Viaggio a camp d'agde - Cap. 2
di
IRENE_ALBERTO
genere
scambio di coppia
2^ CAPITOLO
3 GIORNO
Il mattino mi sveglio molto presto, non so come mai, Irene dorme e non voglio svegliarla, in silenzio mi sveglio e preparo il caffè, siedo sul terrazzino a godermi il sole, il silenzio copre tutto il residence, a Cap la gente tira l’alba ed al mattino in giro di sente solo il rumore dei furgoni dei fornitori degli innumerevoli negozi, resto una oretta in silenzio a bere il caffè e fumare, poi preparo la colazione a Irene e gliela porto in un vassoio, lei dorme ancora, appoggio il vassoio sul comodino e mi stendo accanto a lei. Prima sul terrazzino pensavo ai ragazzi della sera prima e mi ero eccitato un po', adesso steso accanto a Irene nuda, l’eccitazione sale di nuovo, sdraiato alla sua schiena inizio a fargli sentire eccitazione strusciandomi sul suo sedere, lei fortunatamente, nel dormiveglia ha un leggero scarto, adesso riesco a strusciargli il mio sesso sul suo, lei continua a dormire, non tento di penetrarla, sicuramente è asciutta e la sveglierei procurandogli dolore, piano piano la sento bagnarsi e quando inizio a baciarla sul collo e sulla schiena lei inizia a svegliarsi, la sento emettere piccoli gemiti di piacere, quando cerco di penetrarla in quella posizione un po' scomoda lei alza una gamba mettendola sulla mia ed inarcando un po' la schiena. La penetro lentamente poi resto fermo e inizio a baciargli schiena e collo, dopo un po' i gemiti aumentano di intensità e lei inizia anche a muovere il bacino, inizio anche ad accarezzargli il seno e quando infine arrivo al suo clitoride raggiunge l’orgasmo si girà verso di me stiracchiandosi tutta e dandomi un bacio
- Buongiorno amore dormito bene;
- Dormito benissimo, ma ancora più bello è stato il risveglio.
- Ecco ti ho portato colazione a letto, dopo se vuoi andiamo a comprare il pane.
- Sei un tesoro amore, però così mi vizi.
Mentre Irene fa colazione, faccio la doccia, poi riordino mentre la fa lei. Usciamo vestiti come al solito e ci avviamo a prendere le baguette, sono così buone appena calde che di solito ancora prima di arrivare al residence ne finiamo una. Girare per Cap al mattino presto è una cosa bellissima, sono rare le persone in giro, i negozi ed i bar che iniziano ad aprire sono ancora deserti, si sente l’odore dello iodio che arriva dal mare ed il sole scalda già dal primo mattino. Il negozio del panettiere sforna continuamente baguette calde, oltre a quelle prendiamo dei bignè, sono di forma allungata e più grandi di quelli che fanno in Italia. Passeggiamo lentamente osservando i negozi, ridiamo facendo battute sugli accessori erotici che quasi in tutti i negozi sono posti in bella vista. Quando transitiamo davanti a un negozio di abbigliamento mi viene una idea, impiego un bel po' a convincere Irene a prendere un vestito che mi piace, poi una volta che l’ha provato decide di prenderlo. A Cap quasi tutti i negozi vendono abbigliamento erotico, Irene prende un vestitino rosso elasticizzato, a minigonna, le spalle gli restano scoperte e davanti sul seno ha un’ampia scollatura, molte lo portano senza intimo, non mi azzardo nemmeno a proporlo a Irene, per lei è già troppo non indossare il reggiseno, alla fine la convinco a prendere un minuscolo perizoma di pizzo, sempre rosso, con il davanti a forma di farfalla. Il percorso verso il residence ce lo facciamo in tutta calma, mentre a piccoli morsi pian piano stiamo finendo una baguette ancora calda, per pranzo abbiamo deciso di farci una insalatona, per cena decideremo nel pomeriggio, ricordiamo che a metà pomeriggio abbiamo appuntamento con i ragazzi veneti a cui ho promesso di portarli nella spiaggia trasgressiva. Quando andiamo in piscina c’è ancora pochissima gente, Irene sceglie il posto del giorno prima, non gradisce approcci che non porterebbero a nulla poiché è ancora dell’idea che non è di suo gradimento fare sesso mentre 50 persone ti osservano, mi adeguo ai suoi desideri e ci sistemiamo. Inizio a sfogliare un giornale che abbiamo preso mentre Irene, dopo essersi spalmata di crema, si stende a prendere il sole. Verso mezzogiorno, la gente inizia ad arrivare ed in una decina di minuti è tutto pieno, finisce la calma, gente che parla ride, in una babele di lingue, anche la musica è diversa, al mattino mettono sempre musica soft romantica, quando c’è il pieno è un martellamento di musica tecno. Ad una certa ora, inizio a fare le coccole ad Irene che ricambia, ci baciamo ed accarezziamo in modo molto dolce e romantico, ed anche quando la mia mano raggiunge il suo sesso, visto che è coperta da sguardi indiscreti, si lascia accarezzare, quando il suo sesso ormai è un lago di umori, cerco di penetrarla come avevo fatto il mattino, dicendogli che essendo lei contro il muro ed io alle spalle nessuno ci avrebbe notato, ma lei anche cosi è irremovibile. Come era logico, invece molte altre coppie hanno iniziato a far l’amore, Irene non gradisce nemmeno guardare e, quando due coppie vicino a noi, iniziano a fare sesso ed in modo sguaiato iniziano a pronunciare frasi che sanno tanto di turpiloquio, anche se non capiamo in che lingua, Irene mi chiede di andare perché l’ora di pranzo è arrivata. Mangiamo sul terrazzino come al solito, i nostri vicini, quando noi abbiamo finito di mangiare si avviano verso la piscina, scambiamo un saluto, poi commentiamo che sicuramente avranno fatto le ore piccole, li osserviamo con attenzione e quando propongo a Irene di invitarli a cena per una delle prossime sere accetta con piacere. L’eccitazione della piscina non gli è passata, perché viene vicino a me e dopo avermi baciato mi invita a togliere i pantaloncini
- Vuoi che andiamo dentro amore?
