Un vero amore cuck 13 - Un altro cornuto con un cazzo cosi!
di
Cuck 2019
genere
tradimenti
Ad aspettarli in aeroporto vi era Vivienne e suo Marito accompagnati da una limousine scura guidata da un ragazzo nero.
La macchina era una di quelle dalla lunghezza improbabile(per certi aspetti ridicola secondo gli standard italiani)di quelle che si vedono solo in certi film.
I vetri oscurati con le tendine e l'interno come un vero salotto con due file di poltrone contapposte,un vano bar,un divisorio oscurato per impedire all'autista di sentire e vedere quello che avviene alle sue spalle e sul tetto un televisore orientabile a scomparsa.
Vivienne si era subito offerta di tenere in braccio la bambina col padre seduto accanto a lei.
Clara era seduta accanto alla portiera di destra mentre la Baby sitter sedeva alla sinistra ed in mezzo a loro,si era accomodato il marito della francesina.
Il resort distava circa un'ora di strada dall'aeroporto.
Per il primo quarto d'ora,avevano brindato al loro arrivo e conversato raccontandosi le rispettive esperienze di famiglia di quell'ultimo anno dedicando particolare attenzione ai dettagli della gravidanza di Clara,del parto e della bimba che li aveva sbalorditi per quanto era bella anche se un po frastornata dal viaggio e dalle novità che stava vivendo.
Vivienne e il marito erano molto interessati ai particolari della gravidanza e del parto giacché anche loro avevano intenzione di fare un figlio:
-Avremo un figlio ma...non so ancora chi sarà il padre!-
Aveva scherzato Vivienne facendo ridere tutti.
Dopo quella battuta ed alcuni minuti in cui era calato uno strano silenzio,Vivienne parlando al citofono con l'autista,aveva fatto spegnere le luci ed accendere il televisore sul quale scorrevano scene di sesso sicuramente girate in quello stesso albergo.
Nel silenzio rotto solo dai suoni provenienti dal film,qualcosa avveniva nella penombra illuminata a sprazzi dai bagliori dello schermo.
Il marito di Vivienne aveva preso le mani di Clara e della Baby sitter e se le era appoggiate sulla patta dei suoi pantaloncini mentre con le mani le accarezzava tra le cosce.
Un brivido aveva attraversato la schiena di Clara al contatto di qualcosa di inaspettato.
Vivienne le aveva sempre parlato del marito come di un uomo innamorato e disponibile a cederla ad altri maschi per un reciproco piacere.
La cosa,anche se mai approfondita,le aveva fatto pensare che quell'uomo fosse come suo marito,poco dotato e con una accentuata vocazione cuckold.
Aveva ben chiare nella mente le immagini di quando lei si appartava con quei maschioni tornando dal marito sempre col sesso pieno di sperma.
Invece in quel momento sentiva sotto le dita la presenza di un cazzo di tutto rispetto,duro e alquanto corposo.
Voluminoso,caldo,vivo e vibrante al contatto con la sua mano e quella della sua governante.
Wow!
Aveva gridato Ana (questo il nome della Baby sitter) al contatto coi grossi testicoli che sfioravano l'orlo dei pantaloncini.
Wow!
Aveva fatto eco Clara mentre stringendolo si rendeva conto della durezza di quel nerboruto attrezzo.
Comportandosi come se stessero rispondendo ad un comando,le due donne si erano chinate sul grembo del maschio in contemporanea e mentre l'una gli slacciava il pantalone,l'altra si occupava di sbottonargli la camicia mantenendo entrambe comunque,la testa all'altezza di quel inaspettato cadeaux.
Abbassando l'indumento,la verga si era rizzata proiettando verso il cielo tutta la sua possente virilità.
Le due bocche si alternavano nel compito di leccare ogni lembo di quel gustoso frutto e mentre l'una succhiava i testicoli l'altra pennellava l'asta sino ad ingoiarne la cappella.
Ad ogno passaggio della lingua sul frenulo,la mazza si scuoteva come fosse una clava per poi tornare gonfio ma cedevole alle attenzioni delle due bocche.
Mentre le due donne in ginocchio si sollazzavano col loro gustoso giocattolo,Vivienne aveva cercato il cazzo del marito di Clara riuscendo a trovare dopo più di un tentativo,il suo cazzetto duro perduto e umido sotto le mutande.
Anche lei chinandosi sul suo ventre aveva cercato di fargli un pompino riuscendo a malapena a sfiorarlo prima che le si sciogliesse tra le labbra senza riuscire neanche ad imboccarlo.
-Buono!-
Aveva esclamato ingoiando lo sperma sapendo che non poteva aspettarsi di meglio dai racconti che le aveva fatto Clara.
