Io e Max (parte prima)

di
genere
gay

Nonostante non abbia più avuto rapporti con Andrea né con altri per più di 20 anni, la voglia e la curiosità verso il sesso maschile, non mi ha mai lasciato. Da qualche tempo, ho scoperto le videochat. Ti ritrovi a chattare con sconosciuti, spesso tanti uomini sposati come me, vogliosi di "divertirsi" un po', segandosi tra maschietti.
Un giorno, quest'estate, ero tornato da lavoro subito dopo pranzo. Giornata di sole, decido di mettermi in terrazza per abbronzarmi un po'. Avendo la fortuna di avere una terrazza lontana da occhi indiscreti, decido di prendere il sole integralmente. Mentre mi cospargo di crema protettiva in basso, ne approfitto per farmi una sega. Rilassato sul lettino, sotto il sole, comincio a lavorarmi per bene. E per metterci ancora più pepe, decido di farla in videochat. Cerca, cerca, cerca: o troppo giovani, o palestrati, o ragazzi che ti vedono la pancetta o ti vedono troppo peloso.... Prima di smontarli del tutto, finalmente trovai il tipo giusto. Max, sposato 50enne, anche lui della provincia di Terni, non palestrato, peloso, brizzolato e questo pomeriggio a casa da solo anche lui.
Naturalmente, per entrambi, nessuna inquadratura del viso. L'inquadratura è solo sulle nostre mani che stringono i propri cazzi. Lui è steso sul divano di casa. Si accarezza la cappella lucida, per poi scappellarsi tutto. Io lo guardo, mi tocco, mi stringo le palle perché mi ha detto che lo faceva eccitare... Max viene qualche minuto prima di me: solitamente, la maggior parte di quelli trovati in chat, appena vengono, escono dalla cam. Lui invece no, rimase per guardarmi venire. Mi piacque tantissimo vederlo che si puliva il cazzo con il dito per poi infilarselo in bocca, mentre mi diceva di immaginarlo in ginocchio che mi succhiava, poi inquadrarsi la bocca, mostrandomi la lingua, con sopra la sua sborra. "voglio berla tutta!"
Esplosi pure io!
Continuammo a chattare, sempre e solo inquadrando in basso. Ad un certo punto mi fece una proposta: "siamo entrambi sposati, curiosi di provare piacere tra uomini, abbiamo sicuramente la priorità di essere discreti... Ma... Che ne dici di scambiarci i numeri, ritrovarsi di nuovo in videochat è un po' complicato!"
Non sapevo se accettare ma, tra una cosa e l'altra era più di mezz'ora che chattavamo, mai successo, mai arrivato neanche a 10 min!
Max capii la mia indecisione e non insistette oltre. Gli dissi che se era destino, ci saremmo ritrovati. Ridemmo, sapendo che sarebbe stato complicato. Lui mi propose una fascia oraria: dalle 22 in poi, era un caso che fossimo online quel pomeriggio. Passarono i giorni, ogni sera verso le 23 riuscivo ad essere solo e a entrare in videochat: niente, di Max, neanche l'ombra. L'avevo perso! Che nervi, al solo pensiero di quel pomeriggio, del suo cazzo e di come lo muoveva, di quando si era messo la sborra sulla lingua fingendo di leccarmi il mio.... Che rabbia!
Ma il destino, forse, tanto cattivo non è....
Iniziarono le scuole, andai a prendere mia figlia che mi presentò la sua nuova compagna di classe dicendomi che abitava nella nostra stessa via, da poco più di 2 mesi. Arrivò la sua mamma, ci presentammo e ci incamminammo insieme verso casa. Le bimbe strinsero amicizia, le mamme cominciarono a frequentarsi. Un sabato ci fu una festa di compleanno di un loro compagno di scuola e accompagnai le bimbe, sapendo che poi sarebbe venuta la mamma a riprendere le bambine. Alle 19, suonò il campanello, aveva riaccompagnato mia figlia. Scesi al cancello: non era andata la mamma a riprenderle ma il papà. Appena si presentò, ebbi un sussulto.
"piacere, sono Massimiliano, finalmente ci conosciamo“, disse allungando la mano. Lo guardai. Quelle labbra... Quella mano...
"piacere mio. Finalmente ci conosciamo. Io sono Leo". Mi guardò anche lui, stranito. "non sei una faccia nuova, devo averti già visto da qualche parte, forse lungo la via".
Risi e gli dissi: "hai da scrivere? Segnati sto numero: 345xxxx.. Sai, ritrovarsi è complicato..."
Rimase zitto per un istante. Si illuminó. "tu sei quel Leo? Cazzo, non sei più entrato in chat o non son più riuscito a beccarti!"
Mentre le bimbe in macchina continuavano a parlare, mi disse che anche lui ogni sera per un paio di settimane mi aveva cercato in chat per arrivare alla conclusione che sarebbe stato impossibile ritrovarsi. Mi fece uno squillo: "ora hai anche tu il mio numero. Lo puoi usare quando ti va, magari anche per prendere il sole insieme...", ridemmo e gli risposi "beh, ora non è più stagione. Potremmo bere qualcosa in casa, da te, o da me...". Avevo il cazzo duro, si notava dal rigonfiamento della tuta. Se ne accorse. E mi disse "comunque... Anche io.. E che i jeans coprono..."
Ci interruppe mia figlia, voleva andare in casa. Ci salutammo. Il tempo di entrare in casa, ricevetti un suo messaggio: "immaginami in ginocchio, mentre....anzi, ma perché immaginarci quando potrebbe essere tutto reale?"
Qualche goccia mi bagnó i boxer... "non vedo l'ora di bere qualcosa insieme a te..."
Passò qualche giorno, dove ci scrivemmo di tutto e di più e, finalmente, arrivò quel pomeriggio.....
(continua...)

scritto il
2019-10-19
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