La calda estate di Francesca 15
di
Ti Tento Io
genere
etero
Sandro prese il casco, e ne porse uno anche a Laura. Si avvicinarono alla moto e Sandro invitò la ragazza a salire. Laura lo fissò per un istante e poi li disse: “Posso…Posso guidare io? È da tanto che non guido una moto e la cosa mi eccita quasi quanto te” il ragazzo la fissò e le disse: “Va bene, ma non essere spericolata come Roby, mi raccomando” “Tranquillo, tu aggrappati a me e vedrai che andrà tutto bene.” Disse la ragazza che si stava già gustando il maschio dietro di lei.
La ragazza imboccò il viale, oltrepassò il cancello e si diresse sulla strada che costeggiava la piaggia.
“Dove ti porto bel maschione?” “Non importa. Godiamoci il giretto che stiamo facendo. Roby accennava ad una discoteca, ‘La Fortezza’ o qualcosa del genere, non ricordo...” “Si, si ‘Il Castello’. Bel posto, d’accordo dopo il giro andremo la”
Laura andava piano, si stava godendo il contatto fisico con Sandro. Aveva il suo cazzo che le premeva sul culo e le mani posate sui fianchi. Man mano che procedevano Sandro, tranquillizzato dalla guida della ragazza iniziava a muovere le mani, carezzandole la schiena in modo dolce. La ragazza rispondeva a quei massaggi con delle accelerate che spingevano Sandro a stringerla di più. Questo gioco di alternanza metteva sicurezza, ognuno sapeva quello che sarebbe successo.
Le mani di Sandro iniziarono a spostarsi dalla schiena al ventre, le sue labbra si adagiarono sulla nuca della ragazza baciandola con passione. Si arrampicava con le mani sotto la maglia della ragazza, rimanendo sorpreso quando arrivò alle sue tette sprovviste di reggiseno. Quello era un invito bello e buono. Si avvicinò ancora più a lei facendole sentire il cazzo duro che premeva contro il suo culo mentre le strizzava le tette senza tregua.
Il venticello estivo rinfrescava il volto della ragazza mentre si godeva le carezze del ragazzo, che con maestria le stava stimolando i capezzoli alla perfezione. Le dispiacque solo che il ragazzo non poteva leccarglieli. “Per ora” pensò Laura, “per ora non me li può leccare ma più avanti sicuramente lo farà, ne sono certa”
Laura cercava di concentrarsi sulla guida ma era parecchio difficile con tutta l’eccitazione che il ragazzo le stava facendo provare. Capì perché l’amica era sembrata così dispiaciuta all’idea che Sandro non fosse andato subito “a dormire” in camera sua. Francesca era proprio una porcellina. Mentre pensava a ciò serrava le cosce e spingeva il culetto più indietro possibile per sentire meglio il cazzo del ragazzo.
Ebbe l’impulso di fermarsi e di scoparlo in quel momento, ma si trattenne. Cambiò però idea sulla serata, non sarebbero andati in discoteca, o per lo meno non subito, ma prima avrebbero fatto una tappa in spiaggia.
Intanto le mani di Sandro esploravano completamente il ventre di Laura passando dalle tette fino ad arrivare all’elastico della sua minigonna.
Sentendo le mani così vicine alla sua fighetta, la ragazza aprì leggermente le gambe incitarlo a proseguire.
Le dita si infilarono sotto l’elastico e iniziarono a palpare la figa gonfia e bagnata della ragazza.
Sandro non si sorprese nel trovarla nuda, anzi ne fu contento. Laura era veramente tanto bagnata, sicuramente era eccitata da quando era in bagno, magari da prima. Non se la sarebbe lasciata scappare, d’altronde era stato Roby a dirli che doveva farla svagare e divertire, e che cosa c’è di più divertente di una sana scopata? Al pensiero che al suo ritorno a casa ci sarebbe stata Francesca ad attenderlo nel letto decise che se le sarebbe fatte entrambe quella sera.
Mentre rifletteva continuava a massaggiare la figa di Laura che si bagnava sempre più. Quando le infilò un dito dentro la ragazza gemette.
Laura era eccitatissima, si sentiva grondare la figa. Si mordeva le labbra per limitare i gemiti. Cercava di concentrarsi sulla guida, ma quelle dita la stavano facendo impazzire. Non avrebbe resistito per molto.
