riconoscere dalla figura, dalla voce. La polizia troverebbe questo nascondiglio di certo...
Quella resta immobile un attimo poi sussulta, guarda il piatto e passa la lingua sulle labbra aride. Si, è dannatamente bella. Bello il viso incorniciato dai capelli castani. Bello anche sotto lo sporco che ne fa quasi una maschera tragica, bello il corpo smagrito non poco in quei giorni di sofferenza fisica e di terrore. Da giorni ha smesso di reagire quando le libera le mani per cibarsi. Cibarsi non mangiare, è diverso. Poco e freddo, in orari irregolari come in orari irregolari la porto al cesso qui accanto. All' inizio non ci riusciva con me presente, – si abituerà anche a questo, vedrai- avevano detto. Si è abituata. Usando la sinistra, deve essere mancina, senza posate, porta il cibo, il riso, alla bocca, cerca anche l' ultimo chicco, l' ultimo pisello. Alza gli occhi. -Ti ho dato da mangiare più del solito perchè stai diventando brava, ubbidiente. Adesso bevi, adagio.-
Al posto del bicchiere le ho riempito una tazza più capiente. Passa le mani sul lercio stuoino che funge da letto e beve mentre io capisco di non poterne fare a meno. La devo avere, adesso, subito.
-Care lettrici e cari lettori. Quanto sopra è frutto in parte piccola o grande che sia, della mia fantasia ma non solo della mia di fantasia. Mi piace scrivere quindi scrivo. Da qualche anno però, non sempre ma spesso, uno spunto mi viene da lettori e lettrici che per ragioni che neppure indago, mi danno appunto degli spunti. Spunti che spesso mi dicono loro sogni ma alterttanto spesso, anzi più frequentemente, quasi sempre sopratutto se provenienti da una delle nostre dolci compagne, dicono essere fatti loro accaduti...od accaduti ad altri od altre e venuti a loro conoscenza e già modificati il necessario per rendere irriconodscibili gli attori o le atrici dei fatti stessi. A mia volta modifico ed ambiento il tutto diversamente. Vero o falso che sia il fatto, sogno, fantasia o realtà, non so e non potrò mai sapere. Internet consente un anonimato perfetto. In molti anni non c' è mai stato nessun problema.
I controllori del sito potranno ricevere e reindirizzarmi anonimi i vostri scritti penso. Provateci.
UNA DONNA SCHIAVA DA ANNI DELLA SUA PASSIONE CHE LA RENDE SCHIAVA DI LUI. PENSIERI, SPERANZE, CERTEZZE
Note dell'autore:
PASSATO E PRENTE, DI LUI, DI LEI E DI LORO IN UN LABIRINTO DI SENSAZIONI, DI PIACERE E DOLORE, AMORE ED INDIFFERENZA.
Mi stendo su di lei. Una decisione improvvisa anche se...si dibatte, ma non me ne frega niente, non sono mai stato tanto eccitato. Il cazzo mi sembra una clava, mi fa quasi male, non perdo tempo con preliminari, la testa del cazzo punta sul buco del sedere che voglio sverginare e premo. Non cede. Nonostante sia ben legata quasi mi scavalca. Ci riprovo e questa volta...non senza difficoltà entro. La testa del cazzo e tutto il mio peso gravano prepotenti sullo sfintere, il buco del culo che un poco si apre, si allarga sempre di più, ed impotente mi accoglie con dolore. Non ho mai inculato una donna. Non ho mai inculato nessuno. Lentamente ma senza fermarmi la penetro sempre di più, ci gioco. Sono in paradiso e ci sto bene, a lungo, poi farò il bis anche se già ora urla e si contorce. Mi regala ancora più godimento muovendosi ed agitandosi in questo modo. Sto per godere, così presto? No, preferirei aspettare ed un poco riesco e con mia gran sorpresa a trattenermi. Eiaculazione precoce avevano detto gli specialisti, in una forma non grave, media soltanto. Certo non adesso, le sto chiavando il culo da parecchio ormai. Possibile? La medicina? Esco dallo stretto anello ma non resto fuori più di qualche momento. Una lunga cavalcata fino alla eiaculazione quasi parossistica, lenta, interminabile, da sballo. Sudo, ansimo su quel corpo a tratti immobile ma spesso disordinatamente scosso da brividi di dolore. Io sono eccitatissimo, quasi fuori di testa. Forse perché la ragazza è legata e questo mi fa un certo effetto forse..la medicina? Sto steso su di lei che geme piano. Dopo un qualche momento la voglio ancora. Questa volta si agita ancora di più ma al tempo stesso la penetro con facilità...ormai le ho rotto il sedere, è bella larga. Mi spiace per lei, non resisto ad aspettare e poco dopo ci riprovo, per la terza volta. Aver difeso anni fa quella gente e far del bene, è servito anche a me. Dopo però sono spompato e faccio zaino a terra. La osservo piangere, ma direi che averle dato da mangiare un poco di più le stia dando forza. La occhiata che intercetto però non è amorosa o sottomessa...”Bastardo” credo di capire. NON ME NE FREGA UN CAZZO. Prendo lo scudiscio che mi hanno fornito...
