Vita di un professore porcello capitolo 3: lo show privato del professore

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“Pa’ pomeriggio porto degli amici a casa oggi. Metti su il tuo solito spettacolino” mi dice mio figlio al telefono. È sabato mattina e io sono ancora a letto a godermi la sensazione delle lenzuola pulite sul mio corpo nudo e sinceramente non ho voglia di alzarmi, ma scopare qualche culetto giovane è un idea molto più allettante quindi mi alzo dal letto e vado a prepararmi. Ogni volta che devo mettere su il mio show tiro fuori le mie mutande in tessuto trasparente che non lasciano veramente nulla all’immaginazione. Prendo gli slippini trasparenti neri, che abbracciano il culo e che lasciano intravedere bene il cazzo. Gli accolgo sempre così i ragazzi che mio figlio porta a casa per farsi scopare da me.

Ormai i miei spettacolini sono famosi, ma i realtà sono nati per sbaglio quando qualche mese fa, senza preavviso mio figlio ha portato un suo amico a casa e per sbaglio l’ho accolto con il cazzo al vento. Il suo amico si è arrapato come non mai e ho finito per doverlo scopare in culo. Da allora Samuel recluta ragazzi suoi coetanei da portare a casa nel weekend per fare in modo che i gli apra il culo per bene. Lo spettacolino si svolge così: io accolgo nudo o quasi i ragazzi, facendo finta che non abbia tutto il ben di dio al vento e gli accolgo normalmente. Samuel li porta in camera sua e nel mentre io preparo la merenda per loro. Quindi gliela vado a portare e mi faccio accompagnare da una strategica banana che inizio a mangiare in modo lussurioso mentre chiedo le solite cose ai ragazzi, che mi rispondono in modo imbarazzato. Quindi me ne vado armeggiando con la mutanda che ho addosso, o abbassandola un po’ o infilandola dentro alle natiche. Aspetto un po’ e accenno che vado a farmi una doccia, lascio la porta del bagno aperta e attendo che Samuel porti i ragazzi a spiarmi. Lì inizio a togliermi le mutande e all’improvviso apro la porta e tiro dentro i ragazzi, facendo finta di essere arrabbiato con loro e inizio a scopargli.

Ecco è pomeriggio e sento Samuel che suona alla porta. Io sono pronto, con le mie mutande trasparenti nere e un cazzo già barzotto vado ad iniziare il teatrino. Vado ad aprire e con Samuel che indossa una maglietta ma pantaloni della tuta, ma niente mutande perché vedo bene la forma del cazzo, ci sono anche due ragazzi.
“Pa’ questi sono Fabrizio e Matteo” mi dice Samuel con sguardo e sorriso beffardo di chi sa cosa sto per fare ai due ragazzi.

Matteo è biondo, magro e indossa gli occhiali, invece Fabrizio è un pochino più alto di Matteo, ha i capelli rossicci ma è magro anche lui. Vedo già che il loro sguardo un po’ imbarazzato e passa prima dai miei pettorali e subito dopo scende sul mio pacco. Gli invito ad entrare e Samuel li porta in camera sua. Posso procedere con il secondo passo. Preparo del pane con la nutella, metto le fette sul vassoio e ci metto sopra anche la mia solita banana che userò per tentare e eccitare i ragazzi. Vado a portare la merenda ai ragazzi in camera di Samuel. Entro e sento subito gli sguardi dei due di Fabrizio e Mattia vogliosi di strapparmi le mutandine. Senza distogliere lo sguardo da me, tutti e tre prendono pane e nutella e io inizio a sbucciare lentamente la banana. La fisso per qualche secondo, ignorando gli sguardi eccitati dei due ragazzi e inizio a mangiarla in modo sensuale. Vedo già due bei pacchi grossi nei pantaloni di Matteo e Fabrizio, simbolo che il copione sta andando liscio come l’olio come al solito.

Provo a fare conversazione con i due ragazzi, ma rispondono solo balbettando e non riuscendo a guardarmi negli occhi, alternando lo sguardo tra la mia bocca impegnata con la banana e il mio grosso pacco. Finisco la banana e mi sistemo un po’ le mutande. Senza farmi notare le infilo tra le chiappe e mi sistemo il pacco palpandolo per bene e facendolo danzare usando l’elastico delle mutande. Inutile dire che i ragazzi rimangono ipnotizzati da ciò. Esco dalla stanza portando via il vassoio e sbattendo il culo in faccia i ragazzi.

Ora posso passare al prossimo passo.
“Vado a farmi una doccia” annuncio aprendo leggermente la porta della camera di Samuel e mi dirigo verso il bagno, ovviamente lasciando la porta un po’ aperta. Anche se camminano in punta di piedi, sento benissimo arrivare Samuel seguito da Matteo e Fabrizio per spiarmi mentre mi faccio la doccia. Oggi ho deciso di cambiare programma e inserire qualcosa di nuovo. Mi tolgo le mutande come previsto, volgendo il culo verso la porta per farmi guardare meglio. È ora di tirare fuori la novità: un bel dildone color rosa che ho comprato qualche giorno fa, per dare spettacolo non solo ai ragazzi, ma anche a Samuel che ormai sa il copione a memoria. Sento rumore di vestiti a terra, immagino che si stiano spogliando per segarsi meglio. Mi metto con una gamba piegata sul water e mi piego un po’ in avanti per scoprire il buchino. Lecco due dita per lubrificare il culo e faccio una pompa al dildone che è di qualche centimetro più grosso del mio cazzo e me li infilo tutto. Scivola liscio liscio dentro di me e lo sento esplorare fino a che non tocca la prostata, provocandomi piacere intenso. Lo faccio entrare e uscire prima lentamente e poi più velocemente fino a che non decido che è il momento di coinvolgere Fabrizio e Matteo.

