Incontro Al Buio

di
genere
tradimenti

La mia Marta era sempre entusiasta quando le proponevo nuove esperienze.
Una di queste fu l'idea di un incontro al buio.
Le dissi che avevo un amico , Antonio che lei non aveva mai avuto modo di conoscere e le proposi di portarlo a casa nostra ma lei non avrebbe potuto vederlo perché sarebbe rimasta bendata tutto il tempo.
La cosa la eccitò subito , non avevo dubbi.
La sera stabilita mentre Antonio saliva da noi bendai Marta che indossava un vestito leggero con delle sottili spalline ed una generosa scollatura. Le avevo chiesto di non indossare l'intimo.
La condussi in camera e la guidai a posare le ginocchia sul letto facendola mettere a pecora.
Andai ad aprire ad Antonio e lo accompagnai in camera.
“Che ne dici , non è un bel bocconcino ?”
“ooh si amico mio lo è eccome , non vedo l'ora di gustarmelo”
Uso il presente così che sembra che stia raccontando ciò che osservo mentre si svolgono i fatti.
Si spoglia mentre , osserva Marta in quella posizione così invitante per alcuni istanti.
Le si avvicina , solleva il vestito scoprendole il culo e le accarezza le natiche. Marta ha i primi brividi. Mani sconosciute la toccano e lei le può solo sentire senza la possibilità di guardare. La cosa la eccita parecchio.
Antonio continua a palparle il culo per poi scendere e metterle la mano sulla passera che sta iniziando a bagnarsi.
“hai una gran figa tesoro” rivolgendosi a Marta “calda , umida ed accogliente”
Mentre con le dita gliela stuzzica ovunque , dal clitoride fino giù dove si apre quel magico mondo fonte di piacere. Avvicina la bocca al solco tra le natiche e riempitala di saliva ne lascia cadere in abbondanza.
La posso vedere scivolare lucida a bagnarle l'ano e scendere ancora fino alla passera.
Antonio la raccoglie con la mano e le spalma la figa e il rotondo fiorellino. Marta adora sentire la saliva sui suoi punti più segreti.
Un secondo bolo di saliva cade di nuovo sul suo culo ripercorrendo il percorso precedente.
Questa volta non è la mano ma il cazzo di lui a fermarne il percorso. Lo struscia sulla figa raccogliendo la saliva che poi spalma con la mano lungo tutta l'asta.
Marta sta già godendo e lo dimostra il suo respiro che si è fatto più ampio da farle muovere i seni.
Antonio fa scorrere la cappella dalla figa lungo il solco fino a soffermarsi sul buchetto e massaggiarlo con essa.
Ora è di nuovo sulla figa e la punta all'ingresso , spinge la cappella dentro , si ferma e riprende ad accarezzarle le natiche.
Marta sta colando e brama quell'asta , la vuole tutta dentro di se ma lui indugia , la vuole portare al limite.
Spinge ancora un po fino che è dentro di un quarto e inizia a muovere i fianchi di lato senza affondare il cazzo.
Lei ora lo supplica di darglielo , gli da dello stronzo , vuole che smetta di torturarla.
Lui al contrario lo estrae per farla patire ancora un po ma dopo qualche istante senza nessun preavviso lo infila tutto fino alle palle ma lo ritrae subito facendolo uscire completamente.
Marta impazzisce , impreca , non appena ha avuto ciò che desiderava gli è stato negato senza darle il tempo di apprezzarne appieno la presenza.
La figa è aperta ed Antonio la penetra di nuovo senza che debba guidarlo con la mano.
Inizia così un dentro e fuori che Marta dimostra di apprezzare , una novità tra le tante esperienze fatte.
Questo continuo uscire per poi riaffondare completamente dura alcuni minuti fino a che lui decide di fare un ultimo affondo e di fermarsi così col cazzo interamente preso dalla figa di Marta.
Allunga le mani e le scosta le spalline che le scendono lungo le braccia. Lei se ne libera piegando i gomiti e lo spettacolo delle sue mammelle nude rivolte verso il basso è una meraviglia.
Le prende in mano e gliele palpa , stuzzica i capezzoli con le dita e li pizzica , sono gonfi e duri. Lei geme e reclama di essere scopata.
Lui le da una sculacciata e comincia a pompare lentamente con movimenti ampi del bacino.
“è così che lo vuoi puttana ?”
“siii scopami , fammelo sentire”
“lo sai di essere una troia rizza cazzi vero ?”
“oh si , li voglio ritti , grossi e duri”
“ti basta così o ne vuoi di più ?”
“di più , di più”
Cosi inizia a spingere con maggior forza e frequenza.
“così o ne vuoi ancora di più ?”
“ne voglio di più , sbattimela forte”
Ora le spinte si fanno decisamente potenti da farle ondeggiare le mammelle di qua e di là con lei che punta le mani sul materasso.
“è questo che vuoi troia ? Essere sbattuta senza pietà , trattata come una cagna in calore”
“si spaccami la figa e sborrala , esplodi in tutta la tua potenza”
Questa lunga e variegata scopata le ha procurato più di un orgasmo e i suoi gemiti , le sue esternazioni ne dimostrano l'intensità ogni volta.
Antonio era stato preventivamente informato da me che poteva venirle dentro.
