I Caduti - Capitolo 11
di
Babi
genere
sentimentali
“Proprio non capisco perchè mio padre voglia che ci sia anche tu”disse James guardando Lillian prepararsi.
“Non saprei..”disse lei mettendosi gli orecchini.
“Magari vuole solo mostrarti a tutti ..”disse lui avvicinandosi e guardandola dalla specchio .
“In questo caso sarà meglio che il vostro trofeo sia perfetto” disse iniziando poi a mettersi il rossetto. Rosa , esattamente come il vestito che aveva scelto.
“Credo che al vecchio farebbe davvero piacere scoparti..”disse James
“Cosa te lo fa pensare?”chiese lei cercando di sembrare totalmente indifferente ed algida.
“Lo conosco..vedo come ti guarda quando entri in una stanza..”
“Non so se esserne schifata o onorata..”disse lei alzandosi e girandosi verso di lui
“Sono pronta, possiamo andare dai tuoi ospiti”gli disse
Quando arrivarono nella sala da pranzo c’erano almeno una ventina di caduti , ad eccezione di lei , erano tutti uomini .
“Ecco finalmente il motivo per cui vi ho invitati..”disse Lord Scott quando lei entrò con James.
“Volevo farvi conoscere la figlia di Edward Hamilton, attuale moglie del mio erede..”
“Splendida come sua madre”disse uno dei caduti “bel colpo ..speriamo questa volta sia quella giusta”
“lo sarà..non è vero cara?”disse Lord Scott avvicinandosi a lei
Lillian non aveva capito a quale altra volta si stessero riferendo, ma l’istinto le diceva di non fare domande, almeno non in quel momento.
Fu una cena davvero strana, parlavano come se lei non fosse li , nessuno si rivolgeva direttamente a Lillian, il che poteva anche essere positivo , almeno non doveva fingere di dover fare conversazioni che in parte erano noiose ed in parte non capiva.
“Ho conosciuto sua madre una volta..ma era ancora completamente devota ad Edward..”disse uno di loro
“Che triste destino..morire da sola a Parigi..”aggiunse un’altro
Stavano parlando della sua vera madre, la donna che l’aveva messa al mondo e che non aveva mai conosciuto.
“Lillian sembra molto più determinata di sua madre..”disse Lord Scott
“Ce lo auguriamo tutti…”
Lillian guardò James, sembrava confuso quanto lei da quei discorsi..
“James…puoi lasciarmi solo con tua moglie”disse Lord Scott quando alla fine anche l’ultmo dei loro ospiti se ne fu andato.
“In realtà padre vorrei conoscere il motivo di questa cena”disse James contrariato dal fatto che tutti lo avessero ignorato.
Il padre finse di non sentire.
“Liliian vieni.. devo mostrarti una cosa…”disse rivolgendosi a lei .
James se ne andò arrabbiato.
Lillian seguì Lord Scott nel giardino.
“Cosa sai ti tua madre…la tua vera madre intendo”disse camminando
“In realtà poco..mio padre l’ha allontanata subito dopo la mia nascita. Non ha mai detto niente di lei ,ne a me ne a Daniel..”rispose Lillian
“La cosa non mi meraviglia..”sorrise Lord Scott
“Edward la credeva una traditrice…”
“E chi avrebbe tradito?”chiese lei
“La sola persona a cui Edward Hamilton tenesse realemente..se stesso…”disse arrivando davanti alla fontana al centro del grande parco e sedendosi sul bordo.
“Maribelle, tua madre, aveva capito che la devozione che lei aveva per lui non era ricambiata…così mi ha cercato..era incinta di te…credo volesse salvarti dal suo stesso destino..”
“Secondo lei quale sarebbe stato il mio destino?”chiese Lillian
“Lei aveva passato metà della sua vita ad essere l’ombra di suo fratello” disse senza rispondere alla domanda di Lillian
“Commovente.. “disse sarcastica Lillian
“Non t’importa di sapere chi era davvero tua madre?”chiese lui
“Sinceramente? Nemmeno un pò …”
Lord Scott sorrise, si alzò e le accarezzò il viso “ Sei assolutamente perfetta…”
“Perfetta per cosa?”chiese lei
“Tuo padre mi ha detto che quando eri una bimba continuavi a dire che volevi diventare la regina dei caduti “
“Era un gioco che mi divertivo a fare con Daniel”
“Lo vorresti fare ancora quel gioco ? Magari con qualcuno che potrebbe renderlo reale?”
