Una moglie timida, ma...- Yoga (Spin-off) Parte 1

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prime esperienze

Per Elena era un periodo molto stressante, tra le bambine, il lavoro e tutto il resto. Aveva bisogno di una valvola di sfogo, così un giorno la sua migliore amica, Michela, con cui si conosceva dai tempi della scuola, le disse di provare con lo yoga: «Fa bene al corpo e allo spirito», le aveva detto, consigliandole poi la palestra dove andava lei ormai da anni.
Elena si era iscritta al corso, arrivò alla prima lezione con Michela. Era un po’ tesa, soprattutto quando entrarono nello spogliatoio delle donne: c’erano già altre due giovani donne, saranno state sulla trentina, una indossava solo un perizoma minuscolo e un reggiseno sportivo, mentre l’altra aveva già indossato gli aderenti pantaloni da yoga. Erano una bionda ed una mora, Elena notò subito i loro fisici asciutti e perfetti, tonificati dall’attività fisica. Arrossì al solo pensiero di doversi spogliare davanti a loro. Il suo corpo era più morbido del loro, aveva il seno grande ed un bel sedere burroso. Michela le presentò le due donne, loro compagne di corso, Giovanna la bionda ed Eleonora la mora. Le due poco dopo uscirono dallo spogliatoio, Michela iniziò a spogliarsi, anche lei aveva un fisico da urlo, tonico nonostante l’età. Elena prendeva tempo e allora la sua amica le disse: «Ele, che fai non ti cambi?».
«Si, adesso… non trovo… un secondo e mi cambio», rispose imbarazzata Elena.
Michela, che la conosceva bene, le si avvicinò e le disse guardandola con i suoi occhi azzurri: «Non ti devi vergognare. Sei bellissima». Elena le fu grata per il suo commento, ma le disse: «Abbiamo la stessa età e guarda che figurone che fai tu». Michela era in intimo e il suo fisico di quarantacinquenne era perfetto: portava la seconda di seno, la pancia piatta ed un sedere tondo e sodo sfociava in un paio di gambe toniche e ben tornite. «Beh, io non ho avuto figli e ho passato più tempo in palestra che a casa. E poi sai quanti mi dico che sono troppo secca?», concluse con una risata che strappò un sorriso ad Elena. Si spogliò anche lei rimanendo in intimo, poi indossò i pantaloni da yoga ed una maglietta, poi uscì a con Michela.
L’istruttore Marco, era molto bravo e professionale, spiegava con calma le varie posizioni dello yoga, soprattutto ad Elena che era l’ultima arrivata. La lezione durò un’ora e alla fine Elena era sfinita, alla faccia di chi dice che lo yoga è rilassante, i minuti finali di meditazione la fecero rifiatare un po’, poi le dieci donne entrarono nello spogliatoio per farsi la doccia.
«Come ti è sembrata la prima lezione?», le chiese Michela mentre iniziava a spogliarsi.
«Più faticosa del previsto», rispose Elena ridendo, poi si tolse la maglietta e i pantaloni. Le altre donne, tutte più giovani di lei erano già nude, compresa la sua amica. Lei era un po’ imbarazzata, non si era mai trovata in una situazione così.
Prese il coraggio a due mani e si slacciò il reggiseno, liberando il suo seno abbondante, ma ancora sodo, poi si tolse anche le mutandine e tirò un sospiro di sollievo. Michela se si avvicinò e le disse con un gran sorriso: «Vedi che non è successo niente?». Poi, inaspettatamente, diede un buffetto ad un seno di Elena e aggiunse: «Vorrei averle io le tue tette!». Senza lasciarle possibilità di rispondere entrò nella doccia.

Ad Elena piaceva molto il corso di yoga, nonostante si sentisse ancora impacciata nelle posizioni e anche negli spogliatoi continuava ad arrossire quando si spogliava.
Un sabato pomeriggio Michela la invitò a casa sua dicendole che avrebbero preso un caffè e poi magari potevano concedersi un’oretta di Yoga insieme. Ovviamente la donna accettò, lasciò le bambine con Dante e andò a casa di Michela. La sua amica abitava in una casa abbastanza grande in aperta campagna, aveva un grande giardino ombreggiato da molti alberi. La accolse già vestita per fare yoga, con i leggins aderenti, un top molto ridotto e scalza: «Ciao Ele! Come va?». Le due si scambiarono due bacini sulle guance e l’ospite rispose: «Ciao, Michi, tutto bene, mi ci voleva una giornata di stacco». La fece accomodare ed invece del caffè le offrì una bibita fresca, faceva molto caldo quel giorno. Chiacchierarono un po’ sorseggiandola, poi Michela le chiese: «Allora, ti va di fare un po’ di yoga?».
«Certo! Dove ci mettiamo?». Uscirono in giardino e misero i tappetini sull’erba, anche Elena era già vestita per lo yoga, si tolse solo le scarpe.
«Devi provare una cosa nuova, assolutamente», le disse Michela, «lo yoga nuda. È un’esperienza fantastica!».
Elena arrossì e rimase senza parole, poi balbettò: «Nuda? Non so… è un po’… strano…».
«Tranquilla, non c’è nessuno qui, oltre me e te. Io lo faccio tutte le mattine qui in giardino», le disse la sua amica che si era già tolta il top, sotto non portava il reggiseno, si sfilò anche i pantaloni, non indossava neanche le mutandine. Elena era molto imbarazzata, Michela se si avvicinò e prese la maglietta dal basso e gliela sfilò rapidamente, lasciandola in reggiseno. «Non fare la bambina, spogliati, siamo solo io e te».
Elena annuì e si spogliò completamente anche lei. Si misero sui tappetini ed iniziarono con un Saluto al Sole come riscaldamento. Gli uccellini cantavano intorno a loro ed una leggera brezza sfiorava i loro corpi nudi. Avevano entrambe gli occhi chiusi, Elena quasi subito si rilassò completamente, respirando con calma, rendendosi conto che in quel momento non le importava di com’era il suo corpo, ne di quello di Michela. Si sentiva libera, i vestiti erano una costrizione inutile e questo la aiutò a liberare ancora di più la mente e lo spirito da tutti i problemi che la assillavano. Si godette solo le splendide sensazioni che quell’esercizio, immerse completamente nella natura, le dava.
Finito il Saluto al Sole rimasero ancora qualche istante a respirare con calma, poi Elena riaprì gli occhi e sussurrò: «Avevi ragione… è fantastico».
Michela le si avvicinò e le disse piano, sfiorandole la mano: «Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto. Ora facciamo un po’ di posizioni yoga di coppia…».

Per commenti, critiche e richieste antom93@libero.it
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2019-06-24
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