- Va bene anche qui, non c’è nessuno in giro e poi è eccitante se passa qualcuno
Appena tolgo pantaloncini, lei si scosta un po' il pareo poi mi viene cavalcioni mentre io resto seduto sulla sedia, inizia a baciarmi ed a strusciare il suo sesso contro il mio, restiamo a lungo a coccolarci in quel modo incuranti del fatto che ogni tanto passa qualcuno, infine quando è eccitatissima facendo perno con i piedi per terra si solleva afferra il mio sesso lo dirige al suo per poi scendere lentamente fino a che non lo ha tutto dentro. Continuiamo con le coccole e con i baci mentre lei muovendo il bacino procura piacere a vicenda, continuiamo così fino a che non godiamo insieme, poi facciamo una doccia e ci sdraiamo sul letto per dormire una oretta. Incontriamo i ragazzi veneti, Ilaria e Giorgio, e ci avviamo pe raggiungere la spiaggia trasgressiva lontana una decina di minuti a piedi, io ho portato 2 seggiolini da mare mentre i ragazzi hanno portato un piccolo ombrellone, camminiamo in riva al mare attraversando un lungo tratto di spiaggia semideserta, poi intravediamo un pezzo di spiaggia molto affollata, è quella a cui siamo diretti. Quando la raggiungiamo notiamo un grosso capannello di persone, una cinquantina, in cerchio, Irene fa supposizione che forse qualcuno è stato male, li invito ad andare a guardare, anche se in effetti so benissimo di cosa si tratta. Dopo averci fatto strada fra la gente in mezzo al capannello 2 coppie stanno facendo l’amore tutti gli altri intorno osservano, c’è chi si scambia carezze, chi si masturba chi osserva soltanto, nella calca anche Irene si ritrova una mano sulle chiappe, non gradendo affatto quella situazione mi invita ad andare via. Troviamo un angolo di spiaggia che fa al caso nostro e ci sistemiamo, Ilaria e Giorgio, ci raggiungono quando, avendo finito le coppie di far l’amore il capannello si dissolve, siedono accanto a noi poi iniziano a raccontarci che nella calca anche le chiappe, non solo quelle, avevano avuto le attenzioni di più mani, non passano nemmeno 10 minuti e parecchia gente si alza di nuovo a formare un nuovo capannello, adesso sanno il motivo e non sono interessati a ritornare a guardare. Fin da subito mi è chiaro che da parte di Irene l’ambiente non è molto gradito, puntualizzo il fatto che eravamo lì solo per fargli vedere cosa succedeva e non per partecipare. Intorno a noi la maggioranza delle persone è sdraiata a prendere il sole, come in una normale spiaggia, anche se molti si scambiano furtive carezze che quando diventano più esplicite ed attirano curiosi vengono interrotte. Lo facciamo anche noi, cercando di non attirare l’attenzione, riesco a masturbare senza portarla all’orgasmo Irene, ma anche Ilaria, adesso sono tutte e due abbastanza eccitate, ma nemmeno io sono dell’idea di andare oltre, mi scoccerebbe molto che si creasse intorno a noi il solito capannello. Quando ad un certo momento molti vicini di ombrelloni si spostano per creare ennesimo capannello gli propongo, se hanno voglia di inoltrarci fra le dune, acconsentono credendo che fra le dune si possa godere di un po' più di privacy, ma io so bene che non è così, ci avviamo portandoci dietro i teli da mare ed approfittando del fatto che pochi vi vedano ed evitare il codazzo si singoli che ci seguirebbe. Dietro le dune dei sentieri costeggiati da un folto canneto si inoltrato verso l’interno, Irene pensa che abbiamo trovato un posto discreto, ma la sua convinzione sparisce quando dai canneti compaiono decine di singoli, ha la tentazione di voler tornare indietro ma la convinco a proseguire. Lungo i sentieri a tratti si aprono piccoli spazi di solo sabbia, in uno incontriamo una coppia che in compagnia di un singolo stanno facendo l’amore con intorno altri 