La prima volta in tre
di
gioppi
genere
bisex
Micky mi invita a casa sua per un tè. Siamo soli aggiunge. Vuol dire che sua moglie è fuori casa per alcune ore e che possiamo soddisfare le nostre voglie bisex di mariti sposati. Abbiamo entrambi circa 60 anni ben portati, lui è l’amico che mi ha fatto scoprire il mio lato passivo e ogni tanto mi scopa. Questa volta aggiunge “ ti aspetta una sorpresa”. Mi vesto jeans e camicia bianca indossando sotto quel perizoma rosso con filo dietro che gli piace tanto e in una decina di minuti raggiungo la sua villetta. Mi accoglie in giardino indossando boxer attillati neri sotto i quali già si immagina un bel cazzo barzotto. Ci baciamo sulla bocca e ci sediamo sul divanetto bordo piccola piscina, in un angolo appartato dove nessuno dei vicini ci può vedere. Chiacchieriamo del più e del meno mentre le sue mani mi carezzano petto e pacco e le mie giocano con i suoi capezzoli, per poi farsi più audaci iniziando a carezzare il cazzo che in breve diventa bello duro. Micky mi fa alzare e mi invita a spogliarmi restando con il mio micro perizoma rosso, sotto il quale preme il mio cazzo oramai in tiro. Mi inginocchio sul prato e inizio a leccare il cazzo ancora coperto dal boxer. Lui si china un po’ mi afferra le chiappe e inizia giocarci allargandole e dando leggeri schiaffi. Si sfila i boxer e offre alle mie labbra il suo grosso cazzo. Inizio a pomparlo, carezzando il petto e le palle mentre lui mi da il tempo bloccandomi la testa e iniziando a scopare la bocca. È il gioco che mi piace di più, sentire il suo cazzo in gola, fino in fondo. Preso dal pompino non mi ero accorto dell’arrivo di una terza persona. La vedo, anzi la sento, quando una lingua inizia a intrufolarsi tra le mie chiappe mentre una mano scostava il filo del perizoma. Mi giro allarmato e vedo un giovane nero, atletico e sorridente alle prese con il mio buchetto. È nudo e intravedo un bel cazzo di discrete dimensioni già in tiro. Guardo Micky con sguardo interrogativo e lui mi risponde “ ecco la sorpresa”. Io non ho mai scopato con altri uomini oltre al mio amico e quindi sono incerto sul da farsi ma le mani mi spingono nuovamente verso il cazzo del mio amico mentre il nero entra con la sua lingua nel mio buchino che allarga con le mani. La situazione mi eccita. Dopo alcuni minuti in questa posizione mi fanno alzare e coricare sul tavolo di vimini del giardino, pancia in su e gambe larghe. Il nero mi fa girare la faccia e sbatte il suo cazzo in bocca iniziando a scoparmela. Micky scosta il filo del perizoma e punta il suo cazzo sul mio buchino. Mugolo di eccitazione. Piano piano vengo inculato, non senza un po’ di dolore vista la larghezza del suo cazzo, mentre il nero mi infila il suo cazzo fino alla gola e strizza i miei capezzoli. Oramai Micky è entrato fino alle palle, il mio cazzo è diventato piccolo – come tutte le volte che mi incula – e mi sta scopando con forza. È la prima volta che sono alle prese con due cazzi contemporaneamente e la cosa è decisamente eccitante. Sento il cazzo del negro gonfiarsi e alla fine inondarmi di sborra la bocca, bloccandomi la testa e obbligandomi così a berla tutta. Poco dopo il mio amico accelera il ritmo e mi riempe di sborra il culetto, tanta che inizia a colarmi fuori. Sfila il cazzo e sorride. Mi alzo dal tavolo, con la sborra che mi cola fuori dal buchino sulle gambe e inizio a baciarlo con la mia lingua ancora impregnata della sborra del nero, che nel frattempo mi afferra le palle e inizia a tirarle dolcemente. Beviamo finalmente un tè freddo e poi capisco che il gioco non è finito. Questa volta mi appoggiano al tavolo a 90 gradi, culetto in alto e gambe legate alle gambe del tavolo. Micky mi si mette davanti e inizia a scoparmi la bocca, bloccando la testa con le mani. Il nero punta il cazzo sul buchino e con un colpo netto mi penetra. Urlo di dolore, tento di scostarlo ma lui mi tiene fermo per le chiappe e inizia a scoparmi. Passato il dolore iniziale godo dei due cazzi nel mio corpo e mi muovo in sintonia con i loro colpi. La scopata dura una decina di minuti poi Micky mi viene in bocca mentre mi invita a bere tutto “come una puttana”. Svuotato si sfila, sento il cazzo del nero uscire dal mio culetto e me lo trovo davanti pronto a sborrare sulla mia faccia, riempendomi di suo seme gli occhi e la barba. Soddisfatti si siedono sul divanetto e mi lasciano legato al tavolo con la sborra che mi cola dal viso e il culetto dolorante. Il nero ci saluta e se ne va. Micky mi slega e mi invita a vestirmi prima che arrivi sua moglie. Un bacio in bocca ancora e poi mi lavo la faccia sborrata. Quando Chiara – sua moglie – arriva siamo due vecchi amici che parlano di politica ai bordi di una piscinetta.
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