Sposini in luna di miele:Lei troia Lui cornuto 8°

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genere
tradimenti

Mentre Andrea si accingeva a chiudere la porta,lei lo aveva fermato dicendo:

-Lasciala aperta,sono sicura che il mio maritino sarà felice di sentire quanto mi fai godere col tuo cazzone!-

In effetti il marito,che sino a quel momento pareva in uno stato di dormiveglia,si era come destato di colpo e sollevando leggermente le natiche si era sfilato il pantaloncino sporco di sperma rimanendo anche lui nudo e col piccolo cazzo già eretto.

Aveva colto pienamente nel segno la ragazza quando gli aveva detto che il loro sarebbe stato un matrimonio perfetto grazie al fatto che lei si era scoperta quasi ninfomane e vogliosa di recuperare il tempo perduto prendendosi più cazzi possibili anche se erano ancora in viaggio di nozze mentre a lui piaceva e lo eccitava l'idea che la sua giovane ed avvenente sposa scopasse con altri.

Disteso sul divano con una mano si accarezzava l'uccello mentre con l'altra si strizzava i capezzoli mentre dall'altra stanza gli giungevano i primi segnali dei preliminari amorosi in atto.

Sin da adolescente aveva preso l'abitudine di accarezzarsi e strizzarsi i capezzoli provandone un piacere che gli faceva subito indurire il cazzo spingendolo a furiose masturbazioni.

La pratica onanistica a quella età era la sua preferita(ed anche unica attività sessuale) giacché,per via della sua educazione e della scarsa dotazione di cui era reso conto quando faceva la doccia insieme ai suoi compagni di calcio o quando,ancora più piccolo si appartava coi suoi amichetti per le leggendarie gare di seghe di gruppo.

Col trascorrere dei minuti,i piccoli segnali provenienti dalla camera da letto,aumentavano di tono e di intensità divenendo respiri affannosi.

Anche le voci erano cambiate e quella del maschio e della femmina si sovrapponevano,si contrastavano,si incitavano sino a divenire veri urli di godimento e quando lei aveva avuto il suo primo devastante orgasmo,ansimando e gemendo aveva gridato:

-Amore....godoooooo....godoooo....le senti anche tu amore come mi fa godere questo porco...-

-Siiiiiiiiiiiiiiiiiii...siiiiiiiiiiiiiiii....ti sento....ti sento.....-

Le aveva risposto rantolando sborrando anche lui sulla sua pancia.

Dopo il primo orgasmo,la moglie aveva ripreso ad ansimare ed incitare il suo amante a dargliene di più quando,dopo un momento in cui dalla stanza usciva solo un flebile brusio lei aveva gridato:

-Siii...siii...Andrea...nel culo,mettimelo nel culo che è già sfondato e pronto per il tuo cazzone.-

Mentre gridava quelle parole affinché anche il marito le sentisse,dalla camere da letto,fuoruscivano i suoni martellanti dovuti al fatto che i due amanti stavano cambiando rapidamente postura provocando violenti colpi sul muro della spalliera in legno.

Da quel momento,e dopo un secco grido subito spento fuoruscito dalla bocca della donna,quel rumore aveva assunto un ritmo diverso e crescente accompagnato da lunghi "si" di assenso e godimento che sortivano dalle labbra della donna montata e inculata da dietro come una cagna.

La donna era oramai in preda ad una interminabile sequela di spasmi orgasmici procuratele dalla mano dell'uomo che mentre l'inculava le tormentava la clitoride.

Il tutto era accentuato dal piacere anale che pur non provocando orgasmi,le dava sensazioni di piacere intensissimi e continui che coinvolgevano tutto il suo corpo scosso tutto da un lieve tremore e la sua mente proiettata in un mondo di colori ed amore infinito in cui l'eterea presenza del suo giovane e complice sposo pareva essere la figura centrale.

Il marito giaceva sfinito sul divano coinvolto nell'osceno amplesso della moglie attraverso le urla,i gemiti ed i rumori che giungevano attraverso la porta.

I suoni oramai familiari che gli accarezzavano gli orecchi erano stati improvvisamente alterati dal grido dell'uomo che,come un ruggito era sfuggiato dalla sua bocca nel momento in cui,aveva cominciato a pompare sperma direttamente nelle stomaco della donna attraverso i canali dell'intestino.

Un ruggito bestiale accompagnato dal grido di sua moglie oscenamente appagata da quell'innaturale accoppiamento:

-Siiiiiiiiiiiiiiiiiiii....siiiiiiiiiiiiiiiiiiii...sborra.......sborra.....godi godi nel mio culo!-

-Tu sei un uomo fortunato.-

Aveva detto Andrea rivolgendosi al marito mentre tutto sudato e col cazzo gocciolante si dirigeva verso la cucina per prendere delle bibite fresche.

-Hai una moglie meravigliosa....cerca di tenertela cara perché credo che nessun'altra potrebbe farti godere e renderti felice come fa lei.-

Il marito l'aveva ascoltato in silenzio ed in cuor suo sapeva che era proprio così!

Mentre tornava verso la camera da letto,aveva offerto una Coca anche a lui e prima di appartarsi ancora con la sua sposa gli aveva detto:

-Non temere non te le mangio la tua sposina ed anche se malvolentieri,più tardi te la restituisco felice ed appagata...sarà tutta per te.-

Hanno chiavato ancora per oltre un'ora quando lui era uscito dalla stanza e gli aveva detto:

-Vai...ti sta aspettando la tua sposa,dormirò io sul divano quelle poche ore che mancano al mio lavoro.-

La sposa completamente bagnata e stazzonata,aveva gli occhi dilatati e lucidi come brillanti.

Il viso disteso.

La bocca carnosa in atteggiamento sensuale,le cosce un po divaricate all'interno delle quali colavano lucidi filamenti biancastri.

Lei distesa in posizione supina,l'aveva invitato a giacerle accanto accogliendolo con un sensuale ed affettuosissimo abbraccio che li aveva accompagnati insieme tra le braccia di Morpheo.

segue

scritto il
2019-05-25
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