Tappabuchi 7 - Lorella
di
Key7
genere
trio
Arrivato a casa trovai la non graditissima sorpresa della bionda che vendeva intimo al centro commerciale.
Era chiaro dai discorsi intimi che era un'amica di Maria e non mi dispiaceva neanche come donna, tanto più che, anche oggi come l'altra volta, aveva delle gonne davvero corte che regalavano scorci abbondanti delle sue belle gambe fasciate nel nylon, delle calze color carne e dei tacchi delle sue scarpe a sandaletto. Insomma non era male da guardare ma quando si ha in mente solo di arrivare a casa, togliersi in fretta i vestiti per sbattersi la propria matrigna in tutti i modi possibili, la presenza di un ospite non è mai gradita.
Mi sorrise “John carissimo tua zia arriva subito”.
“Ottimo. Come sta signora Lorella?”.
“O bene grazie ma dammi pure del tu caro... Fai conto che sia un po' una tua mamma onoraria anche io” e mi fece un sorrisetto un po' enigmatico che faticavo a decifrare.
Dall'altra stanza sbucò la testa di Maria “O bravo il mio John che è già tornato così mi dai un parere” avanzò entrando e....meraviglia.
Indossava un body che pareva arrivato da un pornoshop, tutto nero di pizzi, le tette completamente al vento appena trattenute da un sottile velo fumè che non nascondeva nulla. Sotto, fra le gambe un simpatico buco decorato a petali di rosa lasciava libero l'occhio vedere la sua bella figa....il bocciolo del fiore.
Calze nere a rete con gancetto e sandali di cuoio neri col tacco, tanto per non farsi mancare nulla. “Modello esclusivo appena arrivato ti piace?”.
“bhe si.... ummmm si è molto......stimolate”.
“Me lo ha portato Lorella dritto dal negozio”.
“A che gentile”.
“Bhe non sono capi che posso mettere in vetrina mi pare ovvio” sorrise la bionda.
“E' davvero molto bello” dissi.
“O si lo vedo che ti piace” rise la bionda indicandomi. In effetti era estate e indossavo solo dei pantaloni di tela molto leggeri e i boxer. Il cazzo mi era già venuto duro solo a guardare Maria ed era schizzato fuori dai boxer da solo e ora pulsava paurosamente sotto alla tela chiaramente visibile.
Feci per coprirmi pudicamente con una mano quando Maria disse “caro non avere vergogna... L'ho preso apposta per te siamo felici che ti faccia così effetto...
“A davvero?”.
“Ma certo caro- disse Lorella aprendosi di colpo il vestito a camicione che indossava- per questo ne ho messo uno anche io”.
Aperti tutti i bottoni l'abito cadde da solo e Lorella restò con un body gemello a quello di Maria solo di colore bianco coordinato con le scarpe e le calze color carne.
Sgranai gli occhi indeciso se mangiarmi con gli occhi le sue belle tettone appena un po' più piccole di quelle di Maria o sbirciare nel buco del fiorellino per vederle la figa...
La bionda fece due passi verso di me e ruppe gli indugi “Maria dice grandi cose di te... Grandi e grosse” e mi sfiorò il pacco con due dita.
Io fissai Maria e lei fece si con la testa in segno di consenso. Non potendone più mi lasciai andare. La mia mano scivolò sulle tettone di Lorella. “Anche tu hai grosse attrattive cara” e strizzandole le tette le ficcai la lingua in bocca.
Le mani di lei, intanto erano arrivate ai miei pantaloni. Li sbottonarono in fretta e me li calarono con altrettanta velocità.
Lorella mi prese il cazzo in mano “o Maria non esageravi ha davvero una trave al posto del cazzo”.
“E non si stanca mai di usarla” aggiunse la mia matrigna che aveva iniziato a toccarsi con le dita.
In un attimo Lorella era seduta sul divano e aveva il mio uccello fra le tette. Una spagnola fatta davvero bene con la sua bocca calda e avvolgente che mi leccava la cappella e succhiava come un'idrovora.
Maria mi stava di fianco e mi accarezzava la schiena come una gattina che fa le fusa “la mia amica ha tanto bisogno di cazzo....”.
“E io non vedo l'ora di darglielo”.
Sollevò le gambe, le allargò bene e usando il buco già previsto dal body gli ficcai il cazzo nella pancia. La figa di Lorella era completamente depilata e caldissima. Pareva persino un po' stretta.
