Il fratello ipnotizzato (Romeo cap. 2)

di
genere
incesti

Da quando sono riuscito a scoparmi mio padre sono diventato inarrestabile, basta uno schiocco di dita e lui arriva a succhiarmi il cazzo, ma non sono ancora contento. Mio fratello è in pausa dall’università finalmente e anche lui non ha molta decenza, girando per casa in pantaloncini striminziti. Mio fratello Roberto ha quasi lo stesso fisico di mio padre, ma non ha peli e ha un pacco molto più grosso. Anche lui non da pace al mio povero uccello, che è sempre in tiro quando lui è nei paraggi. Purtroppo c‘è da dire che mio fratello è etero, a differenza di quella troia succhiacazzi di mio padre. Capisco che mi devo inventare un piano più complicato stavolta, invece che andare a fortuna come la scorsa volta.

Mi precipito al pc e cerco su internet. Mi informo un po’ sull’ipnosi e direi che fa a l caso mio. È consensuale? In parte. È perfetta per la mia situazione? Assolutamente sì.
Leggo tutto quello che mi serve e tutto quello che devo dire, preparo camera mia a dovere e poi vado a cercare mio fratello. Lo trovo in cucina che si prepara un panino, indossa solo infradito e pantaloncini corte e stretti che mettono in risalto la forma del membro.
“Oh ciao Romeo come va?” mi saluta lui
Distolgo lo sguardo dal suo pezzo di carne alla svelta e ricambio il saluto prima che possa sospettare qualcosa. finisco inizio con l’ipnosi. Per prima cosa devo fissarlo negli occhi profonda
“Robert” dico semplicemente io. Lui rivolge lo sguardo verso di me e io inizio a fissarlo. Poi schiocco le dita e mio fratello cade in trance con gli occhi vacui.
“Padrone sono qui per servirla” dice lui con voce piatta. No credo ai miei occhi. Mio fratello già ipnotizzato? Ma sono solo all’inizio, ho altre quattro o cinque cose da dire.
“Inginocchiati” gli ordino io. È solo un ordine di controllo e lui lo esegue senza fiatare. Sono ancora sbigottito e incredulo, ma intanto ho mio fratello in ginocchio davanti a me. Decido di rischiare tirando fuori il cazzo e sventolandoglielo in faccia. Lui continua a fissare il vuoto. Allora glielo sbatto un po’ sulla faccia, ma lui niente continua a non fissare davanti a se e a non reagire. Mi convinco che sia veramente ipnotizzato, in quanto etero convinto, mio fratello non avrebbe mai accettato il mio cazzo sbattuto in faccia.

Però è ora di proseguire con il piano. Lo faccio rialzare e lo porto in camera mia. Gli ordino di spogliarmi e lui lo fa. Mi toglie la maglietta e mi cala giù i pantaloncini. Mi sdraio sul letto e gli ordino di inscenare uno spettacolino mentre si spoglia dei suoi pantaloni. Robert inizia a ballare in modo sensuale, ancheggiando e piegandosi fino a terra, mentre i suoi short scendono sempre più giù e il suo culo si mostra sempre di più. Intanto io non posso fare a meno di menarmi l’uccello davanti a mio fratello che inscena uno spettacolino solo per me. Ed eccolo qui, mio fratello nudo davanti a me e praticamente mio schiavo. Cosa posso fargli fare adesso.
“Succhiami il cazzo” gli dico ovviamente io. Robert mi raggiunge sul letto, mi prende il cazzo in mano e se lo infila in bocca senza esitare. Oh, come succhia bene il mio fratellino, che bei colpi di lingua che da. Glielo infilo tutto in gola e lui non batte ciglio. Ed ecco che la lingua torna vorticante sulla mia cappella, poi sull’asta e poi di nuovo sulla cappella. E non si dimentica mica delle palle, anzi me le massaggia per belle e le prende in bocca una ad una.

Sto quasi per venire, ma non ho pianificato di sborrargli in bocca. Gli ordino di girarsi e mettersi a pecora. Mi posiziono dietro di lui ed esamino il suo bocciolo. È stretto e non è mai stato ancora deflagrato da qualcuno. La verginità anale di mio fratello sarà mia fra poco. Passo la lingua sul bel buchetto di Robert, è ben pulito e sa di sapone, è fresco di doccia. Lo lubrifico il giusto con lo sputo e lo preparo un po’ con le dita giusto per non fargli troppo male, insomma gli voglio bene e metti che il dolore rompe l’ipnosi? Meglio non rischiare.
Eccolo, il culo di Robert è pronto per il mio cazzo e non ho assolutamente intenzione di farlo attendere. Lentamente entro dentro di lui, sentendo il culo che si apre sempre di più, fino alla completa deflagrazione. Senza aspettare inizio a penetrarlo, prima lento e poi più veloce, sempre più veloce. Mio fratello ansima e gode, ma non mi basta.
“Fammi sapere che sei troia” gli ordino io.
“Sono una troia” mi dice lui “sono una gran puttana, mi piace il cazzone del mio fratellino dentro alla mia fighetta” urla lui tra un gemito e l’altro.
E a queste parole non posso fare altro che rispondere in un modo: inondare di sborra gli intestini del mi caro fratellone. Un orgasmo magnifico, amplificato dal culetto vergine di Robert.

Esco dal culo di Robert e finisco la mia grande opera di ipnosi infilando un bel plug anale dentro mio fratello. Poi gli ordino di rivestirsi e lo faccio tornare in cucina.
Io mi nascosi fuori la cucina e schioccai le dita, liberando dal mio volere Robert.
“Che è successo? Dove mi trovo?” disse lui. “Ma che cazz… ma che cos’ho nel culo” esclamò lui incredulo mentre si calava giù i pantaloncini. Tirò fuori il plug anale pieno di sborra e sul viso di Robert comparì un’espressione scioccata e incredula. Io trattennì a stento le risate mentre il mio uccello stava già tornando duro.
scritto il
2020-03-12
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