4/5 singoli che si masturbano sperando di essere invitati al gioco, in un altro spiazzo una donna in ginocchio, ha intorno una decina di singoli in piedi che si masturbano ed a cui a turno bacia e succhia il sesso fino a farli venire. Irene non gradisce affatto lo spettacolo e vuole tornare indietro, decidiamo pertanto di ritornare alla spiaggia. Siamo tranquilli a prendere il sole, sono seduto sul seggiolino mentre Irene si è posizionata seduta sul telo steso sulla sabbia ed appoggiando la testa frale mie sul bordo del seggiolino in tela accanto a me sull’altro seggiolino c’è Ilaria, ad un certo punto Irene commenta che in quella spiaggia non tutti pensano al sesso e mi indica l’ombrellone davanti a noi a circa 3 metri. Un ragazzo sui 25 anni, seduto su una piccola sdraio, sta leggendo un libro, è un bel ragazzo, che un paio di occhiali da vista gli danno l’aria del bravo studente, si accorge di essere osservato da Irene, ed ogni tanto anche lui distoglie lo sguardo dal libro per osservarla. Nella posizione in cui è sdraiata Irene non posso vedere se lei lo osserva, ma dalla frequenza con cui distoglie lo sguardo presumo di si, cerco di non fargli notare che me ne sono accorto e faccio finta di non guardare. Ad un certo punto il ragazzo mette via il libro ed inizia a guardare fisso Irene che presumo ricambi, continuo a far finta di guadare altrove ma appoggio una mano sul seno di Irene ed inizio ad accarezzarlo, il ragazzo adesso ha portato una mano sul suo sesso ed inizia ad accarezzarlo delicatamente, non desta le attenzioni di nessuno poiché è una pratica quasi normale. Irene gira la testa e mi guarda con un sorriso, da parte mia ricambio il sorriso e gli faccio occhiolino. Il gioco del ragazzo continua tenendo fisso lo sguardo su Irene che sicuramente apprezza i suoi sguardi, adesso il suo sesso è in piena erezione, mentre lui continua ad accarezzarlo in modo lento e discreto, Irene è sembra nella stessa posizione e sicuramente lo osserva, non vorrei intromettermi, la scena è molto eccitante, e quando alla mia ennesima carezza sul seno lei emette un leggero gemito di piacere, decido che forse è il caso di spingere Irene a qualcosa. La gente intorno non si è accorta degli sguardi che si scambiano Irene ed il ragazzo, lui è anche bravo a essere molto discreto, senza dire nulla prendo la mano di Irene e la poso sul suo sesso, lei si gira verso di me, gli sorrido ma non gli dico nulla, poi gliela spingo di nuovo. Inizialmente la tiene appoggiata sul sesso, dopo essersi guardata intorno ed avendo la certezza che l’unico che può vederla è il ragazzo inizia lentamente ad accarezzarsi. Si toccano ambedue sempre guardandosi fisso negli occhi, in un mondo tutto loro, lo fanno con una lentezza esasperante, consapevoli che ognuno lo fa per l’altro, è molto eccitante osservarli, il gioco dura a lungo, poi quando Irene lo vede godere inizia ad ansimare ed aiutata dalle mie carezze sul seno gode anche lei, anche per me semplice spettatore la scena è stata di forte intensità erotica, Irene si alza e mi da un lungo bacio. Anche i ragazzi sono dell’idea che i giochi in quella spiaggia siano troppi spinti e pertanto decidiamo di rientrare per poi la sera andare a cena insieme e proseguire serata, ci dividiamo ognuno diretto al suo alloggio dandoci appuntamento per la cena. Una volta giunti a casa, io mi sdraio sul letto, Irene mi raggiunge
- Come è stato amore? Ti è piaciuto? Io a osservarvi mi sono eccitato tantissimo
- Bellissimo ma strano, molto eccitante, ma strano perché non c’era desiderio di far l’amore, ma solo di osservarlo, era bello vederlo toccarsi sapendo che lo faceva per me
- Anche tu lo hai fatto per lui.
- Sì anche io lo ha fatto per lui, è stato molto bello così.
