I caduti - L'accordo ( Capitolo 8)

di
genere
sentimentali

( IN REALTà QUESTì ULTIMI 3 CAPITOLI ERANO UNO SOLO , LI HO DIVISI PERCHE' ESSENDO PIU' CHE ALTRO NECEESSARI PER LA TRAMA CHE ARRIVERA' DOPO NON VOLEVO DIVENTASSE TROPPO SCOLLEGATO )


Strano come ogni dubbio se fidarsi o meno di Charlotte si fosse dissipato nel separarsi da Lillian.
Sentiva di avere un motivo in più per ribellarsi al concilio ed un motivo in più per vincere quella sfida.
Lillian.
Per ora gli interessi del Clan e di Daniel coincidevano, avrebbe pensato se fidarsi o meno quando questi si sarebbero esauriti e le loro strade si sarebbero dovute separare. Al momento ognuno aveva bisogno degli altri.
Si fece portare alla libreria di Charlotte non appena mise piede a New York.
A quell’ora il negozio era pieno di bambini appena usciti da scuola. Charlotte era seduta nel salottino con loro e stava leggendo una favola, mentre i genitori parlavano fra di loro .
Quando lei lo vide entrare , fece un cenno alla sua assistente , che la sostituì nella lettura.
“E’ così che vuoi che vedano il mondo? Principesse e streghe cattive?”le chiese Daniel quando lei si avvicinò.
“Immagino che nessuno ti abbia mai letto favole da piccolo”disse lei guardando i bambini che ascoltavano a bocca aperta e con estrema attenzione ogni parola di quel racconto “sei qui per accettare il nostro accordo?”chiese Charlotte continuando a tenere lo sguardo fisso sui bambini.
“Si”disse lui.
Lei si girò “ Tua sorella ?”
“E’ a Londra. La volevi fuori dal tuo piano , la volevi lontana ..ti ho accontentato”disse Daniel
“Vieni”disse Charlotte andando verso il suo piccolo ufficio sul retro.

