Quarantena
di
IRENE_ALBERTO
genere
prime esperienze
In tempi di Coronavirus, per noi over 60, diventa obbligatorio restare a casa, per fortuna abito a piano terra in un grande residence, ho un grandissimo terrazzo, che confina con il parco condominiale, purtroppo chiuso, ed in più ho scoperto che la zona garage è tutta collegata, come anche la zona solai, pertanto volendo fare passeggiata, senza uscire ed incorrere in eventuali controlli, ho a disposizione centinaia di metri. Un giorno mentre passeggiavo, negli spazi antistanti i garage, incontro una signora che abita nell’attico del palazzo difronte al mio, portava a spasso il suo barboncino, la conoscevo solo di vista ma la ricordavo perché è una donna che non passa inosservata, nonostante anche lei si avvicini ai 60, ha un viso e soprattutto un corpo in grado di dare dei punti alla maggioranza delle quarantenni. Bionda, un bel viso, fisico magro con un bel sedere una terza di seno, sempre molto elegante, molto fine e di classe, incrociandoci, risponde in modo timido, al mio saluto, ne approfitto subito per attaccare bottone, scopro che si chiama Anna e, che lei conosce molto di me perché avendo due figlie amiche dei miei numerosi figli, spesso gli raccontano aneddoti sulla mia famiglia numerosa. Inizialmente è molto timida poi pian piano si entra in confidenza e acquista in spigliatezza, oltre a essere molto piacevole dialogare con lei, non posso fare a meno di ammirare e desiderare il suo corpo, cerco di sondare facendo qualche battuta a doppio senso che la fa sorridere ma anche arrossire. Mi racconta che spesso mi osserva quando sono sul terrazzo, ma che io non la noto, forse perché non guardo mai verso l’alto, conosce molte mie abitudini e con me condivide il piacere di leggere un buon libro seduta al sole, ci salutiamo ripromettendoci di rivederci per qualche altra chiacchierata. Il mattino dopo quando esco sul terrazzo, guardo subito in alto in direzione del suo balcone, lei è lì, mi saluta con un leggero cenno della mano e con un sorriso, non nego che non riesco a leggere più di un paio di pagine perché non faccio che guardare verso di lei, con mia piacevole sorpresa, ogni volta che alzo gli occhi incontro il suo sguardo, deduco che anche lei mi osserva. Quando, a gesti, gli chiedo a che ora sarebbe scesa, aiutandosi con le mani, mi comunica l’orario, rientro in casa euforico dal fatto che lei, praticamente, ha accettato il mio invito a vederci, pranzo con calma e poi aspetto l’orario stabilito. Scendo nei garage con la scusa della passeggiata, la vedo arrivare, ma a metà percorso mi fa cenno di spostarci sul viale interno dei garage, la seguo e quando la raggiungo mi dice che il lato opposto è visibile sia dal suo appartamento che dal mio, la sua preoccupazione di non essere visti, mi carica, anche se potrebbe non avere nessun valore. Chiacchieriamo del più e del meno, poi lei mi chiede quale libro stavo leggendo e che generi de lettura preferisco, quando gli dico che leggo un po' di tutto ma che le mie preferenze vanno alla letteratura erotica, arrossisce, poi gli spiego che tutti i grandi scrittori hanno scritto qualcosa di erotico, gliene cito alcuni, proponendogli di accettare qualche mio libro in prestito, declina l’invito aggiungendo “forse più in là”. Mi meraviglia quando, sfacciatamente, al momento di salutarci gli chiedo il suo numero di telefono per poter messaggiarci ed evita di comunicare a gesti quando siamo sul balcone, inizialmente sembra titubante, poi ci scambiamo il numero ma con l’accordo che lo avremmo usato solo per messaggi. Gli chiedo se è sempre lei a portare fuori il barboncino e quando mi risponde affermativamente e mi informo a che ora lo porta fuori la sera, arrossisce ma poi mi dice l’orario e, quando gli chiedo se gli fa piacere incontrarci anche di sera, mi fa un timido sorriso, facendo di sì con la testa. Nei giorni a seguire, oltre alle chiacchierate, di solito una mezzoretta, avevamo iniziato a messaggiarci, inizialmente ci scambiavamo il buongiorno e la buonanotte, poi pian piano durante la giornata si intensificavano, spesso mi chiedeva cosa leggevo e in più di una occasione avevo percepito che forse era pronta a leggere qualcosa di erotico, quella sera gli avevo portato il libro Madame Bovary da leggere, lo avevo scelto, perché fra tutti quelli che avevo era l’unico di erotismo soft. Quando glielo avevo dato, diceva di averne sentito parlare e che avrebbe provato a leggerlo, io l’avevo rassicurata che non vi era nulla di scabroso, quella sera, a differenza di tutte le raccomandazioni per combattere il virus eravamo molto vicini, era come un segnale che tutte e due desiderassimo avere un contatto fisico. Il mattino al solito orario gli mando il solito messaggio di buongiorno ma non ricevo risposta, continuo a guardare verso il suo balcone ma non c’è traccia, solo a tarda mattinata ricevo un suo messaggio, non si limita al solo buongiorno ma aggiunge anche:
- Scusa se rispondo in ritardo ma mi sono svegliata adesso, ho letto fino a tardissimo
- Hai letto il mio libro?