“Ti piace porcona?”.
“ummmm siiiii. O si che cazzoneeeeeee”.
Messe le mani sotto alle sue caviglie per tenerle sollevate presi a pomapre a tutta forza “Ummmm dai.... Ummm Lorella che bella figa calda..... ummmm”.
“O Cristo sto già venendoooooo. Siiiiiiiiiii”.
Non le davo tregua. Presi a pompare anche più di prima e lei sentiva arrivare un orgasmo dietro l'altro.... “Godooooooo. Si ancoraaaaaaaaaaa”.
Maria si avvicinò di colpo “Oi ingorda non me lo consumare tutto”.
“Tranquilla Maria posso sfondarvi tutte e due senza problemi” risposi io tutto infoiato e felice di scopare due troie assieme.
“O si ma ho voglia adesso.... Almeno leccami la figa” e senza aspettare invito scavalcò Lorella e le piazzò la patata dritta sulla bocca.
“ummmm siiiii.... ummmmm si lo sai che la adoro siiii slap slap” Lorella leccava meccanicamente ed era chiaro che queste due qualche lesbicata se la erano già fatta. La cosa, ovvio, non mi dispiaceva affatto.
A guardarle così non mi trattenni più. Tolsi il cazzo dalla sua figa e le sborrai sulle tette e in faccia.
Poco dopo, Lorella, che non aveva creduto alle parole di Maria quando glielo aveva detto notò con piacere come avessi il cazzo ancora duro. Maria sorrise “te lo avevo detto che ne fa almeno tre di fila senza soste”.
“Ma è meraviglioso” esclamò Lorella.
“Si però questa è mia” chiarì Maria che si era già messa a pecora sul divano.
“Ma certo cara mia.... Non vuoi intanto assaggiarmi?”.
“O si, voglio sapere che gusto prende quando è piena di sborra....”.
Io intanto glielo avevo già piazzato dentro e tenendola per i fianchi me la montavo a pecora a tutta forza.
“ummmmmm che buonaaaaaaaaaaa” rise Maria.
“ummmmm mi fai venire porcella.... Ti vengo in bocca” rispondeva la bionda.
“E io ti sfondo troia” dissi io mentre la montavo come un toro.
Era bellissimo vedere le due porche lesbicare. Vedere Maria ciucciare le tettone a un'altra donna.
Riempii la figa anche a lei con grande appagamento e quindi decidemmo di spostarci a letto.
Le due vacche decisero di trasformarmi nella loro sedia dell'orgasmo. Mi fecero sdraiare in centro al letto e a turno mi si sedevano in braccio e mi cavalcavano con tutte le forze che avevano fino ad arrivare all'orgasmo quindi, ancora bagnate lasciavano il posto all'altra che iniziava a cavalcarmi a sua volta. La cosa non mi dispiaceva affatto tanto più perchè in quella posizione potevo giocare, strizzare, leccare e succhiare le loro gigantesche mammelle fino a saziarmene.
I loro orgasmi si susseguivano a ritmo continuo, solo quando annunciavo che stavo per venire anche io, da buone amiche si mettevano entrambe con la bocca sulla mia asta e slinguavano insieme fin che lo schizzò non inondava i loro volti. A questo punto. Grate. Una mi ingoiava la cappella e l'altra mi metteva la lingua sui testicoli e in pochi secondi tornavo operativo per un'altra cavalcata.
Alla fine, quando Lorella disse “scusate ma io ho le gambe che non ce la fanno più....” non so quanto tempo fosse passato ma erano venute non meno di venti volte a testa....
“John grazie sei stato davvero meraviglioso....”.
“e non merito un premio Lorella” dissi io.
“???”.
Maria si mise a ridere “cara vuole farti il culo”.
“Cosa?” scattò Lorella.
“Te l'ho detto che è insaziabile”.
“Si cari ma io li dietro sono vergine non so se questo affare entra”.
“Lo facciamo entrare vedrai” risi io palpandole le chiappe sotto al body.
“Dai cara fallo contento” insisteva anche Maria.
“Ma ho paura. Mi fa male”.
“Dai cara facciamo così adesso gli do il mio che sono abituata e intanto ti lecco bene bene il buchetto anche a te cosi sei bella pronta e vedrai che scivola dentro benissimo”.
