Tappabuchi 8 - Yacuzzi

di
genere
etero

Tra una lunga pausa e l'altra finalmente finirono di installare la yacuzzi in bagno. Quando avvenne io ero in giro ma Maria mi mandò la foto del bagno via telefono. C'era la foto della grande vasca e sotto la scritta “finalmente finita”.
Le risposi con un smile che sorrideva e la scritta “ottimo”.
Due minuti dopo mi arrivò un altro commento suo “non vedo l'ora di provarla” subito dopo un suo selfie completamente nuda seduta a bordo vasca.
“Porca che sei” le scrissi.
“Torna presto che facciamo il bagnetto” commentò lei e stavolta mi mandò una foto in diretta della sua figa...
Un invito così non si poteva rifiutare. Rimandai le ultime commissioni e venti minuti dopo ero a casa....
Maria mi aspettava già nella yacuzzi nuda. Il vibro massaggiatore era già attivo e la vasca era tutta un ribollire di bolle.
In un lampo mi tolsi tutto e liberai l'asta che si issò come il pennone della bandiera.
Maria aveva lo sguardo in estasi esattamente come quando la facevo venire...
“Che hai ti sei masturbata?”.
“No caro, mi sono solo seduta con la patatina sul getto.... Ma sai che ficata è meglio che farselo con le dita....”.
“A quindi sei venuta?”.
“Cinque volte” sorrise lei maliziosa...
“Allora che si fa vengo a darti anche questo o ti sei già arrangiata da sola?”.
Lei approfittò che mi ero avvicinato per allungare la mano e afferrarmi il cazzo. Subito lo strinse e iniziò a farmi una sega. “Il mio bel pisellone sempre duro...sarai mica geloso di un getto d'acqua... Dai entra, dai che questo lo devi provare.... Metti l'uccello vicino al getto e vedrai se non godi”.
“Stai andando benissimo anche tu con la mano cara” dissi io invitandola a non smettere di segarmi.
“Su dai vieni, non fare l'antipatico, prova il getto fammi felice”.
Obbedii e in effetti era piacevolissimo. Mi era già capitata una cosa simile una volta in piscina quando mi ero fermato per sbaglio vicino alle griglie dell'acqua... Il getto spinto fuori a contatto con l'intimo stimolava inequivocabilmente strane e piacevoli sensazioni. Certo non era al pari di una sega o di una buona scopata ma era comunque piacevole.
Probabilmente, pensai, per una donna era diverso visto che si trattava di farsi stimolare da una forza d'acqua a pressione diretta dentro alla vagina che poteva simulare una rozza, ma potente, penetrazione.
“Bhe si è piacevole ma io preferirei infilarlo nella tua figa” dissi.
“Ummm allora girati... Facciamo cosi: tu ti siedi e io mi metto sopra di te così me lo infili”.
“Ottimo”.
Maria si sdraiò come se fossi la sua amaca, sentii il cazzo che le penetrava dentro mentre con la mano la cingevo poco sotto al seno e la tiravo verso di me. Lei godendo la penetrazione iniziò a muoversi avanti e indietro.
“O che bel cazzone duro.... O dai che ci mancava solo qui nella vasca e poi abbiamo scopato in tutta la casa”.
Io la accarezzai dolce palpandole un seno “già pure sulla lavatrice mentre centrifugava ti ricordi”.
“E tu ti ricordi che l'abbiamo quasi rotta per quanto spingevi...”.
“Bhe eri tu che dicevi di spingere porcona” e la baciai sul collo.
“Ummm tesoro ma io ti dirò sempre di spingere.... Anche adesso... Spingi, spingiiiii”.
Presi a dare rapidi colpi di bacino mentre lei si sollazzava e arrivava l'ennesimo orgasmo. Era bello fare quell'esperienza in acqua ma non era certo la scopata migliore della mia vita, tanto più che in quella posizione ero davvero limitato nei movimenti.
Fu solo quando il programma relax della vasca attivò il getto che avevo dritto sotto al culo che le cose cambiarono.
Una forza potente prese a stimolarmi l'ano, meglio di una lingua che ti lecca il culo...
“Ummmm” gemetti.
Anche Maria lo notò perchè disse “Caro ma sbaglio o ti si sta ingrossando il cazzo?”.
“Ummm cavoli si.... E' l'effetto del getto che ho sotto al culo... L'uccello non me lo ha solleticato molto ma da dietro.... Ummmm...”.
“Caro mio voi maschietti fate tanto i difficili quando si tratta di culo perchè temete sempre di passare per froci ma la realtà è che anche voi, li dietro avete una zona erogena...”.
“Si cazzo Maria.... Mi sta facendo venire davvero.... ummmmm”.
“Allora sborra tesoro della mamma.... Sborra......”.
“Non sei mia mamma ummmm....” borbottai fra il serio e l'eccitato.
“Ma è come se lo fossi.... Anzi sono meglio della mamma visto che ti faccio godere come un pazzo....”.
“Ummmm si..... Si cazzo..... Godoooooo” e le venni in figa.
Ne uscì così tanta che dopo un po' dovemmo fermarci perchè tutta l'acqua era diventata stranamente gelatinosa.
Maria di corsa spense i getti e tutto si fermò.
“Perchè hai spento?” chiesi.
“Te lo immagini dover chiamare il tecnico dopo un giorno perchè abbiamo i filtri pieni di sborra....”.
“Bhe mica devi dirgli che è mia”.
“A porcello così vuoi un alibi?”.
In effetti considerando che i filtri del riciclo trattenevano tutte le impurità che immettevamo della vasca e quindi anche i miei e i suoi liquidi seminali non era una cattiva idea fare in modo che non fossimo gli unici colpevoli di essere venuti in quella vasca.
“Va bene, stai tranquillo che sabato quando torna tuo padre gli faccio provare la vasca e ci facciamo una bella scopata anche con lui... Lo faccio perchè ti voglio bene amore mio”.
“Pensavo lo facessi perchè il cazzo non ti basta mai” obiettai.
“Bhe si anche quello” rise lei mentre si alzava in piedi per uscire dalla vasca.
Si mise sulla tazza e a gambe larghe iniziò a urinare “sarà che stimola ma ero piena che non la tenevo più”.
“E sarà che sono un perverso ma quando ti vedo pisciare non resisto” dissi io e senza farla finire le misi il cazzo in bocca per un poderoso pompino che Maria mi fece senza fare obiezioni.
di
scritto il
2020-02-20
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