- SI! è molto coinvolgente e non lo trovo affatto scandaloso.
- Mia cara, è erotismo non pornografia
- Mi piace scritto in questo modo, penso di finirlo per stasera
- Pomeriggio mi dirai a che punto sei. Poi te ne cerco un altro, non eccessivamente spinto.
- Se sono scritti come questo, anche se sono più spinti va bene lo stesso.
- Ci vediamo pomeriggio? Mi mandi messaggio quando scendi?
- Va bene, solito orario, adesso preparo il pranzo.
Ero contento che gli era piaciuto il libro, ero impaziente di incontrarla e di stare con lei, stavolta ero io a essere entrato in agitazione, e sembrava che il tempo scorresse a rallentatore, per questo decido di fare qualche lavoretto per non pensare a lei e far trascorrere quel paio di ore che ci separavano. Dopo pranzo, la vedo per due volte sul terrazzo e ci scambiamo un saluto e un sorriso, a metà pomeriggio scendo e con la scusa della passeggiata, esploro tutto alla ricerca di qualche punto un po' più appartato, alla fine lo individuo, la porta che dai garage porta alla scala che conduce agli appartamenti ha una leggera rientranza che permette di stare nascosti. Quando arriva anche lei, invece di restare fermo mi incammino e lei mi segue accanto, arrivati al punto che avevo scelto, mi fermo appoggiandomi alla porta, gli chiedo un giudizio sul libro e mi risponde che lo trova oltre che erotico molto romantico e gli piace molto, aggiungendo che non vede l’ora di finirlo per sapere come finisce la storia. Mentre chiacchieriamo mi sono avvicinato molto a lei, saremo a 20 centimetri e non ai 2 metri di sicurezza, continuiamo a parlare del libro, della storia, dei sentimenti, dell’amore ma anche delle passioni travolgenti, quando ad un certo punto senza un motivo plausibile restiamo muti, i nostri occhi non smettono di fissarsi. Prendo un grosso rischio, abbasso la mascherina a scoprire la bocca, lei mi guarda senza dire nulla nemmeno quando allungando la mano gli accarezzo la guancia e poi abbasso anche la sua mascherina, non fa nessun movimento e non dice una parola, ho la sensazione che tremi ma non credo sia per paura, quando infine, rischiando di rovinare tutto, le mie labbra su posano sulle sue per dargli un bacio, si schiudono lasciando che la mia lingua incontri la sua, non mi abbraccia, ma sento che risponde al bacio, allungo una mano e l’appoggio al suo seno, la sento ansimare e per un attimo si lascia parlare, ma poi si scosta e mi dice:
- Ma cosa fai? Ti sei impazzito all’improvviso? È molto pericoloso.
- Pericoloso per il contagio? Tranquilla non ho nessun sintono sono sano.
- Non dicevo per quello, siamo in pieno giorno sui gradini della scala potrebbe arrivare qualcuno.
Gli chiedo scusa, concordando con lei che davvero è molto pericoloso, lei in faccia è color porpora e ancora il suo respiro non è ritornato regolare, è molto nervosa e scusandosi mi dice che preferisce rientrare. Non insisto che si fermi ancora temendo si sia offesa, l’accompagno senza dire una parola e non chiedendogli nemmeno se ci fossimo rivisti la sera per paura che mi dica di no, ci salutiamo con un semplice ciao. Sono in uno stato d’animo contrastante, da un lato ottimista quando penso che lei ha risposto al bacio, sentivo la sua lingua che cercava la mia, pessimista quando invece penso che lei è rimasta immobile e quando ho iniziato a palpare il suo seno si è scostata da me. Passo un paio di ore a rimuginare, guardo spesso al balcone e non la vedo, non ho il coraggio di mandargli un messaggio per non rovinare ulteriormente la situazione, più tempo passa e più mi innervosisco, è quasi orario di cena quando sento vibrare il telefono lo prendo velocemente è un suo messaggio:
- Finito di leggere adesso. È una storia bellissima, mi ha appassionato molto.
- Io avevo temuto eri offesa con me per oggi non vedendoti. Scusami.
- Non devi scusarti. Non sono offesa. Potevo non permetterti di avvicinarti o abbassare mascherina
- Mi sento rilassato, sono stato nervoso tutto il pomeriggio. Ci sarai stasera?
- Si ci sarò, ma preferisco scendere un po' più tardi, dopo film in tv. Per te è uguale?
- Benissimo, per me non c’è nessun problema. A dopo.
