Il ritorno del mandingo e il racconto al marito cornuto - 14 -
di
Cuck 2019
genere
tradimenti
Mia moglie in previsione dell'arrivo di Moussa,aveva cominciato a prepararsi sin dal mattino.
Aveva fatto la doccia e poi si era truccata e pettinata come piaceva a lui.
Una spruzzata di Jador il profumo di Dior che lui preferiva e che lui stesso le aveva fatto conoscere regalandoglielo insieme ai vestiti a Bologna.
Per l'occasione,due giorni prima era andata in una boutique di lingerie all'interno dell'Hilton Hotel e li aveva comperato alcune parure di intimo da sballo.
Mentre lei si preparava io ero ancora a letto ed il mio risveglio era stato salutato da una sexi sfilata in cui lei si esibiva con un minuscolo perizoma rosso con dei ricami in oro.
Il triangolino davanti era talmente striminzito che dall'alto faceva capolino il filino di peli che io stesso le avevo acconciato la sera prima quando l'avevo rasata.
Una specie di filo interdentale partendo dallo spacco del sesso,si perdeva tra le natiche.
Il reggiseno della medesima seta rossa e ricamato con gli stessi ghirigori dello slip,non era imbottito e attraverso un gioco di nastrini d'oro,teneva sollevate le tette lasciando completamente scoperti i capezzoli.
Un vero schianto che mi aveva fatto sobbalzare il cuore provocandomi nel contempo una immediata erezione.
Mia moglie che aveva notato il rigonfio sotto il lenzuolo,mi si era avvinata e scoprendomi,mi aveva afferrato il membro e ridendo mentre lo scuoteva aveva detto:
-Ehi...ehi....birbone....cosa vorresti?
Lo sai che questo non è per te adesso...dunque stai calmo e a riposo e aspetto il tuo turno quando sarà.-
Poi,dopo avermi schioccato un bacio sulla cappella,aveva mollato la presa e mi aveva ricoperto col lenzuolo.
Mentre io mi preparavo lei rimanendo in camera davanti a me,aveva finito di vestirsi indossando sandali in tessuto jeans dal tacco piuttosto alto e poi la gonna e la camicetta annodata in vita che Moussa le aveva regalato.
In pratica,escludendo l'intimo rosso,lo voleva accogliere col medesimo aspetto di quando si erano visti l'ultima volta ed avevano fatto l'amore in autostrada.
Vederla così bella e così vogliosa,aveva risvegliato in me il ricordo di quei momenti in cui la mia vita sarebbe cambiata per sempre.
Mentre si abbracciavano e si baciavano voluttuosamente davanti a me,Moussa le aveva portato le mani sotto il gonnellino e sollevandola,l'aveva portata all'altezza del suo viso per potersi meglio baciare e leccarsi reciprocamente.
Io li guardavo ed ero già eccitato insieme a loro.
Quando finalmente si erano calmati,Moussa aveva lasciato mia moglie e porgendomi la mano mi aveva salutato:
-Buon giorno ingegnere...come sta?-
-Bene grazie..-
Avevo balbettato.
-Trovo sua moglie in splendida forma,bella,sexi ed affascinante come sempre.
Anche lei però mi sembra in forma!
So che la vostra vita qui a Dakar scorre felicemente e poi la bambina.....non vedo l'ora di conoscerla.-
Subito era intervenuta mia moglie che in quel breve lasso di tempo,non aveva smesso di abbracciarlo tenendo la tesa sollevata in cerca dei suoi occhi.
-Basta...basta con questi convenevoli....vieni Moussa,vieni con me che ti presento alla nostra bambina che ti sta aspettando e ti mostro la casa e la tua camera.-
La sua camera in realtà era quella in cui avrebbe lasciato i suoi bagagli e che io avrei occupato nella settimana in cui avrebbe dormito con mia moglie nel nostro letto matrimoniale.