A questo punto, appena Irene mi sfiora, ho subito una erezione, la penetro, e mentre facciamo l’amore gli sussurro, all’orecchio come sarebbe e cosa succederebbe se il ragazzo fosse insieme a noi, Irene ha un orgasmo molto intenso e mi prega di godere insieme a lei. Per uscire a cena, Irene indossa il vestito che avevamo preso al mattino, essendo elasticizzato camminando tende a salirgli fino al pube, vorrebbe tornare a cambiarsi ma con molta pazienza la convinco a tenerlo, andiamo a cena in un ristorante in riva al mare a tavolo Ilaria siede accanto a me, anche lei è in minigonna, ma lei al contrario di Irene, non indossa mutandine, più volte durante la cena accarezzo il suo sesso trovandola bagnata, carezze che lei ricambia con piacere. Dopo cena decido di portarli al Melrose, uno dei bar più in voga di Cap, c’è buona musica e chi vuole è libero di ballare sul bancone, mentre camminiamo dico a Irene, che dopo potremmo anche dire ai ragazzi che ognuno è libero di continuare la serata per conto suo, ma lei mi dice che gli va bene anche se restano con noi. L’ambiente al Melrose è particolare, molte coppie giovani ed esibizioniste, molti se la tirano, si beve e si balla, cercando approcci, non si ha la possibilità di sedersi e man mano che il locale si riempie ci si trova accalcati, più di una coppia approccia sia Irene che Ilaria, è normale anche visto l’abbigliamento che tutte le donne indossano, allungare la mano per qualche carezza, ad una certa ora sembra che Irene ha trovato un tipo di suo gradimento, ma con suo disappunto il tizio dopo avergli fatto qualche carezza molto spinta, Indirizza la sua attenzione verso un’altra donna con leggera incazzatura di Irene. Non soddisfatti dell’ambiente visto che siamo già 2 coppie decidiamo di rientrare al nostro residence e giocare con calma fra noi, percorriamo il viale ridendo e scherzando, Ilaria sembra molto contenta di farlo di nuovo con me, e cerca continuamente il contatto fisico, Giorgio è più discreto ed Irene gradisce molto. In lontananza, davanti all’hotel vicino al nostro residence, vedo il ragazzo della spiaggia, lo riconosco subito, sta fumando una sigaretta fermo davanti al marciapiede dell’hotel, senza nemmeno pensarci mi stacco dal gruppo mi avvicino a lui con la scusa di una sigaretta, mi offre da fumare poi sfacciatamente gli chiedo se vuole venire a bere un drink da noi, inizialmente mi guarda perplesso, poi accetta l’invito e mi segue. Quando ci avviciniamo anche Irene lo riconosce, il suo sguardo esprime gratitudine, metto al corrente i ragazzi che l’ho invitato a bere un drink da noi e loro rispondono che non hanno problemi. Arrivati all’appartamento mentre beviamo un drink veniamo a sapere che il ragazzo si chiama Pierre è francese, studente universitario, anche lui alla sua prima vacanza a Cap, Irene mi abbraccia e mi bacia più volte, per ringraziarmi di averlo invitato, Pierre, inesperto, non afferra la situazione ed inizia ad avere molte attenzioni verso Ilaria, una leggera espressione di delusione compare sul viso di Irene, allora decido di esaudire il suo desiderio. Mentre siamo ancora tutti seduti prendo per mano Ilaria che mi segue con piacere in camera, avevo sperato che Giorgio ci seguisse in modo che restassero soli, Ilaria è molto eccitata, e mi prega di prenderla subito, quando inizia a gemere godendo arrivano anche loro, finalmente Pierre si decide e rivolge le sue attenzioni verso Irene coadiuvato anche da giorno, che chiedo a Ilaria di attirarlo verso di noi in modo da lasciare Irene e Pierre da soli, godiamo tutti, ci trasferiamo di nuovo sul terrazzino a bere qualcosa, ma con molta meraviglia vediamo Pierre rivestirsi dicendo che doveva andare via, stranamente Irene non sembra molto delusa. Ilaria non smette di starmi addosso, osservo Irene, temendo qualche scatto di gelosia, ma il suo sguardo mi rassicura, al secondo drink, anche lei si lascia andare ed inizia a coccolare Giorgio, finiamo di nuovo a far l’amore e questa volta la sento godere. I ragazzi sanno già che non gradiamo che restino con noi e si congedano, quando restiamo soli, guardo Irene ma non gli chiedo nulla, poi è lei che mi ragguaglia, in spiaggia l’aveva fatta eccitare tantissimo e desiderava farlo con quel ragazzo, ma al momento di farlo si era dimostrato inesperto e maldestro, aveva goduto subito e se non fosse stato per Giorgio lei non avrebbe raggiunto orgasmo, facciamo un po' di considerazioni in generale e poi ci lasciamo andare ad un lungo sonno.