La serata era diventata interminabile, anche io guardavo il film in tv ma era come se non lo vedessi, avevo lei in mente, in alcuni momenti fantasticavo le cose più assurde ma poi mi dicevo che era meglio fare un gradino per volta evitando forzature che probabilmente l’avrebbero fatta scappare e perdere per sempre, ma pensando al suo bacio non potevo evitare di essere in stato di eccitazione continua. Ero già pronto, finito il film metto le scarpe ed in casa dico che scendo in garage a fumare una sigaretta e fare due passi, vado quasi di corsa al nostro luogo di appuntamento, non attendo molto, sento abbaiare il cane e poi nella penombra la vedo spuntare, è sempre più bella, indossa una tuta da ginnastica, quando mi è vicina mi dice che c’era un’altra signora con un cane ma che stava per andare via. La invito a venire al coperto, i garage sono illuminati dalla fioca luce dei faretti, se dovesse arrivare qualche auto sentiremmo il rumore e vedremmo le luci dei fari, siamo abbastanza sicuri che è difficile essere scoperti almeno in ora tarda, anche Anna mi sembra più tranquilla e rilassata. Quando si avvicina a me, è lei che abbassa mascherina, stavolta quando la bacio mi abbraccia con un braccio, nell’altra mano tiene in guinzaglio del barboncino, evito di fare l’errore della volta scorsa, non allungo subito le mani sul suo seno, continuo a baciarla in bocca e sul collo, il suo respiro diventa sempre più affannoso, e quando una mia mano si intrufola sotto la tuta emette un gemito di piacere, sotto la tuta ha una maglietta ma è senza reggiseno, accarezzo il suo seno, prendo fra le dita i suoi capelli continuando a baciarla, si stringe al mio corpo e non può fare a meno di sentire la mia erezione che si struscia sul suo sesso. Restiamo a lungo a baciarci, mentre la mia mano continua ad accarezzare il suo seno, poi la faccio scende e l’appoggio in mezzo alle sue gambe, lei geme di nuovo, accarezzo il suo sesso coperto dai pantaloni, i suoi gemiti diventano più frequenti, mi faccio strada infilando una mano dentro i pantaloni, facilitato dal fatto che hanno una cintura elastica, la infilo anche dentro le mutandine fino a che non arrivo al suo sesso. La trovo bagnatissima, sento il contatto un una leggera peluria, inizio lentamente a masturbarla mentre continuiamo a scambiarci baci. Ad un certo punto sto per inginocchiarmi davanti a lei per poter baciare il suo sesso, ma lei mi trattiene, per leccarla dovrei abbassargli i pantaloni e se dovesse arrivare qualcuno ci impiegheremmo di più a sistemarci, restiamo in piedi abbracciati mentre la mia mano esplora il suo sesso, ogni volta che sfioro il suo clitoride lei geme di piacere, poi la penetro prima con in dito poi con due iniziando a masturbarla con vigore. Mi prega di fare più piano, capisco che non gradisce molto in quel modo ed allora torno al clitoride, adesso è un lago di umori ed i suoi gemiti sono continui, quando si stringe forte a me e stringe la mia mano fra le gambe capisco che sta godendo ma non mi fermo, lei ha diversi orgasmi uno dietro l’altro, la mia mano è completamente bagnata dai suoi umori. Lentamente il suo respiro torna regolare, inizia a baciarmi in modo molto dolce. Ma ormai è ora di rientrare, a malincuore dobbiamo lasciarci, ma prima continuiamo a baciarci a lungo, poi l’accompagno fino all’entrare del suo palazzo, ci guardiamo intorno e ci salutiamo con l’ultimo bacio. Sto quasi per andare a letto con il bellissimo ricordo di lei, quando sto permettere il telefono in carica mi accorgo che c’è un messaggio di Anna, lo apro e leggo
- Grazie, è stato bellissimo. Sei stato dolcissimo. Un bacio e buonanotte.
Il mattino dopo sono sveglio di buon’ora, dopo colazione mi siedo in terrazzo con un libro in mano, ma non leggo, i miei occhi restano dissi al suo balcone fino a quando arriva, mi guarda sorridendo e mi fa un saluto, dopo un po' iniziamo a mandarci messaggi con telefono:
- Buongiorno tesoro, ha dormito bene?
- Benissimo, grazie, mi sono addormentata subito. Però devo dirti che mi dispiace molto perché tu non hai provato il piacere che ho provato io. Sarà per la prossima volta spero.
- Mi conforta e mi fa felice sentirti dire che ci sarà prossima volta, non vedo l’ora di vederti
- Oggi pomeriggio purtroppo non posso, andremo a fare la spesa. Ma se vuoi possiamo vederci come ieri sera, per me va bene allo stesso orario se per te non ci sono problemi.
- Peccato avevo tanta voglia di vederti ma è ottimo anche per stasera.