Ricordava anche però che la sua amica spesso le parlava di quanto fosse abile con la lingua e dunque,spingendolo ad inginocchiarsi davanti a lei,aveva allargato le cosce offrendo la sua fica senza mutande (come da sua abitudine)alla sua esperta bocca.
Spingendogli la testa sul suo sesso umido,aveva avuto subito la conferma di quanto le aveva confidato la sua amica.
Il piacere era montato lento e languido e accompagnato dai suoi ansimi in crescendo,l'aveva fatta squotere tutta facendola poi esplodere in un lungo e travolgente orgasmo che l'aveva lasciata tremante e senza fiato.
-Dio mio che bocca!
E che lingua hai!
Tua moglie è davvero fortunata ad avere un uomo come te accanto.-
Aveva quasi sorpirato facendo però in modo che tutti sentissero.
Poi,mentre la bambina dormiva beata nel suo cestino di vimini,aveva preso l'uomo per mano e si erano inginocchiati tra le cosce della donne ancora alle prese col cazzo del marito.
Mentre lei aveva cominciato a leccare la vulva madida di Clara,l'altro aveva sfilato le mutande della baby sitter ed aveva cominciato a leccare il culo e la fica anche a lei.
L'orgia sulla limousine si era conclusa dopo che Clara e Ana avevano avuto i loro orgasmi(Clara una volta e Ana leccata dal suo abilissimo datore di lavoro per ben 3 volte) e dopo che il marito di Vivienne,grugnendo come una bestia e spingendo le teste della due donne sul suo pulsante cazzo,aveva cominciato a sborrare spruzzando potenti fiotti di sperma sui loro visi e sui loro capelli.
Quando erano arrivati al resort,erano stati accolti da cinque ragazzi neri dall'aspetto possente a torso nudo e da cinque ragazze mulatte in perizoma ed i capezzoli coperti solo da fiori esotici
"Benvenuti nel regno dell'amore" recitava un cartello scritto in italiano incorniciato da foglie di palma.
In lontanaza Clara aveva scorto la figura di Karl il massaggiatore rimasto nei suoi sogni per tutto l'anno.
Ricordandosi che Vivienne l'anno precedente le aveva detto "Se fa così con te gli piaci",aveva abbandonato il suo gruppo e la sua bimba per un momento e gli era corsa incontro.
Mentre lo abbracciava e lo baciava appassionatamente con la lingua in bocca,sentiva spingere sulla pancia l'oggetto dei suoi desideri.
Un nuovo brivido le aveva scosso tutto il corpo mentre sentiva la sua fica bagnarsi come un fiume in piena.
segue
La macchina era una di quelle dalla lunghezza improbabile(per certi aspetti ridicola secondo gli standard italiani)di quelle che si vedono solo in certi film.
I vetri oscurati con le tendine e l'interno come un vero salotto con due file di poltrone contapposte,un vano bar,un divisorio oscurato per impedire all'autista di sentire e vedere quello che avviene alle sue spalle e sul tetto un televisore orientabile a scomparsa.
Vivienne si era subito offerta di tenere in braccio la bambina col padre seduto accanto a lei.
Clara era seduta accanto alla portiera di destra mentre la Baby sitter sedeva alla sinistra ed in mezzo a loro,si era accomodato il marito della francesina.
Il resort distava circa un'ora di strada dall'aeroporto.
Per il primo quarto d'ora,avevano brindato al loro arrivo e conversato raccontandosi le rispettive esperienze di famiglia di quell'ultimo anno dedicando particolare attenzione ai dettagli della gravidanza di Clara,del parto e della bimba che li aveva sbalorditi per quanto era bella anche se un po frastornata dal viaggio e dalle novità che stava vivendo.
Vivienne e il marito erano molto interessati ai particolari della gravidanza e del parto giacché anche loro avevano intenzione di fare un figlio:
-Avremo un figlio ma...non so ancora chi sarà il padre!-
Aveva scherzato Vivienne facendo ridere tutti.
Dopo quella battuta ed alcuni minuti in cui era calato uno strano silenzio,Vivienne parlando al citofono con l'autista,aveva fatto spegnere le luci ed accendere il televisore sul quale scorrevano scene di sesso sicuramente girate in quello stesso albergo.
Nel silenzio rotto solo dai suoni provenienti dal film,qualcosa avveniva nella penombra illuminata a sprazzi dai bagliori dello schermo.
Il marito di Vivienne aveva preso le mani di Clara e della Baby sitter e se le era appoggiate sulla patta dei suoi pantaloncini mentre con le mani le accarezzava tra le cosce.
Un brivido aveva attraversato la schiena di Clara al contatto di qualcosa di inaspettato.
Vivienne le aveva sempre parlato del marito come di un uomo innamorato e disponibile a cederla ad altri maschi per un reciproco piacere.