Appena entrarono in un rettilineo la ragazza staccò una mano dal manubrio e la portò dietro di sé per toccare con mano il cazzo di Roby, ma dopo una sbandata si convinse ad aspettare.
La sua figa era eccitatissima, sentiva che i muscoli si contraevano e rilassavano donandole intense scariche si piacere.
Il ragazzo ci sapeva fare, quando non la penetrava lentamente stava con la mano aperta sulla figa e la massaggiava e stringeva.
Sandro si fece più audace e infilò lentamente due dita dentro Laura. Lei iniziò a dondolare il bacino cercando di mandare più a fondo le sue dita. Sandro le spinse dentro fino in fondo, trovandosi a stimolare in clitoride con il resto della mano.
La ragazza sussultava, si alzò sui piedi mettendosi quasi a 90, poi esplose in un orgasmo. Mentre si dimenava per l’eccitazione si accostò a lato della strada. Si fermò e scesa dalla moto si tolse il casco e si buttò sulle labbra del ragazzo.
I due si baciarono a fondo, con passione. Quando si staccarono si diressero verso la spiaggia.
lo spettacolo era bellissimo, la luna si rifletteva sul mare illuminando abbastanza bene la spiaggia.
I due si sedettero, lei sopra di lui e finalmente anche le mani di Laura potettero esplorare il petto di Sandro. Dopo qualche bacio la ragazza si spogliò definitivamente mostrandosi nuda davanti al ragazzo.
Lui notò come la sua figa gonfia brillava contornata dagli umori e decise di leccarla. Ci si avventò con la lingua, la leccò per bene accompagnato dai gemiti della ragazza che li fecero capire che stava andando bene. Quando riprese fiato si spogliò anche lui, il suo cazzo rigido incominciava a farli male stretto nei jeans. Appena la ragazza lo vide i suoi occhi brillarono. Si inginocchiò prendendolo subito in bocca. Lo fece arrivare in gola e poi spompino alla perfezione Sandro che fu costretto ad uscire dalla bocca della ragazza per non sborrare subito.
I due amanti erano vogliosi, Laura si mise a quattro zampe e Sandro si fiondò all’istante nella figa burrosa della ragazza. Le entrò dentro con facilità e subito sentì la figa stringersi attorno al suo cazzo. Scopò laura ben bene, riempiendola in ogni buco. Quando arrivò al limite la fece stendere sulla schiena e le sborrò sul ventre. Alcuni schizzi arrivarono anche sulle tette.
Laura era sfinita, scossa dai numerosi orgasmi. Sandro la prese in braccio e la portò in acqua dove i due si lavarono via sabbia, umori e sborra.
Quando uscirono si diressero verso la moto nudi, nascosti dalla notte. Rimasero qualche istante a fissarsi, nudi ancora leggermente eccitati ma soddisfatti. Si rivestirono nonostante fossero ancora umidi e saliti in sella decisero di tronare a casa. Laura aveva le gambe troppo tremolanti per via degli orgasmi e il culo le doleva ancora dopo le inculate che aveva subito.
Questa volta fu Sandro a guidare. Laura aveva sonno.
Dopo qualche minuto però la ragazza si ritrovò ancora eccitata e così iniziò a stimolare il cazzo del ragazzo da sopra i jeans. Non si era messo le mutande dopo la scopata sulla spiaggia. Le aveva volute tenere Laura come ricordo di quella sera.
La mano della ragazza scivolava sul suo cazzo facendolo indurire. Alternava carezze dolci a leggere strette. Poi tolse la mano per un po’. Sandro pensò che si fosse stufata, ma poi si ritrovò due dita in bocca.
Laura le aveva passate in figa impregnandole di umori e adesso le faceva succhiare al ragazzo. Il sapore era dolcissimo. Il cazzo di Sandro era nuovamente duro e pronto, la ragazza con maestria aprì la sua zip e lo fece uscire. Ora il cazzo svettava dai suoi pantaloni. Mentre procedevano con estrema lentezza Laura iniziò un lento massaggio al cazzo di Sandro.
Quando arrivarono sotto casa Laura si staccò dal cazzo, insistendo che lui non lo rimettesse dentro i jeans ma che salisse in casa così con il cazzo duro svettante dai jeans. Lui lo fece.
Arrivati in salotto Sandro si avvicinò al divano invitando l’amica ad andare da Francesca per non dover dormire con Roby.
