Friendzone 5 - il padre
di
Deadpool80
genere
dominazione
Dopo la doccia la madre mi portò in camera con lei e si fece leccare i piedi per rilassarsi, poi mi concesse di dormire in una brandina ai piedi del letto.
La mattina mi svegliai che ero infreddolito e tutto nudo.
La madre mi fece sedere sul letto e sembró farmi delle coccole "povero caro hai ragione, non puoi stare tutto nudo... Tu sarai la mia servetta e io ho pensato a prenderti i vestiti adatti..."
Tiró fuori un completino da cameriera.
"ti starà molto meglio della mia roba che ti ha fatto mettere mia figlia l'altra volta."
Mi fece indossare un paio di slip di pizzo, un reggiseno, poi la camicetta, delle calze bianche autoreggenti. La gonna era molto corta e un po' larga, poi una camicetta e un grembiulino. Quindi una parrucca e completó tutto con il trucco e un paio di scarpe col tacco. Ogni mio tentativo di protesta veniva sedato alternativamente con parole dolci e comprensive o con insulti e ordini. Mi lasciai fare tutto, convinto o costretto.
"stai benissimo, ho sempre desiderato una servetta. Ora il tocco finale."
Prese un plug, mi alzò la gonna e mi abbassò le mutandine per infilarmelo dentro.
Per un paio di ore mi fece fare faccende di casa completamente inutili tipo lavare per terra in ginocchio anche se era già pulito o portare fuori la spazzatura, cosa che feci veloce come un fulmine per non farmi vedere. Lei mi girava attorno col babydoll trasparente, senza reggiseno e col perizoma.
La mia amica era uscita presto, non so dire se era meglio o peggio.
Verso la tarda mattinata mi disse che avremmo fatto qualcosa di diverso. Mi mise due cavigliere che mi permettevano solamente di muovere piccoli passettini, mi bloccó le braccia dietro la schiena e infine mi mise una gag ball in bocca.
Mi disse allora di sedermi sul divano e stare buono.
Sentii le chiavi sulla porta ed entró il marito!
Ero stupito e terrorizzato, poi mi diedi dello stupido, era impossibile che lei facesse tutto quello senza che il marito sapesse nulla.
Si abbracciarono e baciarono, chiese se io ero la servetta di cui aveva parlato e disse di sì. Poi si raccontarono nei dettagli dei bull che lei aveva incontrato due giorni prima e lui delle puttane mentre era in viaggio di lavoro.
Passó quindi a descrivere come mi avevano sottomesso e cosa mi avevano fatto finora.
"bene mi sembra che siete già a buon punto, manco solo io allora..."
Spalancai gli occhi dal terrore.
"alzati" mi disse lei. Io feci di no con la testa.
"alzati o ti castro con un trinciapolli."
Mi alzai, non pensavo che lo avrebbe mai fatto però il tono con cui lo disse sottointendeva ben altre punizioni.
Mi fecero stendere col busto sul tavolo, sollevarono la gonna e mi calarono le mutandine.
Mi lasciarono così per un paio di minuti, girai la testa per vedere che la moglie lo stava succhiando al marito. Poi sentii togliere il plug e il marito che si metteva dietro di me.
Tentai di mugolare, mi intimarono di stare buona. Sentii una fortissima pressione sul mio buco, tentai di resistere ma alla fine il suo cazzo mi entró dentro, mi fece malissimo. Mi afferró per le braccia e si mise a sbattermi furiosamente, mentre piangevo per il dolore. Lo sentii schizzare e poi uscire.
Sentii allora che mi stava colando tutto fuori.
"ha un bel culetto, deve solo imparare a fare meno storie e goderselo, il cazzo nel culo" "sì e poi ho notato che sborra molto, è quasi un peccato... Senti amore, lo so che non è opportuno che io gratifichi una servetta ma avrei voglia..."
"beh ma certo, fai pure che sarà mai, la sete è sete."