Smetto di penetrarmi e appoggio il dildo a terra, mi dirigo verso la porta e la apro, trovandomi davanti i due ragazzi in ginocchio e con i cazzetti in mano. Samuel non c’è.
“Mi stavate spiando eh” dico io e gli prendo entrambi di forza e gli faccio entrare in bagno. Mi siedo sul water, prendo le loro teste e gli obbligo a succhiarmi il cazzone. Fabrizio si occupa della cappella e Matteo è impegnato con le mie palle in bocca. Spingo il mio cazzo giù fino alla gola di Fabrizio che per poco non si strozza e ansima. Lo spingo giù nuovamente prima di baciarlo e sentire il sapore del mio cazzo nella sua bocca. Ora tocca a Matteo ricevere tutto il cazzo fino in gola, ma lui è più esperto e non si fa soffocare dal mio enorme membro, anzi resiste molto di più e succhia con più fame ed esperienza. Intanto io prendo in bocca il cazzetto di 15 centimetri di Fabrizio ed essendo io abituato a cazzi molto più grandi riesco anche ad accogliere in bocca le sue palle lisce insieme al suo cazzo.

Fermo Matteo che mi stava quasi per far sborrare nella sua bocca avida di sperma e metto i due ragazzi a terra in ginocchio piegati a novanta. Nessuno di loro due ha cazzi degni di nota, ma i loro culi lo sono eccome. Entrambi piccoli e rotondi, lisci e con due buchini stretti che non attendono altro che un bel cazzone che gli rompa. Inizio la mia degustazione partendo da Fabrizio e lecco con passione intorno e anche dentro al alla rosellina, per poi fare lo stesso al culo di Matteo. Intanto vedo che i due hanno iniziato a baciarsi con passione e si stanno segando i cazzetti duri a vicenda e questo mi eccita da morire. Decido che ho assaporato abbastanza le roselline dei ragazzi e faccio salire Matteo sopra Fabrizio. Inizio a penetrare Fabrizio con forza. All’inizio il suo corpo si oppone, ma più spingo e più si arrende fino a quando non sono dentro fino alle palle. Inizio a fotterlo mentre Matteo sopra di lui si mette due dita nel culo, che sembra già più largo rispetto a quello di Fabrizio. Continuo a scopare con violenza Fabrizio che inizia a cacciare qualche urletto prontamente fermato dalla lingua di Matteo.

Mi fermo prima di venirgli in culo e faccio inginocchiare i due ragazzi uno accanto all’altro. Mi infilo dentro al culo di Matteo, che oppone meno resistenza e accoglie il mio cazzo con piacere. Inizio a scoparlo subito con violenza, ma Matteo non emette urli. Nel frattempo Fabrizio ha preso il dildo con cui stavo giocando prima e se lo infila tutto dentro, approfittando del fatto che gli avessi aperto il culo. Mentre scopo Matteo, penetro con ritmo Fabrizio e i due tornano a scambiarsi lussuriose effusioni. Continuo a scopare Matteo, quando ad un certo punto sento degli schiffi caldi sul culo. È Samuel che senza farsi sentire si è segato guardano me che fotto i due ragazzi. Mi giro e lo guardo furioso, esco dal culo di Matteo e prendo Samuel, gli apro le gambe alla missionaria e lo fotto in culo con violenza. Lui mi implora di fermarmi, ma i cazzi di Samuel e Matteo gli bloccano la bocca. Gli vengo in culo con una decina di schizzi e poi esco dal bagno. Vado a prendere del nastro adesivo e gli lego le mani dietro alla schiena e con una fascia di stoffa lo bendo
“Fategli quello che volete” dico ai due ragazzi, che non se lo fanno dire due volte. Matteo infila il mio dildone nel suo culo e Fabrizio lo scopa in bocca con violenza. Poi si danno il cambio senza lasciare a Samuel spazio per respirare. Decidono poi di infilargli entrambi i cazzi e Fabrizio si mette sotto Samuel e Matteo sopra di lui. Noto che c’è dello spazio ancora per me quindi mi sputo sul cazzo e mi aggiungo anche io, aprendo mio figlio come mai prima d’ora. Samuel si lamenta, ma gli infilo subito il dildo per zittirlo. In tre continuiamo a scoparlo finché non gli riempiamo il culo di sborra, che cola fuori appena i nostri cazzi escono dal suo culo da tanto che è aperto.

Io e ragazzi entriamo in doccia per lavarci, sempre stimolandoci a vicenda. Matteo mi passa il sapone davanti, indugiando sui grossi pettorali e masturbandomi col sapone e Fabrizio mi lava la schiena massaggiandomi bene il culo. Poi tocca a me e mi inginocchio per insaponare bene i cazzi e i culi dei ragazzi. Ci asciughiamo e usciamo dal bagno, lasciando lì Samuel ancora legato e sporco di sesso che oggi ha imparato una nuova lezione.
scritto il
2020-02-02
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