Durante la giornata, ci eravamo sentiti poco, soprattutto nel pomeriggio, io non facevo che pensare a lei, la desideravo più di ogni altra cosa, non vedevo l’ora che arrivasse la sera, ma non mi bastava più solo scambiarci solo baci e carezze, volevo di più, volevo far l’amore con lei, mi ripromettevo quella sera di chiedergli se anche lei lo desiderava. Il pomeriggio esco ugualmente a fare passeggiata, ma invece di andare nei garage salgo nei solai, apro il mio, come tutti i solai è disordinato contro una delle pareti è appoggiato il letto a castello di quando i figli erano tutti in casa, c’è il materasso ma logicamente non ci sono lenzuola, in un latro angolo, trovo una borsa con la roba dell’estate, ed un’altra piena di teli da mare, l’appoggio sul letto, poi metto in ordine fino a che faccio spazio per poter raggiungere il letto comodamente. Quando finisco sono euforico ed ottimista, se lei accetterà avremo un posto sicuro, chiudo rientro, tengo la chiave in tasca, in questo periodo non penso che qualcuno di debba salire ma non si sa mai. Rivedo Anna sul balcone prima di cena, ci salutiamo come al solito, restiamo a guardarci da lontano a lungo, la vedo felice e sorridente, anche io lo sono, tutte e due siamo impazienti, mancano poche ore e poi ci vedremo, quando ci salutiamo non c’è tristezza ma gioia perché l’ora si avvicina, prima di cenare, faccio una doccia e quando mi vesto anche io indosso una tuta, ieri sera ho sperimentato che è molto comoda, finisco di cenare e resto in attesa dell’orario davanti alla tv. All’orario previsto io sono già ad aspettarla, questa volta è lei che mi bacia subito, la metto al corrente del posto che ho trovato, ma lei mi risponde che non si può fermare molto, non insito e inizio come la sera prima a baciarla e toccarla, ho la sensazione che è più eccitata della sera prima, ne ho la conferma quando la sua mano arriva alla patta dei mie pantaloni ed inizia a toccare il mio sesso, quando raggiunge l’orgasmo e dopo essersi ripresa mi dice:
- Adesso tocca a me darti piacere, non voglio essere egoista come ieri sera.
Inizio a baciarla di nuovo mentre lei come avevo fatto io, infila la mano dentro la tua e raggiunge il mio sesso, lo afferra ed inizia ad accarezzarlo, sono al massimo dell’eccitazione, si piega un po' ma è scomoda, allora si inginocchia davanti a me, scendo alle ginocchia i pantaloni della tua e gli slip, adesso il mio sesso è davanti alle sue labbra, lei inizia a leccarlo, poi sento il calore della sua bocca che lo ingoia tutto, inizia a succhiarlo facendomi provare un piacere intenso, non resisto più, quando l’avverto che sto per venire si alza e mettendosi al mio fianco mi fa godere masturbandomi fino a che i miei schizzi non finiscono sulla porta chiusa. Ci rimettiamo in ordine e poi torniamo sul discorso del posto in solaio. Lei mi dice che sarebbe meglio il giorno dopo ma di pomeriggio, ha scusa più plausibile per fare Jogging e non deve portare il cane. Ci mettiamo d’accordo che mi raggiunge direttamente in solaio mentre io sarò già lì ad aspettarla, prima di lasciarci abbiamo ancora tempo a scambiarci baci e carezze con il risultato che quando ci lasciamo siamo tutte e due di nuovo eccitati. Per tutta la sera non facciamo che scambiarci messaggi, il legame che si sta instaurando fra noi si rafforza in ora in ora, non riguarda solo l’attrazione sessuale, inizia a portare a galla dei sentimenti che sembravano sopiti, a tratti sembriamo dei liceali alla prima cotta, è inutile negarlo da parte di tutte e due c’è una forte sbandata sentimentale. Al mattino mi ero svegliato prestissimo, tutta la notte non avevo fatto altro che pensare a lei, è stata una gioia quando dopo aver fatto colazione ed uscito sul terrazzo avevo visto lei sul balcone, abbiamo subito iniziato a messaggiarci ed anche lei mi diceva che non aveva fatto altro che pensare a me. Passiamo quasi tutta la mattina a scambiarci messaggi, l’emozione che il pomeriggio potevamo stare insieme ci aveva messo addosso una strana eccitazione che non era solo sessuale, in quei giorni desideravamo stare sempre insieme, c’era un forte bisogno di stare a contatto. Il tempo era volato velocemente, subito dopo pranzo vado in solaio, prendo due grandi teli da mare e li stendo sopra il materasso, lei arriva prima del previsto, è bellissima, sgaiattola velocemente dentro ed io chiudo la porta, indossa un paio di pantaloncini da jogging ed una maglietta, si nota chiaramente che non porta il reggiseno. Dopo esserci scambiati un lungo bacio, ci stendiamo sul lettino e restiamo abbracciati a scambiarci baci e carezze, abbiamo un paio di ore per restare insieme, parliamo di noi, delle sensazioni che proviamo ma senza smettere di accarezzarci e baciarci. Io fin dall’inizio avevo infilato la mano sotto la maglietta ed adesso gioco con i suoi capezzoli, quando inizia ad avere il respiro più affannoso, anche lei infila la mano dentro i miei pantaloni a giocare con il mio sesso siamo tutte e due molto eccitati, la invito ad alzarsi e poi lentamente inizio a spogliarla, ha un corpo bellissimo, resto a lungo da osservarla, il suo sesso non è depilato, ha un ciuffo di peli sul monte di venere, anche lei inizia a spogliarmi, fino a che non restiamo tutte e due nudi e ci sdraiamo di nuovo sul letto. Continuiamo a baciarci ed accarezzarci, adesso i nostri sessi sono a contatto, ad ogni piccolo movimento si strusciano