La cameriera
di
VirtualSlv
genere
dominazione
Sono già 20 minuti che le mie amiche se ne sono andate e da 18 ho la lingua tra le cosce della mia cameriera. Se solo sapessero quanto mi costano i nostri the con i pasticcini mi prenderebbero in giro all'infinito. E invece, questo segreto, me lo tengo bello stretto.
Mi presento, sono Lidia, ho 45 anni, vedova. Mio marito, un conte, mi ha lasciato molti soldi oltre a case e altri beni di lusso.
Qualche anno fa ho assunto Greta come mia cameriera personale per sistemare un po' la casa e evitare di fare tutti quei noiosi lavoretti quotidiani. Greta mi è subito piaciuta, una moretta tutto pepe, molto carina, 23 anni. L'ho assunta senza pensarci troppo su.
Per un po' è andato tutto bene e ero parecchio soddisfatta del suo lavoro ma la mia educazione mi ha fregato. Non sono una contessa, sono nata povera e non sono mai stata abituata ad avere dei sottoposti per cui le concedevo sempre più cose. Uscite libere, rifiuti agli ordini… Finchè una volta, con il pretesto di un mio errore che l'aveva fatta cadere mi sono trovata io a chiederle perdono. In ginocchio.
Da li un'escalation di richieste fino a quando un pomeriggio venne a sedersi vicino a me per propormi un accordo.
Lei avrebbe continuato ad essere la mia cameriera mentre io sarei stata la sua schiava. Al di fuori delle mura domestiche nessuno avrebbe sospettato di niente ma da sole io diventavo sua.
Non avrei potuto darle ordini ma lei avrebbe pulito la casa come se fosse sua, cucinato per due e fatto tutti gli altri mestieri. Io invece avrei fatto quello che lei mi ordinava.
I soldi per poter vivere di rendita non ci mancavano.
Nella vita non avevo mai contemplato una cosa del genere, fino a quel momento. Ma devo ammettere che tutti gli ordini ricevuti da Greta fino a quel momento mi avevano molto eccitato.
Accettai per un periodo di prova e quel periodo di prova, dopo una settimana è diventato la mia realtà odierna.
Il mercoledì pomeriggio vengono le mie amiche a prendere il the. Greta ci serve come una impeccabile servetta, le mie amiche a volte eccedono con le richieste e io so già che le pagherò tutte appena se ne vanno.
Dopo che le ha accompagnate alla porta torna da me, si alza la sua gonnellina mostrandomi il suo pube sempre perfettamente rasato, si siede in poltrona a gambe aperte e inizia a insultare le mie amiche. Io so già che devo inginocchiarmi e fare il mio dovere di schiava.
Non sono mai stata lesbica ne mai ho avuto idee di questo tenore ma devo ammettere che ci ho preso gusto a leccarla. Se solo il mio povero marito sapesse. Io che non glielo sfioravo nemmeno con le mani ora sono diventata una porca da sbarco. A 45 anni, dopo una vita casta e pura.
Sabato, prima di iniziare il giro di pulizie mi ha legata nuda al letto a pancia in su, un plug nel culo e un vibratore acceso davanti. Legata così mi ha lasciata mentre passava prima l'aspirapolvere e poi lo strofinaccio in tutta la casa. E la casa è molto grande. Gli orgasmi si susseguivano e lei non arrivava a liberarmi… avevo bagnato tutto il letto di umori e ancora godevo.
Dopo un paio d'ore eccola finalmente comparire con lo strofinaccio, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. Finisce di fare la stanza e rimane chiusa dal pavimento bagnato vicino al letto.
Ci sale su. Stavolta mi guarda. Contempla il mio corpo scosso da vibrazioni di piacere. Non ce la faccio più, glielo dico, ma lei per tutta risposta si mette a cavalcioni sulla mia faccia e mi offre la sua fichetta da leccare. Non me lo faccio dire due volte. Ormai la amo quella vagina. Ne conosco ogni piega e potrei dire molte cose sulla sua alimentazione e il suo stato di salute solo dandole una leccatina. Seduta sulla mia faccia impugna il vibratore e lo usa per scoparmi ulteriormente. Vengo. Di nuovo. Va avanti finchè non viene anche lei, poi crolla, esausta e resta così, con la sua figa sulla mia faccia e la sua faccia tra le mie gambe.