--------------------------
Ed adesso cosa faccio?
Ero sceso ancora incerto, eppure...sapevo già che è tutto finito. I tre balordi sono morti nella esplosione e nel incendio che ne è seguito, tutto quello che era custodito nella cassaforte, documenti con cui ricattavano un mucchio di gente, è andato distrutto. Ricattavano anche me per qualcosa di cui non ero responsabile assolutamente.
Andando per la visita di controllo medico avevo incontrato il funzionario di polizia con cui ormai sono in qualche confidenza.
-E' tutto come riportato sui giornali- aveva detto quello, del tutto indifferente.-piccoli ricattatori, piccoli spacciatori e potrebbe essere anche altro: armi ed anche donne ma sono solo ipotesi, non è rimasto niente su cui indagare. Erano furbi, di proposito avevano fatto in modo che ogni prova scomparisse. Abbiamo cominciato purtroppo a tenerli d' occhio solo il giorno prima e per noi ed il magistrato il caso è chiuso-. Piccoli furfanti ed abbiamo un mucchio di altre cose più urgenti...
Prendo la “medicina”. La prendo da sei mesi, non credendoci per niente. Figurarsi, un intruglio di una specie di stregone africano, ma quando sei disperato...e funziona con meraviglia mia e dei dottori che di questa “medicina” ovviamente non sanno nulla . Seguo le istruzioni che per fortuna ricordavo a distanza di anni. Non è molto buona di sapore, ma posso farne una certa quantità al mese solo mescolando al latte qualche goccia della mistura del mese precedente...ed ha anche l' altro effetto...un effetto del cazzo...del cazzo che...rido tra me e me. Lo stregone la ha fatta con qualche goccia della mia urina e con chissà cosa d' altro, funziona solo per me. Peccato, sarei diventato ricco...sia per le malattie che per l' effetto del...cazzo.
…..............................
La casa è silenziosa a parte una musica, il motivo conduttore di un film famoso, ma solo in sottofondo. Una bella casa, ben arredata, ma si nota la mancanza della donna delle pulizie. Le spettava una vacanza... In cucina l' uomo finisce di trafficare ai fornelli. Gli era stato detto di farla dimagrire ed ha ubbidito. Della porzione di riso versa la maggior parte in un piatto che posa sul tavolo accanto. La porzione per lei è pur sempre più abbondante del solito. Poco per volta pensa, passare di colpo a dosi normali potrebbe farla star male. Siede soddisfatto, ha fame. Dal pentolino versa la maggior parte del sugo di pomodoro e piselli nel suo piatto che cosparge di formaggio grattugiato. Assaggia e dentro di se, assente soddisfatto. Un secondo di carne, avanzata dalla sera prima con una patata lessata ed un frutto completano il pasto. Ripone i piatti ne l' acquaio sciacquandoli. Li laverà più tardi. D' accordo darle da mangiare pochissimo e freddo ma proprio gelato...scende portando il piatto senza posate, raggiunge la cantina, qui apre il passaggio occultato ed al solito si chiede perchè suo nonno avesse mai costruito quel ripostiglio, o meglio quel rifugio così ben occultato. C' erano tedeschi e fascisti, tempi brutti, ma non ha mai accennato ad una sua partecipazione a quei fatti. Prima di morire gli ha solo spiegato come accedervi. Niente meccanismi elettrici, contrappesi soltanto. Si apre e chiude senza rumore.
