Tè con cioccolatini
di
Saretta88
genere
etero
C'era una volta, tanto tempo fa...
- Sono golosa!- dico a Giacomo mentre passeggiamo per il corso della nostra città. La cioccolateria è il mio sogno infantile, si signori e signore io da piccola sognavo di aprire un negozietto tutto mio e vendere tante ma tante leccornie fatte con le mie manine! Ci ho provato, ammetto, ma sono una frana.
- Beata te che mangi e non metti su chili!- mormora lui e percepisco quasi dello sdegno mentre lo dice.
-Ma guarda che io mangio ma faccio palestra tre volte a settimana! infastidita io!- il tono da bimba viziata, quella che punta i piedini in terra per essere chiari.
E lui che risposta mi da?
- Compriamo una confezione di cioccolatini e ce l'ha spariamo tutta a casa tua!-
Cosa? ho pensato. Se fosse stato un film la scena si sarebbe vista a rallentatore.
- E la tua dieta?-
Che poi dieta di che, è figo con un poco di pancetta, ma questo non glielo dico.
- La dieta la continuo domani, oggi e oggi. Sei d'accordo?-
Come dirgli di no?
-Okay ma ce l'ha dividiamo, io scelgo quelli per me tu quelli per te. -
E così fu.
A questo punto dovrei continuare la favola, ma devo farvi una precisazione. Giacomo è stato uno dei miei amici più cari, ho passato dei periodi con lui fantastici! Abbiamo fatto di tutto insieme, non fraintendete eh! Mai del sesso... va bene, va bene, continuo la storia meglio!
Allora eravamo rimasti... ah si...
Usciamo dalla cioccolateria con una scatola piena di dolcetti appetitosi, non vi dico la voglia che mi è venuta lì dentro a vedere la cascata di cioccolata, e qui lui mi ha confessato di aver fatto un sogno erotico su di me. Mi ha lasciato boccheggiante, vi giuro! Per tutto il tragitto fino a casa mia che è stato di una buona quindicina di minuti, io non ho aperto bocca.
Una volta a casa mi sono messa a preparare il tè, di quelli che piacciono a noi: verde con cannella.
Mentre il bollitore da segno che l'acqua è pronta lo vedo affacciarsi sulla porta.
- Non hai spiaccicato più parola, ti ha proprio colpito la mia confessione?-
Come negare? In fin dei conti i miei occhi già dicono troppo.
- Un poco si, non mi aspettavo nulla di tutto questo da te!- sono sincera, fin troppo.
- Ti da fastidio che ti ho sognato?-
- Non lo so, mi hai messo confusione- dico prendendo il bollitore e versando l'acqua nelle due tazze mettendo a infusione le bustine.
- Non era questa la mia intenzione. Ti ho confessato questo come un uomo qualsiasi. Ti trovo una bella donna, lo sei sempre stata per me!-
Ecco queste dichiarazioni mi fanno girare la testa, ma è ancor peggio l'effetto!
- Quanto zucchero?- dico, glissando il discorso.
-Zero zucchero, dobbiamo mangiare tutta la scatola di cioccolatini!- rimarca.
Metto le due tazze sul un vassoio e le porto in soggiorno, mentre sento la mia fighetta pulsare, ma è una situazione assurda e cerco di controllarmi, non voglio assolutamente cedere e urlargli in faccia:" voglio cavalcarti fino perdere il controllo del mio corpo!"
Mi siedo a gambe strette su una sedia poltroncina che è stata sempre comoda per me, ma ora... ora... mi sento come se stessi seduta su una sedia elettrica.
- Allora da dove cominciamo?-
-Io mi prendo quello alla menta!-
-Vuoi rinfrescarti visto che sei calda?-
-Macchè calda! lo sai mi piacciono...-
Cazzo ma non è che si nota che ho la figa bagnata e ho bisogno di essere asciugata e scopata?
- C'è l'hai scritto in faccia!-
- Mh... si come no!-
Ammetto di essere infastidita ma solo che mi dice questo mi fa avere delle scosse incredibili al clitoride. Non è bello avere scritto sulla faccia:" ho bisogno di cazzo!"
- Si, perché non vai allo specchio e ti guardi?-
-Sei uno stronzo, Giacomo!-
-Uno stronzo che ha voglia di scoparti!-
Mi lascia ancora una volta a boccheggiare.
Addento il mio dolcetto alla menta, lascio che si sciolga nella bocca insieme al cioccolato fondente. Mastico lentamente. Ho gli occhi fissi sulla mia tazza fumante perché a guardarlo ora non ne ho coraggio.