fra loro regalandoci piacere, è una sensazione bellissima e cerchiamo di farla durare più a lungo possibile, poi è lei che mi dice che mi vuole dentro, prima di penetrarla, mi alzo e la osservo, mi piace guardare il suo corpo, il suo viso eccitato e le sue mani che si protendono invitandomi a entrare in lei. Vado sul letto e lo faccio lentamente è meraviglioso vedere il mio sesso scomparire dentro di lei, poi mi stendo sopra restando immobile ed iniziando a baciarla. Sento il calore del suo sesso, le sue contrazioni, i suoi umori che bagnano il mio, e quando inizio a muovermi lei inizia a gemere e poi a godere, mi muovo dentro di lei senza fermarmi mentre i suoi orgasmi si susseguono fino a che non mi dice che vuole sentirmi godere dentro di lei, quando anche io godo scaricando dentro di lei tutto il mio seme, ha un nuovo orgasmo, poi restiamo abbracciati continuando a baciarci. E’ molto bello, dopo aver fatto l’amore, avere il tempo per chiacchierare, ridiamo e scherziamo, cercando di fare attenzione a non fare troppo rumore, e ascoltando ogni piccolo rumore nel caso qualcuno salisse in solaio. Anna con le mani continua a giocare con il mio sesso, e quando è di nuovo in erezione mi guarda e mi sorride, è un chiaro invito per penetrarla di nuovo, ma prima voglio baciare il suo, e quando capisce le mie intenzioni mi dice che anche lei desidera farlo. Baciamo e lecchiamo i nostri sessi a lungo, io con la lingua più volte raggiungo il suo buchino dietro, siamo di nuovo molto eccitati, i baci che ci siamo scambiati sono serviti, quando la penetro è di nuovo bagnatissima, inizia a godere subito pregandomi di non fermarmi. Quando mi inginocchio sul letto e la invito a alzare le gambe ed incrociarle dietro la mia schiena capisce che voglio penetrarla analmente, non rifiuta quel rapporto ed io all’idea di poterla penetrare dietro mi eccito ancora di più. Faccio molta attenzione per il timore di procurargli dolore, il mio sesso entra dietro di lei centimetro dopo centimetro senza procurargli dolore, quando sono tutto dentro mi sdraio sopra di lei per poterla baciare. E’ una sensazione bellissima, mi sento imprigionato dentro di lei, che inizia a gemere, non serve muoversi tanto proviamo tutte e due piacere restando immobili e quando anche con questo tipo di rapporto la sento di nuovo godere con un orgasmo più intenso anche io mi lascio andare e godo dentro di lei. Abbiamo tempo per coccolarci a lungo, mentalmente avremmo ancora desiderio di rifarlo, ma ci ripromettiamo, adesso che abbiamo trovato il posto adatto di sfruttarlo per i giorni a venire, individuiamo perfino un angolo dove il barboncino si potrà accucciare, vista la situazione, da oggi in poi la quarantena per noi sarà molto piacevole, siamo solo all’inizio ed abbiamo molto da sperimentare
- Scusa se rispondo in ritardo ma mi sono svegliata adesso, ho letto fino a tardissimo
- Hai letto il mio libro?
- SI! è molto coinvolgente e non lo trovo affatto scandaloso.
- Mia cara, è erotismo non pornografia
- Mi piace scritto in questo modo, penso di finirlo per stasera
- Pomeriggio mi dirai a che punto sei. Poi te ne cerco un altro, non eccessivamente spinto.
- Se sono scritti come questo, anche se sono più spinti va bene lo stesso.
- Ci vediamo pomeriggio? Mi mandi messaggio quando scendi?
- Va bene, solito orario, adesso preparo il pranzo.
Ero contento che gli era piaciuto il libro, ero impaziente di incontrarla e di stare con lei, stavolta ero io a essere entrato in agitazione, e sembrava che il tempo scorresse a rallentatore, per questo decido di fare qualche lavoretto per non pensare a lei e far trascorrere quel paio di ore che ci separavano. Dopo pranzo, la vedo per due volte sul terrazzo e ci scambiamo un saluto e un sorriso, a metà pomeriggio scendo e con la scusa della passeggiata, esploro tutto alla ricerca di qualche punto un po' più appartato, alla fine lo individuo, la porta che dai garage porta alla scala che conduce agli appartamenti ha una leggera rientranza che permette di stare nascosti. Quando arriva anche lei, invece di restare fermo mi incammino e lei mi segue accanto, arrivati al punto che avevo scelto, mi fermo appoggiandomi alla porta, gli chiedo un giudizio sul libro e mi risponde che lo trova oltre che erotico molto romantico e gli piace molto, aggiungendo che non vede l’ora di finirlo per sapere come finisce la storia. Mentre chiacchieriamo mi sono avvicinato molto a lei, saremo a 20 centimetri e non ai 2 metri di sicurezza, continuiamo a parlare del libro, della storia, dei sentimenti, dell’amore ma anche delle passioni travolgenti, quando ad un certo punto senza un motivo plausibile restiamo muti, i nostri occhi non smettono di fissarsi. Prendo un grosso rischio, abbasso la mascherina a scoprire la bocca, lei mi guarda senza dire nulla nemmeno quando allungando la mano gli accarezzo la guancia e poi abbasso anche la sua mascherina, non fa nessun movimento e non dice una parola, ho la sensazione che tremi ma non credo sia per paura, quando infine, rischiando di rovinare tutto, le mie labbra su posano sulle sue per dargli un bacio, si schiudono lasciando che la mia lingua incontri la sua, non mi abbraccia, ma sento che risponde al bacio, allungo una mano e l’appoggio al suo seno, la sento ansimare e per un attimo si lascia parlare, ma poi si scosta e mi dice:
- Ma cosa fai? Ti sei impazzito all’improvviso? È molto pericoloso.