“Sembra un gioco pericoloso”
“Solo se chi lo gioca ha ripensamenti o paure..tua madre ci ha provato , ma poi l’amore che provava per tuo padre l’ha fatta fallire…”
“Perchè ha bisogno di una Hamilton per realizzare il suo piano?”chiese Lillian
“Perchè siamo le due famiglie più potenti , perchè Europa e Nord America hanno il maggior numero di caduti …”
“Se volessi fare questo gioco…cosa dovrei fare?”
“Per prima cosa…devi farti mettere incinta..”
“Se crede che questo dipenda solo da me..”
“c’è una cosa che non sa nessuno…”la interuppe Lord Scott parlandole all’orecchio “James non può avere figli…ora inizi a comprendere perchè lo ritengo completamente Inutile per i miei scopi?”
“si”disse lei
“Immagino che se dipendesse da lui , il tanto agognato erede che porterà entrambi i nosti cognomi..non arriverà mai..ed io questo non posso permettermelo. Il compito principale di una Regina è dare eredi …”
“e dopo essere rimasta incinta.. cosa si aspetta che faccia?”chiese Lillian , avendo ormai capito chi avrebbe dovuto essere il padre del bambino.
“A questo penseremo a tempo debito..”disse Lord Scott
“Non farò niente se non mi dirà ogni cosa!”
“Io , immaginavo lo dicessi ..”disse prendendole la mano e tornando verso la casa “ ma ho già commesso l’errore di dire tutto a tua madre anni fa… ed anche se sono stato fortunato e tuo padre non mi ha denunciato al concilio ,non ho più tanto tempo …sono uno che impara dai propri errori…avrei preferito accettassi senza usaree le maniere forti, ma non mi dai scelta quindi…posso solo dirti di non complicare la vita a Daniel..perchè il concilio potrebbe non essere contento di scoprire che tuo fratello gli ha nascosto il fatto che la nuova Gran Sacerdotessa ha provato a spacciare il sangue di Salewick agli umani ..”
A Lillian si gelò il sangue nelle vene.
“Io lo capisco il perchè non l’ha detto ..le indagini del concilio, avere i loro inviati sempre con il fiato sul collo..e poi le ripercussioni sul rapporto con il Clan, detto fra di noi , anche io avrei sistemato le cose in sordina…ed immagino che ora la Gran Sacerdotessa gli deva un grande favore…è stato furbo , lo ammetto..ma in quanto membro del concilio devo ricordavi che è una violazione..ha nascosto un tradimento ed a commetterlo è stata una traditrice molto importante, in parte si può dire che sia una serpe in seno al concilio questa gran Sacerdotessa…gli altri 5 membri penserebbero che Daniel sia d’accordo con lei ..ed io , beh io dovrei dargli ragione..il dramma della democrazia..l’opione della maggioranza vince…alla luce di questa nuova informazione immagino che sarai più propensa a dire di si …giusto?”
“E cosa le fa credere che a me importi del destino di Daniel?” era un bluff, ovviamente, era sicuramente arrabbiata con lui, mandarla in quella casa era stato come un tradimento a tutto quello che si erano promessi , ma per nessuno ragione al mondo avrebbe permesso che qualcuno lo mettesse in pericolo , credeva in quello che lui le aveva detto “sei la persona più importante al mondo per me” e sapeva che mandarla li era parte di un piano , ed anche se lei non lo conosceva , anche se non l’approvava si fidava ancora di Daniel.
“L’intuito, ma credo che potremmo scoprirlo piuttosto in fretta.. “disse una volta arrivati alla porta a vetri della sala da pranzo , aprendogliela .
“in ogni caso..ora devi andare da tuo marito ..pensaci e poi fammi sapere la tua risposta…”disse Lord Scott
Lillian s’incamminò verso le scale.
“ah.. Lillian”disse lui “non metterci troppo tempo..”
Lei si girò , era già a metà scala .
“se accetto , lascerai in pace Daniel?”chiese
“Le sorti di Daniel dipendono solo da te..”
“Ti ho chiesto se lo lascerai in pace!”disse lei
“Hai la mia parola”rispose lui
“Mi avete voluto qui per questo..chi sia il padre è irrilevante..”
“E’ un si?”
“E’ un si”disse lei
“Manderò James via per un mese..dovrebbe bastarci “disse Lord Scott “ora va..prima che s’insospettisca troppo…”
“Mi chiederà di cosa voleva parlarmi…”
“Di tua madre…”disse Lord Scott avvicinandosi a lei sulle scale “cerca di non farlo insospettire..e puoi iniziare a darmi del tu, infondo da domani condivideremo momenti molto piacevoli..”disse passando un dito sulla scollatura del suo vestito “almeno per me lo saranno sicuramente..”