“Come hai convinto tua sorella a lasciarti qui da solo?”gli chiese chiudendo la porta.
“Non l’ho convinta , le ho solo ordinato di Unirsi a James Scott”
“Il figlio di Lord Scott?? Ti rendi conto che ora loro hanno un arma per ricattarti ? E se Lillian gli dicesse quel poco che sa?”
“Tu non ti fidi di mia sorella , io si! Lillian non dirà loro niente e gli Scott sono così avidi ed egoisti che non vedrebbero un elefante nel loro salotto ..”disse Daniel iniziando a guardarsi intorno in quell’ufficio così dannatamente, rosa.
“Non sembri una tipa da rosa?”le disse poi prendendo una penna con il pelo in cima , dalla sua scrivania.
“Amylee Duncan?”chiese lei con una smorfia strappandogli di mano la penna.
“Arriverà a New York presto” rispose Daniel sedendosi su una delle sedie di fronte alla scrivania .
“Mi piacebbe chiederti come sei riuscito ma sinceramente, non m’interessa, purchè tu sia stato prudente..”
“Ci sono entrambi i nostri culi in gioco, siamo sulla stessa barca”
“Non è esatto. TU stai rischiando la tua di esistenza. Io quella di tutto il Clan, ho la loro fiducia e vorrei davvero tanto non deluderli, tu lo fai per te stesso..io lo faccio per loro”disse Charlotte sedendosi sulla scrivania davanti a Daniel.
“Finito?”le chiese lui
“Con cosa?”
“con il ruolo da martire. Se non ti fidi puoi ancora tirarti indietro..sei venuta tu da me…”
“Sei particolarmente irritante Daniel Hamilton..”togliendosi una scarpa ed appoggiando il piede in mezzo alle gambe di lui “la tua arroganza è quasi eccitante”
“Vuoi scoprire quanto?”sorrise lui
“Un giorno…magari..non amo mescolare il dovere al piacere..”disse lei iniziando a massaggiargli con il piede in mezzo alle gambe.
“Allora ti conviene smettere di muovere il piede”
“Non ti pensavo così sensibile”disse lei sorridendogli
“Non mi sono mai portato a letto una Gran Sacerdotessa”disse lui ironico.
Charlotte prese le forbici sulla scrivania e si sedette sulle gambe di Daniel, a cavalcioni con il viso girato verso di lui.
“Perchè l’anima di Amylee ti mostri cosa fare, lei dovrà fidarsi di te..non potrai usare i tuoi poteri con lei , dovrà essere solo una sua volontà”
“Ok”disse Daniel
“Non fare nulla che possa risvegliare i suoi poteri, non condurla alla consapevolezza di chi sia o , puoi credermi , ogni caduto percepirà la sua Luce..”
“ok” ripetè lui
“Sarai fedele alla parola data al Clan ed il Clan lo sarà con te”
“E che parola avrei dato al Clan?”chiese
“Tratterai ogni membro come tuo pari, renderai loro la dignità e lo scopo per cui sono stati creati “
“Posso farlo”
Charlotte si tagliò un dito con la punta della forbice e fece lo stesso con il dito della mano di Daniel.
“Per chiudere gli accordi noi del Clan facciamo così..”disse lei portandosi il dito di Daniel alla bocca e succhiando un pò del suo sangue.
“Tranquillo..ti stordirà i poteri solo per qualche minuto” disse lei vedendo la reticenza di Daniel nel portasi alla bocca il suo dito.
Lui guardandola le leccò il taglio dal quale usciva qualche goccia di sangue.
“E’ la prima volta che assaggio il sangue di un Caduto”disse Charlotte fissandolo
“Ma non è la prima volta che te ne porti uno fra le gambe..”disse lui appoggiando le mani sui fianchi di lei .
“Non da quando sono la Gran Sacerdotessa”sorrise Charlotte.
“L’accordo l’abbiamo fatto, ora non ci resta che aspettare l’arrivo di Amyleee…vuoi tornare alle tue favole?”le chiese .
“Sono stati giorni molto tesi.. potrebbe fare bene ad entrambi rilassarsi un pò .. non credi?”disse Charlotte
“Non sai quanto sono d’accordo”disse Daniel, l’effetto del sangue di Salewick era entrato in circolo, gli sembrava di sentire e percepire molto di più .. era improvvisamente atterrato in un mondo fatto di odori , profumi e sensazioni che non aveva mai percepito prima.
Lei si alzò sfilandosi i leggins e le slip. Lui si abbassò i suoi pantaloni e la guardò mentre impugnandogli l’erezione tornò a sedersi su di lui , facendosì possedere completamente dal cazzo di Daniel.
Lui gemette , non aveva mai sentito un piacere così profondo, scoparono godendo entrambi e tentando di non fare troppo rumore, non si baciarono mai , nemmeno una sola volta, nemmeno per sbaglio. Charlotte sembrava evitare volutamente quel contatto.
Vennero quasi all’unisono.
“Non avevo mai …”disse lui
“E’ il sangue che hai ingerito”disse lei alzandosi e rivestendosi “ora ti conviene andare prima che qualcuno dei tuoi ti veda qui ..anzi esci dal retro”
“MI piace l’effetto del tuo sangue..”disse lui rivestendosi
“Mi fa piacere, per fortuna ne hai preso poco , dovrebbe durare ancora poco poi tornerai in te” disse lei accompagandolo sul retro.
“Sedotto ed abbandonato..”disse Daniel senza riuscire a controllarsi , la desiderava ancora, anzi no. in realtà voleva ancora quella sensazione così potente che aveva provato nel scoparla.
“Vai ..e non venire più qui!! Se hai bisogno usa il cellulare..”disse lei sbrigativa aprendo la porta nel vicolo.
La puzza , il rumore della città , e la sirena di un allarme furono lo schiaffo in faccia di cui Daniel aveva bisogno per tornare “sobrio”.
“Cazzo!! Il vostro sangue amplifica anche le puzze..”disse lui schifato.
“Ricordati..”
“si si .. ti chiamo , non vengo qui..”le disse interrompendola ed andando verso la strada principale per cercare un taxi.
Se così poco sangue di salewick faceva quell’effetto ..cosa avrebbe mai potuto fare il sangue di Amylee??
Beh, doveva solo aspettare ancora un pò e lo avrebbe scoperto!
scritto il
2019-11-15
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