Mio cugino porcello 4
di
tato
genere
incesti
Avevo iniziato le vacanze, nel modo migliore, avevo fatto sesso con mio suocero, e poi con mio marito, mi sentivo una principessa nel proprio castello, mia suocera, che poi era mia zia, mi trattava come una figlia, e spesso ci si trovava a chiacchierare di cose di donne, e non erano mancati momenti in qui, eravamo nude, lei è una bella donna, in carne, un seno stupendo, un poco cascante, viste le dimensioni, un culo bello tondo, e intravedevo in mezzo alle sue coscie una fighettina bella chiusa, un'ostrica, senza un pelo, mi eccitava nonostante sia a mia volta ormai una femmina.
E così, dopo pochi giorni di vacanza, ero intenta in camera mia a prepararmi, ero nuda, e ad un tratto, entra mia madre, indossava un pareo, ma sotto era completamente nuda, si siede sul letto, e parliamo del più e del meno, e adun tratto, mi avvicino, le apro il pareo, lo lascio cadere a terra, e la ammiro, cosa fai stupidina, come se non mi avessi mai vista nuda, no mamma, confrontavo tè alla zia, siete quasi identiche, avete lo stesso fisico, e poi le allargai leggermente le coscie e potei vedere bene la sua fighetta, anchessa un'ostrichina chiusa, con due dita la allargai, resisteva, sorrise, e si stese sul letto, allargò per bene le cosce, e così potei allargare le grandi labbra e vedere il rosa salmone del suo interno, era stupenda, come è stretta mamma, ma come fai a scopare con papà, ha un cazzo enorme, lei rise, sciocchina, cembra piccolina, ma credimi, è una caverna, intanto, mentre la toccavo, iniziò a bagnarsi, e lei ad eccitarsi, la cosa non sfuggì alla zia, che sentiteci parlare e confabulare, entrò in camera e ci vide intente al gioco, ma brave le mi puttanelle, e si sedette al fianco di mamma, vedi zia le dissi, stavo confrontando la fighetta di mamma con il ricordo della tua, ricordo, in un attimo era nuda, a coscie aperte, confrontale per bene tesoro, siamo sorelle no?, e baciò la mamma, che ricambiò.
Sai disse mamma alla zia, Paola si è chiesta come mai è stretta e piccola e come faccia a scopare con mio marito, la zia rise di gusto, ma Paola non sa e non conosce la nostra storia, e ribaciò mamma, il bacio fù lungo e con passaggio di lingua tra una bocca e l'altra, si vedeva che erano abituate tra loro.
Poi ad un tratto, si misero fianco a fianco, sollevarono le gambe, allargarono le coscie,e zia mi disse, bene, leccaci tutte e due, eseguii, per una ventina di minuti mi alternai da una figa all'altra, fino a farle godere, e potei ammirare il liquido che fuoriusciva dalle loro fighe, denso appiccicoso e abbondante.
Una volta ben bagnate, mamma mi disse, bene Paola, ora vedrai di cosa siamo capaci io e la zia, metti le tue mani a cucchiaio, e inizia a giocare con le nostre fighette, iniziai, lentamente ruotavo il polso, e infilavo il primo, il secondo dito, e via via il resto, iniziarono ad ansimare, chiusero gli occhi e io spinsi, in breve entrai con la mano, erano calde al loro interno, e mi chiesero di continuare, e infilai il braccio fino al gomito, era pazzesco, e così iniziai a soparle, godevano, e molto, erano sempre più bagnate, e poi ad un tratto, mi chiesero di uscire, e una volta libere, si misero a pecora, ora Paola, infilaci di prepotenza e sbattici, le mie mani entrarono sentii uno schiocco, e scivolai dentro, godevano come pazze, mentre si baciavano, vedevo i loro seni sbattere era una visione pazzesca.
Poi non resistetti, sfilai la mano dalla mamma, e trasferito un po' di liquido vaginale, iniziai a giocare con il suo culetto, mamma si accorse, a piccola troia, si forza, tanto sarà la stessa cosa che con la mia figa, e così dopo una decina di minuti, ero dentro il culo di mia madre, la zia mi guardò, e mi disse, e io? OTTIMO MI DIVERTII ANCHE CON LEI, COSì, IN BREVE ALTERNAVO IL LORO CULO ALLE LORO FIGHE, E COSì, STREMATE SI ACCASCIARONO sul letto.
