Intervista a La_Marzia - parte finale

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interviste


Non ci potevo credere quando mi ha svegliata Marzia per chiedermi se potevo intervistarla di nuovo. Pensavo fosse andata via per sempre.

- Ciao Marzia, come va?
M: bene, ma andiamo al sodo, fammi le domande.
- Hai abbandonato il bar, Paradise Beach, dopo averli creati, cos'hai da dire?
M: niente, non avevo piú tempo né voglia e non mi divertivo piú. Nell'ordine, prima di tutto il tempo, mi distraevo troppo, poi ormai mi perdevo negli infiniti loop di battute forzate.
- Ma anche tu facevi sempre battute.
M: sì, infatti non sto dando la colpa a nessuno, anzi sono io a essere un po' schizzata, di mio e per il lavoro, momento troppo importante.
- e degli amici del bar cosa ne pensi? E del progetto Paradise Beach?
M: tutto il bene possibile di loro, del progetto ho qualche dubbio, è complicato mettersi d'accordo, se non ci fosse Nora, sarebbero perduti, è l'unica che puì farli rigare dritti e tirare fuori qualcosa di buono.
- E Sbronzolo?
M: aiuto, mi fa paura. Ho sempre espresso pubblicamente sia il rispetto per lui come persona, sia il disprezzo totale per quello che scrive. Giuro, preferisco 10 racconti di uomini che si scopano la nonna e il loro cane, che leggere di carni tremanti e nettare vaginale. Mi fa male fisico leggerlo. Anzi posso dire con rammarico che lui rappesenta la mia grande sconfitta: non sono riuscita a dissuaderlo a non scrivere piú. Continua, purtroppo e sempre con la cantilena dello scribacchino, che essendo tale, può scrivere qualsiasi scemenza e va bene.
- Ma agli altri piace.
M: gli altri sono gentili e poi lui è simpatico, quindi sa conquistare, poi ognuno ha le sue preferenze, per carità.
- Ha scritto anche un racconto a 4 mani.
M: ho letto qualche riga, non si capisce nulla, una tortura. Povera lei, è come se un'aspirante cantante esordisca con un duetto con uno stonato, carriera rovinata per sempre.
- e Mari_KittyGirl?
M: la amo!
- in che senso?
M: in senso letterale, amore. Non sesso, amore.
- e non ti manca?
M: sì, certo, ma ogni tanto ci scriviamo, anche se lei non risponde quasi mai, ma lei è Mari e guai a chi la tocca.
- Ti hanno accusata di essere incoerente, di scrivere da una parte che non sei una scrittrice ma nel tuo account di disqus scrivi "Sono una grande scrittrice, avrei scritto la Divina Commedia se non mi avessero preceduto".
M: Anche tu sei affetta da Asperger che non capisci l'ironia? No, certe scemenze le può dire solo lo scemo del villaggio Robertino Chase, che non è in grado di intendere e di volere. Niente di preoccupante.
- Ma è vero che ti ha minacciata via e-mail?
M: sì, ma niente di preoccupante, le solite cantilene che ama ripetere, Chase è una scorreggina al vento, puzza un po' all'inizio, ma viene spazzato via all'istante.
- Ora cercherà errori grammaticali in questa intervista ...
M: sicuramente, rabbrividiamo.
- e la poetessa Veronica?
M: fantastica, uno dei momenti piú belli della storia del mondo. Però ha fatto un errore: in una delle sue splendide poesie invitava a essere affogata di passione. E' possibile che qualcuno la abbia presa troppo alla lettere, infatti è scomparsa.
- tornerai a scrivere?
M: fra un po' vedremo, ma ho da fare, ora sono in pausa antistress, ma scrivere un racconto, non lo so, non è in programma.
- quindi questa è l'ultima intervista che rilasci?
M: sì, sono come Mina. Anzi vi saluto con una canzone che dedico a tutti, da cantare a squarciagola.

Quando sei qui con me
questa stanza non ha più pareti
ma alberi, alberi infiniti.

Quando sei qui vicino a me
questo soffitto viola
no, non esiste più...
Io vedo il cielo sopra noi

che restiamo qui, abbandonati
come se, se non ci fosse più
niente, più niente al mondo.

Suona un'armonica:
mi sembra un organo
che vibra per te e per me
su nell'immensità del cielo

Suona un'armonica:
mi sembra un organo
che vibra per te e per me
su nell'immensità del cielo

Per te... e per me
nel cielo.
scritto il
2016-07-11
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