- Pericoloso per il contagio? Tranquilla non ho nessun sintono sono sano.
- Non dicevo per quello, siamo in pieno giorno sui gradini della scala potrebbe arrivare qualcuno.
Gli chiedo scusa, concordando con lei che davvero è molto pericoloso, lei in faccia è color porpora e ancora il suo respiro non è ritornato regolare, è molto nervosa e scusandosi mi dice che preferisce rientrare. Non insisto che si fermi ancora temendo si sia offesa, l’accompagno senza dire una parola e non chiedendogli nemmeno se ci fossimo rivisti la sera per paura che mi dica di no, ci salutiamo con un semplice ciao. Sono in uno stato d’animo contrastante, da un lato ottimista quando penso che lei ha risposto al bacio, sentivo la sua lingua che cercava la mia, pessimista quando invece penso che lei è rimasta immobile e quando ho iniziato a palpare il suo seno si è scostata da me. Passo un paio di ore a rimuginare, guardo spesso al balcone e non la vedo, non ho il coraggio di mandargli un messaggio per non rovinare ulteriormente la situazione, più tempo passa e più mi innervosisco, è quasi orario di cena quando sento vibrare il telefono lo prendo velocemente è un suo messaggio:
- Finito di leggere adesso. È una storia bellissima, mi ha appassionato molto.
- Io avevo temuto eri offesa con me per oggi non vedendoti. Scusami.
- Non devi scusarti. Non sono offesa. Potevo non permetterti di avvicinarti o abbassare mascherina
- Mi sento rilassato, sono stato nervoso tutto il pomeriggio. Ci sarai stasera?
- Si ci sarò, ma preferisco scendere un po' più tardi, dopo film in tv. Per te è uguale?
- Benissimo, per me non c’è nessun problema. A dopo.
La serata era diventata interminabile, anche io guardavo il film in tv ma era come se non lo vedessi, avevo lei in mente, in alcuni momenti fantasticavo le cose più assurde ma poi mi dicevo che era meglio fare un gradino per volta evitando forzature che probabilmente l’avrebbero fatta scappare e perdere per sempre, ma pensando al suo bacio non potevo evitare di essere in stato di eccitazione continua. Ero già pronto, finito il film metto le scarpe ed in casa dico che scendo in garage a fumare una sigaretta e fare due passi, vado quasi di corsa al nostro luogo di appuntamento, non attendo molto, sento abbaiare il cane e poi nella penombra la vedo spuntare, è sempre più bella, indossa una tuta da ginnastica, quando mi è vicina mi dice che c’era un’altra signora con un cane ma che stava per andare via. La invito a venire al coperto, i garage sono illuminati dalla fioca luce dei faretti, se dovesse arrivare qualche auto sentiremmo il rumore e vedremmo le luci dei fari, siamo abbastanza sicuri che è difficile essere scoperti almeno in ora tarda, anche Anna mi sembra più tranquilla e rilassata. Quando si avvicina a me, è lei che abbassa mascherina, stavolta quando la bacio mi abbraccia con un braccio, nell’altra mano tiene in guinzaglio del barboncino, evito di fare l’errore della volta scorsa, non allungo subito le mani sul suo seno, continuo a baciarla in bocca e sul collo, il suo respiro diventa sempre più affannoso, e quando una mia mano si intrufola sotto la tuta emette un gemito di piacere, sotto la tuta ha una maglietta ma è senza reggiseno, accarezzo il suo seno, prendo fra le dita i suoi capelli continuando a baciarla, si stringe al mio corpo e non può fare a meno di sentire la mia erezione che si struscia sul suo sesso. Restiamo a lungo a baciarci, mentre la mia mano continua ad accarezzare il suo seno, poi la faccio scende e l’appoggio in mezzo alle sue gambe, lei geme di nuovo, accarezzo il suo sesso coperto dai pantaloni, i suoi gemiti diventano più frequenti, mi faccio strada infilando una mano dentro i pantaloni, facilitato dal fatto che hanno una cintura elastica, la infilo anche dentro le mutandine fino a che non arrivo al suo sesso. La trovo bagnatissima, sento il contatto un una leggera peluria, inizio lentamente a masturbarla mentre continuiamo a scambiarci baci. Ad un certo punto sto per inginocchiarmi davanti a lei per poter baciare il suo sesso, ma lei mi trattiene, per leccarla dovrei abbassargli i pantaloni e se dovesse arrivare qualcuno ci impiegheremmo di più a sistemarci, restiamo in piedi abbracciati mentre la mia mano esplora il suo sesso, ogni volta che sfioro il suo clitoride lei geme di piacere, poi la penetro prima con in dito poi con due iniziando a masturbarla con vigore. Mi prega di fare più piano, capisco che non gradisce molto in quel modo ed allora torno al clitoride, adesso è un lago di umori ed i suoi gemiti sono continui, quando si stringe forte a me e stringe la mia mano fra le gambe capisco che sta godendo ma non mi fermo, lei ha diversi orgasmi uno dietro l’altro, la mia mano è completamente bagnata dai suoi umori. Lentamente il suo respiro torna regolare, inizia a baciarmi in modo molto dolce. Ma ormai è ora di rientrare, a malincuore dobbiamo lasciarci, ma prima continuiamo a baciarci a lungo, poi l’accompagno fino all’entrare del suo palazzo, ci guardiamo intorno e ci salutiamo con l’ultimo bacio. Sto quasi per andare a letto con il bellissimo ricordo di lei, quando sto permettere il telefono in carica mi accorgo che c’è un messaggio di Anna, lo apro e leggo
- Grazie, è stato bellissimo. Sei stato dolcissimo. Un bacio e buonanotte.