Pochi passi e c'è l' altra porta, attraverso lo spioncino osserva la donna. Bella e giovane ma non più ragazzina. Ed adesso cosa posso fare? Me lo ripeto in continuazione
Sui venticinque anni ha pensato quando glie la hanno portata. Nonostante camminasse un poco ingobbita e fosse bendata gli era subito piaciuta. I tre bastardi! Sembra esausta, giace nuda sulla stuoia, senza coperte o guanciale. E' sveglia e sembra sfatta. Sarebbe strano se non lo fosse. Ha ascoltato i pianti e le invocazioni farsi sempre più rochi e deboli. Poco cibo. Al buio quasi sempre e da oggi anche ginnastica, fino a stremarla del tutto. -Quando sarà “pronta” troviamo chi la compri.- avevano detto. La luce è bastante a mostrare il colore terreo del viso, ad un certo punto ansima un poco. L' uomo, nella sua vita, ha posseduto la sua parte di donne, belle alcune ma questa...questa ha qualcosa che non ha mai trovato in nessun' altra. Liberarla? Questa corre dai Carabinieri e qualcosa di questo posto magari ha visto o capito. Anche se sono sempre mascherato mi può riconoscere dalla figura, dalla voce. La polizia troverebbe questo nascondiglio di certo...
Quella resta immobile un attimo poi sussulta, guarda il piatto e passa la lingua sulle labbra aride. Si, è dannatamente bella. Bello il viso incorniciato dai capelli castani. Bello anche sotto lo sporco che ne fa quasi una maschera tragica, bello il corpo smagrito non poco in quei giorni di sofferenza fisica e di terrore. Da giorni ha smesso di reagire quando le libera le mani per cibarsi. Cibarsi non mangiare, è diverso. Poco e freddo, in orari irregolari come in orari irregolari la porto al cesso qui accanto. All' inizio non ci riusciva con me presente, – si abituerà anche a questo, vedrai- avevano detto. Si è abituata. Usando la sinistra, deve essere mancina, senza posate, porta il cibo, il riso, alla bocca, cerca anche l' ultimo chicco, l' ultimo pisello. Alza gli occhi. -Ti ho dato da mangiare più del solito perchè stai diventando brava, ubbidiente. Adesso bevi, adagio.-
Al posto del bicchiere le ho riempito una tazza più capiente. Passa le mani sul lercio stuoino che funge da letto e beve mentre io capisco di non poterne fare a meno. La devo avere, adesso, subito.
-Care lettrici e cari lettori. Quanto sopra è frutto in parte piccola o grande che sia, della mia fantasia ma non solo della mia di fantasia. Mi piace scrivere quindi scrivo. Da qualche anno però, non sempre ma spesso, uno spunto mi viene da lettori e lettrici che per ragioni che neppure indago, mi danno appunto degli spunti. Spunti che spesso mi dicono loro sogni ma alterttanto spesso, anzi più frequentemente, quasi sempre sopratutto se provenienti da una delle nostre dolci compagne, dicono essere fatti loro accaduti...od accaduti ad altri od altre e venuti a loro conoscenza e già modificati il necessario per rendere irriconodscibili gli attori o le atrici dei fatti stessi. A mia volta modifico ed ambiento il tutto diversamente. Vero o falso che sia il fatto, sogno, fantasia o realtà, non so e non potrò mai sapere. Internet consente un anonimato perfetto. In molti anni non c' è mai stato nessun problema.
I controllori del sito potranno ricevere e reindirizzarmi anonimi i vostri scritti penso. Provateci.
7
voti
voti
valutazione
3
3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La prima volta non si dimentica mai 3racconto sucessivo
La prima volta non si dimentica mai 4
Commenti dei lettori al racconto erotico