In giardino insieme a Licia c'era Khalifa che vedendo Moussa gli era corso incontro come aveva fatto mia moglie e si sono stretti in un abbraccio fraterno.
Poi Moussa si era inginocchiato all'altezza della nostra bambina e dopo averla abbracciata,aveva tirato fuori dalla tasca una catenina con un leoncino d'oro e mentre glielo porgeva aveva detto:
-Tieni Licia,questo leone che ti regala lo zio Moussa,ti porterà fortuna per sempre.-
Incredibilmente,anche la nostra bambina si era buttata tra le sue braccia rimanendovi attaccata per tutto il tour di visita della casa.
Ai miei occhi apparivano come una vera famiglia;La bimba in braccio al papà mentre la mamma tenendolo per mano girava per tutti gli ambienti.
Giunti in camera da letto,mia moglie,togliendo la bimba dalle braccia del nero
e porgendola a ma,aveva detto:
-Licia amore,adesso tu vai ad aiutare papà a preparare il pranzo in cucina mentre io finisco di mostrare il giardino e la piscina allo zio Moussa.-
Quando,dopo più di mezz'ora erano apparsi in sala da pranzo,mia moglie era radiosa in volto.
Moussa era sorridente.
Erano lo specchio della felicità ed io ero felice insieme a loro sapendo che avevano fatto l'amore scaricando ogni tensione ed appagando la sete dei loro sensi.
Dopo il pranzo "ritemprante"che avevo preparato,Moussa aveva dovuto andare subito via in quanto lo aspettavano gli organizzatori della conferenza che doveva preparare per il giorno dopo.
Mia moglie non smetteva con lo sguardo ed i segnali del corpo che mi lanciava,di dirmi quanto fosse felice e della voglia che aveva di raccontarmi tutto.
Dopo aver messo a letto la bimba ed aver congedato Khalifa per il suo turno di riposo che si sarebbe protratto sino alla sera del giorno dopo,mi aveva portato in salotto e stringendosi a me sul divano,aveva cominciato a parlare:
-Amore...non so quando mai potrò mostrarti la mia gratitudine per quello che mi regali e la libertà che mi concedi.-
Lei mi parlava ed io sentivo su di me il calore del suo corpo,il profumo di sesso e di maschio che trasudava dalla sua pelle.
-Amore....Moussa era davvero incontenibile oggi e.....chissà,forse ero io stessa a fargli esplodere tutta quella passione...quella forza....quella potenza mai doma e tutti quegli umori...dio mio quanti...caldi....potenti e...senza fine....
Per qualche istante mi aveva fatto rivivere quei momenti di piacere e di paura che avevo provato quando mi aveva violentata in quel gabinetto.
Avevo sentito gli stessi odori di urina,gli stessi rumori degli scicquoni dei box accanto,i suoi stessi ansimi,il suo fiato pesante,le sue mani ruvide su di me,il suo cazzo che tentava di profanare la mia bocca e la sua verga che mi apriva in modo irreparabile la fica che comunque,coi suoi incontenibili fluidi,lo implorava di continuare e di togliermi quella verginità che,forse,non avevo mai perduto nonostante che io e te fossimo sposati da 5 anni.
Poi amore,le sue carezze,i suoi baci,la sua dolcezza,mi hanno risvegliata da quell'incubo nel quale ero riprecipitata e mi hanno riportata tra le sue calde e morbide braccia.
Tutto è avvenuto in un tempo rapidissimo,un lampo,un battere di ciglia e subito lui,senza bisogno dei preliminari,della sua lingua o della mia saliva spalmata dalle mie mani,mi aveva penetrata scivolandomi dentro come fossi di burro con la sua lama infuocata.
Amore...ero già pronta per lui oggi!
Forse ero già pronta da sempre ed anche quando dentro di me gode e mi fa godere Khalifa,in realtà è con lui che sto facendo l'amore...è lui che mi sta chiavando è da lui che aspetto lo zampillo che riscalderà il mio corpo trascinandomi in un delirio di sensi.
segue
Aveva fatto la doccia e poi si era truccata e pettinata come piaceva a lui.