Il mattino dopo sono sveglio di buon’ora, dopo colazione mi siedo in terrazzo con un libro in mano, ma non leggo, i miei occhi restano dissi al suo balcone fino a quando arriva, mi guarda sorridendo e mi fa un saluto, dopo un po' iniziamo a mandarci messaggi con telefono:
- Buongiorno tesoro, ha dormito bene?
- Benissimo, grazie, mi sono addormentata subito. Però devo dirti che mi dispiace molto perché tu non hai provato il piacere che ho provato io. Sarà per la prossima volta spero.
- Mi conforta e mi fa felice sentirti dire che ci sarà prossima volta, non vedo l’ora di vederti
- Oggi pomeriggio purtroppo non posso, andremo a fare la spesa. Ma se vuoi possiamo vederci come ieri sera, per me va bene allo stesso orario se per te non ci sono problemi.
- Peccato avevo tanta voglia di vederti ma è ottimo anche per stasera.
Durante la giornata, ci eravamo sentiti poco, soprattutto nel pomeriggio, io non facevo che pensare a lei, la desideravo più di ogni altra cosa, non vedevo l’ora che arrivasse la sera, ma non mi bastava più solo scambiarci solo baci e carezze, volevo di più, volevo far l’amore con lei, mi ripromettevo quella sera di chiedergli se anche lei lo desiderava. Il pomeriggio esco ugualmente a fare passeggiata, ma invece di andare nei garage salgo nei solai, apro il mio, come tutti i solai è disordinato contro una delle pareti è appoggiato il letto a castello di quando i figli erano tutti in casa, c’è il materasso ma logicamente non ci sono lenzuola, in un latro angolo, trovo una borsa con la roba dell’estate, ed un’altra piena di teli da mare, l’appoggio sul letto, poi metto in ordine fino a che faccio spazio per poter raggiungere il letto comodamente. Quando finisco sono euforico ed ottimista, se lei accetterà avremo un posto sicuro, chiudo rientro, tengo la chiave in tasca, in questo periodo non penso che qualcuno di debba salire ma non si sa mai. Rivedo Anna sul balcone prima di cena, ci salutiamo come al solito, restiamo a guardarci da lontano a lungo, la vedo felice e sorridente, anche io lo sono, tutte e due siamo impazienti, mancano poche ore e poi ci vedremo, quando ci salutiamo non c’è tristezza ma gioia perché l’ora si avvicina, prima di cenare, faccio una doccia e quando mi vesto anche io indosso una tuta, ieri sera ho sperimentato che è molto comoda, finisco di cenare e resto in attesa dell’orario davanti alla tv. All’orario previsto io sono già ad aspettarla, questa volta è lei che mi bacia subito, la metto al corrente del posto che ho trovato, ma lei mi risponde che non si può fermare molto, non insito e inizio come la sera prima a baciarla e toccarla, ho la sensazione che è più eccitata della sera prima, ne ho la conferma quando la sua mano arriva alla patta dei mie pantaloni ed inizia a toccare il mio sesso, quando raggiunge l’orgasmo e dopo essersi ripresa mi dice:
- Adesso tocca a me darti piacere, non voglio essere egoista come ieri sera.
