Un amante particolare 2

di
genere
zoofilia

La salute e l'igiene della bestia,erano curati direttamente dal marito che si occupava di ogni sua esigenza tenendolo sempre pulito,in forma e pronto ad ogni esigenza della moglie.

Quel cucciolo glielo aveva regalato lui in occasione di un loro anniversario di nozze e mai,avrebbe potuto immaginare che da grande,sarebbe diventato anche lui un giocattolo erotico per le insaziabili voglie di sua moglie.

Fatto sta,che l'ordine ricevuto da lei di leccargli anche il buco del culo non lo aveva colto di sorpresa e sollevandogli la coda,aveva cominciato e titillargli con la lingua quel foro increspato che si contraeva al ritmo degli spruzzi che "sparava" nel culo della moglie saldamente attaccata dal nodo gonfio dentro di lei.

Con la lingua assecondava quelle contrazione spingendosi anche a dei piccoli tentativi di penetrazione che riusciva a fare con la punta della lingua stretta a mo di dardo.

Con una mano accarezzava la clitoride della moglie per aumentarne il piacere mentre con l'altra teneva sollevata la coda del bulldog per poter muoversi con la lingua in assoluta libertà tra il pulsante foro anale,i testicoli e le labbra del sesso della moglie profanate dalla bestia arrapata.

La moglie per meglio sentire il cazzo dell'animale dentro di lei,roteava lentamente il bacino favorendo il contatto della verga dentro di lei con le pareti anali e nello stesso tempo,godere delle attenzioni delle dita e della lingua del marito.

Si contorceva ed ansimava la signora,ben cosciente del fatto che anche suo marito a modo suo era eccitato da quella situazione.

Quando ben appagata da tre orgasmi successivi aveva deciso di togliersi da quella scomoda posizione che la teneva impalata da oltre mezz'ora,aveva mollato la presa delle zampe del cane che lo teneva stretto a lei "culo contro culo"provocando l'espulsione del nodo e del cazzo che,come lo stappo di una bottiglia di spumante,aveva generato un "blob" seguito da uno spruzzo di sperma finito sul viso e sulla bocca del marito.

Il cane si era immediatamente girato ed aveva cominciato a leccare il buco del culo e la fica della signora gocciolanti di sperma.

Il marito,dopo i primi tentativi di competere con la lingua del cane,gli si era disteso sotto la pancia e mentre la bestia leccava la fica della moglie,lui gli succhiava il cazzo estraendone gli ultimi residui di viscida crema.

-Amore....sei stato proprio bravo oggi e meriti un premio...-
Gli aveva detto lei raccogliendo con una mano lo sperma che le colava tra le natiche per portarselo in bocca mentre il cane,disteso sul tappeto,si leccava il cazzo ancora gocciolante.

-Amore...vieni,togliamo questa ingombrante gabbietta che voglio che goda anche tu oggi...te lo sei meritato.-

La moglie,indossando un paia di guanti chirurgici per non avere contatti col sesso del marito,aveva preso la chiavetta che portava sempre attaccata alla collanina d'oro che lui le aveva regalato e gli aveva liberato il pisello dalla gabbietta metallica di castità.

Poi,si era passata la mano tra le cosce e con gli umori raccolti,aveva bagnato il cazzetto del marito che privo di costrizioni,aveva cominciato ad indurirsi.

Poi aveva chiamato il cane che attratto dall'odore del suo sperma e dagli umori del sesso della signora,aveva cominciato a leccarlo e tanta era l'eccitazione del cornuto,che dopo poche linguate se ne era venuto con grande gioia del cane che aveva bevuto il suo sperma leccandolo poi,sino a lasciarlo completamente pulito.

A quel punto,era già notte inoltrata ed avendo già tutti goduto lei,dopo aver ordinato al marito di rimettersi la gabbietta e di non provare a masturbarsi ancora,si era ritirata in camera col cane col quale avrebbe trascorso tutta la notte nel letto coniugale mentre il marito avrebbe dormito nella cameretta degli ospiti.
scritto il
2019-12-03
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