Cercando casa...

di
genere
etero

Da mesi dovevo trovare casa in affitto ma tutto era caro, carissimo troppi euro. Un giorno però ti leggo sul quotidiano di Roma che proprio vicino al mio studio di Geometra era disponibile un due camere, cucina e servizi, molto stretto ma anche il prezzo non si allargava troppo: 250 euro! Cantai subito "Vittoria!" e telefonai al proprietario per vederlo. Dopo un'ora ero lì ed il proprietario me lo illustrò convenendo che la zona non era certo i Parioli ma comunque... in breve, dopo neanche un'ora avevo le chiavi in tasca e quando il proprietario mi lasciò lì per fare le giuste considerazioni, diedi una misurata delle pareti per i mobili da metterci, compreso il mio studio che avrei spsotato poi lì, senza dover così pagarmi due affitti tra casa e studio, appunto. Dopo avere terminato le misurazioni mi affacciai alla finestra, notando il panorama: difronte avevo un palazzo identico al mio e diedi uno sguardo al piano di livello sotto al mio dove vidi due anziani intenti a giocare a carte; allo stesso piano mio vidi un ragazzo che stava studiando ad una scrivania con molto impegno...di sopra non potevo certamente mettere il naso dentro l'appartamento ma quando casualmente vidi che al soffitto della stanza c'era un enorme specchio, allora potei notare che lì c'era un lettone e su quello c'erano una bionda che malamente distinguevo sdraiata lì a gambe spalancate ed un uomo le stava sopra chiaramente scopandola. Lì per lì pensai ad una normale coppia di sposini perchè giovanili ambedue ma poi li lasciai ai loro giochi. Me ne andai alla stanza che stavo occupando dall'altra parte della città:Roma e feci le valige caricando sulla macchina letto, comodino e comò smontati e li portai al nuovo mio appartamento. Sistemato tutto me ne stavo per andare ad acquistare cucina e rabo per bagno ma prima di uscire andai alla finestra e diedi un'occhiata al piano con la camera dal grande specchio e quella volta il lettone era occupato dalla biondona ma non più da un giovane perchè era un vecchio mezzo pelato in testa e lì la cosa m'incuriosì assai ma poi prevalse la necessità di pensare alla casa e renderla vivibile, così presi l'auto ed andai ad un centro commerciale dove acquistai a rate cucina etutto il resto necessario. Dopo un'ora già erano da me a montarmi i mobili di cucina ed elettrodomestici più un televisore medio per la cucina ed uno grande che misi in camera da letto. Decisi di organizzarmi una cenetta squisita ed andai alla rosticceria accanto al palazzo dove trovai un buon vino e tante prelibatezze così oonsumai una cena gustosa e, preso dalla curiosità me ne andai a fumare un sigaro alla finestra della stanza che sarebbe stata il domani il mio nuovo studio e lì chiaramente andai a dare uno sguardo alla finestra del piano sopra difronte a me e lo specchio mi presentò alle ore ventuno circa un nuovo spettacolo: la bionda era chiaramente nuda e stava facendo un pompino ad un giovane atletico ben messo e dovetti convenire che mi sarebbe piaciuto farmelo fare anch'io un bel bocchino! Terminato il sigaro mentre la bionda già aveva messo la figa siedendosi sul cazzo di lui sdraiato sotto di lei a pancia sopra. Dopo lo spettacolo me ne andai a letto e vidi la nuova televisione con soddisfazione. Al mattino andai al mio ufficio ed iniziai a smontare tavolo da disegno, scaffali ed inscatolai tutti i documenti che, un posai sopra il portabagagli, il resto dentro l'auto ed andai alla nuova abitazione. Sistemata l'attrezzatura scrissi al computer il mio nuovo indirizzo dello studio di Geometra e stampai due cartelli: uno lo fissai al portone del palazzo dove stavo abitando specificando il piano e l'altro lo portai al vecchio indirizzo dove specificai la via ed il mio cellulare. Tornato al mio nuovo studio, sistemai anche le sedie per me e pre la clientela che attendevo con ansia ma non dovetti aspettare molto per avere clienti infatti sentii suonare il campanello dal citofono ed una voce femminile mi chiese se poteva salire da me. La invitai a raggiungere in ascensore il quarto piano e poco dopo la vidi arrivare da me e ci accomodammo allo studio. Mi espose il suo problema di fare modifiche al suo appartamento ed allora le proposi di spostarci alla sua abitazione per fare le dovute considerazioni. Ci dammo appuntamento al primo pomeriggio e lei se ne andò via. Uscita da lì mi venne di andare a comprare il giornale che leggo sempre da anni e conobbi così l'edicolante vicino a casa mia e parlammo dei miei vicini che conosceva tutti e ad un certo punto ammiccò dicendomi della biondona che stava al quinto piano difronte a me e lì feci l'ingenuo senza certo spiegargli che già l'avevo vista in azione ed avevo ben intuito che era una professionista. Finsi appunto di non sapere nulla e lui mi parlò di un suo amico che ci era stato con la biondona spacciandosi per un Ufficiale della Polizia e così si godeva le sue prestazioni sessuali gratuitamente. Mi specificò poi che lei si chiamava Manuela ed il suo nome era scritto sui campanelli col "cognome di servizio": Rossi! Dopo che presi il giornale ed andai a casa, mi misi sempre ad osservare lo specchio e vedendo lei che si stava facendo scopare alla pecorina da un grassone sudatissimo per lo sforzo, mi prese la voglia di spacciarmi per uno sbirro ottenendo così le sue prestazioni gratutite. Dopo pranzo andai dalla signora che attendeva un mio sopralluogo per i lavori da eseguire e, dopo un'ora che avevo soddisfatto la richiesta della signora, me ne tornai a casa. Andai alla finestra e vidi che la stanza era silenziosamente vuota: la bionda non aveva lavoroda svolgere. Decisi allora di andare a suonare da lei ma non mi rispose nessuno. Proprio quando stavo per entrare nel mio palazzo, la riconobbi vedendola arrivare a piedi con sottobraccio riviste e giornali. Allora andai dal giornalaio e gli chiesi se era veramente lei la bionda che vedevo non certo bene tramite i vetri della finestra sua e lui mi ocnfermo trattavasi di lei. Decisi di andare da lei e suonai nuovamente e subito dopo mi rispose dicendo di trovarsi al quinto piano attendendomi. Salii e quando mi trovau difronte rimasi basito dalla sua bellezza: veramente un gran pezzo di figa! Mi fece accomodare guidandomi in camera da letto ma io la fermai quando si avvicinò per abbracciarmi, dicendole che ero un Commissario di Polizia ed ero lì da lei perchè i suoi condomini si erano lamentati per i rumori provenienti dal suo appartamento, così dovevo avvisarla a muoversi con più leggerezza sui pavimenti. Lei trasalì ma la fermai dicendole che io avrei chiuso gli occhi e non potevo certo giurare che lei svolgesse una professione poco lecita, così lei per tutta risposta si spogliò e m'invitò ad andare a letto con lei, cosa che feci solo dopo avere recitato la parte dell'integerrimo ufficiale, infilandomi poi con lei sul lettone.
scritto il
2020-10-24
8 . 8 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Io, mia moglie e sua sorella.

racconto sucessivo

Cercando casa 2.
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.