Le osservai, e mi riproposi di farmi raccontare la loro vita sessuale in un secondo tempo, poi mi misi tra di loro, tra le loro mammelle, e alternando le loro labbra dissi, mi ricambiereste il favore?, mi abituereste a prendere il braccio?, mamma mi abbracciò, certo piccola, ma non sarà ne facile ne veloce, ma ti aiuteremo vedrai, e un attimo dopo mamma prese in bocca il mio cazzo, lo fece indurire, e poi mi disse, bene Paola, scopa tua suocera forza, le salii sopra e la infilai le mi strinse a sé, e mi fece sborrare dentro, godendo del mio seme.
E così, dopo pochi giorni di vacanza, ero intenta in camera mia a prepararmi, ero nuda, e ad un tratto, entra mia madre, indossava un pareo, ma sotto era completamente nuda, si siede sul letto, e parliamo del più e del meno, e adun tratto, mi avvicino, le apro il pareo, lo lascio cadere a terra, e la ammiro, cosa fai stupidina, come se non mi avessi mai vista nuda, no mamma, confrontavo tè alla zia, siete quasi identiche, avete lo stesso fisico, e poi le allargai leggermente le coscie e potei vedere bene la sua fighetta, anchessa un'ostrichina chiusa, con due dita la allargai, resisteva, sorrise, e si stese sul letto, allargò per bene le cosce, e così potei allargare le grandi labbra e vedere il rosa salmone del suo interno, era stupenda, come è stretta mamma, ma come fai a scopare con papà, ha un cazzo enorme, lei rise, sciocchina, cembra piccolina, ma credimi, è una caverna, intanto, mentre la toccavo, iniziò a bagnarsi, e lei ad eccitarsi, la cosa non sfuggì alla zia, che sentiteci parlare e confabulare, entrò in camera e ci vide intente al gioco, ma brave le mi puttanelle, e si sedette al fianco di mamma, vedi zia le dissi, stavo confrontando la fighetta di mamma con il ricordo della tua, ricordo, in un attimo era nuda, a coscie aperte, confrontale per bene tesoro, siamo sorelle no?, e baciò la mamma, che ricambiò.
Sai disse mamma alla zia, Paola si è chiesta come mai è stretta e piccola e come faccia a scopare con mio marito, la zia rise di gusto, ma Paola non sa e non conosce la nostra storia, e ribaciò mamma, il bacio fù lungo e con passaggio di lingua tra una bocca e l'altra, si vedeva che erano abituate tra loro.
Poi ad un tratto, si misero fianco a fianco, sollevarono le gambe, allargarono le coscie,e zia mi disse, bene, leccaci tutte e due, eseguii, per una ventina di minuti mi alternai da una figa all'altra, fino a farle godere, e potei ammirare il liquido che fuoriusciva dalle loro fighe, denso appiccicoso e abbondante.
Una volta ben bagnate, mamma mi disse, bene Paola, ora vedrai di cosa siamo capaci io e la zia, metti le tue mani a cucchiaio, e inizia a giocare con le nostre fighette, iniziai, lentamente ruotavo il polso, e infilavo il primo, il secondo dito, e via via il resto, iniziarono ad ansimare, chiusero gli occhi e io spinsi, in breve entrai con la mano, erano calde al loro interno, e mi chiesero di continuare, e infilai il braccio fino al gomito, era pazzesco, e così iniziai a soparle, godevano, e molto, erano sempre più bagnate, e poi ad un tratto, mi chiesero di uscire, e una volta libere, si misero a pecora, ora Paola, infilaci di prepotenza e sbattici, le mie mani entrarono sentii uno schiocco, e scivolai dentro, godevano come pazze, mentre si baciavano, vedevo i loro seni sbattere era una visione pazzesca.
Poi non resistetti, sfilai la mano dalla mamma, e trasferito un po' di liquido vaginale, iniziai a giocare con il suo culetto, mamma si accorse, a piccola troia, si forza, tanto sarà la stessa cosa che con la mia figa, e così dopo una decina di minuti, ero dentro il culo di mia madre, la zia mi guardò, e mi disse, e io? OTTIMO MI DIVERTII ANCHE CON LEI, COSì, IN BREVE ALTERNAVO IL LORO CULO ALLE LORO FIGHE, E COSì, STREMATE SI ACCASCIARONO sul letto.
Le osservai, e mi riproposi di farmi raccontare la loro vita sessuale in un secondo tempo, poi mi misi tra di loro, tra le loro mammelle, e alternando le loro labbra dissi, mi ricambiereste il favore?, mi abituereste a prendere il braccio?, mamma mi abbracciò, certo piccola, ma non sarà ne facile ne veloce, ma ti aiuteremo vedrai, e un attimo dopo mamma prese in bocca il mio cazzo, lo fece indurire, e poi mi disse, bene Paola, scopa tua suocera forza, le salii sopra e la infilai le mi strinse a sé, e mi fece sborrare dentro, godendo del mio seme.
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