Una spruzzata di Jador il profumo di Dior che lui preferiva e che lui stesso le aveva fatto conoscere regalandoglielo insieme ai vestiti a Bologna.
Per l'occasione,due giorni prima era andata in una boutique di lingerie all'interno dell'Hilton Hotel e li aveva comperato alcune parure di intimo da sballo.
Mentre lei si preparava io ero ancora a letto ed il mio risveglio era stato salutato da una sexi sfilata in cui lei si esibiva con un minuscolo perizoma rosso con dei ricami in oro.
Il triangolino davanti era talmente striminzito che dall'alto faceva capolino il filino di peli che io stesso le avevo acconciato la sera prima quando l'avevo rasata.
Una specie di filo interdentale partendo dallo spacco del sesso,si perdeva tra le natiche.
Il reggiseno della medesima seta rossa e ricamato con gli stessi ghirigori dello slip,non era imbottito e attraverso un gioco di nastrini d'oro,teneva sollevate le tette lasciando completamente scoperti i capezzoli.
Un vero schianto che mi aveva fatto sobbalzare il cuore provocandomi nel contempo una immediata erezione.
Mia moglie che aveva notato il rigonfio sotto il lenzuolo,mi si era avvinata e scoprendomi,mi aveva afferrato il membro e ridendo mentre lo scuoteva aveva detto:
-Ehi...ehi....birbone....cosa vorresti?
Lo sai che questo non è per te adesso...dunque stai calmo e a riposo e aspetto il tuo turno quando sarà.-
Poi,dopo avermi schioccato un bacio sulla cappella,aveva mollato la presa e mi aveva ricoperto col lenzuolo.
Mentre io mi preparavo lei rimanendo in camera davanti a me,aveva finito di vestirsi indossando sandali in tessuto jeans dal tacco piuttosto alto e poi la gonna e la camicetta annodata in vita che Moussa le aveva regalato.
In pratica,escludendo l'intimo rosso,lo voleva accogliere col medesimo aspetto di quando si erano visti l'ultima volta ed avevano fatto l'amore in autostrada.
Vederla così bella e così vogliosa,aveva risvegliato in me il ricordo di quei momenti in cui la mia vita sarebbe cambiata per sempre.
Mentre si abbracciavano e si baciavano voluttuosamente davanti a me,Moussa le aveva portato le mani sotto il gonnellino e sollevandola,l'aveva portata all'altezza del suo viso per potersi meglio baciare e leccarsi reciprocamente.
Io li guardavo ed ero già eccitato insieme a loro.
Quando finalmente si erano calmati,Moussa aveva lasciato mia moglie e porgendomi la mano mi aveva salutato:
-Buon giorno ingegnere...come sta?-
-Bene grazie..-
Avevo balbettato.
-Trovo sua moglie in splendida forma,bella,sexi ed affascinante come sempre.
Anche lei però mi sembra in forma!
So che la vostra vita qui a Dakar scorre felicemente e poi la bambina.....non vedo l'ora di conoscerla.-
Subito era intervenuta mia moglie che in quel breve lasso di tempo,non aveva smesso di abbracciarlo tenendo la tesa sollevata in cerca dei suoi occhi.
-Basta...basta con questi convenevoli....vieni Moussa,vieni con me che ti presento alla nostra bambina che ti sta aspettando e ti mostro la casa e la tua camera.-
La sua camera in realtà era quella in cui avrebbe lasciato i suoi bagagli e che io avrei occupato nella settimana in cui avrebbe dormito con mia moglie nel nostro letto matrimoniale.
In giardino insieme a Licia c'era Khalifa che vedendo Moussa gli era corso incontro come aveva fatto mia moglie e si sono stretti in un abbraccio fraterno.
