Carta bruciata- 5 Passione
di
MadamaFoscarina
genere
etero
Ho ancora su il reggiseno, lui la maglietta.
Niente intimo.
Con il bacino cerco la punta del pene, e mi diverto da morire a stuzzicarlo: sfioro, ruoto, lo faccio affacciare. Mi stacco e ricomincio, avanzo molto lentamente.
Mi mordicchio il labbro, Luca ha la posizione di resa, ma il suo sguardo dice tutt'altro.
Preferirebbe esplodere, ma non confesserebbe mai che non vede l'ora di avere il cazzo completamente massaggiato dalla mia femminilità.
"Ti piace così?". La punta è dentro, ma la faccio uscire subito. Per poi rientrare. È un attimo:mi afferra e mi spinge giù. Tutto dentro d'un botto.
"Mi piace così", calca sull'ultima parola, strizzandomi forte il sedere.
Spinge come un forsennato, fa attrito piacevolmente, avendo la vagina ancora semiasciutta.
Blocca le mie braccia e prende lui il controllo definitivamente, nonostante sia io sopra. Ad ogni affondo la base del suo cazzo si scontra contro il mio clitoride gonfio, riempendomi di più a fondo ad ogni affondo. Meno male che la mia vagina si è rivelata molto elastica. Mi ridesto bruscamente da questa trance erotica. Comincio a muovermi anch'io. Ma non me la da vinta. Un po' ho paura, mista ad eccitazione.
Mi fa stendere, e mi penetra così, non riesco a vederlo più, ma lo sento, molto deciso. Infila le mani sotto le coppe, e comincia a torturarmi e capezzoli, sapendo che mi manda fuori di testa. Ormai non controllo più i suoni che escono dalla mia bocca.
"Come vuoi? Piano o forte"
"Più forte"
Sono accontentata e dopo pochi minuti avverto le contrazioni del mio primo orgasmo. Ci baciamo rischiando il torcicollo.
Non è finita.
Esce.
Mi gira, schiena contro il materasso. Mi strappa il reggiseno, butta via il cuscino. Si sfila la maglietta. Mi avvicina bruscamente. Provo a divincolarmi, ma non ci riesco.
Appoggia le mie gambe sulle sue spalle. Mi scopa con una foia che non gli ho mai visto prima, è più rude, ma anche molto più eccitante. Ogni colpo arriva in punti di me che prima non immaginavo esistessero, mi fa male il collo, ma non mi interessa. I miei decibel salgono di volume, i nostri organi genitali fanno il rumore di una pozzanghera. Lo sento veramente giù, la cappella a martellarmi la cervice. Un'ultima spinta e sento esplodere un secondo orgasmo, molto più forte del precedente. Qualcosa si carica dentro di me e schizza fuori. Non faccio in tempo a realizzare di aver squirtato per la prima volta con Luca dentro, che mi afferra la testa. Apro la bocca e lascio che mi venga al suo interno. Si stacca da me e rotola sul fianco. D'istinto guardiamo entrambi l'enorme macchia umida sul materasso.
"È stato un bellissimo bagno... caldo".
Mi rannicchio su di lui, sudata e appagata. Ho il corpo percorso da brividi di appagamento, faccio le fusa come solo una femmina soddisfatta può fare.
Rimaniamo abbracciati sotto il piumone non so per quanto tempo, ogni tanto ci scappa qualche bacio e qualche carezza. Appoggio la testa sul suo petto e, cullata dal suono del suo battito cardiaco, mi assopisco in un dormiveglia carico di ricordi...
[ Sono tornata dopo un lunghissimo silenzio... Sono giorni difficili, e mi ritrovo da un lato sicura di me, dall'altro desiderosa di baci, coccole, sesso, non perché ne abbia bisogno, ma perché ne ho voglia... ciò sembra assurdo se realizzo che ho appena scritto un capitolo in cui i miei personaggi fanno del rough sex, ma questa è un'altra storiaa... il prossimo episodio(come avrete intuito dalla conclusione) sarà un breve flashback e scoprirete come si chiama la voce narrante e come ha conosciuto Luca. Spero continuerete a seguirmi, vi abbraccio forte,
F.]
