Marcella: buona domenica
di
alybas
genere
etero
Storia vera
Domenica mattina….trilla il campanello infastidito sono uscito dal bagno, guardo lo spioncino ed è Marcella con un abitino da casa. Mi ha portato le chiavi che le ho dato in ascensore e mi ha detto che hanno iniziato a trasportare le cose in cantina. Io l’ho fatta accomodare e lei ha cercato di liberarmi dall’accappatoio, mi ha toccato li. Io ho sorriso…. Le ho detto che non funziona così. La vestaglietta è molto più maneggevole e sono sul suo corpo subito. La lavoro con le dita in figa, mi inginocchio, succhio il clito. Utilizzo la lingua. Sento il desiderio di Marcella, vedo il liquido che scende a fiotti e lei che mi implora geme. Le piacerebbe il mio pene, vuole averlo in mano, vuole saggiarlo in bocca io le aggredisco con la lingua il clitoride. Marcella ha iniziato a contorcersi ma sono solo le dita che ho fatto andare in profondità e sono le mie dita che le fanno schizzare gli umori. Mi piace vedere Marcella implorare. Le ho preso d’assalto le natiche l’ano è largo bello comodo quindi ci ho potuto giocare ad entra ed esci senza problemi. Mai il pene sempre con le dita. L’ho lubrificata a dovere e ho goduto del vederla godere poi ho deciso di prenderla per la testa l’ho fatta inginocchiare ed è partita col pompino. Lei ha cercato di parlare ma ha succhiato e leccato. Si è data talmente da fare che l’ho premiata con il seme che ha riempito il suo viso e il suo corpo. Le ho messo una mano su culo e lei complice mi ha chiesto se la volevo inculare. Ho compreso in questi attimi che la grande Marcella, quella che decideva tutto non decideva proprio nulla davanti a me. Le ho dato una pacca sul culo...la ho ringraziata per la chiave e le ho detto che ora credevo dovesse andare. Lei si è rivestita. Non credo abbia capito il mio rifiuto di non volerla possedere a fondo. Mi ha chiesto perché? Io le ho risposto che prendo quello che mi piace quando mi piace e senza dover rendere conto a nessuno. Lei si è tuffata su di me...io l’ho messa a pecorina e la ho cavalcata prima in figa….poi nell’ano….molto più lungamente.. ...ora si…... ….abbiamo fatto una bella doccia...buona domenica .....mi diverto ne sono sicuro mentre lei mi ciuccia
Domenica mattina….trilla il campanello infastidito sono uscito dal bagno, guardo lo spioncino ed è Marcella con un abitino da casa. Mi ha portato le chiavi che le ho dato in ascensore e mi ha detto che hanno iniziato a trasportare le cose in cantina. Io l’ho fatta accomodare e lei ha cercato di liberarmi dall’accappatoio, mi ha toccato li. Io ho sorriso…. Le ho detto che non funziona così. La vestaglietta è molto più maneggevole e sono sul suo corpo subito. La lavoro con le dita in figa, mi inginocchio, succhio il clito. Utilizzo la lingua. Sento il desiderio di Marcella, vedo il liquido che scende a fiotti e lei che mi implora geme. Le piacerebbe il mio pene, vuole averlo in mano, vuole saggiarlo in bocca io le aggredisco con la lingua il clitoride. Marcella ha iniziato a contorcersi ma sono solo le dita che ho fatto andare in profondità e sono le mie dita che le fanno schizzare gli umori. Mi piace vedere Marcella implorare. Le ho preso d’assalto le natiche l’ano è largo bello comodo quindi ci ho potuto giocare ad entra ed esci senza problemi. Mai il pene sempre con le dita. L’ho lubrificata a dovere e ho goduto del vederla godere poi ho deciso di prenderla per la testa l’ho fatta inginocchiare ed è partita col pompino. Lei ha cercato di parlare ma ha succhiato e leccato. Si è data talmente da fare che l’ho premiata con il seme che ha riempito il suo viso e il suo corpo. Le ho messo una mano su culo e lei complice mi ha chiesto se la volevo inculare. Ho compreso in questi attimi che la grande Marcella, quella che decideva tutto non decideva proprio nulla davanti a me. Le ho dato una pacca sul culo...la ho ringraziata per la chiave e le ho detto che ora credevo dovesse andare. Lei si è rivestita. Non credo abbia capito il mio rifiuto di non volerla possedere a fondo. Mi ha chiesto perché? Io le ho risposto che prendo quello che mi piace quando mi piace e senza dover rendere conto a nessuno. Lei si è tuffata su di me...io l’ho messa a pecorina e la ho cavalcata prima in figa….poi nell’ano….molto più lungamente.. ...ora si…... ….abbiamo fatto una bella doccia...buona domenica .....mi diverto ne sono sicuro mentre lei mi ciuccia
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