Mia moglie 5 - L'incredibile luna di miele nel sexi building di Tokio

di
genere
tradimenti

Quando Lara si era resa conto del fatto che il marito aveva raggiunto il giusto grado di eccitazione,gli aveva sfilato il dildo di bocca e gli aveva detto:

-Amore,adesso te lo infilo nel culo come piace a te ma mi devi promettere che non mi farai fare brutta figura con Giorgio.

Non voglio sentirti gridare e soprattutto se senti che stai per venire,devi avvisarmi affinché io mi blocchi.

Lo sai che devi trattenerti sino a quando non te lo dico io e siccome questa si prospetta come una nottata assai lunga,voglio che tu rimanga eccitato senza sborrare sino alla fine altrimenti mi costringi a mandarti subito a letto.

Devo forse ricordarti che sei già venuto prima e che non vorrei che ti spompassi prima del tempo.

Finite le raccomandazioni,gli aveva infilato due dita impregnate di crema nel culo.

Con movimenti sapienti lo aveva massaggiato per aprirlo un po e poi,aveva lubrificato anche il cazzo di silicone e dopo averglielo puntato sul buchino increspato,con una sola vigorosa spinta,era entrata tutto in lui.

"Minghia com'è sfondato!"

Aveva pensato Giorgio vedendoglielo scivolare dentro come fosse di burro.

Lara che aveva notato l'espressione stupita di Giorgio;mentre cavalcava il marito con energici affondi che terminavano sempre con lo schiocco delle palle di gomma sui testicoli del marito gli aveva detto:

-Non ti sembra vero eh come è aperto il culo di mio marito!

Non pensare però che sia un frocio,non è stato sempre così.

Tutto era cominciato durante la nostra luna di miele in Giappone e da allora è diventato uno dei nostri giochini preferiti.

Sino ad oggi mai nessun maschio lo ha montato e stanotte chissà,può darsi che venga sverginato dalla carne viva di un bel cazzo duro se tutti lo dovessimo desiderare.

Preferisco però che di questa storia te ne parli lui quando avrò finito di aprirgli il culo ed io vado di la a prepararmi per te.-

Mentre la moglie lo inculava tenendolo ben fermo con le unghie inchidate nella carne dei fianchi,l'uomo mugulava alternando suoni come lamenti e spingendo indietro la moglie con un singulto sordo ogni volta che stava per venire.

A quel punto anche lei si bloccava ed accarezzandogli i capelli come fosse un bambino gli mormorava:

-Bravo maritino...brava la mia troietta che ubbidisce alla sua mogliettina e si trattiene senza svuotare le palline e sporcare il nostro cestino dell'amore

La scena si era ripetuta diverse volte prima che lei sfilandosi definitivamente,lo accompagnasse a fare un bidet per poi aiutarlo,col culo dolorante,a sedersi sulla poltrona di fronte a Giorgio e si congedasse non prima di ricodargli di raccontare all'amante le loro avventure al building dell'eros di Tokio.

Dopo un lungo sospiro per riprendere fiato e trovare il coraggio,si era schiarita la voce ed aveva iniziato il suo racconto:

-Ti ha già detto Lara di come a Tokio,grazie al suggerimento di un taxista (Di sicuro non disinteressato) ci siamo ritrovati in un posto dove c'era un bel ristorante,un accogliente piano bar ed un locale al 3° piano dove me l'hanno prelevata e l'hanno condotta in un ambiente dove,davanti ai miei occhi ed altri numerosi uomini che subivano lo stesso trattamento,l'hanno coinvolta in una incredibile orgia.

Lo spettacolo si era protratto per oltre due ore nelle quali le donne venivano scambiate in continuazione con uomini di ogni colore ed ogni stazza fisica.

Le cose che davvero li accomunava erano le dotazione fuori misura e l'incredibile resistenza che mostravano di avere.

Noi potevamo vedere le nostre donne attraverso il vetro mentre i suoni delle loro grida e del loro godimento ci pervenivano da alto parlanti installati all'esterno.

Era uno spettacolo davvero incredibile vedere e sentire le nostre donne ansimare,godere e gridare il loro piacere senza ritegno sotto le sferzate di quegli instancabili stalloni.

Dall'esterno noi maschi ci masturbavamo aiutati a momenti dalle geishe che oltre che occuparsi di servirci da bere,si dedicavano anche ai nostri cazzi attente però a non farci venire.

Per tutto il tempo dello spettacolo i maschi(Tutti senza preservativo)non erano mai venuti mentre per le donne il godimento esplodeva senza soluzione di continuità ad ogni cambio di lingua o di cazzo che si occupava dei loro buchi.

Alla fine,rispettando una regia che ci era sconosciuta,i maschi avevano cominciato a sborrare ed essendo numericamente molto più numerosi della donne,ognuna di loro era stata riempita in ogni buco anche più di una volta.

A quel punto,anche noi maschi all'esterno eravamo stati chiamati a partecipare all'orgia.

Davanti ad ognuno di noi si era inginocchiata una geisha che con un vasetto in mano,avevano cominciato a succhiarci il cazzo e masturbarci sino a farci sborrare nel contenitore che avevano in mano.

