A casa 2

di
genere
incesti

Tornato tardi dal lavoro ero entrato in casa aspettandomi di vedere i miei due figli, Gio e Cara, sul divano a scopare. Era la tipica scena che da un paio di giorni mi compariva aperto l'uscio di casa. Io e i miei due figli Gio, 23 anni, e Cara 17, avevamo scopato insieme. E anche se questo era incesto ed era proibito, non potevo fare a meno di eccitarmi ogni volta che li trovavo a fare sesso. Avevo visto la mia bambina crescere e mutare. L'avevo notata vestirsi in modo diverso: dalle scollature profonde che mettevano in risalto le sue tette enormi, ai perizomi strimiziti nella cesta del bucato che odoravano di fica giovane. Lo sapevo quello che faceva. Era impossibile non notare quanto fosse cambiata: aveva scoperto il sesso. Quante volte ero entrato in camera sua all'improvviso vedendola, nascondersi sotto le lenzuola perché nuda, affannata e pronta all'orgasmo. E quante volte l'avevo spiata, segandomi. Gio quel pomeriggio in salotto era stato sincero. L'aveva chiamata zoccola, troia... Una che apriva le gambe ovunque. E l'avevamo scopata. E mentre io mi ero limitato al pompino di quel giorno, Gio aveva continuato a chiavarla quando la loro madre non c'era. L'unica estranea a tutto ciò era mia moglie, beata nella sua ignoranza, si perdeva molto tuttavia. Se solo sapesse il segreto patto che avevamo stretto io e i nostri figli...
Mi incamminai al piano di sopra buttando un occhiata alla macchia sul divano. Sulla stoffa emergeva una grossa e larga macchia... Mi avvicinai6per annusare l'odore inebriante. I miei figli avevano scopato e ciò mi riempi di una strana sensazione simile all'orgoglio. Con il cazzo già duro nei pantaloni mi avvicinai alle loro camere, sperando di trovarli e di unirmi a loro: quella di Gio era vuota, segno che forse era uscito; mentre nella sua camera la piccola Cara era completamente nuda a parte un microscopico perizoma che faceva risaltare il culo e le cosce tornide. Mi stava aspettando. La mia bambina. La mia piccola troia mi aspettava nuda. Con le sue belle e grosse tette al vento e l'espressione da puttana vogliosa di cazzo.
Mi si avvicinò voltandosi e mostrandomi il sedere, le chiappe tonde e morbide separate dal sottile cordoncino. "Gio mi ha scopato il culo, papà. Adesso voglio la tua sborra in fica."
Si inginocchió ai miei piedi sbottonando i miei pantaloni e prendendomi il cazzo in bocca. Ero già duro. Mentre mio figlio aveva un cazzo lungo e grosso, il mio era di 18 cm ma con una grossa circonferenza di 15 cm e mezzo. La mia troia apri le labbra e lo assaggió
"Mmmmmmmmm" mugugnava succhiandomelo, la lingua lambiva il mio cazzo.
"Brava la mia bambina. Succhia. Succhia il cazzo che ti ha messa al mondo. Brava troia!" le afferrai I capelli spingendola ad accogliermi profondamente fino in gola, la senti annaspare in cerca d'aria e trattenere i conati, ma non mi fermai.
Le feci prendere fiato prima di pomparle in bocca. Aveva una bocca da pompinara esperta, si infilava il cazzo fino in gola dando colpetti con la lingua al fusto come una vera troia. Le tirai capelli facendole scivolare la mia mazza fra le labbra, completamente zuppe di saliva che scendeva sul suo mento bagnando i seni, come una cagna che sbavava alla vista di un osso. Mi infilai ancora nella sua bocca, arrivandole fino in gola, tanto da far toccare con il naso la base del mio uccello e con le labbra le mie palle. Chiuse gli occhi ai crescenti conati, ma la trattenni tappandole il naso. La mia bambina doveva imparare come si prendevano i cazzi grossi. La liberai con uno strattone, mentre lei tossiva e spuntava saliva.
"Adesso fatti scopare, troia. " la feci alzare spingendola sul letto a novanta. Le afferrai le antiche, colpendole a schiaffi.
"E così tuo fratello ti ha rotto il culo eh" spostai il filo del perizoma e notai il buco arrossato e ancora aperto.
Infilai dentro due dita mentre la troia gemeva. Si era bello largo. Si era fatta scopare per bene.
"Ti prego papà, scopami."
Con un colpo solo le entrai nella fica. Paradiso. Bagnata e stretta. Iniziai a chiavarla, spingendole le spalle sul letto e facendole alzare quel culo meraviglioso. La sculacciai ancora e senti che la puttanella si bagnava e si stringeva attorno al mio cazzo. Aveva una fica giovane e reattiva, che mi stava spremendo il cazzo ad ogni colpo.
"brava. Strizza il cazzo di papà." spinsi i fianchi entrando e uscendo da dentro di lei e infilando 3 dita nel suo culo.
I suoi gemiti iniziarono ad essere urla...
Continuai a fotterla e a spingere più dita nel suo culo slabbrato.
"Ancora. Ah, ancora. Chiavami papà. Sisi!" ansimai quando la senti stringersi intorno al mio cazzo e venire in un fiume di umori e con un urlo pontertoso.
"Vengo troia. Vengo."
Altre due spinte e le venni dentro riempiendola del mio sperma.
"Contenta bella di papà? Adesso hai allenato tutti i buchi."
scritto il
2020-02-24
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