“O Maria non so se è che in fondo lo desidero o l'idea che mi metti la lingua nel culo ma non riesco a dire di no”.
Le due porcone slacciarono i body in vita liberando le loro chiappe grosse e burrose, si misero una dietro l'altra chinate come due cagne e Maria prese a fare il lavoretto fra le chiappe di Lorella.
Io intanto, a mia volta, aprii le chiappe alla mia matrigna e glielo piantai secco nel suo culo ampiamente sfondato.
“Ti piace vero?” chiese Maria.
“O si.... La lingua in culo è stupenda siiii” gemeva la bionda.
“E vedrai adesso che arriva questo” dissi io e dopo aver sfilato il cazzo dal culo di zia lo piantai in quello di Lorella senza tante cerimonie.
La bionda tirò una bestemmia che fece quasi venire giù il soffitto ma ormai aveva già mezzo cazzo dentro al culo.
Le diedi il tempo di abituarsi al dolore e quindi spinsi ancora mentre Maria mi stava accanto godendosi ogni particolare.
Quando fu tutto dentro le dissi “perchè non lecchi anche il mio di culo”.
“A porco anche questo vuoi che faccia”.
“Sei la mia troia o no?”.
“Si, si lo sono tesoro mio” annuì Maria e lesta si mise dietro di me.
Quando sentii la sua lingua che mi stimolava l'ano presi a pompare nel culo di Lorella a tutta forza. Lei ululava in un misto di piacere e dolore perverso, Maria leccava in apnea senza sosta e non smettemmo fin che, con un urlo liberatorio non mi liberai dell'ultimo fluente schizzo che riempì di sborra il culo di Lorella....
“O ragazzi è stato stupendo. Bisognerà che venga a casa vostra più spesso”.
“Ma certo porcona vieni ogni volta che vuoi e se no ti avanza il tempo non preoccuparti, adesso che so cosa ti piace magari ogni tanto passo io a darti una ripassata in negozio”.
“Maria hai proprio ragione è un porco perverso”.
“Lo so -annui la matrigna- ed è proprio per questo che lo adoro”.
“Già.... E' davvero adorabile” ammise la bionda e mi ficcò la lingua in bocca per baciarmi ancora una volta.
Era chiaro dai discorsi intimi che era un'amica di Maria e non mi dispiaceva neanche come donna, tanto più che, anche oggi come l'altra volta, aveva delle gonne davvero corte che regalavano scorci abbondanti delle sue belle gambe fasciate nel nylon, delle calze color carne e dei tacchi delle sue scarpe a sandaletto. Insomma non era male da guardare ma quando si ha in mente solo di arrivare a casa, togliersi in fretta i vestiti per sbattersi la propria matrigna in tutti i modi possibili, la presenza di un ospite non è mai gradita.
Mi sorrise “John carissimo tua zia arriva subito”.
“Ottimo. Come sta signora Lorella?”.
“O bene grazie ma dammi pure del tu caro... Fai conto che sia un po' una tua mamma onoraria anche io” e mi fece un sorrisetto un po' enigmatico che faticavo a decifrare.
Dall'altra stanza sbucò la testa di Maria “O bravo il mio John che è già tornato così mi dai un parere” avanzò entrando e....meraviglia.
Indossava un body che pareva arrivato da un pornoshop, tutto nero di pizzi, le tette completamente al vento appena trattenute da un sottile velo fumè che non nascondeva nulla. Sotto, fra le gambe un simpatico buco decorato a petali di rosa lasciava libero l'occhio vedere la sua bella figa....il bocciolo del fiore.
Calze nere a rete con gancetto e sandali di cuoio neri col tacco, tanto per non farsi mancare nulla. “Modello esclusivo appena arrivato ti piace?”.
“bhe si.... ummmm si è molto......stimolate”.
“Me lo ha portato Lorella dritto dal negozio”.
“A che gentile”.
“Bhe non sono capi che posso mettere in vetrina mi pare ovvio” sorrise la bionda.
“E' davvero molto bello” dissi.
“O si lo vedo che ti piace” rise la bionda indicandomi. In effetti era estate e indossavo solo dei pantaloni di tela molto leggeri e i boxer. Il cazzo mi era già venuto duro solo a guardare Maria ed era schizzato fuori dai boxer da solo e ora pulsava paurosamente sotto alla tela chiaramente visibile.
