Un amante particolare - Il Bull e il cornuto 3
di
Cuck 2019
genere
zoofilia
Non era la prima volta che la donna si portava al letto il cane mandando a dormire il marito nella cameretta a suo tempo usata dai bambini.
Quella sera l'animale,nonostante l'avesse già montata e fosse rimasto attaccato dentro di lei per oltre trenta minuti,continuava a smaniare voglioso come se nulla fosse già successo.
Anche lei,benché avesse avuto più orgasmi,si sentiva ancora in calore come una cagna.
La situazione dunque,era perfetta per riprendere dal punto in cui avevano lasciato.
Dopo alcuni toccamenti della sacca pelosa dell'animale,il sesso rosso fuoco aveva fatto capolino e lei con maestria e sapienti carezze lo aveva fatto distendere a pancia in su con le zampe aperte in un esplicito invito per qualcosa che già conosceva.
La bocca della donna si era subito portata su quell'invitante arnese già gocciolante e con le labbra aveva cominciato a succhiarlo per favorirne la completa fuoruscita mentre con la lingua,lo umettava pennellandolo.
Sin da subito quel trattamento aveva provocato i primi rilasci di spruzzi di sperma che le bagnavano il viso e le labbra sin dentro la bocca.
Lei era distesa sul suo corpo in una postura simile al sessantanove e mentre lo leccava,lo stringeva a se come abitualmente faceva coi suoi amanti.
Quando la bestia con la lingua fuori e il respiro pesante aveva cominciato ad agitarsi dando degnali di insofferenza,lei si era staccata e ponendosi carponi davanti a lui,gli aveva offerto la sua fica ugualmente vogliosa e bagnata.
Il cane con una rapido scatto,si era rialzato e saltandole sulla schiena,l'aveva abbrancata con le zampe anteriori e in un solo colpo preciso,l'aveva infilzata nella fica.
I movimenti dentro di lei erano frenetici e profondi e come sempre avviene in questi casi,dopo poche escursioni,si era stretto attaccandosi a lei e stringendole le zanpe in una potente morsa,si era bloccato e attaccato a lei dal nodo che si era gonfiato,aveva cominciato a riempirle l'utero coi suoi spruzzi di sborra.
A quella situazione la "signora" pareva impazzita e mentre la bestia godendo e rantolando con la lingua penzoloni le sbavava il collo ed i capelli,lei,tenendolo per le zampe,lo stringeva a se e roteando il bacino raggiungeva sublimi vertici di godimento bestiale.
Le sue grida di piacere giungevano umilianti agli orecchi del marito,che,impedito dalla gabbietta che gli stringeva il cazzetto,non si poteva masturbare ma,nonostante la dolorosa costrizione,si era sciolto come quando la moglie lo mungeva stimolandogli la prostata.
Quando finalmente il cane appagato dalla sua "cagna" aveva sciolto il nodo e si era staccato,era subito corso a leccarle la fica gocciolane e subito dopo,era stata lei stessa a ricambiargli il favore succhiandogli il cazzo ancora umido.
Avevano trascorso tutta la notte abbracciati come innamorati e così li aveva trovati il marito il mattino quando l'aveva svegliata con una fragrante tazzina di caffè.
La giornata era trascorsa in maniera serena.
Lui si era occupato di preparare il pranzo e poi la cena mentre la moglie aveva trascorso tutta la giornata al telefono ed a limonare con Bobby che non smetteva un momento di ronzarle intorno e saltarle tra le braccia per intrecciare la sua lingua con quella della padrona.
Lei distesa sul divano,indossava solo una leggera camiciola in cotone e,senza mutande,offriva la fica alle vogliose incursioni della lingua del cane.
In un momento di libidine lei,rimanendo seduta sul divano,lo aveva stretto a se e si era fatta penetrare alla missionaria stringendolo in un forte abbraccio mentre lui,legato alla sua fica,le scaricava dentro la sua eccitazione mentre le lingue,si intrecciavano freneticamente.
-Amore...mi ha telefonato Stefano e mi ha detto che domani torna dal suo viaggio e vorrebbe rimanere a cena da noi....tu cosa dici.....sei d'accordo?-
-Certo tesoro...lo sai che Stefano è sempre il benvenuto in casa nostra.-
Le aveva risposto il marito.
-Amore...domani sera,cerca di tornare prima dal lavoro così puoi preparare la cena e mi puoi aiutare mentre mi preparo.
Mi puoi aiutare nella scelta del vestito ed a truccarmi.
