Lo stupro di gruppo della nuova star di Baywatch 9 - Gangbang

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LO STUPRO DI GRUPPO DELLA NUOVA STAR DI BAYWATCH 9 - GANGBANG

CLAUDIA HAMILTON SI SVEGLIA

Dopo qualche ora Claudia Hamilton si svegliò e rimase intorpidita per alcuni minuti, cercando solo di capire se la dura prova a cui era stata sottoposta nelle ultime ore fosse stata solo un orribile incubo, o ..... era vero? No, non poteva ... Ma lei era davvero legata a quel materasso sporco, nella squallida camera da letto e si sentiva le mammelle particolarmente gonfie. Vide le videocamere puntate su di lei, sapeva che era tutto terribilmente reale, e cominciò a piangere.
Tranquillamente, le lacrime cominciarono a rotolare giù per le sue guance e sopra lo sperma secco che le aveva intonacato la faccia. Il dolore che provava dalla sua fica e dal suo buco del culo era terribile, le sue mammelle, la sua fica ed il suo inguine bruciavano ferocemente non solo per il selvaggio stupro a cui era stata sottoposta per ore ma anche per le iniezioni che vi aveva praticato quel bastardo medio-orientale. Per aumentare la sua disperazione, sapeva che nessuno avrebbe allertato la Polizia; il suo prossimo appuntamento di lavoro sarebbe stato solo dopo quattro giorni e la sua amica attrice sarebbe stata fuori città per una settimana. Non poteva sperare di essere cercata.
Dopo un po’ cercò di liberarsi dalle colonne del letto, ma senza risultato. L'avevano lasciata lì, da sola, perché sapevano che le manette erano assolutamente sicure; dopo pochi minuti, abbandonò la lotta e rimase lì, temendo il momento in cui i suoi tormentatori sarebbero tornati. In preda al dolore e alla paura, cominciò a ricordare le ultime ore. L'incubo era iniziato solo 12 ore prima, eppure sembrava che fosse lì da metà della sua vita.
I suoi tormentatori erano, pensò, cinque o sei. E tutti erano negri! Aveva sempre odiato gli uomini di colore. Naturalmente Hollywood aveva la sua parte di maiali e ne aveva sperimentati alcuni, ma, fortunatamente, non c'erano registi o produttori neri, non avrebbe voluto avere a che fare con gente del genere. Era cresciuta nel Sud e la gente era molto attenta alla razza ed al colore della pelle; una brava ragazza bianca non poteva avere molto a che fare con un ragazzo nero, a meno che non fosse un cameriere o un addetto alla stazione di servizio, naturalmente. Sua madre le aveva insegnato a temere quei mastodontici bruti neri come il carbone, a disprezzare la loro faccia piatta, il naso largo; e aveva imparato dalle chiacchiere delle sue amiche che avevano immensi “organi”. L'unica ragione per cui una ragazza poteva andare con un nero, una delle sue amiche più esperte le aveva detto, era perché desiderava ardentemente il suo grande cazzo, quindi sarebbe stata una puttana, ovviamente, da emarginare. E lei non voleva essere emarginata. Ma ora era nelle mani di non uno, ma di cinque negri! La bionda, bellissima Claudia Hamilton si sentiva persa, spaventata, umiliata.
Gli uomini erano fratelli, aveva sentito. Erano tutti neri come il carbone, fisicamente molto prestanti ed arrapati come l'inferno.

Il capo Marvin era il più anziano; forse aveva circa 45 anni, più del doppio della sua età, e aveva una gran cazzo. Era stato il primo a violentarla ed aveva goduto ad infilare il suo grosso cazzo nero nel suo buco del culo sino ad allora vergine; si il suo culo gli piaceva proprio...non soddisfatto di averglielo sverginato ne aveva approfittato più volte tra un fratello e l'altro riversandoci grossi carichi di sborra.

Quello che si chiamava Wayne aveva un cazzo lungo e più sottile che aveva amato passarle su tutta la pelle ed infilarglielo in mezzo alle tette spruzzandole in faccia il suo seme. Wayne amava giocare con i suoi seni spremendoli e in generale maneggiandoli, e le sue grida ei suoi gemiti, mentre lui le tormentava i capezzoli, sembravano renderlo ancora più eccitato…era indubbiamente il più sadico.

Mike era diverso : più giovane e con ancora più muscoli, amava farla succhiare il suo immenso cazzo, e aveva sparato già più volte nella sua bocca carichi abbondanti, spessi e disgustosi. Aveva sempre odiato lo sperma e quei bastardi ogni volta che venivano sembravano espellerne litri e quando le venivano in bocca facevano in modo che lei lo dovesse deglutire, anche tappandole il naso con le dita.

Roy era l’"intellettuale" e il regista di tutte le telecamere. Gli altri fratelli seguivano le sue idee senza protestare; lui, preso dalla gestione delle riprese, l'aveva scopata solo qualche volta sia in figa che in culo e le aveva anche inondato la faccia di sperma.

Infine, Sean, quel mostro disgustoso, una carcassa ritardata di una bestia con il cazzo di un asino e quasi altrettanta intelligenza ... lei stava piangendo silenziosamente, pensando a cosa le avrebbero fatto ora.

Dopo poco Wayne entrò nella stanza e fu felice di vederla sveglia. "Oh, è così bello vedere che la nostra superstar di Hollywood è di nuovo con noi! È stato così bello stare insieme, stasera ... Come stai, tesoro? Hai voglia di essere montata?"
Claudia fece del suo meglio per mantenere un po’ di autocontrollo. Cominciò "Ascolta, hai avuto quello che volevi, okay, perché non mi lasci andare? Posso darti soldi, molti soldi ..... per favore, lasciami andare ..." Ma l'uomo nero aveva appena chiamato gli altri uomini. L'imponente Marvin arrivò pochi secondi prima, sogghignando e sentendo Claudia che ripeteva la sua supplica. Non era arrabbiato, solo divertito. "Soldi? Abbiamo più soldi di quanti ne potremmo spendere, signora. Guadagniamo così tanti soldi qui che non ci crederesti, vogliamo divertimento, solo quello, ed il divertimento per tutti noi – ed indicò i fratelli - è una bella figa bianca".
Risero tutti. Marvin ruggì di nuovo alla ragazza: "Comunque, non vogliamo ucciderti, non se ti comporti bene sorella, fai quello che ci piace e starai bene, dopo pochi giorni ti faremo tornare di nuovo ai tuoi film e quello che è successo qui sarà solo una cosa tra noi ... Altrimenti ... – lo scatto di un grosso coltello a serramanico la fece rabbrividire mentre Wayne si avvicinava e delicatamente le appoggiava la lama sulla sua gola - ... altrimenti nessuno troverà mai il tuo corpo." Claudia Hamilton, tremante di paura, poté solo giurare che avrebbe fatto tutto quello che volevano, che potevano davvero fare quello che volevano con lei anche lo cose più porche che gli venissero in mente, sperando che l'avrebbero lasciata libera.
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2019-01-03
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