La calda estate di Francesca 14

di
genere
masturbazione

Il piede di Laura continuava a salire sulla gamba di Sandro. Si posò prima sul ginocchio per poi fermarsi sulla patta. Tastava ed esplorava nervoso il pube di Sandro mentre lui la agevolava allargando sempre più le cosce.
Roby si alzò e servì altro vino. Pian piano si stava raggiungendo un’atmosfera più vivibile, il vino stava facendo effetto.
Sandro con fare impacciato, avvicinò la sedia al tavolo, lasciò che la tovaglia coprisse tutto da eventuali sguardi indiscreti e, con le mani tremanti, calò la zip dei jeans.
Laura seguiva il tutto con uno sguardo tranquillo, che non lasciava trasparire ciò che stava provando.
Era eccitazione allo stato puro. Sentiva come il suo piedino soffice stimolava il cazzo del ragazzo che sembrava esplodere sotto i pantaloni. La sua figa era un lago, sperò di non bagnarsi troppo per evitare di sgocciolare sul pavimento, ma se anche fosse successo non le sarebbe importato.
Il suo piano stava procedendo.
Francesca sbadigliava inebriata dal vino che non era abituata a bere, disse che preferiva la birra o i drink, il vino non faceva per lei, le faceva venire sonno.
Sandro non riusciva a togliere il cazzo duro dai boxer, ma voleva farlo, era troppo duro per rimare così costretto.
Sempre rimanendo nascosto sotto la tovaglia il ragazzo si slacciò la cintura, abbassò leggermente i pantaloni e spostando i boxer di lato liberò il cazzo.
Quando il piedino di Laura percepì il calore di quella verga la ragazza ebbe un sussulto. Si mordicchiò le labbra, poi come se fosse il gesto più normale, si passò due dita sulla figa, facendole bagnare per bene, poi se le succhiò con tranquillità.
Continuò mordicchiarsi le labbra, mentre Sandro afferrò il piede e iniziò a strusciarselo sul cazzo.
Laura lo incalzava con lo sguardo. Sentire quel piedino calco sul cazzo eccitò sempre di più Sandro che quasi si scordò dov’era.
Intanto gli altri due erano completamente ignari di cosa stesse succedendo sotto il tavolo, Francesca continuava a sbadigliare mentre Roby leggeva delle notizie sul cellulare.
In quel momento Laura fece cadere la forchetta, fu questione di pochi secondi prima che Sandro sentì l’alito caldo della ragazza sul suo cazzo.
Laura lo prese in bocca e lo succhiò per un paio di volte. Sandro era in estasi. Quando la ragazza riemerse con la forchetta in mano, Francesca si alzò per sparecchiare. Roby si mise subito ad aiutarla.
Mentre i due sparecchiavano, Laura fece un sorrisetto a Sandro e mentre i due erano voltati si strizzò una tetta. Con fare provocante si alzò la maglietta mostrando le sue tette sode nude e i capezzoli duri. La ragazza si alzò e dopo essersi girata, con la scusa di stiracchiarsi si mise a 90 mostrando a Sandro, sempre più eccitato la sua figa nuda, aperta e bagnata.
Con fare noncurante disse:” Ragazzi spero non vi dispiaccia se io intanto vado in bagno, finite si sparecchiare voi?” poi dopo aver lanciato uno sguardo invitante a Sandro si avviò verso il bagno sculettando.
Sandro non si fece attendere, si chiuse i pantaloni lasciano il cazzo duro fuori dalle mutande e fece per seguire la ragazza in bagno.
Il ragazzo si promise che avrebbe fatto pentire Laura per averlo eccitato così tanto durane la cena e per questo avrebbe sbattuto Laura per bene contro il muro, senza pietà.
Mentre si stava dirigendo verso il bagno Roby lo fermò chiedendogli dove andava.
“Stavo…Volevo, si, volevo controllare come sta Francesca” rispose il ragazzo “Ma bravo il cuginetto. Ti vuoi prendere quello che l’altra volta non ti ha dato eh! Spero che ti dia il suo culetto, ma temo che sta sera non riesca. Ha bevuto parecchio vino, penso proprio che appena toccherà il letto cadrà in un sonno profondo. Pensa poi anche alla giornata che ha passato! Andiamo su, sul terrazzo piuttosto che ti devo parlare”
Sandro si sentì morire dentro, ma si incamminò dietro al cugino sul terrazzo.
Appena arrivarono Roby si sedette sul dondolo e si accese una sigaretta poi si rivolse al cugino con aira affranta:” Ti sei reso conto di quanto incasinata sia la situazione? Non so davvero cosa fare per uscirne! Laura stasera si fingeva tranquilla, ma io la conosco molto bene. È delusa, lo hai notato anche tu, vero? Non ha mangiato quasi nulla, sembrava come se avesse la testa altrove. Ma lo so, la colpa è solo mia. Più volte i nostri sguardi si sono incontrati e leggevo nei suoi occhi quanto fosse triste e umiliata. Forse la dovrei portare fuori e farla svagare. Devo trovare il modo di dimostrarle quanto la amo, lei è la mia vita, capisci?”