Feci per coprirmi pudicamente con una mano quando Maria disse “caro non avere vergogna... L'ho preso apposta per te siamo felici che ti faccia così effetto...
“A davvero?”.
“Ma certo caro- disse Lorella aprendosi di colpo il vestito a camicione che indossava- per questo ne ho messo uno anche io”.
Aperti tutti i bottoni l'abito cadde da solo e Lorella restò con un body gemello a quello di Maria solo di colore bianco coordinato con le scarpe e le calze color carne.
Sgranai gli occhi indeciso se mangiarmi con gli occhi le sue belle tettone appena un po' più piccole di quelle di Maria o sbirciare nel buco del fiorellino per vederle la figa...
La bionda fece due passi verso di me e ruppe gli indugi “Maria dice grandi cose di te... Grandi e grosse” e mi sfiorò il pacco con due dita.
Io fissai Maria e lei fece si con la testa in segno di consenso. Non potendone più mi lasciai andare. La mia mano scivolò sulle tettone di Lorella. “Anche tu hai grosse attrattive cara” e strizzandole le tette le ficcai la lingua in bocca.
Le mani di lei, intanto erano arrivate ai miei pantaloni. Li sbottonarono in fretta e me li calarono con altrettanta velocità.
Lorella mi prese il cazzo in mano “o Maria non esageravi ha davvero una trave al posto del cazzo”.
“E non si stanca mai di usarla” aggiunse la mia matrigna che aveva iniziato a toccarsi con le dita.
In un attimo Lorella era seduta sul divano e aveva il mio uccello fra le tette. Una spagnola fatta davvero bene con la sua bocca calda e avvolgente che mi leccava la cappella e succhiava come un'idrovora.
Maria mi stava di fianco e mi accarezzava la schiena come una gattina che fa le fusa “la mia amica ha tanto bisogno di cazzo....”.
“E io non vedo l'ora di darglielo”.
Sollevò le gambe, le allargò bene e usando il buco già previsto dal body gli ficcai il cazzo nella pancia. La figa di Lorella era completamente depilata e caldissima. Pareva persino un po' stretta.
“Ti piace porcona?”.
“ummmm siiiii. O si che cazzoneeeeeee”.
Messe le mani sotto alle sue caviglie per tenerle sollevate presi a pomapre a tutta forza “Ummmm dai.... Ummm Lorella che bella figa calda..... ummmm”.
“O Cristo sto già venendoooooo. Siiiiiiiiiii”.
Non le davo tregua. Presi a pompare anche più di prima e lei sentiva arrivare un orgasmo dietro l'altro.... “Godooooooo. Si ancoraaaaaaaaaaa”.
Maria si avvicinò di colpo “Oi ingorda non me lo consumare tutto”.
“Tranquilla Maria posso sfondarvi tutte e due senza problemi” risposi io tutto infoiato e felice di scopare due troie assieme.
“O si ma ho voglia adesso.... Almeno leccami la figa” e senza aspettare invito scavalcò Lorella e le piazzò la patata dritta sulla bocca.
“ummmm siiiii.... ummmmm si lo sai che la adoro siiii slap slap” Lorella leccava meccanicamente ed era chiaro che queste due qualche lesbicata se la erano già fatta. La cosa, ovvio, non mi dispiaceva affatto.
A guardarle così non mi trattenni più. Tolsi il cazzo dalla sua figa e le sborrai sulle tette e in faccia.
Poco dopo, Lorella, che non aveva creduto alle parole di Maria quando glielo aveva detto notò con piacere come avessi il cazzo ancora duro. Maria sorrise “te lo avevo detto che ne fa almeno tre di fila senza soste”.
“Ma è meraviglioso” esclamò Lorella.
“Si però questa è mia” chiarì Maria che si era già messa a pecora sul divano.
“Ma certo cara mia.... Non vuoi intanto assaggiarmi?”.
“O si, voglio sapere che gusto prende quando è piena di sborra....”.
Io intanto glielo avevo già piazzato dentro e tenendola per i fianchi me la montavo a pecora a tutta forza.
“ummmmmm che buonaaaaaaaaaaa” rise Maria.
“ummmmm mi fai venire porcella.... Ti vengo in bocca” rispondeva la bionda.
“E io ti sfondo troia” dissi io mentre la montavo come un toro.
Era bellissimo vedere le due porche lesbicare. Vedere Maria ciucciare le tettone a un'altra donna.