La cosa,anche se mai approfondita,le aveva fatto pensare che quell'uomo fosse come suo marito,poco dotato e con una accentuata vocazione cuckold.
Aveva ben chiare nella mente le immagini di quando lei si appartava con quei maschioni tornando dal marito sempre col sesso pieno di sperma.
Invece in quel momento sentiva sotto le dita la presenza di un cazzo di tutto rispetto,duro e alquanto corposo.
Voluminoso,caldo,vivo e vibrante al contatto con la sua mano e quella della sua governante.
Wow!
Aveva gridato Ana (questo il nome della Baby sitter) al contatto coi grossi testicoli che sfioravano l'orlo dei pantaloncini.
Wow!
Aveva fatto eco Clara mentre stringendolo si rendeva conto della durezza di quel nerboruto attrezzo.
Comportandosi come se stessero rispondendo ad un comando,le due donne si erano chinate sul grembo del maschio in contemporanea e mentre l'una gli slacciava il pantalone,l'altra si occupava di sbottonargli la camicia mantenendo entrambe comunque,la testa all'altezza di quel inaspettato cadeaux.
Abbassando l'indumento,la verga si era rizzata proiettando verso il cielo tutta la sua possente virilità.
Le due bocche si alternavano nel compito di leccare ogni lembo di quel gustoso frutto e mentre l'una succhiava i testicoli l'altra pennellava l'asta sino ad ingoiarne la cappella.
Ad ogno passaggio della lingua sul frenulo,la mazza si scuoteva come fosse una clava per poi tornare gonfio ma cedevole alle attenzioni delle due bocche.
Mentre le due donne in ginocchio si sollazzavano col loro gustoso giocattolo,Vivienne aveva cercato il cazzo del marito di Clara riuscendo a trovare dopo più di un tentativo,il suo cazzetto duro perduto e umido sotto le mutande.
Anche lei chinandosi sul suo ventre aveva cercato di fargli un pompino riuscendo a malapena a sfiorarlo prima che le si sciogliesse tra le labbra senza riuscire neanche ad imboccarlo.
-Buono!-
Aveva esclamato ingoiando lo sperma sapendo che non poteva aspettarsi di meglio dai racconti che le aveva fatto Clara.
Ricordava anche però che la sua amica spesso le parlava di quanto fosse abile con la lingua e dunque,spingendolo ad inginocchiarsi davanti a lei,aveva allargato le cosce offrendo la sua fica senza mutande (come da sua abitudine)alla sua esperta bocca.
Spingendogli la testa sul suo sesso umido,aveva avuto subito la conferma di quanto le aveva confidato la sua amica.
Il piacere era montato lento e languido e accompagnato dai suoi ansimi in crescendo,l'aveva fatta squotere tutta facendola poi esplodere in un lungo e travolgente orgasmo che l'aveva lasciata tremante e senza fiato.
-Dio mio che bocca!
E che lingua hai!
Tua moglie è davvero fortunata ad avere un uomo come te accanto.-
Aveva quasi sorpirato facendo però in modo che tutti sentissero.
Poi,mentre la bambina dormiva beata nel suo cestino di vimini,aveva preso l'uomo per mano e si erano inginocchiati tra le cosce della donne ancora alle prese col cazzo del marito.
Mentre lei aveva cominciato a leccare la vulva madida di Clara,l'altro aveva sfilato le mutande della baby sitter ed aveva cominciato a leccare il culo e la fica anche a lei.
L'orgia sulla limousine si era conclusa dopo che Clara e Ana avevano avuto i loro orgasmi(Clara una volta e Ana leccata dal suo abilissimo datore di lavoro per ben 3 volte) e dopo che il marito di Vivienne,grugnendo come una bestia e spingendo le teste della due donne sul suo pulsante cazzo,aveva cominciato a sborrare spruzzando potenti fiotti di sperma sui loro visi e sui loro capelli.
Quando erano arrivati al resort,erano stati accolti da cinque ragazzi neri dall'aspetto possente a torso nudo e da cinque ragazze mulatte in perizoma ed i capezzoli coperti solo da fiori esotici
"Benvenuti nel regno dell'amore" recitava un cartello scritto in italiano incorniciato da foglie di palma.
In lontanaza Clara aveva scorto la figura di Karl il massaggiatore rimasto nei suoi sogni per tutto l'anno.
Ricordandosi che Vivienne l'anno precedente le aveva detto "Se fa così con te gli piaci",aveva abbandonato il suo gruppo e la sua bimba per un momento e gli era corsa incontro.
Mentre lo abbracciava e lo baciava appassionatamente con la lingua in bocca,sentiva spingere sulla pancia l'oggetto dei suoi desideri.
Un nuovo brivido le aveva scosso tutto il corpo mentre sentiva la sua fica bagnarsi come un fiume in piena.
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