-Quella tua bocca deve essere incollata alla mia adesso!- rompe il silenzio.
Qui non so cosa mi abbia preso, avrò lasciato che il mio corpo prendesse possesso della mia ragione.
- Perché non chiudi quella bocca mangiando i cioccolatini direttamente su di me? -
Lui per tutta risposta mi fa un sorriso e poi aggiunge: - ce l'hai il coraggio?
Non rifiuto mai una sfida.
Mi alzo, e prendo a sfilarmi la maglietta, porzioni di pelle nuda che lentamente rivelano le forme del mio busto, mi sfioro la pelle mentre lo faccio, un po' come mi succede quando ho voglia di farmi un ditalino, mi rende più
vogliosa. Sento i suoi occhi su di me, e non nascondo di fremere per avere carezze e baci, ma non solo. Sbottono i jeans e sfilo, lascio cadere man mano gli indumenti in terra. Il mio reggiseno segue gli altri come le mutandine. Lo vedo, ha proprio voglia di me, una voglia che si alimenta come in in circolo vizioso.
Ne abbiamo bisogno adesso! Abbiamo bisogno di godere, io più che mai!
Mi adagio sul divano e lui non perde tempo a posizionarmi i cioccolatini sulla pelle. Ne mette uno sulle labbra, dicendo di non muovermi, poi due sui capezzoli duri, sospiro, è così difficile stare fermi! Poi gli altri in sequenza, lungo il mio pancino piatto fino a arrivare alla figa.
- Mi arrapa il tuo odore di femmina!- confessa.
Oddio io vorrei morire all'istante! Dammi queste cazzo di labbra, fammi sentire come mi baci, come sfiori la mia pelle, come cazzo mi lecchi i capezzoli e come mi lecchi la figa. Ho bisogno di essere riempita, ho bisogno di sentirmi allargare. Ho bisogno di urlare mentre vai affondo. Ho bisogno di spruzzare tutto il mio nettare sul cazzo e dire: - mi fai impazzire!-
- Mi piace vederti così, quasi quasi ti faccio una foto!-
-Bastardo del cazzo... fottimi!-
-Ripetilo!-
-Leccami la figa. Fottimi!-
-Sei una puttana, Sara!-
Continua oppure no?
- Sono golosa!- dico a Giacomo mentre passeggiamo per il corso della nostra città. La cioccolateria è il mio sogno infantile, si signori e signore io da piccola sognavo di aprire un negozietto tutto mio e vendere tante ma tante leccornie fatte con le mie manine! Ci ho provato, ammetto, ma sono una frana.
- Beata te che mangi e non metti su chili!- mormora lui e percepisco quasi dello sdegno mentre lo dice.
-Ma guarda che io mangio ma faccio palestra tre volte a settimana! infastidita io!- il tono da bimba viziata, quella che punta i piedini in terra per essere chiari.
E lui che risposta mi da?
- Compriamo una confezione di cioccolatini e ce l'ha spariamo tutta a casa tua!-
Cosa? ho pensato. Se fosse stato un film la scena si sarebbe vista a rallentatore.
- E la tua dieta?-
Che poi dieta di che, è figo con un poco di pancetta, ma questo non glielo dico.
- La dieta la continuo domani, oggi e oggi. Sei d'accordo?-
Come dirgli di no?
-Okay ma ce l'ha dividiamo, io scelgo quelli per me tu quelli per te. -
E così fu.
A questo punto dovrei continuare la favola, ma devo farvi una precisazione. Giacomo è stato uno dei miei amici più cari, ho passato dei periodi con lui fantastici! Abbiamo fatto di tutto insieme, non fraintendete eh! Mai del sesso... va bene, va bene, continuo la storia meglio!
Allora eravamo rimasti... ah si...
Usciamo dalla cioccolateria con una scatola piena di dolcetti appetitosi, non vi dico la voglia che mi è venuta lì dentro a vedere la cascata di cioccolata, e qui lui mi ha confessato di aver fatto un sogno erotico su di me. Mi ha lasciato boccheggiante, vi giuro! Per tutto il tragitto fino a casa mia che è stato di una buona quindicina di minuti, io non ho aperto bocca.
Una volta a casa mi sono messa a preparare il tè, di quelli che piacciono a noi: verde con cannella.
Mentre il bollitore da segno che l'acqua è pronta lo vedo affacciarsi sulla porta.