Laura rifiutò.
Sei ancora eccitato e non sarò io a privarti di una scopata con la mia amichetta Francesca, sarà un lago. Se la conosco bene non avrà chiuso occhio e si starà ancora sditalinando mentre ti aspetta. Tranquillo io starò sul divano.
Francesca, come aveva ben pensato l’amica era stata impegnata per parecchio tempo con la giovane fichetta vogliosa di cazzo. Si era fatta un lungo e profondo ditalino, sperando di potersi rilassare prima dell’arrivo di Roby, ma la cosa sembrava impossibile. La sua figa non ne voleva sapere di saziarsi delle sue dita, come se sapesse che fosse arrivato un cazzo pronto per soddisfarla. Così quando Francesca sentì i due amici tornare era ancora sveglia e vogliosa di cazzo.
Sandro entrò lentamente in camera, non volvendo turbare il probabile sonno dell’amica.
La scena che li si parò davanti lo fece eccitare ancora di più. Trovò Francesca nuda sul letto, con tre dita piantate in figa e le altre due in bocca. Le succhiava per non gemere. Quando lo vide si fermò e non curandosi dei suoi umori che colarono sul letto e sul pavimento si avvicinò a lui e lo baciò. Lei aveva in bocca il sapore dei suoi umori e questo eccitò Sandro ancora di più.
Lei si staccò quasi subito dalle sue labbra “Ti ho fatto un regalo” gli sussurrò all’orecchio, “Apri il borsone”.
Sandro eccitatissimo lo aprì e fu invaso dall’odore del sesso dell’amica.
Prese le mutandine che erano state impregnate degli umori di Francesca e le annusò. L’odore fece indurire ancora di più il cazzo.
Francesca lo guardò e gli disse mentre si passava due dita tra le labbra della figa oscenamente bagnate:” Le ho inzuppate ogni 10 minuti da quando siete usciti. Volevo che il mio odore fosse forte e che le mutandine colassero quando le avresti prese in mano” il ragazzo rimase senza parole. Aveva le mani zuppe di umori che colavano da quelle mutandine.
Non si trattenne oltre. Si spogliò rapidamente e abbracciò la ragazza facendole subito strusciare il cazzo durissimo sul ventre.
Si gettarono sul letto dove iniziarono un 69. Si diedero piacere a lungo. Francesca ebbe quasi subito un orgasmo e Sandro fu felice di poter bere direttamente i suoi umori.
Francesca fece un ottimo pompino a Sandro, il quale quando si alzò era sul punto di sborrare di nuovo.
I due si lanciarono uno sguardo eccitatissimo e subito Sandro si fiondò con il suo cazzone verso la figa di Francesca. La penetrò lentamente, gustandosi la sensazione di una figa stretta che si dilata al massimo attorno a quel cazzone e di come le pareti vaginali gli accarezzavano la cappella. Quando arrivò in fondo non si mosse, ma iniziò a premere ancora di più, come se volesse sfondarla.
“Mi era mancata la tua figa stretta Francesca” le sussurrò il ragazzo “potrei quasi sborrare così, solo grazie alle contrazioni della tua figa”, come risposta ottenne solo gemiti. Anche la ragazza era al limite. Mentre Sandro usciva lentamente la ragazza ebbe un orgasmo travolgente. Una volta che il cazzone fu uscito si buttò nuovamente in figa, però questa volta non la risparmiò. La scopo violentemente. Francesca si sentiva spaccata a metà e dopo l’ennesimo orgasmo che la scosse sussurrò al ragazzo: “Inculami”. Sandro non se lo fece ripetere due volte. Senza aspettare si fiondò nel culo della ragazza fino in fondo, facendola gemere profondamente. Il culo era strettissimo, sentiva il cazzo veramente costretto, ma dopo poco sentì i muscoli rilassarsi e si iniziò a muoversi con più forza. La ragazza gemeva e non si dava tregua nemmeno in figa, se la scopava con le mani. Quando Sandro fu vicino all’orgasmo Francesca si mise in ginocchio e prese in cazzo di Sandro in bocca.