“vuoi che ti riempia ? Ti accontento subito cagna viziosa”
Io li nei pressi col cazzo in mano a segarmi di brutto quando lui viene riesco ad immaginarmi i caldi e densi schizzi che le si riversano ad ondate nella figa riempiendola.
Mentre sborra io pure sborro ed anche Marta ha un orgasmo che le fa schizzare il miele a imperlarle le cosce.
Mentre Antonio si fa succhiare il cazzo zuppo di umori e della sua stessa sborra io faccio girare Marta supina e inginocchiatomi ai piedi del letto le lecco la figa aperta in modo osceno e pregna dei loro orgasmi , vado a coglierli fino all'interno e ne gusto i sapori tra il dolce del suo miele ed il leggermente salmastro dello sperma di lui. La stuzzico anche con le dita che infilo mentre sposto la mia attenzione al clitoride che faccio uscire premendo con due dita dell'altra mano e lo lecco e succhio a lungo fino a farla venire di nuovo.
Antonio ripreso vigore le si è messo sopra offrendole le palle che lei lecca e prende in bocca per poi prendergli in mano il cazzo e fargli un pompino. Lui ora è carponi e muove il bacino come a scoparla , lei gli mette le mani sul culo e glielo palpa mentre ne accompagna il movimento.
Io mi sono messo di nuovo ad osservare.
Ora Antonio ha appoggiato il cazzo tra le due mammelle e con le mani le preme una contro l'altra ad avvolgerlo e di nuovo mima una scopata.
Mentre si gusta la spagnola le strizza i capezzoli.
Marta è in estasi , essendo bendata gli altri sensi sono molto più sensibili ed anche il fatto che non sa chi sia colui che sta usando il suo corpo per trarne godimento e a sua volta donarne a lei è un fattore che contribuisce ad accrescere la libidine.
Antonio si distende su di lei e per la prima volta le bacia la bocca , lei accoglie il suo bacio socchiudendo le labbra per permettere alle lingue di incontrarsi e giocare tra loro. Gli mette una mano dietro al collo e l'altra tra i capelli.
Il cazzo è già di nuovo nella sua figa e pompa lento e costante.
Posso vederlo scorrere , uscire quasi del tutto per poi rituffarsi in lei fino alle palle.
Ho ripreso a segarmi.
Cambia posizione , le fa prendere le gambe e gliele fa tirare verso di se mentre lui le braccia tese con le mani sulle sue spalle punta le ginocchia e la penetra di nuovo e questa volta prende a sbatterla forte. Posso sentire lo schak di quando il ventre di lui colpisce quello di lei che geme “uuuuu siiiiii ooooo siiii così , sfondami con quel tuo cazzone , impalami”
“tutto quello che vuoi puttana , è tutto tuo”
Marta ha due generosi orgasmi durante quella monta animalesca.
I due sudano copiosamente e l'odore di sesso si espande per tutta la stanza ed io aspiro a pieni polmoni.
“non venirmi dentro tesoro stavolta , voglio sentire la tua sborra addosso a me”
Quando Antonio sta per venire si mette a cavallo di Marta e con un paio di colpi di mano esplode in una sontuosa sborrata che la raggiunge al viso un paio di volte , poi sui seni e sulla pancia.
Lei la raccoglie con le dita e se la porta alla bocca in modo quasi frenetico come se avesse un estremo bisogno di nutrirsi di quella densa crema biancastra.
Il resto lo spalma per tutto il corpo e sul viso fino a che la pelle l'ha assorbita completamente.
Antonio dopo avergli offerto di nuovo il cazzo per succhiare le ultime gocce e pulirlo degli umori si riveste in fretta , mi saluta con un cenno della mano , manda un bacio virtuale alla mia amata troia e se ne va in silenzio.
Io mi avvicino a Marta e le sfilo la benda dagli occhi.
Lei ci mette qualche istante per riabituarsi al chiarore e
“Antonio ?”
“Antonio a fatto quello che doveva e come è arrivato se ne è andato”
“mi sarebbe piaciuto conoscerlo”
“a me intriga invece il fatto che come è successo in passato vi incrocerete per la strada con la differenza che prima nessuno di voi due si conosceva mentre ora ti capiterà di incontrare uno a te ancora ignoto ma che ora conosce te ed ogni angolo del tuo corpo. Ti immagino mentre cammini per strada attenta a cogliere ogni minimo indizio nello sguardo degli uomini che incrocerai per capire chi fra essi è il nostro Antonio”
“è uno scherzo crudele il tuo che però ti si può rivoltare contro perché potrei fraintendere lo sguardo di qualcuno e trovarmi così ad essere corteggiata da un uomo che non è lui”
“tesoro , è un rischio che corro volentieri se tu poi mi racconterai tutto”
“può darsi di si , può darsi di no. Eccoti servito , ora anche tu avrai dei dubbi amore mio”
“beh in fondo me lo merito ma so che difficilmente resisteresti al piacere che ti da raccontarmi le tue avventure”
Ci baciammo , Marta aveva ancora il sapore di maschio in bocca e il suo corpo odorava intensamente di sesso.
Mi si rizzò nuovamente il cazzo e concludemmo con una scopata magnifica durante la quale lei mi raccontava quello che le aveva fatto provare Antonio.
scritto il
2020-06-03
6 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.