- Non hai spiaccicato più parola, ti ha proprio colpito la mia confessione?-
Come negare? In fin dei conti i miei occhi già dicono troppo.
- Un poco si, non mi aspettavo nulla di tutto questo da te!- sono sincera, fin troppo.
- Ti da fastidio che ti ho sognato?-
- Non lo so, mi hai messo confusione- dico prendendo il bollitore e versando l'acqua nelle due tazze mettendo a infusione le bustine.
- Non era questa la mia intenzione. Ti ho confessato questo come un uomo qualsiasi. Ti trovo una bella donna, lo sei sempre stata per me!-
Ecco queste dichiarazioni mi fanno girare la testa, ma è ancor peggio l'effetto!
- Quanto zucchero?- dico, glissando il discorso.
-Zero zucchero, dobbiamo mangiare tutta la scatola di cioccolatini!- rimarca.
Metto le due tazze sul un vassoio e le porto in soggiorno, mentre sento la mia fighetta pulsare, ma è una situazione assurda e cerco di controllarmi, non voglio assolutamente cedere e urlargli in faccia:" voglio cavalcarti fino perdere il controllo del mio corpo!"
Mi siedo a gambe strette su una sedia poltroncina che è stata sempre comoda per me, ma ora... ora... mi sento come se stessi seduta su una sedia elettrica.
- Allora da dove cominciamo?-
-Io mi prendo quello alla menta!-
-Vuoi rinfrescarti visto che sei calda?-
-Macchè calda! lo sai mi piacciono...-
Cazzo ma non è che si nota che ho la figa bagnata e ho bisogno di essere asciugata e scopata?
- C'è l'hai scritto in faccia!-
- Mh... si come no!-
Ammetto di essere infastidita ma solo che mi dice questo mi fa avere delle scosse incredibili al clitoride. Non è bello avere scritto sulla faccia:" ho bisogno di cazzo!"
- Si, perché non vai allo specchio e ti guardi?-
-Sei uno stronzo, Giacomo!-
-Uno stronzo che ha voglia di scoparti!-
Mi lascia ancora una volta a boccheggiare.
Addento il mio dolcetto alla menta, lascio che si sciolga nella bocca insieme al cioccolato fondente. Mastico lentamente. Ho gli occhi fissi sulla mia tazza fumante perché a guardarlo ora non ne ho coraggio.
-Quella tua bocca deve essere incollata alla mia adesso!- rompe il silenzio.
Qui non so cosa mi abbia preso, avrò lasciato che il mio corpo prendesse possesso della mia ragione.
- Perché non chiudi quella bocca mangiando i cioccolatini direttamente su di me? -
Lui per tutta risposta mi fa un sorriso e poi aggiunge: - ce l'hai il coraggio?
Non rifiuto mai una sfida.
Mi alzo, e prendo a sfilarmi la maglietta, porzioni di pelle nuda che lentamente rivelano le forme del mio busto, mi sfioro la pelle mentre lo faccio, un po' come mi succede quando ho voglia di farmi un ditalino, mi rende più
vogliosa. Sento i suoi occhi su di me, e non nascondo di fremere per avere carezze e baci, ma non solo. Sbottono i jeans e sfilo, lascio cadere man mano gli indumenti in terra. Il mio reggiseno segue gli altri come le mutandine. Lo vedo, ha proprio voglia di me, una voglia che si alimenta come in in circolo vizioso.
Ne abbiamo bisogno adesso! Abbiamo bisogno di godere, io più che mai!
Mi adagio sul divano e lui non perde tempo a posizionarmi i cioccolatini sulla pelle. Ne mette uno sulle labbra, dicendo di non muovermi, poi due sui capezzoli duri, sospiro, è così difficile stare fermi! Poi gli altri in sequenza, lungo il mio pancino piatto fino a arrivare alla figa.
- Mi arrapa il tuo odore di femmina!- confessa.
Oddio io vorrei morire all'istante! Dammi queste cazzo di labbra, fammi sentire come mi baci, come sfiori la mia pelle, come cazzo mi lecchi i capezzoli e come mi lecchi la figa. Ho bisogno di essere riempita, ho bisogno di sentirmi allargare. Ho bisogno di urlare mentre vai affondo. Ho bisogno di spruzzare tutto il mio nettare sul cazzo e dire: - mi fai impazzire!-
- Mi piace vederti così, quasi quasi ti faccio una foto!-
-Bastardo del cazzo... fottimi!-
-Ripetilo!-
-Leccami la figa. Fottimi!-
-Sei una puttana, Sara!-
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