Accolse tutta la sborra che poté, quella che fuoriuscì la lasciò dov’era. Quando Sandro la guardò, vide la ragazza con la boccuccia piena di sborra e incuriosito le chiese:” Non la ingoi?” Francesca scosse il capo e poi con calma iniziò a far colare tutta la sborra sulle sue tettine e sul suo ventre. Fu completamente coperta. Quando ebbe finito se la spalmò per bene. Poi si avvicinò a Sandro e lo baciò. I due si addormentarono quasi all’alba, entrambi contenti e soddisfatti per la loro notte di sesso.
CONTINUA
La ragazza imboccò il viale, oltrepassò il cancello e si diresse sulla strada che costeggiava la piaggia.
“Dove ti porto bel maschione?” “Non importa. Godiamoci il giretto che stiamo facendo. Roby accennava ad una discoteca, ‘La Fortezza’ o qualcosa del genere, non ricordo...” “Si, si ‘Il Castello’. Bel posto, d’accordo dopo il giro andremo la”
Laura andava piano, si stava godendo il contatto fisico con Sandro. Aveva il suo cazzo che le premeva sul culo e le mani posate sui fianchi. Man mano che procedevano Sandro, tranquillizzato dalla guida della ragazza iniziava a muovere le mani, carezzandole la schiena in modo dolce. La ragazza rispondeva a quei massaggi con delle accelerate che spingevano Sandro a stringerla di più. Questo gioco di alternanza metteva sicurezza, ognuno sapeva quello che sarebbe successo.
Le mani di Sandro iniziarono a spostarsi dalla schiena al ventre, le sue labbra si adagiarono sulla nuca della ragazza baciandola con passione. Si arrampicava con le mani sotto la maglia della ragazza, rimanendo sorpreso quando arrivò alle sue tette sprovviste di reggiseno. Quello era un invito bello e buono. Si avvicinò ancora più a lei facendole sentire il cazzo duro che premeva contro il suo culo mentre le strizzava le tette senza tregua.
Il venticello estivo rinfrescava il volto della ragazza mentre si godeva le carezze del ragazzo, che con maestria le stava stimolando i capezzoli alla perfezione. Le dispiacque solo che il ragazzo non poteva leccarglieli. “Per ora” pensò Laura, “per ora non me li può leccare ma più avanti sicuramente lo farà, ne sono certa”
Laura cercava di concentrarsi sulla guida ma era parecchio difficile con tutta l’eccitazione che il ragazzo le stava facendo provare. Capì perché l’amica era sembrata così dispiaciuta all’idea che Sandro non fosse andato subito “a dormire” in camera sua. Francesca era proprio una porcellina. Mentre pensava a ciò serrava le cosce e spingeva il culetto più indietro possibile per sentire meglio il cazzo del ragazzo.
Ebbe l’impulso di fermarsi e di scoparlo in quel momento, ma si trattenne. Cambiò però idea sulla serata, non sarebbero andati in discoteca, o per lo meno non subito, ma prima avrebbero fatto una tappa in spiaggia.
Intanto le mani di Sandro esploravano completamente il ventre di Laura passando dalle tette fino ad arrivare all’elastico della sua minigonna.
Sentendo le mani così vicine alla sua fighetta, la ragazza aprì leggermente le gambe incitarlo a proseguire.
Le dita si infilarono sotto l’elastico e iniziarono a palpare la figa gonfia e bagnata della ragazza.
Sandro non si sorprese nel trovarla nuda, anzi ne fu contento. Laura era veramente tanto bagnata, sicuramente era eccitata da quando era in bagno, magari da prima. Non se la sarebbe lasciata scappare, d’altronde era stato Roby a dirli che doveva farla svagare e divertire, e che cosa c’è di più divertente di una sana scopata? Al pensiero che al suo ritorno a casa ci sarebbe stata Francesca ad attenderlo nel letto decise che se le sarebbe fatte entrambe quella sera.
Mentre rifletteva continuava a massaggiare la figa di Laura che si bagnava sempre più. Quando le infilò un dito dentro la ragazza gemette.
Laura era eccitatissima, si sentiva grondare la figa. Si mordeva le labbra per limitare i gemiti. Cercava di concentrarsi sulla guida, ma quelle dita la stavano facendo impazzire. Non avrebbe resistito per molto.
Appena entrarono in un rettilineo la ragazza staccò una mano dal manubrio e la portò dietro di sé per toccare con mano il cazzo di Roby, ma dopo una sbandata si convinse ad aspettare.
La sua figa era eccitatissima, sentiva che i muscoli si contraevano e rilassavano donandole intense scariche si piacere.