“Non puoi scopare peggio di tuo figlio …questo è sicuro” pensò Lillian guardandolo.
“Dai dimmi che ti ho convinto..”stava dicendo Daniel . Era al telefono con Amylee e la stava convincendo ad andare con lui via quel week end. Dopo quella giornata insieme negli Hampton si erano sentiti tutti i giorni , alle volte avevano pranzato insieme nella tavola calda vicino all’Istituto di Padre Andrew , ma Amylee prendeva decisamente troppo seriamente il suo lavoro con quei bambini , sembrava piacerle stare con loro , s’identificava in loro e voleva fare il possibile per fargli pesare meno il fatto di non avere una famiglia..cercava di fare quello che padre Michael aveva fatto per lei .
“Non lo so.. due giorni interi..”disse lei dall’altro capo del telefono
“Ho appena fatto ristrutturare la casa che abbiamo negli Hampton..devo andare a controllare che sia tutto come volevo…”
“Se padre Andrew dovesse avere bisogno? Sta anche organizzando la festa di beneficenza di pasqua….”
“se ti rivuole a casa ti ci riporto.promesso”disse lui aprendo la porta di casa e lanciando le chiavi sul mobile dell’ingresso.
“Va bene!”disse lei scoprendosi a sorridere all’idea di stare con lui per due giorni interi. Avrebbe dovuto sentirsi in colpa nei confronti di Mark, ogni volta che lo sentiva lui non faceva che dirle quanto gli mancasse , ed invece lei non si era mai sentita più felice e libera.. Mark non le mancava per niente e per di più , ogni volta che passava un pò di tempo con Daniel lui sembrava proprio sparire dalla sua mente…
“Passo a prenderti domani mattina..alle otto!”disse Daniel
“Ma la colazione la pago io..”
“Andata!”
Si salutarono . Daniel salì le scale per andare in camera sua e quando aprì la porta trovò Charlotte seduta infondo al suo letto .
“Come sei entrata?”
“Ho fatto una magia”sorrise lei
“Non mi piaccono le sorprese..perchè sei qui?”
“Per sapere come va con la nostra comune amica…”
“bene..se ci fossero stati problemi ti avrei chiamato..”disse Daniel andando nel suo bagno privato e lasciando aperta la porta.
“E’ già caduta ai tuoi piedi?”chiese Charlotte rimanendo nella camera da letto
“Sta iniziando a fidarsi..”disse Daniel guardandosi allo specchio, chiedendosi se Amylee meritasse d’essere usata in quel modo.
“Hai il suo sangue? Devi farmelo avere se vuoi che prepari l’estratto..”
“Non ancora..non è così normale chiedere il sangue ad una persona che conosci da una settimana..”
“Ci serve”disse Charlotte appoggiandosi alla porta del bagno.
“Lo so!”disse lui girandosi a guardarla
“Lei ti piace…”disse Charlotte avvicinandosi a lui
“Sei gelosa?”chiese lui
“Scoparmi una sola volta ti fa credere che io possa essere gelosa di te?”
“No, ma trovarti nella mia camera da letto mi fa pensare che hai voglia del bis..”
“Sono venuta qui solo per ricordarti che ci serve il suo sangue..”
“Ed hai scelto proprio la camera da letto? Potevi anche ricordarmelo al telefono..”
“Domani , portala qui..”disse Charlotte porgendogli un foglietto con su scritto un indirizzo.
“Cosa sarebbe?”
“Un ambulatorio , ci sarà una raccolta di sangue per le donazioni, faranno in modo che quello di Amylee arrivi a me. Vedi? Ti sto facilitando il lavoro..”
“Potevi dirmi anche questo per telefono.Quindi te lo richiedo: perchè sei qui?”
Lei gli sorrise enigmatica.
“Essere sicura che ti ricordassi il nostro accordo..” disse Charlotte
“Lo ricordo..”
“Bene, in questo caso me ne posso andare…”
“Buonanotte..ti accompagnerei ma la strada la conosci a quanto pare”disse Daniel.
“Buonanotte “disse lei baciandolo sulla guancia e poi uscendo .
“Daniel.. ricordati perchè l’hai fatta venire qui!! RIcordati cosa c’è in ballo..”pensò fissandosi allo specchio, “non si torna indietro..è troppo importante!” sussurò ad alta voce.
