Educazione sentimentale 2
di
Jimbo80
genere
incesti
Era passata una ventina di giorni dalla scoperta delle relazioni pericolose che mia figlia Patrizia intratteneva con la sua professoressa Laura.
In uno stato di costante eccitazione spesi questo tempo per investigare meglio la faccenda e, soprattutto, studiare i movimenti delle due porche in vista della mia entrata in scena.
La perquisizione della camera di mia figlia diede ottimi frutti.
Ben occultato trovai un bauletto che nascondeva alcuni giochinini "particolari": vi era un dildo in gomma flessibile a doppia punta, una mascherina in pizzo e un plug-in trasparente. Quest'ultimo mi eccito' parecchio, immaginando la mia piccoletta mentre ci si rompeva il culo.
Vi erano anche alcuni cd. Contenevano centinaia di foto di Patrizia in lingerie sexy, in pose oscene o intenta a masturbarsi oppure avvinghiata in amplessi saffici: benché nascoste dalle mascherine potei distinguere, oltre alla Marchesa, almeno altre quattro donne. Corpi goderecci, abbondanti, morbidi...corpi di donne mature. La Marchesa, quindi, concedeva la giovinezza di mia figlia in maniera indiscriminata, ne aveva fatta una troietta lesbo a disposizione di lupe affamate di carne giovane.
Nel cd vi erano anche due video.
Nel primo, brevissimo, mia figlia era tutta nuda a quattro zampe, collarino e guinzaglio e un plug in con la coda ficcato in culo. Laura, nuda e mascherata, con stivali in pelle rossa, la fece prima gattonare al guinzaglio per un po' dandole della zoccola. Quindi la fece stendere a pancia sopra e, fattale allargare le gambe, prese a masturbarla con la suola degli stivali per poi farle spompinare il tacco. Infine le se accovaccio' con la fica in faccia incitandola a leccare da brava cagna. Laura era una baccante invasata, la stava soffocando con la fregna, non gli diede tregua finché con una copiosa squirtata non le innaffio' il viso. La mia sottomessa bambina venne costretta a bere "Bevi puttanella,non rifiutare il succo prelibato e prezioso con cui ti battezzo...gustati il nettare amaro del piacere femminile".
Nel secondo video Patrizia era seduta, nuda, sulle ginocchia di Laura. Quest'ultima le pastrugnava la figa e la limonava voracemente.
Davanti a loro una ragazza dalla pelle bianchissima, che pareva anch'essa molto giovane, veniva montata da quattro colossi neri. Cazzi enormi e tosti si alternavano senza sosta nel culo, nella figa e nella bocca della giovane zoccola strappandole guaiti di piacere.
La Marchesa, mentre continuava a masturbarla con due dita in figa, induceva Patrizia a guardare l'amplesso bestiale che si stava consumando innanzi ai loro occhi "Guarda, porcellina...guarda cosa ti regalero' se mi sarai ubbidiente e devota. Questi bei cazzoni, e altri ancora che ti procurero', saranno le divinità cui dovrai sacrificare il tuo pudore e la tua rispettabilità. La tua unica regola, la tua unica legge, sarà fottere...fottere sempre, dovunque e con chiunque!".
Ero profondamente turbato. Laura era una sacerdotessa del Vizio, una corruttrice della gioventù, ma non potevo e volevo interrompere questo losco meccanismo.
Presi consapevolezza che, in realtà, da tempo desideravo sessualmente mia figlia...fin da quando era sbocciata la sua adolescenza. Ora sapevo che lo sguardo insistito che posavo sul suo seno che vedevo crescere di anno in anno, sul suo culetto di burro fasciato dai leggins o da short striminziti non era orgoglio paterno ma foia incestuosa.
Non mi era già successo, in tempi non sospetti, di rovistare tra la biancheria sporca per poter annusare le sue mutandine? Non l'avevo già spiata in doccia?
Oramai potevo gettare la maschera. Patrizia, ora che avevo conosciuto la sua particolare inclinazione per il piacere, era una leccornia, una prelibata diciottenne da mangiare.
E non provavo gelosia alcuna né verso Laura né verso nessun altro....anzi, saperla così imputtanita e a disposizione di porci e libertini di ogni risma...immaginare di affondare la verga nella sua passerina già inseminata, di baciare le sue labbra sporche, di tenerle le chiappe aperte mentre qualche camionista gli apriva l'intestino schiaffandoglielo fino alle palle...beh, mi mandava al manicomio.
Cazzo, non ero soltanto un padre incestuoso ma anche un cornuto, un cuckold.