Inizio a baciarla di nuovo mentre lei come avevo fatto io, infila la mano dentro la tua e raggiunge il mio sesso, lo afferra ed inizia ad accarezzarlo, sono al massimo dell’eccitazione, si piega un po' ma è scomoda, allora si inginocchia davanti a me, scendo alle ginocchia i pantaloni della tua e gli slip, adesso il mio sesso è davanti alle sue labbra, lei inizia a leccarlo, poi sento il calore della sua bocca che lo ingoia tutto, inizia a succhiarlo facendomi provare un piacere intenso, non resisto più, quando l’avverto che sto per venire si alza e mettendosi al mio fianco mi fa godere masturbandomi fino a che i miei schizzi non finiscono sulla porta chiusa. Ci rimettiamo in ordine e poi torniamo sul discorso del posto in solaio. Lei mi dice che sarebbe meglio il giorno dopo ma di pomeriggio, ha scusa più plausibile per fare Jogging e non deve portare il cane. Ci mettiamo d’accordo che mi raggiunge direttamente in solaio mentre io sarò già lì ad aspettarla, prima di lasciarci abbiamo ancora tempo a scambiarci baci e carezze con il risultato che quando ci lasciamo siamo tutte e due di nuovo eccitati. Per tutta la sera non facciamo che scambiarci messaggi, il legame che si sta instaurando fra noi si rafforza in ora in ora, non riguarda solo l’attrazione sessuale, inizia a portare a galla dei sentimenti che sembravano sopiti, a tratti sembriamo dei liceali alla prima cotta, è inutile negarlo da parte di tutte e due c’è una forte sbandata sentimentale. Al mattino mi ero svegliato prestissimo, tutta la notte non avevo fatto altro che pensare a lei, è stata una gioia quando dopo aver fatto colazione ed uscito sul terrazzo avevo visto lei sul balcone, abbiamo subito iniziato a messaggiarci ed anche lei mi diceva che non aveva fatto altro che pensare a me. Passiamo quasi tutta la mattina a scambiarci messaggi, l’emozione che il pomeriggio potevamo stare insieme ci aveva messo addosso una strana eccitazione che non era solo sessuale, in quei giorni desideravamo stare sempre insieme, c’era un forte bisogno di stare a contatto. Il tempo era volato velocemente, subito dopo pranzo vado in solaio, prendo due grandi teli da mare e li stendo sopra il materasso, lei arriva prima del previsto, è bellissima, sgaiattola velocemente dentro ed io chiudo la porta, indossa un paio di pantaloncini da jogging ed una maglietta, si nota chiaramente che non porta il reggiseno. Dopo esserci scambiati un lungo bacio, ci stendiamo sul lettino e restiamo abbracciati a scambiarci baci e carezze, abbiamo un paio di ore per restare insieme, parliamo di noi, delle sensazioni che proviamo ma senza smettere di accarezzarci e baciarci. Io fin dall’inizio avevo infilato la mano sotto la maglietta ed adesso gioco con i suoi capezzoli, quando inizia ad avere il respiro più affannoso, anche lei infila la mano dentro i miei pantaloni a giocare con il mio sesso siamo tutte e due molto eccitati, la invito ad alzarsi e poi lentamente inizio a spogliarla, ha un corpo bellissimo, resto a lungo da osservarla, il suo sesso non è depilato, ha un ciuffo di peli sul monte di venere, anche lei inizia a spogliarmi, fino a che non restiamo tutte e due nudi e ci sdraiamo di nuovo sul letto. Continuiamo a baciarci ed accarezzarci, adesso i nostri sessi sono a contatto, ad ogni piccolo movimento si strusciano fra loro regalandoci piacere, è una sensazione bellissima e cerchiamo di farla durare più a lungo possibile, poi è lei che mi dice che mi vuole dentro, prima di penetrarla, mi alzo e la osservo, mi piace guardare il suo corpo, il suo viso eccitato e le sue mani che si protendono invitandomi a entrare in lei. Vado sul letto e lo faccio lentamente è meraviglioso vedere il mio sesso scomparire dentro di lei, poi mi stendo sopra restando immobile ed iniziando a baciarla. Sento il calore del suo sesso, le sue contrazioni, i suoi umori che bagnano il mio, e quando inizio a muovermi lei inizia a gemere e poi a godere, mi muovo dentro di lei senza fermarmi mentre i suoi orgasmi si susseguono fino a che non mi dice che vuole sentirmi godere dentro di lei, quando anche io godo scaricando dentro di lei tutto il mio seme, ha un nuovo orgasmo, poi restiamo abbracciati continuando a baciarci. E’ molto bello, dopo aver fatto l’amore, avere il tempo per chiacchierare, ridiamo e scherziamo, cercando di fare attenzione a non fare troppo rumore, e ascoltando ogni piccolo rumore nel caso qualcuno salisse in solaio. Anna con le mani continua a giocare con il mio sesso, e quando è di nuovo in erezione mi guarda e mi sorride, è un chiaro invito per penetrarla di nuovo, ma prima voglio baciare il suo, e quando capisce le mie intenzioni mi dice che anche lei desidera farlo. Baciamo e lecchiamo i nostri sessi a lungo, io con la lingua più volte raggiungo il suo buchino dietro, siamo di nuovo molto eccitati, i baci che ci siamo scambiati sono serviti, quando la penetro è di nuovo bagnatissima, inizia a godere subito pregandomi di non fermarmi. Quando mi inginocchio sul letto e la invito a alzare le gambe ed incrociarle dietro la mia schiena capisce che voglio penetrarla analmente, non rifiuta quel rapporto ed io all’idea di poterla penetrare dietro mi eccito ancora di più. Faccio molta attenzione per il timore di procurargli dolore, il mio sesso entra dietro di lei centimetro dopo centimetro senza procurargli dolore, quando sono tutto dentro mi sdraio sopra di lei per poterla baciare. E’ una sensazione bellissima, mi sento imprigionato dentro di lei, che inizia a gemere, non serve muoversi tanto proviamo tutte e due piacere restando immobili e quando anche con questo tipo di rapporto la sento di nuovo godere con un orgasmo più intenso anche io mi lascio andare e godo dentro di lei. Abbiamo tempo per coccolarci a lungo, mentalmente avremmo ancora desiderio di rifarlo, ma ci ripromettiamo, adesso che abbiamo trovato il posto adatto di sfruttarlo per i giorni a venire, individuiamo perfino un angolo dove il barboncino si potrà accucciare, vista la situazione, da oggi in poi la quarantena per noi sarà molto piacevole, siamo solo all’inizio ed abbiamo molto da sperimentare
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