Alla fine dell'orgia,le donne completamente grondanti di sperma si erano ricongiunte ai loro maschi mentre le nostre geisha inginocchiate avevano formato un cerchio e tutte insieme avevano cominciato a bere il contenuto delle loro tazze.

Infine,alzandosi in piedi,avevano cominciato a leccare le nostre donne sino a ripulirle completamente dallo sperma che avevano sul corpo e sui capelli evitando di leccarle tra le natiche ed i genitali che pure grondavano di sborra.

Poi,ognuna di loro aveva aiutato le donne a rivestirsi senza lavarsi ed infine rimettendosi in cerchio,hanno aspettato che su di loro,colasse una pioggia di banconote di ringraziamento.

Quando più tardi ci eravamo ritrovati a letto in albergo,Lara mi si era offerta piena di sborra ed io,nostante che fossi già venuto,col cazzetto dentro quella fica spanata e piena di sborra,avevo goduto come un maiale e come non mi era mai capitato prima.

-Ma è stata una esperienza talmente particolare che quasi stento a crederci.-

Aveva commentato Giorgio.

-La storia però non finisce quì signor Giorgio.

Prima che il gruppetto si sciogliesse definitivamente,le ragazze avevano consegnato ad ognuno di noi maschi,un invito a visitare il quarto piano.

Dopo aver commentato col Lara l'accaduto ed esserci consultati,avevamo deciso di accettare l'invito e la sera successiva,dopo cena eravamo stati accompagnati al piano indicato e li,abbiamo trovato un ambiente completamente diverso.

Al centro di un'ampio salone vi era collocato una specie di anfitetro a foma quadrata al centro del quale vi era un palco per lo spettacolo.

Tutto intorno vi era un corridoio della stessa forma quadrata con delle porte che introducevano a dei grandi stanzoni arredati in molti stili diversi tra loro.

Tra una porta e l'altra,ampie e illuminate vetrinette,esponevano oggetti erotici di ogni genere dalle bambole,ai vestiti sexi,cazzi e organi femminili in lattice di ogni foggia e misura e poi atrezzi alcuni dei quali dalle funzioni assolutamente sconosciute.

Visitando i vari ambienti ci eravamo subito resi conto che si trattava di allestimenti ed arredi adatti a consumare sesso secondo i più svariati gusti: Vi erano letti principeschi a baldacchino - pagliericci di tipo clochard o balle di fieno come in una stalla - cabine di navi- calessi ottocenteschi o carri tipo far west - camere da letto completamente bianchi di tipo virginale - alcove come bordelli - barchette gallegianti inserite in un paesaggio marino.

Insomma un armamentario di offerte in grado di soddisfare ogni tipo di fantasia erotica.

Vi era persino una sala motori di sommergibile con un forte ed acre odore di olio oltre al banale ufficio del capo con scrivania e divanetto adatti all'uso ed uno studio medico con relativo lettino per l'esplorazione vaginale.

Dopo il giro di perlustrazione,ci siamo seduti sulle poltroncine dell'anfiteatro dove sedevano diverse coppie della sera prima.

D'improvviso,accompagnato dallo squillo di trombe,si era aperto il sipario ed era apparso un ragazzo di colore completamente nudo con accanto due ragazze nere ugualmente spogliate e due giapponesine(molto giovani in verità)vestite da geishe.

Dopo un iniziale cenno di danza tradizionale giapponese delle geishe congiuntamente a movimenti che imitavano passi di walzer,le ragazze nude avevano cominciato un gioco di seduzione e provocazione con lo stallone nero che le osservava immobile.

Le due ragazze lo leccavano,lo accarezzavano in ogni parte del corpo compreso i capezzoli,i testicoli e tra le natiche sino al forellino anale.

Naturalmente non tralasciavano di baciarlo in bocca con profondi e lascivi grovigli di lingue

Quel trattamento aveva provocato ben presto una spettacolare erezione ed a quel punto le due geishe scegliendo due donne tra gli spettatori,le avevano accompagante al centro del palco e con fare delicato le avevano spogliate.

I rispettivi mariti un orientale (forse arabo) ed un europeo dall'aria vichinga,osservavano con attenzione e con una certa soddisfazione il fatto che la scelta fosse caduta sulle loro donne.

Invitate ad inginocchiarsi,le due lo avavano fatto con naturalezza.

La stessa disinvoltura mostrata poi quando avevano cominciato a succhiare il cazzo che il mandingo porgeva loro come fosse uno scettro.

Entrambe avevano avuto la possibilità di succhiarlo sino in gola ed entrambe avevano avuto il privilegio di raggingere un primo orgasmo prendendolo in fica sino al contatto con l'utero.

Le loro urla descrivevano meglio delle immagini il piacere dei loro orgasmi.

Le due geishe che si erano momentaneamente allontanate erano rientrate portando con loro due grosse panche imbottite di color rosso.

Dietro di loro erano entrati due maschioni che si erano presi subito cura della due donne e mentre le stesse venivano chiavate con grande energia,le geishe erano andate a scegliere altre due donne una delle quali era Lara...la mia giovane sposina.

Segue

scritto il
2020-09-01
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