E' stata una fortuna incontrare questa ragazzina, da quando c'è lei io sono di nuovo viva. Anzi, da quando c'è lei io sono viva...
https://virtualslv.blogspot.com/
Mi presento, sono Lidia, ho 45 anni, vedova. Mio marito, un conte, mi ha lasciato molti soldi oltre a case e altri beni di lusso.
Qualche anno fa ho assunto Greta come mia cameriera personale per sistemare un po' la casa e evitare di fare tutti quei noiosi lavoretti quotidiani. Greta mi è subito piaciuta, una moretta tutto pepe, molto carina, 23 anni. L'ho assunta senza pensarci troppo su.
Per un po' è andato tutto bene e ero parecchio soddisfatta del suo lavoro ma la mia educazione mi ha fregato. Non sono una contessa, sono nata povera e non sono mai stata abituata ad avere dei sottoposti per cui le concedevo sempre più cose. Uscite libere, rifiuti agli ordini… Finchè una volta, con il pretesto di un mio errore che l'aveva fatta cadere mi sono trovata io a chiederle perdono. In ginocchio.
Da li un'escalation di richieste fino a quando un pomeriggio venne a sedersi vicino a me per propormi un accordo.
Lei avrebbe continuato ad essere la mia cameriera mentre io sarei stata la sua schiava. Al di fuori delle mura domestiche nessuno avrebbe sospettato di niente ma da sole io diventavo sua.
Non avrei potuto darle ordini ma lei avrebbe pulito la casa come se fosse sua, cucinato per due e fatto tutti gli altri mestieri. Io invece avrei fatto quello che lei mi ordinava.
I soldi per poter vivere di rendita non ci mancavano.
Nella vita non avevo mai contemplato una cosa del genere, fino a quel momento. Ma devo ammettere che tutti gli ordini ricevuti da Greta fino a quel momento mi avevano molto eccitato.
Accettai per un periodo di prova e quel periodo di prova, dopo una settimana è diventato la mia realtà odierna.
Il mercoledì pomeriggio vengono le mie amiche a prendere il the. Greta ci serve come una impeccabile servetta, le mie amiche a volte eccedono con le richieste e io so già che le pagherò tutte appena se ne vanno.
Dopo che le ha accompagnate alla porta torna da me, si alza la sua gonnellina mostrandomi il suo pube sempre perfettamente rasato, si siede in poltrona a gambe aperte e inizia a insultare le mie amiche. Io so già che devo inginocchiarmi e fare il mio dovere di schiava.
Non sono mai stata lesbica ne mai ho avuto idee di questo tenore ma devo ammettere che ci ho preso gusto a leccarla. Se solo il mio povero marito sapesse. Io che non glielo sfioravo nemmeno con le mani ora sono diventata una porca da sbarco. A 45 anni, dopo una vita casta e pura.
Sabato, prima di iniziare il giro di pulizie mi ha legata nuda al letto a pancia in su, un plug nel culo e un vibratore acceso davanti. Legata così mi ha lasciata mentre passava prima l'aspirapolvere e poi lo strofinaccio in tutta la casa. E la casa è molto grande. Gli orgasmi si susseguivano e lei non arrivava a liberarmi… avevo bagnato tutto il letto di umori e ancora godevo.
Dopo un paio d'ore eccola finalmente comparire con lo strofinaccio, senza nemmeno degnarmi di uno sguardo. Finisce di fare la stanza e rimane chiusa dal pavimento bagnato vicino al letto.
Ci sale su. Stavolta mi guarda. Contempla il mio corpo scosso da vibrazioni di piacere. Non ce la faccio più, glielo dico, ma lei per tutta risposta si mette a cavalcioni sulla mia faccia e mi offre la sua fichetta da leccare. Non me lo faccio dire due volte. Ormai la amo quella vagina. Ne conosco ogni piega e potrei dire molte cose sulla sua alimentazione e il suo stato di salute solo dandole una leccatina. Seduta sulla mia faccia impugna il vibratore e lo usa per scoparmi ulteriormente. Vengo. Di nuovo. Va avanti finchè non viene anche lei, poi crolla, esausta e resta così, con la sua figa sulla mia faccia e la sua faccia tra le mie gambe.
E' stata una fortuna incontrare questa ragazzina, da quando c'è lei io sono di nuovo viva. Anzi, da quando c'è lei io sono viva...
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