Intervista a La_Marzia

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Siamo qui in compagnia di un personaggio che sia pur in modo effimero ha lasciato traccia su questo sito, La_Marzia che per pochi e intensi giorni riempí di giudizi, spesso taglienti, i racconti pubblicati. Ha scritto anche dei racconti sia seri sia ironici.
- Ciao, Marzia, tu sei una scrittrice?
M: Assolutamente no, sono una lettrice, mi piace l'erotismo.
- Qui hai criticato tutto e tutti, accendendo spesso dei litigi virtuali, poi sei sparita nel nulla.
M: Sono stata bannata, i miei commenti non erano graditi.
- Cioé c'è stata censura nei tuoi confronti?
M: i padroni del sito hanno evidentemente deciso che i miei commenti, pur non essendo mai maleducati, non fossero adatti, è un loro diritto.
- Ma cos'è successo esattamente?
M: qualche maschietto, con problemi di erezione, si dev'essere infastidito. Una donna che commenta in modo sprezzante certi racconti ridicoli, non è ben vista. Infatti le donne non si spaventavano per le mie critiche, anzi, i maschietti sì, sono più insicuri.
- Ma tu sembrava che ce l'avevi con chiunque, non ti andava bene niente.
M: Io davo la mia opinione e basta, sono sempre molto diretta, senza mezzi termini.
- Ti hanno accusata, di essere egocentrica e volerti mettere in evidenza ...
M: beh vedi tu, mi sto autointervistando, più egocentrica di così.
- Ma qualche racconto scritto qua dentro ti è piaciuto?
M: pochi, la maggior parte sono di una bruttezza quasi sublime.
- Nelle tue critiche hai sempre parlato del concetto di verosimile, ce lo spieghi?
M: è semplice, ci sono racconti che non sono credibili ed è inutile appellarsi al fatto che sono fantasie, perchè anche le fantasie devono essere credibili, altrimenti non hanno senso. La cosa piì irritante poi è quando sostengono che si tratta di storie vere, quando poi sono piene di dettagli totalmente inventati e soprattutto inventati male, senza profondità. Mi sembra che mi vogliano prendere in giro. Ad esempio c'è un racconto recente di una moglie che scrive un'email al marito, che più cerca di convincere di essere credibile, più crea uno strano effetto ridicolo. Sarebbe l'email di una moglie che manda al marito che tornando a casa dal lavoro scopre che è partita per una fantomatica crociera di san valentino sulle isole greche col suo 'rivale', in non si sa cosa. Poi continua con dettagli letti e riletti mille volte, su cazzi, scopate. E' scritta da un uomo con poca fantasia e poca profondità, ogni piccolo dettaglio è inventato sul momento e il risultato finale è imbarazzante, più che eccitante.
- Ma c'é gente che si sarà eccitata leggendolo.
M: affari loro, c'é anche gente che si eccita con una bambola gonfiabile di plastica.
- Un altro tema contro cui ti sei spesso scagliata è l'incesto, non ti eccita proprio?
M: mi fa schifo, le fantasie di incesto sono vomitevoli, è una patologia e in quanto tale va curata da professionisti seri.
- Addirittura?
M: assolutamente sì, sono convinta che chi ha certe fantasie ricorrenti (includo anche la zoofilia), sia potenzialmente un pericolo per la società.
- Vabbé non esageriamo ...
M: è quel che penso, poi non dimentichiamoci che in Italia è reato. Non scrivere racconti o avere fantasie, ma praticarlo. C'é gente qua dentro che sostiene siano fatti realmente accaduti, praticamente sta confessando dei reati.
- Torniamo ai racconti che ti sono piaciuti, hai detto che sono stati pochi ...
M: pochissimi e quasi solo scritti da donne (vere, non gente che pretende essere donna). Però prendiamo un esempio, c'é una serie che si chiama Il Ribelle, che a me personalmente non fa impazzire, però è scritta bene, c'é dietro una ricerca di trama e situazioni che va in profondità. Poi ci sono i gusti personali, però è innegabile che la qualità complessiva sia alta. Ed è sceritta da un uomo, quindi non ce l'ho contro gli uomini in generale.
- Ma lei odia gli uomini?
M: no, tutti no, mi irrita almeno il 90% degli uomini, quelli banali e superficiali, quelli che pensano di essere furbi, quelli che per intenderci entrano qui scrivono un racconto in cui fanno i grandi uomini potenti, sono tutti medici, architetti, manager, e scrivono le solite storie finte, inverosimili, dove le segretarie sono tutte in autoreggenti nere, camicetta, quarta di seno e capezzoli turgidi. Basta vi prego, quei racconti sono il trionfo della bruttezza.
- E i racconti delle donne?
M: la sensibilità di alcune donne nello scrivere è facilmente riconoscibile, le donne badano piú a dettagli mentali che fisici. Per capirci chi comincia un racconto con misure varie di tette e culi è un uomo, che vuole parlare di se stesso, di quanti cm di cazzo abbia (o vorrebbe avere) e di quanto fa godere tutto il suo harem immaginario. Gli uomini sono schematici, appena vedono una donna guardano alcuni dettagli fisici, le donne sono piú cerebrali.
- Ci stai dicendo che gli uomini badano al fisico, mentre le donne guardano la mente?
M: no, per niente. Le donne capiscono che un uomo scopa bene, parlandoci e guardandolo negli occhi, un uomo si ferma a tette e culi, ma poi il sesso rimane qualcosa di fisico, che parte dalla mente ma che per forza finisce in qualcosa di fisico.
- Nei suoi racconti ironici se la prende sempre con l'ossessione del sesso strano ...
M: sì, mi sembra tristissimo. Con questa logica orizzontale, per trovare nuova eccitazione, si aggiungono dettagli, sempre più strani e bizzarri, fino a creare un effetto ridicolo stridente. Si comincia con orge, si mettono in mezzo parenti, animali, fruste e idiozie varie. In realtà per trovare nuovi spunti la logica dovrebbe essere verticale, cioè andare in profondità, capire certi meccanismi della mente.
- La cosa più strana che hai fatto nella sua vita sessuale?
M: non faccio classifiche né cose che reputo strane.
- Ci vuoi dire che lo fai solo a letto?
M: tra farlo solo a letto e farlo con parenti, amici e cani, nel mezzo ci sono tantissime altre sfumature, non tutto è o bianco o nero.
- Nell'unico racconto serio che hai scritto parli di uno scambio di coppia, è una storia vera?
M: tutto è vero e tutto è fantasia, ma se fosse il racconto per filo e per segno di una storia vera, sarebbe cronaca.
- Va bene, ma il cazzo di Antonio l'hai preso o no?
M: accidenti se l'ho preso!
-: Oh finalmente, ti sbottoni un po'. E alla fine siete andati a un club di scambisti?
M: non rispondo, magari lo leggerete presto.
-: Grazie!
M: prego.
scritto il
2016-05-12
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