“Non saprei..”disse lei mettendosi gli orecchini.
“Magari vuole solo mostrarti a tutti ..”disse lui avvicinandosi e guardandola dalla specchio .
“In questo caso sarà meglio che il vostro trofeo sia perfetto” disse iniziando poi a mettersi il rossetto. Rosa , esattamente come il vestito che aveva scelto.
“Credo che al vecchio farebbe davvero piacere scoparti..”disse James
“Cosa te lo fa pensare?”chiese lei cercando di sembrare totalmente indifferente ed algida.
“Lo conosco..vedo come ti guarda quando entri in una stanza..”
“Non so se esserne schifata o onorata..”disse lei alzandosi e girandosi verso di lui
“Sono pronta, possiamo andare dai tuoi ospiti”gli disse
Quando arrivarono nella sala da pranzo c’erano almeno una ventina di caduti , ad eccezione di lei , erano tutti uomini .
“Ecco finalmente il motivo per cui vi ho invitati..”disse Lord Scott quando lei entrò con James.
“Volevo farvi conoscere la figlia di Edward Hamilton, attuale moglie del mio erede..”
“Splendida come sua madre”disse uno dei caduti “bel colpo ..speriamo questa volta sia quella giusta”
“lo sarà..non è vero cara?”disse Lord Scott avvicinandosi a lei
Lillian non aveva capito a quale altra volta si stessero riferendo, ma l’istinto le diceva di non fare domande, almeno non in quel momento.
Fu una cena davvero strana, parlavano come se lei non fosse li , nessuno si rivolgeva direttamente a Lillian, il che poteva anche essere positivo , almeno non doveva fingere di dover fare conversazioni che in parte erano noiose ed in parte non capiva.
“Ho conosciuto sua madre una volta..ma era ancora completamente devota ad Edward..”disse uno di loro
“Che triste destino..morire da sola a Parigi..”aggiunse un’altro
Stavano parlando della sua vera madre, la donna che l’aveva messa al mondo e che non aveva mai conosciuto.
“Lillian sembra molto più determinata di sua madre..”disse Lord Scott
“Ce lo auguriamo tutti…”
Lillian guardò James, sembrava confuso quanto lei da quei discorsi..
“James…puoi lasciarmi solo con tua moglie”disse Lord Scott quando alla fine anche l’ultmo dei loro ospiti se ne fu andato.
“In realtà padre vorrei conoscere il motivo di questa cena”disse James contrariato dal fatto che tutti lo avessero ignorato.
Il padre finse di non sentire.
“Liliian vieni.. devo mostrarti una cosa…”disse rivolgendosi a lei .
James se ne andò arrabbiato.
Lillian seguì Lord Scott nel giardino.
“Cosa sai ti tua madre…la tua vera madre intendo”disse camminando
“In realtà poco..mio padre l’ha allontanata subito dopo la mia nascita. Non ha mai detto niente di lei ,ne a me ne a Daniel..”rispose Lillian
“La cosa non mi meraviglia..”sorrise Lord Scott
“Edward la credeva una traditrice…”
“E chi avrebbe tradito?”chiese lei
“La sola persona a cui Edward Hamilton tenesse realemente..se stesso…”disse arrivando davanti alla fontana al centro del grande parco e sedendosi sul bordo.
“Maribelle, tua madre, aveva capito che la devozione che lei aveva per lui non era ricambiata…così mi ha cercato..era incinta di te…credo volesse salvarti dal suo stesso destino..”
“Secondo lei quale sarebbe stato il mio destino?”chiese Lillian
“Lei aveva passato metà della sua vita ad essere l’ombra di suo fratello” disse senza rispondere alla domanda di Lillian
“Commovente.. “disse sarcastica Lillian
“Non t’importa di sapere chi era davvero tua madre?”chiese lui
“Sinceramente? Nemmeno un pò …”
Lord Scott sorrise, si alzò e le accarezzò il viso “ Sei assolutamente perfetta…”
“Perfetta per cosa?”chiese lei
“Tuo padre mi ha detto che quando eri una bimba continuavi a dire che volevi diventare la regina dei caduti “
“Era un gioco che mi divertivo a fare con Daniel”
“Lo vorresti fare ancora quel gioco ? Magari con qualcuno che potrebbe renderlo reale?”