Mi fecero alzare e girare, calarono le mutande anche davanti. Lei si mise in ginocchio con il marito che si era accomodato su una sedia a guardare.
Mi prese il cazzo in mano "guarda vedi come si è già bagnato? Immagina quanto sborra..."
Me lo prese in bocca, diventó duro in pochi secondi poi mi fece un pompino eccezionale e si fece venire in bocca. Mostró il risultato al marito poi ingoió tutto.
Mi tolsero la gag ball, le manette e le cavigliere.
Mi guardai, ero tutto sporco dal culo era finito sulle calze, avevo anche sbavato tutto davanti.
"allora ragazzo, per oggi direi che basta così, vai a casa e rilassati. Sarai la nostra schiavetta di casa quando ci servirai. Sapevamo che avevi delle potenzialità ma non credevo che avresti imparato così presto.
Credo che anche tu ti sia divertito no? Puoi parlare ora."
Non sapevo se rivelare cosa mi era piaciuto ma tanto ormai...
"sì mi è piaciuto... Leccare la signora... E anche... Quando me l'ha succhiato... Però..."
Ripensai al mio culo e a come ero stato abusato, mi misi a piangere "non mi aspettavo... Di dietro..." singhiozzavo.
La moglie mi abbracció e si mise a consolarmi.
"ma tesoro, dispiace anche a me... Non volevo che fosse così ma se ti avessi detto tutto lo avresti fatto? No? Però è importante per noi che tu faccia anche questo, non vorrai deludere mio marito. In fondo è solo un piccolo sacrificio che diventerà piacevole... Sai quanti cazzi nel culo ho preso io..."
Continuò ad addolcire il discorso come se fosse una cosa inevitabile per il mio ruolo e in fondo divertente.
"voglio che ci pensi e che la prossima tu offra volontariamente il tuo buchino al tuo signore, ok? Non ti legheró e non ti imbavaglieró anzi saró io stessa a prepararti per accoglierlo. Me lo prometti?"
Completamente soggiogato glielo promisi anzi già pensavo a come avrebbe potuto essere farlo spontaneamente...
La mattina mi svegliai che ero infreddolito e tutto nudo.
La madre mi fece sedere sul letto e sembró farmi delle coccole "povero caro hai ragione, non puoi stare tutto nudo... Tu sarai la mia servetta e io ho pensato a prenderti i vestiti adatti..."
Tiró fuori un completino da cameriera.
"ti starà molto meglio della mia roba che ti ha fatto mettere mia figlia l'altra volta."
Mi fece indossare un paio di slip di pizzo, un reggiseno, poi la camicetta, delle calze bianche autoreggenti. La gonna era molto corta e un po' larga, poi una camicetta e un grembiulino. Quindi una parrucca e completó tutto con il trucco e un paio di scarpe col tacco. Ogni mio tentativo di protesta veniva sedato alternativamente con parole dolci e comprensive o con insulti e ordini. Mi lasciai fare tutto, convinto o costretto.
"stai benissimo, ho sempre desiderato una servetta. Ora il tocco finale."
Prese un plug, mi alzò la gonna e mi abbassò le mutandine per infilarmelo dentro.
Per un paio di ore mi fece fare faccende di casa completamente inutili tipo lavare per terra in ginocchio anche se era già pulito o portare fuori la spazzatura, cosa che feci veloce come un fulmine per non farmi vedere. Lei mi girava attorno col babydoll trasparente, senza reggiseno e col perizoma.
La mia amica era uscita presto, non so dire se era meglio o peggio.
Verso la tarda mattinata mi disse che avremmo fatto qualcosa di diverso. Mi mise due cavigliere che mi permettevano solamente di muovere piccoli passettini, mi bloccó le braccia dietro la schiena e infine mi mise una gag ball in bocca.
Mi disse allora di sedermi sul divano e stare buono.
Sentii le chiavi sulla porta ed entró il marito!