Il ragazzo ci sapeva fare, quando non la penetrava lentamente stava con la mano aperta sulla figa e la massaggiava e stringeva.
Sandro si fece più audace e infilò lentamente due dita dentro Laura. Lei iniziò a dondolare il bacino cercando di mandare più a fondo le sue dita. Sandro le spinse dentro fino in fondo, trovandosi a stimolare in clitoride con il resto della mano.
La ragazza sussultava, si alzò sui piedi mettendosi quasi a 90, poi esplose in un orgasmo. Mentre si dimenava per l’eccitazione si accostò a lato della strada. Si fermò e scesa dalla moto si tolse il casco e si buttò sulle labbra del ragazzo.
I due si baciarono a fondo, con passione. Quando si staccarono si diressero verso la spiaggia.
lo spettacolo era bellissimo, la luna si rifletteva sul mare illuminando abbastanza bene la spiaggia.
I due si sedettero, lei sopra di lui e finalmente anche le mani di Laura potettero esplorare il petto di Sandro. Dopo qualche bacio la ragazza si spogliò definitivamente mostrandosi nuda davanti al ragazzo.
Lui notò come la sua figa gonfia brillava contornata dagli umori e decise di leccarla. Ci si avventò con la lingua, la leccò per bene accompagnato dai gemiti della ragazza che li fecero capire che stava andando bene. Quando riprese fiato si spogliò anche lui, il suo cazzo rigido incominciava a farli male stretto nei jeans. Appena la ragazza lo vide i suoi occhi brillarono. Si inginocchiò prendendolo subito in bocca. Lo fece arrivare in gola e poi spompino alla perfezione Sandro che fu costretto ad uscire dalla bocca della ragazza per non sborrare subito.
I due amanti erano vogliosi, Laura si mise a quattro zampe e Sandro si fiondò all’istante nella figa burrosa della ragazza. Le entrò dentro con facilità e subito sentì la figa stringersi attorno al suo cazzo. Scopò laura ben bene, riempiendola in ogni buco. Quando arrivò al limite la fece stendere sulla schiena e le sborrò sul ventre. Alcuni schizzi arrivarono anche sulle tette.
Laura era sfinita, scossa dai numerosi orgasmi. Sandro la prese in braccio e la portò in acqua dove i due si lavarono via sabbia, umori e sborra.
Quando uscirono si diressero verso la moto nudi, nascosti dalla notte. Rimasero qualche istante a fissarsi, nudi ancora leggermente eccitati ma soddisfatti. Si rivestirono nonostante fossero ancora umidi e saliti in sella decisero di tronare a casa. Laura aveva le gambe troppo tremolanti per via degli orgasmi e il culo le doleva ancora dopo le inculate che aveva subito.
Questa volta fu Sandro a guidare. Laura aveva sonno.
Dopo qualche minuto però la ragazza si ritrovò ancora eccitata e così iniziò a stimolare il cazzo del ragazzo da sopra i jeans. Non si era messo le mutande dopo la scopata sulla spiaggia. Le aveva volute tenere Laura come ricordo di quella sera.
La mano della ragazza scivolava sul suo cazzo facendolo indurire. Alternava carezze dolci a leggere strette. Poi tolse la mano per un po’. Sandro pensò che si fosse stufata, ma poi si ritrovò due dita in bocca.
Laura le aveva passate in figa impregnandole di umori e adesso le faceva succhiare al ragazzo. Il sapore era dolcissimo. Il cazzo di Sandro era nuovamente duro e pronto, la ragazza con maestria aprì la sua zip e lo fece uscire. Ora il cazzo svettava dai suoi pantaloni. Mentre procedevano con estrema lentezza Laura iniziò un lento massaggio al cazzo di Sandro.
Quando arrivarono sotto casa Laura si staccò dal cazzo, insistendo che lui non lo rimettesse dentro i jeans ma che salisse in casa così con il cazzo duro svettante dai jeans. Lui lo fece.
Arrivati in salotto Sandro si avvicinò al divano invitando l’amica ad andare da Francesca per non dover dormire con Roby.
Laura rifiutò.
Sei ancora eccitato e non sarò io a privarti di una scopata con la mia amichetta Francesca, sarà un lago. Se la conosco bene non avrà chiuso occhio e si starà ancora sditalinando mentre ti aspetta. Tranquillo io starò sul divano.