Niente intimo.
Con il bacino cerco la punta del pene, e mi diverto da morire a stuzzicarlo: sfioro, ruoto, lo faccio affacciare. Mi stacco e ricomincio, avanzo molto lentamente.
Mi mordicchio il labbro, Luca ha la posizione di resa, ma il suo sguardo dice tutt'altro.
Preferirebbe esplodere, ma non confesserebbe mai che non vede l'ora di avere il cazzo completamente massaggiato dalla mia femminilità.
"Ti piace così?". La punta è dentro, ma la faccio uscire subito. Per poi rientrare. È un attimo:mi afferra e mi spinge giù. Tutto dentro d'un botto.
"Mi piace così", calca sull'ultima parola, strizzandomi forte il sedere.
Spinge come un forsennato, fa attrito piacevolmente, avendo la vagina ancora semiasciutta.
Blocca le mie braccia e prende lui il controllo definitivamente, nonostante sia io sopra. Ad ogni affondo la base del suo cazzo si scontra contro il mio clitoride gonfio, riempendomi di più a fondo ad ogni affondo. Meno male che la mia vagina si è rivelata molto elastica. Mi ridesto bruscamente da questa trance erotica. Comincio a muovermi anch'io. Ma non me la da vinta. Un po' ho paura, mista ad eccitazione.
Mi fa stendere, e mi penetra così, non riesco a vederlo più, ma lo sento, molto deciso. Infila le mani sotto le coppe, e comincia a torturarmi e capezzoli, sapendo che mi manda fuori di testa. Ormai non controllo più i suoni che escono dalla mia bocca.
"Come vuoi? Piano o forte"
"Più forte"
Sono accontentata e dopo pochi minuti avverto le contrazioni del mio primo orgasmo. Ci baciamo rischiando il torcicollo.
Non è finita.
Esce.
Mi gira, schiena contro il materasso. Mi strappa il reggiseno, butta via il cuscino. Si sfila la maglietta. Mi avvicina bruscamente. Provo a divincolarmi, ma non ci riesco.
Appoggia le mie gambe sulle sue spalle. Mi scopa con una foia che non gli ho mai visto prima, è più rude, ma anche molto più eccitante. Ogni colpo arriva in punti di me che prima non immaginavo esistessero, mi fa male il collo, ma non mi interessa. I miei decibel salgono di volume, i nostri organi genitali fanno il rumore di una pozzanghera. Lo sento veramente giù, la cappella a martellarmi la cervice. Un'ultima spinta e sento esplodere un secondo orgasmo, molto più forte del precedente. Qualcosa si carica dentro di me e schizza fuori. Non faccio in tempo a realizzare di aver squirtato per la prima volta con Luca dentro, che mi afferra la testa. Apro la bocca e lascio che mi venga al suo interno. Si stacca da me e rotola sul fianco. D'istinto guardiamo entrambi l'enorme macchia umida sul materasso.
"È stato un bellissimo bagno... caldo".
Mi rannicchio su di lui, sudata e appagata. Ho il corpo percorso da brividi di appagamento, faccio le fusa come solo una femmina soddisfatta può fare.
Rimaniamo abbracciati sotto il piumone non so per quanto tempo, ogni tanto ci scappa qualche bacio e qualche carezza. Appoggio la testa sul suo petto e, cullata dal suono del suo battito cardiaco, mi assopisco in un dormiveglia carico di ricordi...
[ Sono tornata dopo un lunghissimo silenzio... Sono giorni difficili, e mi ritrovo da un lato sicura di me, dall'altro desiderosa di baci, coccole, sesso, non perché ne abbia bisogno, ma perché ne ho voglia... ciò sembra assurdo se realizzo che ho appena scritto un capitolo in cui i miei personaggi fanno del rough sex, ma questa è un'altra storiaa... il prossimo episodio(come avrete intuito dalla conclusione) sarà un breve flashback e scoprirete come si chiama la voce narrante e come ha conosciuto Luca. Spero continuerete a seguirmi, vi abbraccio forte,
F.]
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