irenealberto@live.it
3 GIORNO
Il mattino mi sveglio molto presto, non so come mai, Irene dorme e non voglio svegliarla, in silenzio mi sveglio e preparo il caffè, siedo sul terrazzino a godermi il sole, il silenzio copre tutto il residence, a Cap la gente tira l’alba ed al mattino in giro di sente solo il rumore dei furgoni dei fornitori degli innumerevoli negozi, resto una oretta in silenzio a bere il caffè e fumare, poi preparo la colazione a Irene e gliela porto in un vassoio, lei dorme ancora, appoggio il vassoio sul comodino e mi stendo accanto a lei. Prima sul terrazzino pensavo ai ragazzi della sera prima e mi ero eccitato un po', adesso steso accanto a Irene nuda, l’eccitazione sale di nuovo, sdraiato alla sua schiena inizio a fargli sentire eccitazione strusciandomi sul suo sedere, lei fortunatamente, nel dormiveglia ha un leggero scarto, adesso riesco a strusciargli il mio sesso sul suo, lei continua a dormire, non tento di penetrarla, sicuramente è asciutta e la sveglierei procurandogli dolore, piano piano la sento bagnarsi e quando inizio a baciarla sul collo e sulla schiena lei inizia a svegliarsi, la sento emettere piccoli gemiti di piacere, quando cerco di penetrarla in quella posizione un po' scomoda lei alza una gamba mettendola sulla mia ed inarcando un po' la schiena. La penetro lentamente poi resto fermo e inizio a baciargli schiena e collo, dopo un po' i gemiti aumentano di intensità e lei inizia anche a muovere il bacino, inizio anche ad accarezzargli il seno e quando infine arrivo al suo clitoride raggiunge l’orgasmo si girà verso di me stiracchiandosi tutta e dandomi un bacio
- Buongiorno amore dormito bene;
- Dormito benissimo, ma ancora più bello è stato il risveglio.
- Ecco ti ho portato colazione a letto, dopo se vuoi andiamo a comprare il pane.
- Sei un tesoro amore, però così mi vizi.
Mentre Irene fa colazione, faccio la doccia, poi riordino mentre la fa lei. Usciamo vestiti come al solito e ci avviamo a prendere le baguette, sono così buone appena calde che di solito ancora prima di arrivare al residence ne finiamo una. Girare per Cap al mattino presto è una cosa bellissima, sono rare le persone in giro, i negozi ed i bar che iniziano ad aprire sono ancora deserti, si sente l’odore dello iodio che arriva dal mare ed il sole scalda già dal primo mattino. Il negozio del panettiere sforna continuamente baguette calde, oltre a quelle prendiamo dei bignè, sono di forma allungata e più grandi di quelli che fanno in Italia. Passeggiamo lentamente osservando i negozi, ridiamo facendo battute sugli accessori erotici che quasi in tutti i negozi sono posti in bella vista. Quando transitiamo davanti a un negozio di abbigliamento mi viene una idea, impiego un bel po' a convincere Irene a prendere un vestito che mi piace, poi una volta che l’ha provato decide di prenderlo. A Cap quasi tutti i negozi vendono abbigliamento erotico, Irene prende un vestitino rosso elasticizzato, a minigonna, le spalle gli restano scoperte e davanti sul seno ha un’ampia scollatura, molte lo portano senza intimo, non mi azzardo nemmeno a proporlo a Irene, per lei è già troppo non indossare il reggiseno, alla fine la convinco a prendere un minuscolo perizoma di pizzo, sempre rosso, con il davanti a forma di farfalla. Il percorso verso il residence ce lo facciamo in tutta calma, mentre a piccoli morsi pian piano stiamo finendo una baguette ancora calda, per pranzo abbiamo deciso di farci una insalatona, per cena decideremo nel pomeriggio, ricordiamo che a metà pomeriggio abbiamo appuntamento con i ragazzi veneti a cui ho promesso di portarli nella spiaggia trasgressiva. Quando andiamo in piscina c’è ancora pochissima gente, Irene sceglie il posto del giorno prima, non gradisce approcci che non porterebbero a nulla poiché è ancora dell’idea che non è di suo gradimento fare sesso mentre 50 persone ti osservano, mi adeguo ai suoi desideri e ci sistemiamo. Inizio a sfogliare un giornale che abbiamo preso mentre Irene, dopo essersi spalmata di crema, si stende a prendere il sole. Verso mezzogiorno, la gente inizia ad arrivare ed in una decina di minuti è tutto pieno, finisce la calma, gente che parla ride, in una babele di lingue, anche la musica è diversa, al mattino mettono sempre musica soft romantica, quando c’è il pieno è un martellamento di musica tecno. Ad una certa ora, inizio a fare le coccole ad Irene che ricambia, ci baciamo ed accarezziamo in modo molto dolce e romantico, ed anche quando la mia mano raggiunge il suo sesso, visto che è coperta da sguardi indiscreti, si lascia accarezzare, quando il suo sesso ormai è un lago di umori, cerco di penetrarla come avevo fatto il mattino, dicendogli che essendo lei contro il muro ed io alle spalle nessuno ci avrebbe notato, ma lei anche cosi è irremovibile. Come era logico, invece molte altre coppie hanno iniziato a far l’amore, Irene non gradisce nemmeno guardare e, quando due coppie vicino a noi, iniziano a fare sesso ed in modo sguaiato iniziano a pronunciare frasi che sanno tanto di turpiloquio, anche se non capiamo in che lingua, Irene mi chiede di andare perché l’ora di pranzo è arrivata. Mangiamo sul terrazzino come al solito, i nostri vicini, quando noi abbiamo finito di mangiare si avviano verso la piscina, scambiamo un saluto, poi commentiamo che sicuramente avranno fatto le ore piccole, li osserviamo con attenzione e quando propongo a Irene di invitarli a cena per una delle prossime sere accetta con piacere. L’eccitazione della piscina non gli è passata, perché viene vicino a me e dopo avermi baciato mi invita a togliere i pantaloncini
- Vuoi che andiamo dentro amore?