Francesca, come aveva ben pensato l’amica era stata impegnata per parecchio tempo con la giovane fichetta vogliosa di cazzo. Si era fatta un lungo e profondo ditalino, sperando di potersi rilassare prima dell’arrivo di Roby, ma la cosa sembrava impossibile. La sua figa non ne voleva sapere di saziarsi delle sue dita, come se sapesse che fosse arrivato un cazzo pronto per soddisfarla. Così quando Francesca sentì i due amici tornare era ancora sveglia e vogliosa di cazzo.
Sandro entrò lentamente in camera, non volvendo turbare il probabile sonno dell’amica.
La scena che li si parò davanti lo fece eccitare ancora di più. Trovò Francesca nuda sul letto, con tre dita piantate in figa e le altre due in bocca. Le succhiava per non gemere. Quando lo vide si fermò e non curandosi dei suoi umori che colarono sul letto e sul pavimento si avvicinò a lui e lo baciò. Lei aveva in bocca il sapore dei suoi umori e questo eccitò Sandro ancora di più.
Lei si staccò quasi subito dalle sue labbra “Ti ho fatto un regalo” gli sussurrò all’orecchio, “Apri il borsone”.
Sandro eccitatissimo lo aprì e fu invaso dall’odore del sesso dell’amica.
Prese le mutandine che erano state impregnate degli umori di Francesca e le annusò. L’odore fece indurire ancora di più il cazzo.
Francesca lo guardò e gli disse mentre si passava due dita tra le labbra della figa oscenamente bagnate:” Le ho inzuppate ogni 10 minuti da quando siete usciti. Volevo che il mio odore fosse forte e che le mutandine colassero quando le avresti prese in mano” il ragazzo rimase senza parole. Aveva le mani zuppe di umori che colavano da quelle mutandine.
Non si trattenne oltre. Si spogliò rapidamente e abbracciò la ragazza facendole subito strusciare il cazzo durissimo sul ventre.
Si gettarono sul letto dove iniziarono un 69. Si diedero piacere a lungo. Francesca ebbe quasi subito un orgasmo e Sandro fu felice di poter bere direttamente i suoi umori.
Francesca fece un ottimo pompino a Sandro, il quale quando si alzò era sul punto di sborrare di nuovo.
I due si lanciarono uno sguardo eccitatissimo e subito Sandro si fiondò con il suo cazzone verso la figa di Francesca. La penetrò lentamente, gustandosi la sensazione di una figa stretta che si dilata al massimo attorno a quel cazzone e di come le pareti vaginali gli accarezzavano la cappella. Quando arrivò in fondo non si mosse, ma iniziò a premere ancora di più, come se volesse sfondarla.
“Mi era mancata la tua figa stretta Francesca” le sussurrò il ragazzo “potrei quasi sborrare così, solo grazie alle contrazioni della tua figa”, come risposta ottenne solo gemiti. Anche la ragazza era al limite. Mentre Sandro usciva lentamente la ragazza ebbe un orgasmo travolgente. Una volta che il cazzone fu uscito si buttò nuovamente in figa, però questa volta non la risparmiò. La scopo violentemente. Francesca si sentiva spaccata a metà e dopo l’ennesimo orgasmo che la scosse sussurrò al ragazzo: “Inculami”. Sandro non se lo fece ripetere due volte. Senza aspettare si fiondò nel culo della ragazza fino in fondo, facendola gemere profondamente. Il culo era strettissimo, sentiva il cazzo veramente costretto, ma dopo poco sentì i muscoli rilassarsi e si iniziò a muoversi con più forza. La ragazza gemeva e non si dava tregua nemmeno in figa, se la scopava con le mani. Quando Sandro fu vicino all’orgasmo Francesca si mise in ginocchio e prese in cazzo di Sandro in bocca.
Accolse tutta la sborra che poté, quella che fuoriuscì la lasciò dov’era. Quando Sandro la guardò, vide la ragazza con la boccuccia piena di sborra e incuriosito le chiese:” Non la ingoi?” Francesca scosse il capo e poi con calma iniziò a far colare tutta la sborra sulle sue tettine e sul suo ventre. Fu completamente coperta. Quando ebbe finito se la spalmò per bene. Poi si avvicinò a Sandro e lo baciò. I due si addormentarono quasi all’alba, entrambi contenti e soddisfatti per la loro notte di sesso.
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