In viaggio con mio padre -17°- Ho scopato con mio padre sul mio letto matrimoniale.

di
genere
incesti

Purtroppo in quei giorni non mi era stato facile neanche appartarmi con mio padre.

Anche lui infatti,aveva problemi con la moglie,mia madre,a giustificare eventuali uscite notturne non essendoci,a causa della fiera appena terminata,la possibilità di inventare clienti da portare a cena.

Ero riuscita a fargli due veloci pompini(Comunque sempre graditi e gustosi) nel suo ufficio approfittando dell'ora di intervallo in cui tutti i dipendenti erano andati a mangiare fuori.

L'unica vera occasione propizia per stare insieme me l'aveva offerta la mia domestica filippina che mi aveva chiesto di dividere in due il suo giorno di riposo in quanto sarebbero arrivati alcuni suoi parenti da Manila.

Come d'accordo dunque,la ragazza aveva lavorato il giovedì mattina e sarebbe rientrata il venerdì pomeriggio.

Un'occasione ghiotta per me per andare a casa mia e di mio marito con mio padre.

Quel pomeriggio,mentre mio marito era in ufficio a lavorare io e mio padre con la scusa di una visita ad un fornitore,ci siamo assentati e siamo andati a casa mia.

Mentre aprivo la porta di casa,il cuore mi batteva a mille mentre un lieve tremore avviluppava tutto il mio corpo.

Erano anni oramai che tradivo mio marito ma mai lo avevo fatto a casa nostra sul nostro letto coniugale ed in quel momento ero procinto di farlo addirittura con mio padre.

Per qualche istante mi ero sentita davvero una puttana!

Fortunatamente,mio padre che aveva capito la situazione,mi aveva abbracciata ed accarezzandomi i capelli,mi aveva rincuorata con parole dolci ma precise sul fatto che vi sono dei comportamenti umani che non possono essere spiegati se non col fatto che in tutti noi si può scatenare una bramosia di libertà che ci porta a contravvenire ad ogni tabù o insensate convenzioni.

-Tesoro,io e te in questo momento abbiamo voglia di fare l'amore e questo nostro desiderio non fa del male a nessuno.

Il male lo vediamo solo noi costruendoci nel nostro cervello una serie di barriere che traggono origine dalla nostra educazione cattolica e dai mille tabù che hanno saputo inculcarci certe convenzioni mentre le nostre pulsioni ancestrali vengono da molto lontano e determinano i nostri desideri e le nostre passioni.

Quando riusciamo a liberarci da certi pregiudizi,possiamo davvero volare,volare molto in alto senza aeroplano ma solo con la nostra voglia di vivere,di godere,di amare ed essere amati.-

Poi mi aveva spiegato,un po cinicamente che il fatto che avrebbe fatto l'amore con sua figlia sul suo letto coniugale mentre il "cornuto" era al lavoro,lo eccitava terribilmente.

Sentirlo pronunciare quella parola "cornuto" mi aveva fatto sobbalzare ma subito dopo,ogni timore era scomparso mentre tra le cosce,si stava formando un lago di umori.

"Ebbene si!Stavo mettendo le corna a mio marito sul suo letto nuziale e questo mi avrebbe fatto godere di più!Che troia!"

Senza neanche aspettare il tempo di arrivare in camera da letto,mi ero inginocchiata e abbassandogli i pantaloni e le mutande avevo preso a succhiarlo con una voglia incontenibile sfilandomelo dalle labbra solo per prendere fiato e quando lui,sentendo che stava per mi aveva allontanato la testa:

-Sandra...così mi fai venire-

-Sborra papà...sborra...non ce la faccio più...voglio bere tutto di te...sborrami in bocca adesso!-

Lo avevo implorato prima di riprenderlo in bocca e sentirmi subito dopo scaldare dai suoi caldi fiotti di sborra.

Dopo aver goduto e prima ancora che lo ripulissi completamente,mi aveva preso tra le braccia come fossi la sua sposa e unendo le sue labbra alla mia bocca mi aveva succhiato la lingua bagnata di saliva e di sperma e mi aveva portata in camera da letto rilasciando lucide gocce bianche sul pavimento.

Grazie alla capacità di mio padre di recuperare energie e ricaricare la "pistola",avevamo fatto l'amore per più di tre ore ripercorrendo ogni capitolo del nostro repertorio erotico ed alla fine,mi sentivo piena del suo seme in ogni foro ed ogni anfratto del mio corpo.

Sicuramente a tenere viva la nostra eccitazione vi era il fatto che fossimo sul talamo coniugale e che anche se invisibile,vi aleggiava la figura di quel cornuto di mio marito.

Mio padre era tornato in ufficio mentre io ero rimasta a casa a rimettere in ordine il disastro che avevamo combinato.

Essendo in casa in un orario che non mi era consueto,dopo aver rassettato ed essermi rimessa in ordine,avevo cucinato per mio marito un piatto a base di pesce che a lui piace molto.

Dopo la cena,l'avevo spogliato e approfittando della carica erotica che ancora avevo addosso,l'avevo succhiato mentre era seduto sul divano e quando era ben duro,mi sono messa su di lui,mi sono impalata e l'ho cavalcato sino a farmi sborrare dentro.

Fortuna che avevo ancora in mente il ricordo di quelle ore appena trascorse con mio padre altrimenti,non lo avrei neanche sentito dentro e se non mi fossi aiutata con la mano sul clitoride,non avrei neanche goduto.

Erano oramai passati più di dieci giorni da quando eravamo rientrati da Parigi e secondo i programmi Ametra sarebbe già dovuta essere a Milano.

Mio padre cominciava ad essere un po impaziente ed in verità,lo ero anch'io.

Segue





scritto il
2019-05-05
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