- Va bene anche qui, non c’è nessuno in giro e poi è eccitante se passa qualcuno
Appena tolgo pantaloncini, lei si scosta un po' il pareo poi mi viene cavalcioni mentre io resto seduto sulla sedia, inizia a baciarmi ed a strusciare il suo sesso contro il mio, restiamo a lungo a coccolarci in quel modo incuranti del fatto che ogni tanto passa qualcuno, infine quando è eccitatissima facendo perno con i piedi per terra si solleva afferra il mio sesso lo dirige al suo per poi scendere lentamente fino a che non lo ha tutto dentro. Continuiamo con le coccole e con i baci mentre lei muovendo il bacino procura piacere a vicenda, continuiamo così fino a che non godiamo insieme, poi facciamo una doccia e ci sdraiamo sul letto per dormire una oretta. Incontriamo i ragazzi veneti, Ilaria e Giorgio, e ci avviamo pe raggiungere la spiaggia trasgressiva lontana una decina di minuti a piedi, io ho portato 2 seggiolini da mare mentre i ragazzi hanno portato un piccolo ombrellone, camminiamo in riva al mare attraversando un lungo tratto di spiaggia semideserta, poi intravediamo un pezzo di spiaggia molto affollata, è quella a cui siamo diretti. Quando la raggiungiamo notiamo un grosso capannello di persone, una cinquantina, in cerchio, Irene fa supposizione che forse qualcuno è stato male, li invito ad andare a guardare, anche se in effetti so benissimo di cosa si tratta. Dopo averci fatto strada fra la gente in mezzo al capannello 2 coppie stanno facendo l’amore tutti gli altri intorno osservano, c’è chi si scambia carezze, chi si masturba chi osserva soltanto, nella calca anche Irene si ritrova una mano sulle chiappe, non gradendo affatto quella situazione mi invita ad andare via. Troviamo un angolo di spiaggia che fa al caso nostro e ci sistemiamo, Ilaria e Giorgio, ci raggiungono quando, avendo finito le coppie di far l’amore il capannello si dissolve, siedono accanto a noi poi iniziano a raccontarci che nella calca anche le chiappe, non solo quelle, avevano avuto le attenzioni di più mani, non passano nemmeno 10 minuti e parecchia gente si alza di nuovo a formare un nuovo capannello, adesso sanno il motivo e non sono interessati a ritornare a guardare. Fin da subito mi è chiaro che da parte di Irene l’ambiente non è molto gradito, puntualizzo il fatto che eravamo lì solo per fargli vedere cosa succedeva e non per partecipare. Intorno a noi la maggioranza delle persone è sdraiata a prendere il sole, come in una normale spiaggia, anche se molti si scambiano furtive carezze che quando diventano più esplicite ed attirano curiosi vengono interrotte. Lo facciamo anche noi, cercando di non attirare l’attenzione, riesco a masturbare senza portarla all’orgasmo Irene, ma anche Ilaria, adesso sono tutte e due abbastanza eccitate, ma nemmeno io sono dell’idea di andare oltre, mi scoccerebbe molto che si creasse intorno a noi il solito capannello. Quando ad un certo momento molti vicini di ombrelloni si spostano per creare ennesimo capannello gli propongo, se hanno voglia di inoltrarci fra le dune, acconsentono credendo che fra le dune si possa godere di un po' più di privacy, ma io so bene che non è così, ci avviamo portandoci dietro i teli da mare ed approfittando del fatto che pochi vi vedano ed evitare il codazzo si singoli che ci seguirebbe. Dietro le dune dei sentieri costeggiati da un folto canneto si inoltrato verso l’interno, Irene pensa che abbiamo trovato un posto discreto, ma la sua convinzione sparisce quando dai canneti compaiono decine di singoli, ha la tentazione di voler tornare indietro ma la convinco a proseguire. Lungo i sentieri a tratti si aprono piccoli spazi di solo sabbia, in uno incontriamo una coppia che in compagnia di un singolo stanno facendo l’amore con intorno altri 