La gabbia. ( Iracconti di Milano) cap 2

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La Gabbia. I racconti di Milano. Cap.2. Sandra, Angelo. Gianni, Francesco.


Cazzo, anche questa volta mi son fatta fottere, chiavare davanti e di dietro.
Avevo giurato di non cascarci più. Dovevano venire a leccarmi i piedi...ubbidienti ai miei divini comandamenti...ma quel liquore, dolce, buono, me ne hanno offerto un poco e ne ho chiesto ancora. Genepì, mai sentito nominare e mai assaggiato prima. Mai bevuto nessun liquore, mai...Oppure sono io che non resisto se mi vogliono trombare? Sono così puttana? Mi guardo allo specchio a casa. Occhi un poco pesti, non troppo però e qualche fastidio tra le gambe e dietro. Non ricordo ma...questi sintomi ormai li riconosco. Me lo hanno sparato nel culo e nella “fessurina” come dicevo anche a me stessa fino a pochi giorni fa...e ne ho spompinati un paio...
Adesso dico che mi hanno ficcato il cazzo nel culo e nella figa. Forse gli ho fatto ricchi pompini...non tanto ricchi...quando scopi son loro a guidare la danza, per un pompino...sei tu che comandi e non ne avevo mai fatti prima... solo con loro... Ti è piaciuto almeno? Lo chiedo ad alta voce parlando con uno specchio che collabora poco a darmi la risposta. Siamo rimasti li, insieme un paio di ore...e domani mattina dobbiamo rivederci...Giuro però che questa volta non mi...lascio andare...

Sono arrivata presto, prima del' ora fissata, loro erano già qua. Francesco mi bacia e rispondo al bacio istintivamente, senza pensarci ed un attimo dopo mi sono addosso. O forse sono stata io a sbaciucchiarli ed a menargli il cazzo come dicono. Comunque me lo ficcano dappertutto. Dopo, un pro forma di reciproci complimenti, che non rallenta l' assalto alla mia perduta virtù ed al resto, me lo ficcano persino nelle orecchie o quasi, sono io che li succhio per farli tornare in forma, in grado di farmi godere ancora...mi sento infinitamente puttana e mi piace. STAI IMPARANDO, E BENE, mi dice uno e l' altro conferma con la testa. Mi sta leccando tra le gambe...sono fiera del complimento...felice del resto. Dio se è bello...

Eravamo così eccitati da non dosare le nostre e sopratutto le loro forze. Esausta io, lo ho preso dappertutto, ammosciati loro, parliamo. O meglio parlo e loro ammettono che ho ragione.
Siamo sfiancati. Loro di sicuro ed è chiaro. Non gli si rizza neanche con la gru.
Per quanto si noti meno sono sfiancata ed esausta pure io. Prima dicevamo di incontrarci tutti i giorni ma è assurdo. Qualcuno, genitori, nonna amici e conoscenti non vedendoci più, almeno in certe ore tutti i giorni...e poi non resistemmo fisicamente. Tutto ha un limite. Una volta alla settimana? Due? Tutti insieme o come? Se li vedo uno per volta ciascuno una volta alla settimana sono io a scomparire troppo spesso.

Fosse per me, se non fosse troppo rischioso, scoperei tutti i giorni con tutti loro...ma non oso dirlo. Poi si drebbro troppe arie. Così li vedo senza regole troppo rigide. Qualche volta tutti insieme, qualche volta un o due di loro...e mi piace sempre di più.
Ascolto i complimenti più incredibili con piacere...sei una troia perfetta...non penso esista un culo bello come il tuo, lo succhi da...e non sa a chi o cosa paragonarmi. Sono completamente diversi uno dal' altro ma perfetti sopra di me e dentro di me, perfetti quando mi fanno godere come una pazza, quasi una cagna. Perfetti quando me la leccano, quando...insomma sempre, persino nel culo mi piace ormai e tanto. Certo, è pericoloso ma di tanto in tanto ci troviamo ancora tutti insieme. Le prime volte mi faceva male farmi inculare. Adesso mi piace.

Gianni ce l' ha più grosso e lungo, Angelo ce l' ha di proporzioni molto più modeste ma è un artista nel usarlo. Francesco è una macchina...non si ferma mai...i miei tre uomini ed io la loro donna decisamente puttana che li vuole tutti e tre per se stessa, siano tutti insieme, in due od uno soltanto. Sono i miei uomini, i miei cazzi duri. E mi piace godere e farli godere. Mi piace chiavarli, prenderli in culo, far loro lunghi ed elaborati pompini...mi piace, mi piace mi piace. Li amo! Amare? Amare vuol dire chiavare? Non lo so e non me ne frega un cazzo! Mi piace scopare!
Se qualcuno avesse da ridire si faccia un bel ditalino od una sega! Io chiavo!
Non solo chiavo, do loro il culo e faccio pompini ormai da adulta, anzi da professionista. I vostri uomini, care signore pudibonde, non cercherebbero altrove...pagando magari anche. Se poi non vanno a puttane, se hanno delle amanti, peggio ancora. I regali di piccole dimensioni costano di più.

Così cerchiamo una via di mezzo. Qualche volta scopo con uno solo. Qualche volta con i tre insieme o con due...Va bene tutto purché abbia un bel cazzo dentro, dietro, tra le gambe od in gola. Persino oso portarli, raramente, a casa mia. Le precauzioni sono semplici. Libri di scuola sparsi sul tavolo, tre sedie, io vestita più che decorosamente. Senza mutande però. Appoggiata, stesa quasi col busto sul tavolo in sala da pranzo lascio a ciascuno la scelta. Il Primo però vuole un pompino. Siede su una delle seggiole e sua maestà è accontentato. Inghiotto serena. Poi, come previsto il secondo vuole il mio culetto ex vergine ed il terzo vuole scopare. Stessa posizione di prima sul tavolo. Solo che arriva nonna. Lei ha le chiavi, ma suona.
I due in un attimo sono seduti davanti i libri ed ai quaderni dei miei compiti delle vacanze...io, basta mi alzi, la gonna va a posto da sola e vado ad aprire. I soliti convenevoli. Offri qualcosa da bere ai tuoi amici, non sei più una bambina devi imparare a ricevere gli ospiti...loro poi ti aiutano con i compiti delle vacanze...bravi! Io temo solo veda qualche macchia sulla gonna. Quando è arrivata ero con appoggiata in avanti sul tavolo, lui me lo aveva infilato da dietro e stavo ricevendo una brentina di superba sborra che potrebbe aver lasciato traccia dietro sulla sottana.

I due se la sono filata dopo avermi sul serio aiutata a fare i compiti di matematica. Rompine queste suore con i loro compiti delle vacanze, ma è anche una scusa buona.
scritto il
2019-11-27
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