Poi Moussa si era inginocchiato all'altezza della nostra bambina e dopo averla abbracciata,aveva tirato fuori dalla tasca una catenina con un leoncino d'oro e mentre glielo porgeva aveva detto:
-Tieni Licia,questo leone che ti regala lo zio Moussa,ti porterà fortuna per sempre.-
Incredibilmente,anche la nostra bambina si era buttata tra le sue braccia rimanendovi attaccata per tutto il tour di visita della casa.
Ai miei occhi apparivano come una vera famiglia;La bimba in braccio al papà mentre la mamma tenendolo per mano girava per tutti gli ambienti.
Giunti in camera da letto,mia moglie,togliendo la bimba dalle braccia del nero
e porgendola a ma,aveva detto:
-Licia amore,adesso tu vai ad aiutare papà a preparare il pranzo in cucina mentre io finisco di mostrare il giardino e la piscina allo zio Moussa.-
Quando,dopo più di mezz'ora erano apparsi in sala da pranzo,mia moglie era radiosa in volto.
Moussa era sorridente.
Erano lo specchio della felicità ed io ero felice insieme a loro sapendo che avevano fatto l'amore scaricando ogni tensione ed appagando la sete dei loro sensi.
Dopo il pranzo "ritemprante"che avevo preparato,Moussa aveva dovuto andare subito via in quanto lo aspettavano gli organizzatori della conferenza che doveva preparare per il giorno dopo.
Mia moglie non smetteva con lo sguardo ed i segnali del corpo che mi lanciava,di dirmi quanto fosse felice e della voglia che aveva di raccontarmi tutto.
Dopo aver messo a letto la bimba ed aver congedato Khalifa per il suo turno di riposo che si sarebbe protratto sino alla sera del giorno dopo,mi aveva portato in salotto e stringendosi a me sul divano,aveva cominciato a parlare:
-Amore...non so quando mai potrò mostrarti la mia gratitudine per quello che mi regali e la libertà che mi concedi.-
Lei mi parlava ed io sentivo su di me il calore del suo corpo,il profumo di sesso e di maschio che trasudava dalla sua pelle.
-Amore....Moussa era davvero incontenibile oggi e.....chissà,forse ero io stessa a fargli esplodere tutta quella passione...quella forza....quella potenza mai doma e tutti quegli umori...dio mio quanti...caldi....potenti e...senza fine....
Per qualche istante mi aveva fatto rivivere quei momenti di piacere e di paura che avevo provato quando mi aveva violentata in quel gabinetto.
Avevo sentito gli stessi odori di urina,gli stessi rumori degli scicquoni dei box accanto,i suoi stessi ansimi,il suo fiato pesante,le sue mani ruvide su di me,il suo cazzo che tentava di profanare la mia bocca e la sua verga che mi apriva in modo irreparabile la fica che comunque,coi suoi incontenibili fluidi,lo implorava di continuare e di togliermi quella verginità che,forse,non avevo mai perduto nonostante che io e te fossimo sposati da 5 anni.
Poi amore,le sue carezze,i suoi baci,la sua dolcezza,mi hanno risvegliata da quell'incubo nel quale ero riprecipitata e mi hanno riportata tra le sue calde e morbide braccia.
Tutto è avvenuto in un tempo rapidissimo,un lampo,un battere di ciglia e subito lui,senza bisogno dei preliminari,della sua lingua o della mia saliva spalmata dalle mie mani,mi aveva penetrata scivolandomi dentro come fossi di burro con la sua lama infuocata.
Amore...ero già pronta per lui oggi!
Forse ero già pronta da sempre ed anche quando dentro di me gode e mi fa godere Khalifa,in realtà è con lui che sto facendo l'amore...è lui che mi sta chiavando è da lui che aspetto lo zampillo che riscalderà il mio corpo trascinandomi in un delirio di sensi.
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Commenti dei lettori al racconto erotico