Riempii la figa anche a lei con grande appagamento e quindi decidemmo di spostarci a letto.
Le due vacche decisero di trasformarmi nella loro sedia dell'orgasmo. Mi fecero sdraiare in centro al letto e a turno mi si sedevano in braccio e mi cavalcavano con tutte le forze che avevano fino ad arrivare all'orgasmo quindi, ancora bagnate lasciavano il posto all'altra che iniziava a cavalcarmi a sua volta. La cosa non mi dispiaceva affatto tanto più perchè in quella posizione potevo giocare, strizzare, leccare e succhiare le loro gigantesche mammelle fino a saziarmene.
I loro orgasmi si susseguivano a ritmo continuo, solo quando annunciavo che stavo per venire anche io, da buone amiche si mettevano entrambe con la bocca sulla mia asta e slinguavano insieme fin che lo schizzò non inondava i loro volti. A questo punto. Grate. Una mi ingoiava la cappella e l'altra mi metteva la lingua sui testicoli e in pochi secondi tornavo operativo per un'altra cavalcata.
Alla fine, quando Lorella disse “scusate ma io ho le gambe che non ce la fanno più....” non so quanto tempo fosse passato ma erano venute non meno di venti volte a testa....
“John grazie sei stato davvero meraviglioso....”.
“e non merito un premio Lorella” dissi io.
“???”.
Maria si mise a ridere “cara vuole farti il culo”.
“Cosa?” scattò Lorella.
“Te l'ho detto che è insaziabile”.
“Si cari ma io li dietro sono vergine non so se questo affare entra”.
“Lo facciamo entrare vedrai” risi io palpandole le chiappe sotto al body.
“Dai cara fallo contento” insisteva anche Maria.
“Ma ho paura. Mi fa male”.
“Dai cara facciamo così adesso gli do il mio che sono abituata e intanto ti lecco bene bene il buchetto anche a te cosi sei bella pronta e vedrai che scivola dentro benissimo”.
“O Maria non so se è che in fondo lo desidero o l'idea che mi metti la lingua nel culo ma non riesco a dire di no”.
Le due porcone slacciarono i body in vita liberando le loro chiappe grosse e burrose, si misero una dietro l'altra chinate come due cagne e Maria prese a fare il lavoretto fra le chiappe di Lorella.
Io intanto, a mia volta, aprii le chiappe alla mia matrigna e glielo piantai secco nel suo culo ampiamente sfondato.
“Ti piace vero?” chiese Maria.
“O si.... La lingua in culo è stupenda siiii” gemeva la bionda.
“E vedrai adesso che arriva questo” dissi io e dopo aver sfilato il cazzo dal culo di zia lo piantai in quello di Lorella senza tante cerimonie.
La bionda tirò una bestemmia che fece quasi venire giù il soffitto ma ormai aveva già mezzo cazzo dentro al culo.
Le diedi il tempo di abituarsi al dolore e quindi spinsi ancora mentre Maria mi stava accanto godendosi ogni particolare.
Quando fu tutto dentro le dissi “perchè non lecchi anche il mio di culo”.
“A porco anche questo vuoi che faccia”.
“Sei la mia troia o no?”.
“Si, si lo sono tesoro mio” annuì Maria e lesta si mise dietro di me.
Quando sentii la sua lingua che mi stimolava l'ano presi a pompare nel culo di Lorella a tutta forza. Lei ululava in un misto di piacere e dolore perverso, Maria leccava in apnea senza sosta e non smettemmo fin che, con un urlo liberatorio non mi liberai dell'ultimo fluente schizzo che riempì di sborra il culo di Lorella....
“O ragazzi è stato stupendo. Bisognerà che venga a casa vostra più spesso”.
“Ma certo porcona vieni ogni volta che vuoi e se no ti avanza il tempo non preoccuparti, adesso che so cosa ti piace magari ogni tanto passo io a darti una ripassata in negozio”.
“Maria hai proprio ragione è un porco perverso”.
“Lo so -annui la matrigna- ed è proprio per questo che lo adoro”.
“Già.... E' davvero adorabile” ammise la bionda e mi ficcò la lingua in bocca per baciarmi ancora una volta.
1
voti
voti
valutazione
8
8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Tappabuchi 6 - La gitaracconto sucessivo
Tappabuchi 8 - Yacuzzi
Commenti dei lettori al racconto erotico