4/5 singoli che si masturbano sperando di essere invitati al gioco, in un altro spiazzo una donna in ginocchio, ha intorno una decina di singoli in piedi che si masturbano ed a cui a turno bacia e succhia il sesso fino a farli venire. Irene non gradisce affatto lo spettacolo e vuole tornare indietro, decidiamo pertanto di ritornare alla spiaggia. Siamo tranquilli a prendere il sole, sono seduto sul seggiolino mentre Irene si è posizionata seduta sul telo steso sulla sabbia ed appoggiando la testa frale mie sul bordo del seggiolino in tela accanto a me sull’altro seggiolino c’è Ilaria, ad un certo punto Irene commenta che in quella spiaggia non tutti pensano al sesso e mi indica l’ombrellone davanti a noi a circa 3 metri. Un ragazzo sui 25 anni, seduto su una piccola sdraio, sta leggendo un libro, è un bel ragazzo, che un paio di occhiali da vista gli danno l’aria del bravo studente, si accorge di essere osservato da Irene, ed ogni tanto anche lui distoglie lo sguardo dal libro per osservarla. Nella posizione in cui è sdraiata Irene non posso vedere se lei lo osserva, ma dalla frequenza con cui distoglie lo sguardo presumo di si, cerco di non fargli notare che me ne sono accorto e faccio finta di non guardare. Ad un certo punto il ragazzo mette via il libro ed inizia a guardare fisso Irene che presumo ricambi, continuo a far finta di guadare altrove ma appoggio una mano sul seno di Irene ed inizio ad accarezzarlo, il ragazzo adesso ha portato una mano sul suo sesso ed inizia ad accarezzarlo delicatamente, non desta le attenzioni di nessuno poiché è una pratica quasi normale. Irene gira la testa e mi guarda con un sorriso, da parte mia ricambio il sorriso e gli faccio occhiolino. Il gioco del ragazzo continua tenendo fisso lo sguardo su Irene che sicuramente apprezza i suoi sguardi, adesso il suo sesso è in piena erezione, mentre lui continua ad accarezzarlo in modo lento e discreto, Irene è sembra nella stessa posizione e sicuramente lo osserva, non vorrei intromettermi, la scena è molto eccitante, e quando alla mia ennesima carezza sul seno lei emette un leggero gemito di piacere, decido che forse è il caso di spingere Irene a qualcosa. La gente intorno non si è accorta degli sguardi che si scambiano Irene ed il ragazzo, lui è anche bravo a essere molto discreto, senza dire nulla prendo la mano di Irene e la poso sul suo sesso, lei si gira verso di me, gli sorrido ma non gli dico nulla, poi gliela spingo di nuovo. Inizialmente la tiene appoggiata sul sesso, dopo essersi guardata intorno ed avendo la certezza che l’unico che può vederla è il ragazzo inizia lentamente ad accarezzarsi. Si toccano ambedue sempre guardandosi fisso negli occhi, in un mondo tutto loro, lo fanno con una lentezza esasperante, consapevoli che ognuno lo fa per l’altro, è molto eccitante osservarli, il gioco dura a lungo, poi quando Irene lo vede godere inizia ad ansimare ed aiutata dalle mie carezze sul seno gode anche lei, anche per me semplice spettatore la scena è stata di forte intensità erotica, Irene si alza e mi da un lungo bacio. Anche i ragazzi sono dell’idea che i giochi in quella spiaggia siano troppi spinti e pertanto decidiamo di rientrare per poi la sera andare a cena insieme e proseguire serata, ci dividiamo ognuno diretto al suo alloggio dandoci appuntamento per la cena. Una volta giunti a casa, io mi sdraio sul letto, Irene mi raggiunge
- Come è stato amore? Ti è piaciuto? Io a osservarvi mi sono eccitato tantissimo
- Bellissimo ma strano, molto eccitante, ma strano perché non c’era desiderio di far l’amore, ma solo di osservarlo, era bello vederlo toccarsi sapendo che lo faceva per me
- Anche tu lo hai fatto per lui.
- Sì anche io lo ha fatto per lui, è stato molto bello così.