Sandro mentre Roby parlava fu invaso dai ricordi, l’ultima volta che si era seduto su quel dondolo aveva scopato beatamente con Francesca, cosa che, se fosse stato possibile, avrebbe voluto ripetere al più presto. Certamente quei pensieri non aiutavano il cazzo del ragazzo che stava per esplodere. Cercò allora di allontanarsi dal terrazzo per andare in bagno dove Laura lo attendeva con ansia.
“Si, Roby ti capisco, ma ho urgente bisogno del bagno, devo fare un pisciata…”
“Fossero questi i problemi…Falla dietro l’aiuola. O ti vergogni di me? Anzi aspè…”
Appoggiatosi al muro, con lo sguardo verso le stelle Roby si abbassò i pantaloni e cacciò fuori il cazzo pisciando nella aiuola. Poi disse al cugino: “Ehi che ne dici Sandro? Laura magari vorrebbe andare a ballare…Perché non ci vai tu con lei? Non che io non abbia voglia, ma tu sei estraneo alla situazione potresti spiegarle meglio come sono andate le cose, farla ragionare, farle capire che è stato un “incidente”. Che ne dici? Potete andare ‘Al Castello’. Lo conosce anche Laura, c’è un dj che mette musica da sballo…”
Mentre il cugino parlava Sandro cercava di togliersi il cazzo duro da dentro i pantaloni, cosa che non fu facile.
Poi successe.
Mentre calava la zip la cappella ci si incastrò e il ragazzo cacciò un fortissimo urlo dentro di sé.
Non riusciva nemmeno a pisciare.
Era troppo eccitato.
Sentiva il cazzo pulsare, vibrava. Era duro e nodoso, non voleva altro che una figa bagnata da scopare.
Non lo forzò, Sandro aveva la mente affollata mentre il cigno si piangeva addosso.
Poi con cautela si alzò il cazzo facendolo arrivare al pube e con calma alzò la zip.
Si immaginava Laura che lo aspettava vogliosa in bagno.
Laura infatti era in bagno, aspettava vogliosa il ragazzo. Si era spogliata, stava nuda con le gambe aperte seduta sul lavandino. La figa era talmente eccitata che la ragazza dovette toccarsi per placare un po’ i bollori, trovandosi così a colare sul pavimento. Sperava che Sandro non tardasse molto perché voleva proprio divertirsi con lui.
Francesca rimasta sola aveva finito di sistemare la cucina e si era seduta sul divano. Aveva le farfalle nello stomaco, Sandro era tornato! Aveva nascosto la sua eccitazione per tutta la cena, non vedeva l’ora che il ragazzo andasse in camera sua per divertirsi con lei. Non si sarebbe risparmiata. Gli avrebbe dato il culo. Quell’idea la eccitò parecchio e essendo sola decise di fare una piccola sorpresa al ragazzo.
Mentre ripensava a tutto quello che avevano combinato, si eccitò e fece attenzione di bagnarsi per bene le mutande, calandosi i leggings. Una volta che quelle furono zuppe, se le tolse e aprendo il borsone del ragazzo le mise dentro avvolte nel suo reggiseno. Appena il ragazzo lo avrebbe aperto sarebbe stato travolto dal suo odore. In più così facendo poteva mette bene in mostra le labbra gonfie della sua figa con i leggings. Magati il ragazzo l’avrebbe scopata trappandoglieli. Si sentì ancora più bagnata.
Quando i due scesero, videro Francesca con in mano il borsone di Sandro e subito gli chiese: “Dormi con me sta notte?”
Quasi in contemporanea Laura uscì dal bagno, aveva un’aria parecchio irritata, ma appena vide Sandro gli saltò addosso.
Francesca capì la situazione e abbassò lo sguardo triste.
Sandro annunciò:” Ma vogliamo già andare a letto? Chi ha voglia di uscire? La notte è ancora giovane…”
Roby abbassò lo sguardo e disse che sarebbe andato in camera, non aveva voglia.
Francesca nonostante la sua voglia del ragazzo intuì la situazione e gli rispose: “Non sono una tipa da discoteca, ti aspetterò nella mia stanza quando tornerai” e dicendo questo, senza nemmeno accorgersi si morse un labbro e si toccò un capezzolo duro, poi entrò nella sua stanza portandosi dietro il borsone del ragazzo.
Roby si avvicinò a Laura per dirle buonanotte, ma lei indietreggiò per evitarlo, rientrando in bagno. Si diede una veloce sistemata ai capelli, le balenò in testa l’idea di cambiarsi per farsi più figa, ma ci rinunciò, moriva dalla voglia di sentire su di sé le mani ed il cazzo di Sandro.
Quando uscì era rimasto solo lui che le chiese:” Prendiamo la macchina o la moto?”
Laura non rispose subito, lo fissò negli occhi e valutò velocemente se andare in macchina, o se cavalcare la moto come riscaldamento per la cavalcata che sarebbe successa dopo.
Optò per la moto.

CONTINUA…

scritto il
2020-05-12
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