“Sembra un gioco pericoloso”
“Solo se chi lo gioca ha ripensamenti o paure..tua madre ci ha provato , ma poi l’amore che provava per tuo padre l’ha fatta fallire…”
“Perchè ha bisogno di una Hamilton per realizzare il suo piano?”chiese Lillian
“Perchè siamo le due famiglie più potenti , perchè Europa e Nord America hanno il maggior numero di caduti …”
“Se volessi fare questo gioco…cosa dovrei fare?”
“Per prima cosa…devi farti mettere incinta..”
“Se crede che questo dipenda solo da me..”
“c’è una cosa che non sa nessuno…”la interuppe Lord Scott parlandole all’orecchio “James non può avere figli…ora inizi a comprendere perchè lo ritengo completamente Inutile per i miei scopi?”
“si”disse lei
“Immagino che se dipendesse da lui , il tanto agognato erede che porterà entrambi i nosti cognomi..non arriverà mai..ed io questo non posso permettermelo. Il compito principale di una Regina è dare eredi …”
“e dopo essere rimasta incinta.. cosa si aspetta che faccia?”chiese Lillian , avendo ormai capito chi avrebbe dovuto essere il padre del bambino.
“A questo penseremo a tempo debito..”disse Lord Scott
“Non farò niente se non mi dirà ogni cosa!”
“Io , immaginavo lo dicessi ..”disse prendendole la mano e tornando verso la casa “ ma ho già commesso l’errore di dire tutto a tua madre anni fa… ed anche se sono stato fortunato e tuo padre non mi ha denunciato al concilio ,non ho più tanto tempo …sono uno che impara dai propri errori…avrei preferito accettassi senza usaree le maniere forti, ma non mi dai scelta quindi…posso solo dirti di non complicare la vita a Daniel..perchè il concilio potrebbe non essere contento di scoprire che tuo fratello gli ha nascosto il fatto che la nuova Gran Sacerdotessa ha provato a spacciare il sangue di Salewick agli umani ..”
A Lillian si gelò il sangue nelle vene.
“Io lo capisco il perchè non l’ha detto ..le indagini del concilio, avere i loro inviati sempre con il fiato sul collo..e poi le ripercussioni sul rapporto con il Clan, detto fra di noi , anche io avrei sistemato le cose in sordina…ed immagino che ora la Gran Sacerdotessa gli deva un grande favore…è stato furbo , lo ammetto..ma in quanto membro del concilio devo ricordavi che è una violazione..ha nascosto un tradimento ed a commetterlo è stata una traditrice molto importante, in parte si può dire che sia una serpe in seno al concilio questa gran Sacerdotessa…gli altri 5 membri penserebbero che Daniel sia d’accordo con lei ..ed io , beh io dovrei dargli ragione..il dramma della democrazia..l’opione della maggioranza vince…alla luce di questa nuova informazione immagino che sarai più propensa a dire di si …giusto?”
“E cosa le fa credere che a me importi del destino di Daniel?” era un bluff, ovviamente, era sicuramente arrabbiata con lui, mandarla in quella casa era stato come un tradimento a tutto quello che si erano promessi , ma per nessuno ragione al mondo avrebbe permesso che qualcuno lo mettesse in pericolo , credeva in quello che lui le aveva detto “sei la persona più importante al mondo per me” e sapeva che mandarla li era parte di un piano , ed anche se lei non lo conosceva , anche se non l’approvava si fidava ancora di Daniel.
“L’intuito, ma credo che potremmo scoprirlo piuttosto in fretta.. “disse una volta arrivati alla porta a vetri della sala da pranzo , aprendogliela .
“in ogni caso..ora devi andare da tuo marito ..pensaci e poi fammi sapere la tua risposta…”disse Lord Scott
Lillian s’incamminò verso le scale.
“ah.. Lillian”disse lui “non metterci troppo tempo..”
Lei si girò , era già a metà scala .
“se accetto , lascerai in pace Daniel?”chiese
“Le sorti di Daniel dipendono solo da te..”
“Ti ho chiesto se lo lascerai in pace!”disse lei
“Hai la mia parola”rispose lui
“Mi avete voluto qui per questo..chi sia il padre è irrilevante..”
“E’ un si?”
“E’ un si”disse lei
“Manderò James via per un mese..dovrebbe bastarci “disse Lord Scott “ora va..prima che s’insospettisca troppo…”
“Mi chiederà di cosa voleva parlarmi…”
“Di tua madre…”disse Lord Scott avvicinandosi a lei sulle scale “cerca di non farlo insospettire..e puoi iniziare a darmi del tu, infondo da domani condivideremo momenti molto piacevoli..”disse passando un dito sulla scollatura del suo vestito “almeno per me lo saranno sicuramente..”