Volevo e dovevo associarmi a Laura...ero il padre e questo mi dava il diritto di partecipare alla sua educazione.
CONTINUA
In uno stato di costante eccitazione spesi questo tempo per investigare meglio la faccenda e, soprattutto, studiare i movimenti delle due porche in vista della mia entrata in scena.
La perquisizione della camera di mia figlia diede ottimi frutti.
Ben occultato trovai un bauletto che nascondeva alcuni giochinini "particolari": vi era un dildo in gomma flessibile a doppia punta, una mascherina in pizzo e un plug-in trasparente. Quest'ultimo mi eccito' parecchio, immaginando la mia piccoletta mentre ci si rompeva il culo.
Vi erano anche alcuni cd. Contenevano centinaia di foto di Patrizia in lingerie sexy, in pose oscene o intenta a masturbarsi oppure avvinghiata in amplessi saffici: benché nascoste dalle mascherine potei distinguere, oltre alla Marchesa, almeno altre quattro donne. Corpi goderecci, abbondanti, morbidi...corpi di donne mature. La Marchesa, quindi, concedeva la giovinezza di mia figlia in maniera indiscriminata, ne aveva fatta una troietta lesbo a disposizione di lupe affamate di carne giovane.
Nel cd vi erano anche due video.
Nel primo, brevissimo, mia figlia era tutta nuda a quattro zampe, collarino e guinzaglio e un plug in con la coda ficcato in culo. Laura, nuda e mascherata, con stivali in pelle rossa, la fece prima gattonare al guinzaglio per un po' dandole della zoccola. Quindi la fece stendere a pancia sopra e, fattale allargare le gambe, prese a masturbarla con la suola degli stivali per poi farle spompinare il tacco. Infine le se accovaccio' con la fica in faccia incitandola a leccare da brava cagna. Laura era una baccante invasata, la stava soffocando con la fregna, non gli diede tregua finché con una copiosa squirtata non le innaffio' il viso. La mia sottomessa bambina venne costretta a bere "Bevi puttanella,non rifiutare il succo prelibato e prezioso con cui ti battezzo...gustati il nettare amaro del piacere femminile".
Nel secondo video Patrizia era seduta, nuda, sulle ginocchia di Laura. Quest'ultima le pastrugnava la figa e la limonava voracemente.
Davanti a loro una ragazza dalla pelle bianchissima, che pareva anch'essa molto giovane, veniva montata da quattro colossi neri. Cazzi enormi e tosti si alternavano senza sosta nel culo, nella figa e nella bocca della giovane zoccola strappandole guaiti di piacere.
La Marchesa, mentre continuava a masturbarla con due dita in figa, induceva Patrizia a guardare l'amplesso bestiale che si stava consumando innanzi ai loro occhi "Guarda, porcellina...guarda cosa ti regalero' se mi sarai ubbidiente e devota. Questi bei cazzoni, e altri ancora che ti procurero', saranno le divinità cui dovrai sacrificare il tuo pudore e la tua rispettabilità. La tua unica regola, la tua unica legge, sarà fottere...fottere sempre, dovunque e con chiunque!".
Ero profondamente turbato. Laura era una sacerdotessa del Vizio, una corruttrice della gioventù, ma non potevo e volevo interrompere questo losco meccanismo.
Presi consapevolezza che, in realtà, da tempo desideravo sessualmente mia figlia...fin da quando era sbocciata la sua adolescenza. Ora sapevo che lo sguardo insistito che posavo sul suo seno che vedevo crescere di anno in anno, sul suo culetto di burro fasciato dai leggins o da short striminziti non era orgoglio paterno ma foia incestuosa.
Non mi era già successo, in tempi non sospetti, di rovistare tra la biancheria sporca per poter annusare le sue mutandine? Non l'avevo già spiata in doccia?
Oramai potevo gettare la maschera. Patrizia, ora che avevo conosciuto la sua particolare inclinazione per il piacere, era una leccornia, una prelibata diciottenne da mangiare.
E non provavo gelosia alcuna né verso Laura né verso nessun altro....anzi, saperla così imputtanita e a disposizione di porci e libertini di ogni risma...immaginare di affondare la verga nella sua passerina già inseminata, di baciare le sue labbra sporche, di tenerle le chiappe aperte mentre qualche camionista gli apriva l'intestino schiaffandoglielo fino alle palle...beh, mi mandava al manicomio.
Cazzo, non ero soltanto un padre incestuoso ma anche un cornuto, un cuckold.
Volevo e dovevo associarmi a Laura...ero il padre e questo mi dava il diritto di partecipare alla sua educazione.
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