Mi puoi depilare e fare il clistere e giacché ci siamo,aiuterò anche te a fare il clistere perché non si sa mai....lo sai com'è Stefano....è sempre imprevedibile nelle sue cose.-
segue
Quella sera l'animale,nonostante l'avesse già montata e fosse rimasto attaccato dentro di lei per oltre trenta minuti,continuava a smaniare voglioso come se nulla fosse già successo.
Anche lei,benché avesse avuto più orgasmi,si sentiva ancora in calore come una cagna.
La situazione dunque,era perfetta per riprendere dal punto in cui avevano lasciato.
Dopo alcuni toccamenti della sacca pelosa dell'animale,il sesso rosso fuoco aveva fatto capolino e lei con maestria e sapienti carezze lo aveva fatto distendere a pancia in su con le zampe aperte in un esplicito invito per qualcosa che già conosceva.
La bocca della donna si era subito portata su quell'invitante arnese già gocciolante e con le labbra aveva cominciato a succhiarlo per favorirne la completa fuoruscita mentre con la lingua,lo umettava pennellandolo.
Sin da subito quel trattamento aveva provocato i primi rilasci di spruzzi di sperma che le bagnavano il viso e le labbra sin dentro la bocca.
Lei era distesa sul suo corpo in una postura simile al sessantanove e mentre lo leccava,lo stringeva a se come abitualmente faceva coi suoi amanti.
Quando la bestia con la lingua fuori e il respiro pesante aveva cominciato ad agitarsi dando degnali di insofferenza,lei si era staccata e ponendosi carponi davanti a lui,gli aveva offerto la sua fica ugualmente vogliosa e bagnata.
Il cane con una rapido scatto,si era rialzato e saltandole sulla schiena,l'aveva abbrancata con le zampe anteriori e in un solo colpo preciso,l'aveva infilzata nella fica.
I movimenti dentro di lei erano frenetici e profondi e come sempre avviene in questi casi,dopo poche escursioni,si era stretto attaccandosi a lei e stringendole le zanpe in una potente morsa,si era bloccato e attaccato a lei dal nodo che si era gonfiato,aveva cominciato a riempirle l'utero coi suoi spruzzi di sborra.
A quella situazione la "signora" pareva impazzita e mentre la bestia godendo e rantolando con la lingua penzoloni le sbavava il collo ed i capelli,lei,tenendolo per le zampe,lo stringeva a se e roteando il bacino raggiungeva sublimi vertici di godimento bestiale.
Le sue grida di piacere giungevano umilianti agli orecchi del marito,che,impedito dalla gabbietta che gli stringeva il cazzetto,non si poteva masturbare ma,nonostante la dolorosa costrizione,si era sciolto come quando la moglie lo mungeva stimolandogli la prostata.
Quando finalmente il cane appagato dalla sua "cagna" aveva sciolto il nodo e si era staccato,era subito corso a leccarle la fica gocciolane e subito dopo,era stata lei stessa a ricambiargli il favore succhiandogli il cazzo ancora umido.
Avevano trascorso tutta la notte abbracciati come innamorati e così li aveva trovati il marito il mattino quando l'aveva svegliata con una fragrante tazzina di caffè.
La giornata era trascorsa in maniera serena.
Lui si era occupato di preparare il pranzo e poi la cena mentre la moglie aveva trascorso tutta la giornata al telefono ed a limonare con Bobby che non smetteva un momento di ronzarle intorno e saltarle tra le braccia per intrecciare la sua lingua con quella della padrona.
Lei distesa sul divano,indossava solo una leggera camiciola in cotone e,senza mutande,offriva la fica alle vogliose incursioni della lingua del cane.
In un momento di libidine lei,rimanendo seduta sul divano,lo aveva stretto a se e si era fatta penetrare alla missionaria stringendolo in un forte abbraccio mentre lui,legato alla sua fica,le scaricava dentro la sua eccitazione mentre le lingue,si intrecciavano freneticamente.
-Amore...mi ha telefonato Stefano e mi ha detto che domani torna dal suo viaggio e vorrebbe rimanere a cena da noi....tu cosa dici.....sei d'accordo?-
-Certo tesoro...lo sai che Stefano è sempre il benvenuto in casa nostra.-
Le aveva risposto il marito.
-Amore...domani sera,cerca di tornare prima dal lavoro così puoi preparare la cena e mi puoi aiutare mentre mi preparo.
Mi puoi aiutare nella scelta del vestito ed a truccarmi.
Mi puoi depilare e fare il clistere e giacché ci siamo,aiuterò anche te a fare il clistere perché non si sa mai....lo sai com'è Stefano....è sempre imprevedibile nelle sue cose.-
segue
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Un amante particolare 2racconto sucessivo
Un amante particolare 4 - Il marito come una cagna.
Commenti dei lettori al racconto erotico