“Non puoi scopare peggio di tuo figlio …questo è sicuro” pensò Lillian guardandolo.
“Dai dimmi che ti ho convinto..”stava dicendo Daniel . Era al telefono con Amylee e la stava convincendo ad andare con lui via quel week end. Dopo quella giornata insieme negli Hampton si erano sentiti tutti i giorni , alle volte avevano pranzato insieme nella tavola calda vicino all’Istituto di Padre Andrew , ma Amylee prendeva decisamente troppo seriamente il suo lavoro con quei bambini , sembrava piacerle stare con loro , s’identificava in loro e voleva fare il possibile per fargli pesare meno il fatto di non avere una famiglia..cercava di fare quello che padre Michael aveva fatto per lei .
“Non lo so.. due giorni interi..”disse lei dall’altro capo del telefono
“Ho appena fatto ristrutturare la casa che abbiamo negli Hampton..devo andare a controllare che sia tutto come volevo…”
“Se padre Andrew dovesse avere bisogno? Sta anche organizzando la festa di beneficenza di pasqua….”
“se ti rivuole a casa ti ci riporto.promesso”disse lui aprendo la porta di casa e lanciando le chiavi sul mobile dell’ingresso.
“Va bene!”disse lei scoprendosi a sorridere all’idea di stare con lui per due giorni interi. Avrebbe dovuto sentirsi in colpa nei confronti di Mark, ogni volta che lo sentiva lui non faceva che dirle quanto gli mancasse , ed invece lei non si era mai sentita più felice e libera.. Mark non le mancava per niente e per di più , ogni volta che passava un pò di tempo con Daniel lui sembrava proprio sparire dalla sua mente…
“Passo a prenderti domani mattina..alle otto!”disse Daniel
“Ma la colazione la pago io..”
“Andata!”
Si salutarono . Daniel salì le scale per andare in camera sua e quando aprì la porta trovò Charlotte seduta infondo al suo letto .
“Come sei entrata?”
“Ho fatto una magia”sorrise lei
“Non mi piaccono le sorprese..perchè sei qui?”
“Per sapere come va con la nostra comune amica…”
“bene..se ci fossero stati problemi ti avrei chiamato..”disse Daniel andando nel suo bagno privato e lasciando aperta la porta.
“E’ già caduta ai tuoi piedi?”chiese Charlotte rimanendo nella camera da letto
“Sta iniziando a fidarsi..”disse Daniel guardandosi allo specchio, chiedendosi se Amylee meritasse d’essere usata in quel modo.
“Hai il suo sangue? Devi farmelo avere se vuoi che prepari l’estratto..”
“Non ancora..non è così normale chiedere il sangue ad una persona che conosci da una settimana..”
“Ci serve”disse Charlotte appoggiandosi alla porta del bagno.
“Lo so!”disse lui girandosi a guardarla
“Lei ti piace…”disse Charlotte avvicinandosi a lui
“Sei gelosa?”chiese lui
“Scoparmi una sola volta ti fa credere che io possa essere gelosa di te?”
“No, ma trovarti nella mia camera da letto mi fa pensare che hai voglia del bis..”
“Sono venuta qui solo per ricordarti che ci serve il suo sangue..”
“Ed hai scelto proprio la camera da letto? Potevi anche ricordarmelo al telefono..”
“Domani , portala qui..”disse Charlotte porgendogli un foglietto con su scritto un indirizzo.
“Cosa sarebbe?”
“Un ambulatorio , ci sarà una raccolta di sangue per le donazioni, faranno in modo che quello di Amylee arrivi a me. Vedi? Ti sto facilitando il lavoro..”
“Potevi dirmi anche questo per telefono.Quindi te lo richiedo: perchè sei qui?”
Lei gli sorrise enigmatica.
“Essere sicura che ti ricordassi il nostro accordo..” disse Charlotte
“Lo ricordo..”
“Bene, in questo caso me ne posso andare…”
“Buonanotte..ti accompagnerei ma la strada la conosci a quanto pare”disse Daniel.
“Buonanotte “disse lei baciandolo sulla guancia e poi uscendo .
“Daniel.. ricordati perchè l’hai fatta venire qui!! RIcordati cosa c’è in ballo..”pensò fissandosi allo specchio, “non si torna indietro..è troppo importante!” sussurò ad alta voce.
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