Ero stupito e terrorizzato, poi mi diedi dello stupido, era impossibile che lei facesse tutto quello senza che il marito sapesse nulla.
Si abbracciarono e baciarono, chiese se io ero la servetta di cui aveva parlato e disse di sì. Poi si raccontarono nei dettagli dei bull che lei aveva incontrato due giorni prima e lui delle puttane mentre era in viaggio di lavoro.
Passó quindi a descrivere come mi avevano sottomesso e cosa mi avevano fatto finora.
"bene mi sembra che siete già a buon punto, manco solo io allora..."
Spalancai gli occhi dal terrore.
"alzati" mi disse lei. Io feci di no con la testa.
"alzati o ti castro con un trinciapolli."
Mi alzai, non pensavo che lo avrebbe mai fatto però il tono con cui lo disse sottointendeva ben altre punizioni.
Mi fecero stendere col busto sul tavolo, sollevarono la gonna e mi calarono le mutandine.
Mi lasciarono così per un paio di minuti, girai la testa per vedere che la moglie lo stava succhiando al marito. Poi sentii togliere il plug e il marito che si metteva dietro di me.
Tentai di mugolare, mi intimarono di stare buona. Sentii una fortissima pressione sul mio buco, tentai di resistere ma alla fine il suo cazzo mi entró dentro, mi fece malissimo. Mi afferró per le braccia e si mise a sbattermi furiosamente, mentre piangevo per il dolore. Lo sentii schizzare e poi uscire.
Sentii allora che mi stava colando tutto fuori.
"ha un bel culetto, deve solo imparare a fare meno storie e goderselo, il cazzo nel culo" "sì e poi ho notato che sborra molto, è quasi un peccato... Senti amore, lo so che non è opportuno che io gratifichi una servetta ma avrei voglia..."
"beh ma certo, fai pure che sarà mai, la sete è sete."
Mi fecero alzare e girare, calarono le mutande anche davanti. Lei si mise in ginocchio con il marito che si era accomodato su una sedia a guardare.
Mi prese il cazzo in mano "guarda vedi come si è già bagnato? Immagina quanto sborra..."
Me lo prese in bocca, diventó duro in pochi secondi poi mi fece un pompino eccezionale e si fece venire in bocca. Mostró il risultato al marito poi ingoió tutto.
Mi tolsero la gag ball, le manette e le cavigliere.
Mi guardai, ero tutto sporco dal culo era finito sulle calze, avevo anche sbavato tutto davanti.
"allora ragazzo, per oggi direi che basta così, vai a casa e rilassati. Sarai la nostra schiavetta di casa quando ci servirai. Sapevamo che avevi delle potenzialità ma non credevo che avresti imparato così presto.
Credo che anche tu ti sia divertito no? Puoi parlare ora."
Non sapevo se rivelare cosa mi era piaciuto ma tanto ormai...
"sì mi è piaciuto... Leccare la signora... E anche... Quando me l'ha succhiato... Però..."
Ripensai al mio culo e a come ero stato abusato, mi misi a piangere "non mi aspettavo... Di dietro..." singhiozzavo.
La moglie mi abbracció e si mise a consolarmi.
"ma tesoro, dispiace anche a me... Non volevo che fosse così ma se ti avessi detto tutto lo avresti fatto? No? Però è importante per noi che tu faccia anche questo, non vorrai deludere mio marito. In fondo è solo un piccolo sacrificio che diventerà piacevole... Sai quanti cazzi nel culo ho preso io..."
Continuò ad addolcire il discorso come se fosse una cosa inevitabile per il mio ruolo e in fondo divertente.
"voglio che ci pensi e che la prossima tu offra volontariamente il tuo buchino al tuo signore, ok? Non ti legheró e non ti imbavaglieró anzi saró io stessa a prepararti per accoglierlo. Me lo prometti?"
Completamente soggiogato glielo promisi anzi già pensavo a come avrebbe potuto essere farlo spontaneamente...
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