A questo punto, appena Irene mi sfiora, ho subito una erezione, la penetro, e mentre facciamo l’amore gli sussurro, all’orecchio come sarebbe e cosa succederebbe se il ragazzo fosse insieme a noi, Irene ha un orgasmo molto intenso e mi prega di godere insieme a lei. Per uscire a cena, Irene indossa il vestito che avevamo preso al mattino, essendo elasticizzato camminando tende a salirgli fino al pube, vorrebbe tornare a cambiarsi ma con molta pazienza la convinco a tenerlo, andiamo a cena in un ristorante in riva al mare a tavolo Ilaria siede accanto a me, anche lei è in minigonna, ma lei al contrario di Irene, non indossa mutandine, più volte durante la cena accarezzo il suo sesso trovandola bagnata, carezze che lei ricambia con piacere. Dopo cena decido di portarli al Melrose, uno dei bar più in voga di Cap, c’è buona musica e chi vuole è libero di ballare sul bancone, mentre camminiamo dico a Irene, che dopo potremmo anche dire ai ragazzi che ognuno è libero di continuare la serata per conto suo, ma lei mi dice che gli va bene anche se restano con noi. L’ambiente al Melrose è particolare, molte coppie giovani ed esibizioniste, molti se la tirano, si beve e si balla, cercando approcci, non si ha la possibilità di sedersi e man mano che il locale si riempie ci si trova accalcati, più di una coppia approccia sia Irene che Ilaria, è normale anche visto l’abbigliamento che tutte le donne indossano, allungare la mano per qualche carezza, ad una certa ora sembra che Irene ha trovato un tipo di suo gradimento, ma con suo disappunto il tizio dopo avergli fatto qualche carezza molto spinta, Indirizza la sua attenzione verso un’altra donna con leggera incazzatura di Irene. Non soddisfatti dell’ambiente visto che siamo già 2 coppie decidiamo di rientrare al nostro residence e giocare con calma fra noi, percorriamo il viale ridendo e scherzando, Ilaria sembra molto contenta di farlo di nuovo con me, e cerca continuamente il contatto fisico, Giorgio è più discreto ed Irene gradisce molto. In lontananza, davanti all’hotel vicino al nostro residence, vedo il ragazzo della spiaggia, lo riconosco subito, sta fumando una sigaretta fermo davanti al marciapiede dell’hotel, senza nemmeno pensarci mi stacco dal gruppo mi avvicino a lui con la scusa di una sigaretta, mi offre da fumare poi sfacciatamente gli chiedo se vuole venire a bere un drink da noi, inizialmente mi guarda perplesso, poi accetta l’invito e mi segue. Quando ci avviciniamo anche Irene lo riconosce, il suo sguardo esprime gratitudine, metto al corrente i ragazzi che l’ho invitato a bere un drink da noi e loro rispondono che non hanno problemi. Arrivati all’appartamento mentre beviamo un drink veniamo a sapere che il ragazzo si chiama Pierre è francese, studente universitario, anche lui alla sua prima vacanza a Cap, Irene mi abbraccia e mi bacia più volte, per ringraziarmi di averlo invitato, Pierre, inesperto, non afferra la situazione ed inizia ad avere molte attenzioni verso Ilaria, una leggera espressione di delusione compare sul viso di Irene, allora decido di esaudire il suo desiderio. Mentre siamo ancora tutti seduti prendo per mano Ilaria che mi segue con piacere in camera, avevo sperato che Giorgio ci seguisse in modo che restassero soli, Ilaria è molto eccitata, e mi prega di prenderla subito, quando inizia a gemere godendo arrivano anche loro, finalmente Pierre si decide e rivolge le sue attenzioni verso Irene coadiuvato anche da giorno, che chiedo a Ilaria di attirarlo verso di noi in modo da lasciare Irene e Pierre da soli, godiamo tutti, ci trasferiamo di nuovo sul terrazzino a bere qualcosa, ma con molta meraviglia vediamo Pierre rivestirsi dicendo che doveva andare via, stranamente Irene non sembra molto delusa. Ilaria non smette di starmi addosso, osservo Irene, temendo qualche scatto di gelosia, ma il suo sguardo mi rassicura, al secondo drink, anche lei si lascia andare ed inizia a coccolare Giorgio, finiamo di nuovo a far l’amore e questa volta la sento godere. I ragazzi sanno già che non gradiamo che restino con noi e si congedano, quando restiamo soli, guardo Irene ma non gli chiedo nulla, poi è lei che mi ragguaglia, in spiaggia l’aveva fatta eccitare tantissimo e desiderava farlo con quel ragazzo, ma al momento di farlo si era dimostrato inesperto e maldestro, aveva goduto subito e se non fosse stato per Giorgio lei non avrebbe raggiunto orgasmo, facciamo un po' di considerazioni in generale e poi ci lasciamo andare ad un lungo sonno.
irenealberto@live.it
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